Nel 2004 Cesare Geronzi e Capitalia vengono coinvolti nella crisi del sistema finanziario, generata dalla crisi economica argentina e dai crac Parmalat e Cirio. Capitalia però non aveva emesso alcun bond della Parmalat mentre ne emise solo due su 1.100 della Cirio[5], insieme a Unicredito e JPMorgan. Dopo due anni, il 7 dicembre 2006, il tribunale di Brescia ha condannato in primo grado Geronzi per la vicenda del crac Italcase. Questa accusa è stata poi ribaltata nella sentenza d'appello e, l'11 maggio 2009, Cesare Geronzi è stato assolto con formula piena "per non aver commesso il fatto"[6]. Il 4 luglio 2011 è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Roma a 4 anni di reclusione per concorso in bancarotta per la vicenda Cirio.
Mediobanca Modifica
Il 20 maggio 2007, viene deliberata l'approvazione finale della fusione per incorporazione di Capitalia SpA in Unicredit SpA, un'operazione in cui Capitalia viene valutata 22 miliardi di euro. Dopo circa un mese avviene la fusione di Capitalia con Unicredit, e Geronzi viene nominato all'unanimità presidente del consiglio di sorveglianza di Mediobanca, di cui era già vice presidente. L'assemblea del patto di sindacato di Mediobanca S.p.A. lo nomina presidente. Alla fine del 2008 Cesare Geronzi viene riconfermato nella carica di presidente, dopo che il 28 ottobre 2008 l'Assemblea degli Azionisti di Mediobanca approva l'abbandono del sistema di governance “duale” e il ripristino del “tradizionale”.
Mediobanca Modifica
Il 20 maggio 2007, viene deliberata l'approvazione finale della fusione per incorporazione di Capitalia SpA in Unicredit SpA, un'operazione in cui Capitalia viene valutata 22 miliardi di euro. Dopo circa un mese avviene la fusione di Capitalia con Unicredit, e Geronzi viene nominato all'unanimità presidente del consiglio di sorveglianza di Mediobanca, di cui era già vice presidente. L'assemblea del patto di sindacato di Mediobanca S.p.A. lo nomina presidente. Alla fine del 2008 Cesare Geronzi viene riconfermato nella carica di presidente, dopo che il 28 ottobre 2008 l'Assemblea degli Azionisti di Mediobanca approva l'abbandono del sistema di governance “duale” e il ripristino del “tradizionale”.