Monte dei pacchi di schiena

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Mps: Viola, Fondazione dica si' ad aumento capitale


(ASCA) - Roma, 27 nov - "L'auspicio e' che unitamente ai tradizionali
investitori istituzionali in Europa e nel mondo ci siano investitori stabili
che ci accompagnino in queso piano di rianamento e rilancio che si concludera'
nel 2017, e siano interessati alla banca e fiduciosi dei risultati del
management". Dalle colonne del Corriere della Sera l'a.d. di Mps, Fabrizio
Viola, torna sulle decisioni del Cda, che ieri ha approvato un aumento
di capitale da 3 miliardi di euro, che "avverra' nel primo trimestre
(del 2014, ndr), questa e' la finestra temporale". Il manager spiega
che se la Fondazione Mps dovesse votare contro l'anticipazione dell'aumento
di capitale, "le conseguenze saranno variegate. Speriamo di non dovercene
occupare". red-drc/gbt
 
Intesa Sanpaolo: Messina, no progetti con Commerzbank o B.Mps (La Stampa)


ROMA (MF-DJ)--Intesa Sanpalo punta a crescere ancora ma senza fusioni e
acquisizioni: "non esiste un progetto con Commerzbank o B.Mps".

Ad affermarlo e' l'a.d. e consigliere delegato Carlo Messina in un
colloquio con "La Stampa". "Qualsiasi operazione andrebbe fatta scambiando
azioni, carta contro carta - spiega -. Ma oggi penso che un'operazione di
questo tipo con una banca piu' debole ci porterebbe inevitabilmente a
diventare piu' deboli".

Messina precisa che alla banca "serve aumentare i ricavi e ridurre le
rettifiche sui crediti" e che puo' "crescere molto in una serie di
prodotti e servizi oggi non ancora abbastanza diffusi, dalla
bancassicurazione alla previdenza al risparmio gestito".

Il manager ribadisce l'abbandono della mission di "banca di sistema":
"altri annunciano che usciranno dai patti, e poi non vendono, noi abbiamo
ceduto gia' Generali Ass. e Telco".
red/gug

(fine)

MF-DJ NEWS 27/11/2013 08:46
 
B.Mps: Profumo, subito aumento o nazionalizzazione (Repubblica)

ROMA (MF-DJ)--B.Mps ha due strade davanti: la ricapitalizzazione o una
nazionalizzazione. Ad affermarlo e' l'a.d. Alessandro Profumo in
un'intervista a "Repubblica".

"Detto che l'aumento di capitale sara' con diritto d'opzione, sappiamo
che la Fondazione ha una serie di problematiche rilevanti, tra cui un
debito consistente da sanare, e di cui siamo estremamente rispettosi -
dichiara -. Crediamo pero' che la nazionalizzazione sarebbe peggio per la
banca, la citta' e la Fondazione stessa".

In merito all'ipotesi che la Fondazione, azionista col 33,4%, possa
votare contro l'aumento in assemblea, il manager ribatte: "Auspichiamo che
nel frattempo arrivi qualche nuovo azionista interessato a comprare azioni
dell'Ente. Tuttavia, ritengo che debba essere molto chiaro per Siena che
l'eventuale nazionalizzazione implicherebbe la scomparsa della banca dalla
citta' e dal punto di vista senese sarebbe una soluzione a qualunque
altra".
red/gug

(fine)

MF-DJ NEWS 27/11/2013 09:00
 
B.Mps: Viola; autonoma dopo aumento,resta a Siena (CorSera)


ROMA (MF-DJ)--"Con l'aumento ci sono le condizioni perche' rimanga a
Siena e autonoma. La perdita di autonomia e' certa con la
nazionalizzazione". Lo afferma l'amministratore delegato del Montepaschi,
Fabrizio Viola, parlando dell'aumento di capitale da 3 miliardi di euro
approvato ieri dal Cda della banca.

"Il contratto di pre-underwriting da parte di un cospicuo numero di
banche d'investimento e' un elemento che ilConsiglio non poteva non
considerare favorevolmente. Le condizioni poste sono quelle tipiche di
mercato. Ma la nazionalizzazione -prosegue l'a.d.- sara' scongiurata solo
a ricapitalizzazione avvenuta". L'auspicio di Viola e' che "ci siano
investitori stabili che ci accompagnino in questo piano di risanamento e
di rilancio che si concludera' nel 2017, e siano interessati alla banca e
fiduciosi nei risultati del management". L'auspicio di Viola, inoltre, e'
che la Fondazione dica di si', altrimenti "l'aumento non esiste. Le
conseguenze saranno variegate. Speriamo di non dovercene occupare".

