MPS - 2015 l’anno del contatto: la solita minestra… vol. 2

mah.....:rolleyes: ...secondo te un soggetto interessato ad un rastrellamento comunica di avere il 2% alla Consob oppure fa comprare da almeno altre 10 sussidiarie l'1,9%?
Non mi sembra così difficile ....detto questo è molto probabilmente in atto un rastrellamento il perchè non si sà, quanto durerà non si sà, chi lo stia facendo lo sà solo bankitalia. C'è una grandissima differenza sostanziale con i precedenti movimenti volti ad indurre l'adesione ad un adc sparando l'azione a livelli siderali:
1° la lentezza della salita: nei precedenti movimenti pre adc la salita veniva da coperture che sparavano l'azione dai +16 ai +30% in una sola seduta e con una salita complessiva di oltre il 100% in poche sedute.
2° Successivamente all'inizio dell'adc l'azione con pochissimi volumi veniva portata a valori molto superiori il prezzo delle azioni di nuova emissione per lo stesso motivo di cui sopra.

In questo caso:
la salita è lenta, costante, a scalini, con volumi molto molto sostenuti. Pressochè ogni giorno assistiamo a piccoli ritracciamenti e immediati recuperi in pratica non viene permesso di rientrare a chi esce...a questo punto ognuno faccia le proprie considerazioni...di certo c'è che qualcuno compra e non sono coperture, il perchè noi certamente non lo sappiamo lui certo sì.....potrebbe anche finire domani ma al momento questo è....

Infatti... pensa a BPM che dopo l'aumento di capitale 2012 (a 0,30 euro per azione) arrivò a toccare 0,20 e venne fuori che poi ci furono acquisti su circa 12 società (chiamate blue, yellow, green, red.....) per valori immediatamente sotto il 2% per ognuna di esse...
E oggi BPM quota circa 4,2 volte quel valore... :)
 
Entro nel merito solo per due considerazioni, nessuno di loro auspica il barile a 10$, sai quanto ne devono estrarre per mantenere lo stesso profitto. Una scrematura per lo shail oil forse era doverosa. Giustamente le richieste diminuiscono, oltretutto lentamente prendono posizione energie alternative, spostando verso di esse (energia elettrica) le richieste.
Stiamo lentamente assistendo ad un mutamento.
Si , certo, concordo con te. Sono concetti senz'altro condivisibili.

Io mi limitavo a interpretare il discorso dell'articolo, ma non intendevo dire che i sauditi vogliono il petrolio a 10$. Ne' mi pare che l'articolo dicesse questo.
Piuttosto , l'articolo , diceva che che i Sauditi non intendono rinunciare a salvaguardare i loro livelli di introiti.
Il che significa , per fare un esempio, che se il petrolio sale di prezzo e va a 100$ e' sufficiente una quantita' X di petrolio per avere un detemrinato introito.
Se invece il petrolio scende di prezzo (fosse anche a 10 euro), i Sauditi allora basta estrarre una quantita' 10 volte superiore di petrolio per mantenere inalterato il livello di entrate.

E' lo stesso concetto (alla rovescia) della "deflazione". In cui ogni compratore rimanda l'acquisto per spuntare un prezzo migliore il mese dopo.
In questo caso , ogni contendente aumenta la produzione pur di mantenere gli introiti.

Aumenti la produzione => il prezzo cala => allora aumenti ancora di piu' la produzione => etc...
L'unica costante resta l' l'introito.

Chiaro che prima o poi arrivi a un livello di saturazione.
La produzione non puo' aumentare all'infinito.
Chi cede per primo, ovvero chi non riesce a aumentare ancor di piu' la produzione perche' raggiunge i limiti fisici della tecnologia che usa, e' colui che nell'immaginario dell'articolo sterza per primo.

Posso solo aggiungere che per me non saranno i Sauditi a sterzare per primi.
Petrolio di qualita' migliore, tecnologia piu' solida e consolidata, minori costi di estrazione. Sono gli assi che hanno in mano.

