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B.Mps: Mansi lima la quota e cerca soci (CorSera)
ROMA (MF-DJ)--La Fondazione Mps ha cominciato a cedere sul mercato, da circa una settimana, piccole quote della banca come via per fare cassa e ridurre i 339 milioni di debiti. Per ora, scrive il Corriere della Sera, sarebbero stati venduti limitati pacchetti di azioni, sembra meno dell'1%, anche se non e' stato possibile avere conferme dirette.
Nonostante l'alleggerimento delle posizioni sia visto con favore dalle banche creditrici (che hanno in pegno l'intero 33,4% della Fondazione) non e' certo la Borsa la via prescelta dalla presidente dell'ente, Antonella Mansi per chiudere la partita del debito. Con l'advisor Lazard i sondaggi sul mercato sono in corso con l'obiettivo di una vendita a 3-4 investitori istituzionali con i quali condividere la governance. Ma quella che continua ad aleggiare come probabile e' l'ipotesi della "soluzione di sistema" delle Fondazioni.
Nonostante la presa di distanza di Giuseppe Guzzetti, presidente della fondazione Cariplo, che mercoledi' ha detto di non essere al lavoro sul dossier, e nonostante le difficolta' legate al costo complessivo dell'operazione, le fondazioni Cariplo, Cariverona e forse Compagnia di Sanpaolo o CariFirenze sembra siano ancora interessate a rilevare le azioni Mps, anche con la partecipazione di uno-due fondi sovrani con i quali condividere l'onere complessivo dell'investimento. Sul piatto vanno messi i 300 milioni circa per le quote Mps che Mansi deve vendere per ripagare i debiti e poi 1 miliardo come quota nell'aumento di capitale. Il nodo resta il prezzo: l'offerta originaria delle Fondazioni era di 0,14 euro contro una richiesta iniziale di Siena di 0,24 euro. Ora che il titolo e' stabile a 0,18 euro potrebbero esserci spazi di accordo, secondo alcuni osservatori. pev
(END) Dow Jones Newswires
January 17, 2014 02:53 ET (07:53 GMT)
ROMA (MF-DJ)--La Fondazione Mps ha cominciato a cedere sul mercato, da circa una settimana, piccole quote della banca come via per fare cassa e ridurre i 339 milioni di debiti. Per ora, scrive il Corriere della Sera, sarebbero stati venduti limitati pacchetti di azioni, sembra meno dell'1%, anche se non e' stato possibile avere conferme dirette.
Nonostante l'alleggerimento delle posizioni sia visto con favore dalle banche creditrici (che hanno in pegno l'intero 33,4% della Fondazione) non e' certo la Borsa la via prescelta dalla presidente dell'ente, Antonella Mansi per chiudere la partita del debito. Con l'advisor Lazard i sondaggi sul mercato sono in corso con l'obiettivo di una vendita a 3-4 investitori istituzionali con i quali condividere la governance. Ma quella che continua ad aleggiare come probabile e' l'ipotesi della "soluzione di sistema" delle Fondazioni.
Nonostante la presa di distanza di Giuseppe Guzzetti, presidente della fondazione Cariplo, che mercoledi' ha detto di non essere al lavoro sul dossier, e nonostante le difficolta' legate al costo complessivo dell'operazione, le fondazioni Cariplo, Cariverona e forse Compagnia di Sanpaolo o CariFirenze sembra siano ancora interessate a rilevare le azioni Mps, anche con la partecipazione di uno-due fondi sovrani con i quali condividere l'onere complessivo dell'investimento. Sul piatto vanno messi i 300 milioni circa per le quote Mps che Mansi deve vendere per ripagare i debiti e poi 1 miliardo come quota nell'aumento di capitale. Il nodo resta il prezzo: l'offerta originaria delle Fondazioni era di 0,14 euro contro una richiesta iniziale di Siena di 0,24 euro. Ora che il titolo e' stabile a 0,18 euro potrebbero esserci spazi di accordo, secondo alcuni osservatori. pev
(END) Dow Jones Newswires
January 17, 2014 02:53 ET (07:53 GMT)