Quanto pagheranno davvero Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Bper, Banco Bper e Credem con la nuova tassa? - Startmag
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Quanto pagheranno davvero Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Bper, Banco Bper e Credem con la nuova tassa?
di
Fernando Soto
10 Agosto 2023
Avanti tutta, anzi no: retromarcia. La
tassa sui cosiddetti extra margini (“ingiusti”, secondo la premier Giorgia Meloni) nella maggioranza e nel governo non c’è ancora chiarezza normativa ed economica. E non mancano anche le discussioni politiche all’interno della maggioranza. Mentre dopo il chiarimento parziale del ministero dell’Economia sulla portata della tassa,
gli analisti aggiornano stime e scenari sull’impatto della norma e su quanto gli istituti di credito come Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Bper, Banco Bper e Credem pagheranno davvero.
IL CHIARIMENTO DEL TESORO PER CALMARE LE ACQUE AI VERTICI DELLE BANCHE
Il giorno dopo l’approvazione del decreto in consiglio dei ministri, e le spiegazioni di Salvini e Tajani,
il Tesoro si è deciso di diffondere un “chiarimento” –
di fatto una terza versione della norma – con cui si spiegava che
la tassa sui profitti delle banche generati dall’incremento dei tassi Bce non potrà superare lo 0,1% degli attivi dei singoli istituti,
quota ben inferiore a quel 25% del patrimonio netto inizialmente identificata come soglia massima del prelievo. “Una manciata di righe, essenziali per definire e ridimensionare la magnitudo del salasso, arrivate a mercati chiusi, quando però oramai il danno di credibilità dell’intero sistema bancario (e non solo) agli occhi degli investitori internazionali era fatto”, ha chiosato oggi
il Sole 24 ore: “Insomma, alla fine la
tassa sugli “extra-profitti” delle banche italiane
non sarà nell’ordine di quei 4-5 miliardi attesi da tanti analisti, che avevano fatto i calcoli sulla base delle indicazioni diffuse dal Governo nella serata di lunedì. Sarà ben più contenuta:
non andrà oltre i 2-2,5 miliardi di euro per l’intero sistema bancario, e forse anche meno. In pratica
una tassa più che dimezzata rispetto alle previsioni”.
I REPORT SUGLI EFFETTI DELLA TASSA SULLE BANCHE
Ieri Bankitalia ha aggiornato il dato degli attivi bancari, che farà da “tetto” massimo: 3.818 miliardi a giugno. Oggi il prelievo massimo sarebbe 3,81 miliardi (ma conta il dato di fine 2023). “
Nel riconteggio di vari analisti, tra cui Intermonte e Kepler –
ha scritto il quotidiano
la Repubblica –
la tassa per le banche quotate sarebbe tra il 6% e il 16% degli utili 2023: circa 900 milioni Intesa Sanpaolo (-11%), 440 Unicredit, 200 Banco Bpm (-15%), 150 Bper (-14%) e
120 Mps (-13%). Cifre squadernate con più sollievo ieri, che
potrebbero perfino lasciare inalterate le promesse fatte agli azionisti bancari, pari a remunerazioni attorno al 10% a fronte di oltre 20 miliardi di utili 2023. Ma i banchieri italiani contano di ridurre ancora, nell’iter del decreto, l’esborso, rispetto ai 3,8 miliardi del “tetto”, in linea con i tecnici del Mef che stimano incassi per 2-2,5 miliardi”.