Quindi gli altri partecipanti a questa specie di "corsa contro", non potendo pompare di piu' la loro tecnologia, magari fanno ricorso a altre soluzioni . Agiscono su altri piani per migliorare la loro situazione in questa competizione. Poi in questo momento storico particolare da' loro una mano i vari scenari di guerra e di instabilita' vria che qua' e la' si profilano nel mondo. Perche' aiutano a riportare su il prezzo del petrolio.

E' altrettanto vero quello che dici, ovvero che chi guarda a uno scenario di medio periodo , privilegia altre fonti di energia.
Come l'elettrico da fotovoltaico o da sistemi di induzione elettromagnetica.
Ma quello e' un altro discorso.
 
Ultima modifica:
C'è un'ulteriore variabile, mantenere l'egemonia il più a lungo possibile. Se aumenti la velocità spompi il motore oppure obblighi gli altri ad accelerare sulle alternative; 40-50$ attualmente è un equilibrio sostenibile sopra o sotto credo meno, da una parte e dall'altra. Fermo restando che per me è comunque una fonte in declino.
Si , certo, concordo con te. Sono concetti senz'altro condivisibili.

Io mi limitavo a interpretare il discorso dell'articolo, ma non intendevo dire che i sauditi vogliono il petrolio a 10$. Ne' mi pare che l'articolo dicesse questo.
Piuttosto , l'articolo , diceva che che i Sauditi non intendono rinunciare a salvaguardare i loro livelli di introiti.
Il che significa , per fare un esempio, che se il petrolio sale di prezzo e va a 100$ e' sufficiente una quantita' X di petrolio per avere un detemrinato introito.
Se invece il petrolio scende di prezzo (fosse anche a 10 euro), i Sauditi allora basta estrarre una quantita' 10 volte superiore di petrolio per mantenere inalterato il livello di entrate.

E' lo stesso concetto (alla rovescia) della "deflazione". In cui ogni compratore rimanda l'acquisto per spuntare un prezzo migliore il mese dopo.
In questo caso , ogni contendente aumenta la produzione pur di mantenere gli introiti.

Aumenti la produzione => il prezzo cala => allora aumenti ancora di piu' la produzione => etc...
L'unica costante resta l' l'introito.

Chiaro che prima o poi arrivi a un livello di saturazione.
La produzione non puo' aumentare all'infinito.
Chi cede per primo, ovvero chi non riesce a aumentare ancor di piu' la produzione perche' raggiunge i limiti fisici della tecnologia che usa, e' colui che nell'immaginario dell'articolo sterza per primo.

Posso solo aggiungere che per me non saranno i Sauditi a sterzare per primi.
Petrolio di qualita' migliore, tecnologia piu' solida e consolidata, minori costi di estrazione. Sono gli assi che hanno in mano.

Quindi gli altri partecipanti a questa specie di "corsa contro", non potendo pompare di piu' la loro tecnologia, magari fanno ricorso a altre soluzioni . Agiscono su altri piani per migliorare la loro situazione in questa competizione. Poi in questo momento storico particolare da' loro una mano i vari scenari di guerra e di instabilita' vria che qua' e la' si profilano nel mondo. Perche' aiutano a riportare su il prezzo del petrolio.

E' altrettanto vero quello che dici, ovvero che chi guarda a uno scenario di medio periodo , privilegia altre fonti di energia.
Come l'elettrico da fotovoltaico o da sistemi di induzione elettromagnetica.
Ma quello e' un altro discorso.
 
Il petrolio sotto i 40 $ non è sostenibile per un lungo periodo per nessuno.
Difatti i rigs stanno scendendo di numero in maniera impressionante.
E senza rigs nuovi ... anche se i vecchi pompano alla grande ( il fracking ha un difetto gigantesco... il pozzo si esaurisce molto molto in fretta )..... la produzione USA calerà di brutto..
I Sauditi hanno come unico introito il petrolio.... e se il prezzo va sotto i 30 dollari SI MANGIANO LE RISERVE VALUTARIE ...
Il fracking è un sistema costosissimo e molto inquinante.. non credo possa resistere per ancora un 3 o 4 di mesi se il prezzo non risale presto abbondantemente sopra i 65 $..
Comunque credo ci sia un accordo sotto banco tra USA e Sauditi per far "pressione" contro la Russia o qualcosa del genere...
 