Viola spiega che "il piano di creazione di capitale da riduzione
dell'attivo e autofinanziamento ci consentira' a fine 2017 di aver
rimborsato il 100% dei Monti bond. E' un piano impegnativo ma credibile
-assicura il manager- che si basa su un recupero di produttivita'
commerciale ed efficienza produttiva. Stiamo lavorando su tutti i fronti,
specie sui costi, e abbiamo ottenuto risultati al di la' delle previsioni
piu' ottimistiche". Anche sul fronte della liquidita', con 14 mld di
emissioni in scadenza nel 2014, Viola ritiene che "dopo l'aumento
cambiera' il nostro merito di credito e avremo condizioni piu' favorevoli
nel far fronte a queste esigenze".
red/ren

(fine)

MF-DJ NEWS 27/11/2013 09:25
 
E' vero che il prezzo di pre-underwriting a cui i co-global coordinator si sobbarcheranno l'inoptato è 0,07 € ?! Ieri circolava questa indiscrezione, che se confermata...
 
Mps: Commissione Ue approva piano ristrutturazione


(ASCA) - Bruxelles, 27 nov - Via libera della Commissione europea al piano
di ristrutturazione di Monte dei Paschi. Per Bruxelles, il sostegno pubblico
concesso all'istituto creditizio "e' in linea con le norme UE in materia
di aiuti di Stato". La Commissione, si legge nelle motivazioni, "ha
approvato le misure per motivi di stabilita' finanziaria". Bruxelles
inoltre ritiene che il piano di ristrutturazione della banca senese "garantisca
la redditivita' a lungo termine della banca, preveda un contributo adeguato
da parte di MPS ai costi della ristrutturazione e riduca le distorsioni
della concorrenza derivanti dall'aiuto". Cio' anche "alla luce dell'impegno
di Mps di reperire sul mercato capitali almeno 2,5 miliardi di euro di
capitale e di rimborsare la totalita' dei titoli sottoscritti dallo Stato
entro cinque anni". bne/gbt
 
Mps: Commissione Ue approva piano ristrutturazione (1 Upd)


(ASCA) - Bruxelles, 27 nov - Via libera della Commissione europea al piano
di ristrutturazione di Monte dei Paschi. Per Bruxelles, il sostegno pubblico
concesso all'istituto creditizio "e' in linea con le norme UE in materia
di aiuti di Stato". La Commissione, si legge nelle motivazioni, "ha
approvato le misure per motivi di stabilita' finanziaria". Bruxelles
inoltre ritiene che il piano di ristrutturazione della banca senese "garantisca
la redditivita' a lungo termine della banca, preveda un contributo adeguato
da parte di MPS ai costi della ristrutturazione e riduca le distorsioni
della concorrenza derivanti dall'aiuto". Cio' anche "alla luce dell'impegno
di Mps di reperire sul mercato capitali almeno 2,5 miliardi di euro di
capitale e di rimborsare la totalita' dei titoli sottoscritti dallo Stato
entro cinque anni". Monte dei Paschi ha beneficiato di una ricapitalizzazione
da parte dello Stato pari a 3,9 miliardi di euro, oltre a una garanzia
statale di 13 miliardi di euro concessa sulle passivita' Mps nell'ambito
del regime italiano di garanzia a favore delle banche. Tali aiuti rsono
stati concessi in via provvisoria a patto che le autorita' italiane presentassero
un piano di ristrutturazione per giustificare gli aiuti. Oggi, dopo colloqui
di mesi con le autorita' italiane, ha stabilito che il piano di ristrutturazione
quinquennale del Monte "garantisce la redditivita' della banca nel lungo
termine senza rendere necessario un ulteriore sostegno statale". La Commissione
ha verificato che il piano "e' basato su ipotesi sufficientemente prudenti",
in particolare in relazione alle ipotesi sullo spread dei titoli di Stato
italiani. In base al piano Bruxelles ritiene che il profilo di rischio
della banca "sara' ridotto" attraverso una migliore struttura di corporate
governance,una riduzione dell'esposizione al debito sovrano e limitazioni
all'attivita' di negoziazione. Anche la remunerazione dei dirigenti sara'
sottoposta ad un limite massimo. Ancora, per il la Commissione europea
il piano di ristrutturazione prevede "un sufficiente" contributo ai
costi della ristrutturazione da parte di Monte dei Paschi per ridurre
l'onere a carico del contribuente. Attraverso la riduzione del 25% dello
stato patrimoniale il piano limita anche le distorsioni della concorrenza
provocate dall'aiuto. "Altro elemento essenziale" per la Commissione
Ue e' l'incremento di capitale di almeno 2,5 miliardi di euro che la banca
prevede di realizzare sul mercato. "Cio' consentirebbe alla banca di
rimborsare gran parte dei capitale statale". bne/gbt
 
Mps: Almunia, con decisione Ue rimborso a beneficio contribuenti


(ASCA) - Bruxelles, 27 nov - "Il piano di ristrutturazione di Monte dei
Paschi consentira' alla banca di ripristinare la redditivita' poiche'
affronta le problematiche che sono alla base delle sue difficolta"'.
Lo afferma il commissario europeo per la Concorrenza, Joaquin Almunia.
"Grazie alla nostra decisione il capitale statale sara' rimborsato a
beneficio dei contribuenti". bne/gbt
 
MILANO (MF-DJ)--Via libera dalla Commissione Europea al piano di
riassetto di B.Mps.


