B.Mps guadagna il 6,47% a 0,1844 euro. Banca Imi conferma sul titolo la raccomandazione hold in attesa del Cda della banca che "oggi dovrebbe discutere il piano presentato da Passera". Gli analisti sottolineano che secondo quanto riportato dalla stampa
la proposta di Passera "non dovrebbe comprendere la conversione dei bond subordinati in azioni. Il piano includerebbe invece un ammontare maggiore di Non performing loan da cartolarizzare (32 mld rispetto a 27,7 mld) e
lo spin-off dei Npl dovrebbe avvenire solo dopo l'aumento di capitale (e non allo stesso tempo come prevede il piano di Jpm) cosi' da incrementare l'appeal dell'operazione per i fondi". In questo modo infatti la tranche junior di titoli cartolarizzati finirebbe a tutti i nuovi azionisti del Monte e non a quelli attuali.
Sempre secondo la stampa Passera avrebbe gia' raccolto l'interesse di diversi fondi americani (Warburg Pincus e Atlas Merchant Capital sono quelli menzionati) che andrebbero a investire 1,5-2,5 mld in B.Mps, anche se prima dell'investimento sarebbe necessaria una due diligence di 2-4 settimane. Banca Imi considera "cruciale il fatto che l'operazione potrebbe ricevere l'interesse di nuovi investitori cosi' da ridurre l'ammontare dell'aumento". sda
susanna.scotto@mfdowjones.it
Sarà difficile, forse impossibile ignorare la proposta Passera.
Secondo Il Corriere della Sera, l'ex a.d. di Intesa e ex ministro del governo Monti prevede una richiesta di capitali rifreschi al mercato come aumento di capitale limitata a 1-1,5 miliardi, una cifra in deciso calo rispetto ai 5 miliardi previsti dalla banca.
La rimanente parte dovrebbe arrivare per 2,5 miliardi da un aumento di capitale riservato a nuovi investitori di lungo termine, in particolare si parla del fondo Usa Warburg Pincus e Atlas Merchant Capital.
Il piano poi punta a ridurre a zero le cedole finché non si torna a una situazione di normalità.
Le sofferenze verrebbero poi smaltite con una bad bank a cui verrebbero conferiti 31 miliardi di euro.
L'a.d. Marco Morelli si prepara a trattare con i sindacati il livello di taglio del personale che sarebbe salito a 3mila unità dai 1.400 del vecchio piano.