Il petrolio sotto i 40 $ non è sostenibile per un lungo periodo per nessuno.
Difatti i rigs stanno scendendo di numero in maniera impressionante.
E senza rigs nuovi ... anche se i vecchi pompano alla grande ( il fracking ha un difetto gigantesco... il pozzo si esaurisce molto molto in fretta )..... la produzione USA calerà di brutto..
I Sauditi hanno come unico introito il petrolio.... e se il prezzo va sotto i 30 dollari SI MANGIANO LE RISERVE VALUTARIE ...
Il fracking è un sistema costosissimo e molto inquinante.. non credo possa resistere per ancora un 3 o 4 di mesi se il prezzo non risale presto abbondantemente sopra i 65 $..
Comunque credo ci sia un accordo sotto banco tra USA e Sauditi per far "pressione" contro la Russia o qualcosa del genere...


Scusate ma perché nel forum su Mps scrivete del petrolio?
 
Il petrolio sotto i 40 $ non è sostenibile per un lungo periodo per nessuno.
Difatti i rigs stanno scendendo di numero in maniera impressionante.
E senza rigs nuovi ... anche se i vecchi pompano alla grande ( il fracking ha un difetto gigantesco... il pozzo si esaurisce molto molto in fretta )..... la produzione USA calerà di brutto..
I Sauditi hanno come unico introito il petrolio.... e se il prezzo va sotto i 30 dollari SI MANGIANO LE RISERVE VALUTARIE ...
Il fracking è un sistema costosissimo e molto inquinante.. non credo possa resistere per ancora un 3 o 4 di mesi se il prezzo non risale presto abbondantemente sopra i 65 $..
Comunque credo ci sia un accordo sotto banco tra USA e Sauditi per far "pressione" contro la Russia o qualcosa del genere...
Questo scenario di petrolio a prezzo bassissimo, penalizza chi estraee petrolio con la tecnica fracking, ma porta dei vantaggi di tipo geopolitico.
Da una parte quelloche hai indicato te , perche' e' un buon elemento di pressione sulla russia.
Ma non va dimenticato che aiuta anche nei confronti del Venezuela.
Il V. sta avendo una seria crisi a causa del ribasso dle petrolio.
Anche questo e' uno scenario tutto sommato favorevole agli stati uniti.

Per cui il fracking e' costoso e inquinanta, pero' gioca favorevolemtne sul piano geopolitico.
Quindi, per gioco , si puo' provare a ipotizzare che, in merito all'inquinamento: per ora fanno finta di non vederlo (del resto dopo quello che e' successo nel golfo del messico figuriamoci...), e in merito ai costi. Magari una ricca sovvenzione statale mascherata che aiuti a supportare i maggiori costi potrebbe aiutare. In fondo se il fracking aiuta gli interessi geopolitici degli USA, perche' non dovrebbero sovvenzionarlo ?

Rimane solo da aspettare e vedere se tra 3-4 mesi smettono di estrarre con il fracking o se proseguono.
 
Tu hai ragione, in parte. Ogni tanto si và OT, ma non è che si crea un gran danno, anche perchè su mps si è detto tanto.
Oggi poi non è che si sta togliendo spazio ad eventi particolari, di mps si è parlato.
Scusate ma perché nel forum su Mps scrivete del petrolio?
 
Ultima modifica:
AGENDA-Appuntamenti fine settimana e lunedì 23 febbraio 20/02/2015 20:03 - RSF

SABATO 21 FEBBRAIO
APPUNTAMENTI
ITALIA
BOLOGNA
Padoan alla Johns Hopkins University.


RAVENNA
Apertura mostra "Il Bel Paese dal Risorgimento alla Grande Guerra dai Macchiaioli ai Futuristi" con Patuelli (12,00).


CITTÀ DEL VATICANO
Papa Francesco riceve la Merkel.