Lo ha annunciato in un comunicato il Commissario Ue alla concorrenza,
Joaquin Almunia, spiegando che il piano "permettera' alla banca di
ritornare alla redditivita' affrontando i problemi che ne hanno causato le
difficolta'. La nostra decisione dovrebbe assicurare che i fondi pubblici
verranno ripagati a beneficio dei contribuenti italiani".
com/fch

(fine)

MF-DJ NEWS 27/11/2013 12:10
 
Mps: Commissione Ue approva piano ristrutturazione (2 Upd)


(ASCA) - Bruxelles, 27 nov - Via libera della Commissione europea al piano
di ristrutturazione di Monte dei Paschi. Per Bruxelles, il sostegno pubblico
concesso all'istituto creditizio "e' in linea con le norme UE in materia
di aiuti di Stato". La Commissione, si legge nelle motivazioni, "ha
approvato le misure per motivi di stabilita' finanziaria". Bruxelles
inoltre ritiene che il piano di ristrutturazione della banca senese "garantisca
la redditivita' a lungo termine della banca, preveda un contributo adeguato
da parte di MPS ai costi della ristrutturazione e riduca le distorsioni
della concorrenza derivanti dall'aiuto". Cio' anche "alla luce dell'impegno
di Mps di reperire sul mercato capitali almeno 2,5 miliardi di euro di
capitale e di rimborsare la totalita' dei titoli sottoscritti dallo Stato
entro cinque anni". Monte dei Paschi ha beneficiato di una ricapitalizzazione
da parte dello Stato pari a 3,9 miliardi di euro, oltre a una garanzia
statale di 13 miliardi di euro concessa sulle passivita' Mps nell'ambito
del regime italiano di garanzia a favore delle banche. Tali aiuti rsono
stati concessi in via provvisoria a patto che le autorita' italiane presentassero
un piano di ristrutturazione per giustificare gli aiuti. Oggi, dopo colloqui
di mesi con le autorita' italiane, ha stabilito che il piano di ristrutturazione
quinquennale del Monte "garantisce la redditivita' della banca nel lungo
termine senza rendere necessario un ulteriore sostegno statale". La Commissione
ha verificato che il piano "e' basato su ipotesi sufficientemente prudenti",
in particolare in relazione alle ipotesi sullo spread dei titoli di Stato
italiani. In base al piano Bruxelles ritiene che il profilo di rischio
della banca "sara' ridotto" attraverso una migliore struttura di corporate
governance,una riduzione dell'esposizione al debito sovrano e limitazioni
all'attivita' di negoziazione. Anche la remunerazione dei dirigenti sara'
sottoposta ad un limite massimo. Ancora, per il la Commissione europea
il piano di ristrutturazione prevede "un sufficiente" contributo ai
costi della ristrutturazione da parte di Monte dei Paschi per ridurre
l'onere a carico del contribuente. Attraverso la riduzione del 25% dello
stato patrimoniale il piano limita anche le distorsioni della concorrenza
provocate dall'aiuto. "Altro elemento essenziale" per la Commissione
Ue e' l'incremento di capitale di almeno 2,5 miliardi di euro che la banca
prevede di realizzare sul mercato. "Cio' consentirebbe alla banca di
rimborsare gran parte dei capitale statale". Il via libera della Commissione
Ue e' legato a delle condizionalita'. Il Monte dei Paschi di Siena dovra'
impegnarsi a ridurre la propria attivita' internazionale (cio' comporta
la cessione di Monte Paschi Belgio, Monte Paschi Francia e Monte Paschi
Regno Unito). L'astensione all'attivita' di mercato in strumenti complessi
quali derivati di derivati, stop parziale ad alcune attivita' quali leasing
e concessione di prestiti. Imposto inoltre un limite di rischio alle attivita'
commerciali. A quanto si apprende la Commissione avrebbe concordanto col
Monte la ricapitalizzazione dell'Istituto di credito entro la scadenza
ultima di dicembre 2014. bne/cam/rob
 
L'atto finale del sacco di Siena - siena, economia, finanza, montepaschi, fondazione, mansi, tandem, ragioneria, valentini, bce - Il Cittadino Online


ora27/11/2013 10:38L'ATTO FINALE DEL SACCO DI SIENATutto secondo il copione del Tandem: Fondazione verso la morte annunciataL'atto finale del sacco di SienaD
i Red

SIENA. "La nazionalizzazione sarebbe peggio per la banca, la città e la Fondazione e senza ricapitalizzare per ripagare i Monti bond la nazionalizzazione è certa". Lo affermava Alessandro Profumo, presidente di MPS in un'intervista a Repubblica. Allora vuol dire che i governi di Francia, Spagna, Belgio, Olanda, Gran Bretagna che in situazioni di dissesto analoghe hanno nazionalizzato Dexia, Bankia, Sns, Royal Scottish non hanno capito niente e dall’Italia è arrivata la lampadina illuminante che ha spiegato alla Bce e alle istituzioni europee la “vera” arte della finanza. Questo Oreste de’ noantri, che uccide la madre Fondazione, proseguendo nella tradizione inaugurata da Mussari, è pronto al gesto estremo. Ma almeno Clitennestra lo aveva tradito, il povero Oreste, mentre Mancini (che non riusciamo ad immaginare col peplo), è sempre stato fedele alla linea indicata dal “figlio” fino alla soluzione finale di cedergli in toto il comando delle operazioni con le delibere di ben tre assemblee straordinarie.

Per cui è ora che la signora Mansi e il sindaco Valentini la smettano di fare i coreuti di questa tragedia in salsa senese. La smettano di far credere all’opinione pubblica che ADESSO si stia realizzando un “colpo di stato”: se sono arrivati alle posizioni che ricoprono lo devono proprio a questo, sono figure sostanzialmente inutili, e ciò per due ragioni precipue. Una, grazie alla mancanza di indignazione di buona parte della cittadinanza per il furto subìto, di cui tanti sono stati loro malgrado complici assecondando le peggiori pratiche clientelizie. La seconda grazie all’inconsistenza della classe politica locale in cui perfino un candidato sindaco dell’opposizione ha teorizzato la giustezza della riforma dello statuto della Fondazione lasciata in mano all’etereo Mancini, che come tutti i gattopardi di questo mondo ha cambiato la forma e non la sostanza: il potere sulla banca e il potere sulla città sono rimasti nelle stesse mani che hanno provocato il diluvio, basta leggersi l’elenco del gruppo direttivo del PD cittadino sotto la guida del “nuovo” Mugnaioli, dove c’è il nome di chi ha mandato politicamente prima Mussari e poi Profumo a dirigere la banca.

All’atto pratico, come era logico aspettarsi, il mercato ha considerato le azioni MPS sotto l’ottica dell’aumento di capitale da 3 miliardi. Ora ci si stupisce dell’incapacità di Profumo di sapere quanti soldi occorrano veramente per risolvere i problemi una volta per tutte: dai due miliardi dell’ottobre 2012 siamo arrivati a tre con cadenza semestrale, forse i conti non se li sa fare bene il manager genovese? Parafrasando Mussari, l’incapacità non è un reato. Il mercato invece i conti se li sa fare bene e in assenza di un piano industriale credibile (quelli fatti erano esercizi da Istituto di Ragioneria delle superiori, visto che sono rapidamente diventati carta straccia), la paura che tra breve ci scappi la necessità di un altro miliardo per arrivare, guarda caso, ai 4 presi in prestito dallo Stato - perché il Tandem potrebbe non essere in grado di generare gli utili necessari - è sempre dietro l’angolo. Infatti prima si fa l'aumento di capitale, poi ti dico che cosa ho scritto nel segretissimo piano industriale inviato a Bruxelles: chi ha i soldi veri non rischia al gioco delle tre carte.

Ma lasciar passare consapevolmente, con gli annunci e le dichiarazioni fatte, il valore del titolo in cinque giorni da 0,2168 a 0,1840 con la prospettiva di scendere rapidamente sotto la soglia per cui i creditori possono agire prendendosi tutte le azioni della banca che hanno in pegno ha un doppio significato. Ricordare a Mansi e Valentini che non contano nulla e se vogliono salvare le briciole, vanno bene gli strepiti pubblici per accontentare il popolino, ma nelle segrete stanze devono essere pronti all’ubbidienza. Poi c’è lo scandalo annunciato del consorzio di banche che garantirà l’aumento di capitale. Tra queste, in pieno conflitto di interessi, secondo la stampa specializzata ce ne sarebbero alcune, come Mediobanca, che sono tra i creditori della Fondazione. Guadagnano due volte alle spalle della città, lor signori.
 
Mps: Credit Suisse conferma Underperform e target price a 0,14 euro


(ASCA) - Roma, 28 nov - Dopo la presentazione del piano 2013-17 di Mps,
gli analisti di Credit Suisse confermano la raccomandazione Underperform
sul titolo Mps e il target price di 0,14 euro. red/men
 
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