EUROPA
Madrid (Spagna), Renzi partecipa al meeting dei leader dei partiti democratici europei (11,00).



DOMENICA 22 FEBBRAIO
APPUNTAMENTI
ITALIA
ROMA
Renzi chiude incontro "La scuola che cambia, cambia la scuola" (9,00).



LUNEDÌ 23 FEBBRAIO
APPUNTAMENTI
ITALIA
MILANO
Svizzera e Italia, firma del Protocollo di modifica alla Cdi e della roadmap conconsigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf e Padoan (16,00).

Presentazione del volume "Viaggio in Italia" di Roberto Napoletano, con Padoan (18,00).

Intesa Sanpaolo, presentazione rapporto 'Economia e Finanza dei distretti industriali2014', conferenza stampa "Investimenti dall'estero, rimpatrio della produzione, innovazione: i distretti alla vigilia della ripresa" con De Felice; conclusioni di Messina (11,30).

Presentazione volume "Homo pluralis essere umani nell'era tecnologica", con De Bortoli (18,30).

Assimpredil-Ance, convegno "Il futuro di Milano come città del terziario", presentazione osservatorio sull'offerta di immobili a destinazione terziaria e presentazione "Rapporto Cresme" (9,45).

Conferenza stampa di presentazione "Gazzetta tv canale 59" (12,00).

Bocconi For Government Week, "La Pa che vogliamo" dialogo con Madia, Valotti (9,45).


EUROPA
Grecia, mercati chiusi per festività.


BANCHE CENTRALI
EUROPA Zona euro, a Londra intervento Mersch, membro board Bce, a discussione su benefici del raggiungimento di un'Unione di Mercati di Capitale (14,45).


ASIA
Giappone, Bank of Japan pubblica verbali riunione di politica monetaria (0,50).


TITOLI DI STATO
ITALIA
Tesoro, annuncio tipologia e quantitativi Btp e Ccteu in asta il 26 febbraio.


EUROPA
Francia, Tesoro offre titoli di Stato a breve termine.


USA
Tesoro offre 26 miliardi dollarititoli di Stato a 13 settimane, scadenza 28/05/2015 e 26 miliardi a 26 settimane scadenza 27/08/2015.


DATI MACROECONOMICI
EUROPA
Germania, indice Ifo febbraio (10,00).

Irlanda, attesa dal 23 al 27 febbraio vendite al dettaglio gennaio (12,00).

Portogallo, partite correnti dicembre.


USA
Indice attività nazionale gennaio (14,30).

Vendite immobiliari in corso gennaio (16,00).


SOCIETÀ
ITALIA
Centrale Latte Torino, conferenza stampaper illustrare proposta integrazione Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno S.p.A., con presidente Luigi Luzzati e vice presidente e AD Riccardo Pozzoli (11,30).

Cementir, assemblea straordinaria (9,30).

Eems, assemblea ordinaria(15,00).

Sogefi, Cda bilancio.
 
e,come con il petrolio,quando lo trovi in fondo al pozzo,lo pompi e lui torna su...magari ora tocca a MPS..:D:D

Basta tenere presente che mentre nei pozzi pompano dentro acqua per tenerli in pressione ed agevolare così la risalita del greggio, qui su Mps si usa da sempre il buon vecchio sangue finanziario...:o:D
 
Asserendo che il petrolio è diretto a 10$ .....il crollo del prezzo del petrolio è dovuto, come anche i muri sanno, ad una richiesta che è tornata indietro di 60 anni (anni 60 appunto) e che ha avuto come logica conseguenza un crollo dei prezzi, quindi chi estraeva petrolio dalle sabbie bituminose ha dovuto bloccare per il momento la produzione a causa dei costi ...la diminuzione della produzione ha fatto come era nella logica delle cose risalire il prezzo del greggio e infatti l'articolo fu scritto con il petrolio a 40$ e guarda caso post stop shale oil è salito a 50$

Petrolio: Monitorare divergenze negative su RSI

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Ciao Todi bei tempi quelli di camfin
 
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