Buonasera a tutti.
Chiedo un parere agli esperti dei mutui ovverosia coloro che per qualsiasi motivo seguono le istruttorie relative ai mutui prima casa e che quindi hanno il polso della situazione.
La mia richiesta è per una famiglia di amici.
La famiglia è composta dal padre A, madre B, figlio C e figlio D.
Il padre A, oltre alla casa dove abita insieme alla moglie B ed al figlio C, è proprietario di un'altra casa il cui valore è di ca. 200k. Il figlio D vive in un'altra casa ma deve cambiare alloggio.
Il figlio C vorrebbe acquistare la seconda casa del padre per andarci ad abitare. Il padre A però vuole trattare in ugual modo i due figli e quindi destinare il 50% del valore della casa al figlio D che così troverebbe un'altra sistemazione.
L’idea era quindi di far chiedere un mutuo di 100k al figlio C con il quale avrebbe pagato una parte del prezzo dell’immobile e per la parte rimanente (altri 100k) nell’atto di compravendita sarebbe prevista una rateizzazione annuale (alla quale non verrebbe dato seguito per accordi tra le parti).
Il padre A avrebbe utilizzato i 100k rivenienti dal mutuo e costituenti parte del prezzo per darli al figlio D e così avrebbe diviso il valore della casa in parti uguali.
Ovviamente il figlio C ha un reddito compatibile con la rata per un mutuo di 100K.
La banca ove sono clienti (una delle maggiori banche nazionali) non vuole fare l’operazione perché non concede il mutuo se il prezzo della compravendita non viene interamente pagato al momento dell’acquisto.
Inizialmente io ho pensato che la banca si preoccupasse che il reddito del figlio C non fosse sufficiente per pagare la rata del mutuo e la rata da restituire al padre A, poi ho pensato che la banca ritenesse che così facendo venisse posta in essere una compravendita simulata per nascondere una donazione (per i 100k rateizzati) ma pare che non siano questi i motivi. Dovrò accompagnarli al prossimo appuntamento con la banca ma nel frattempo vi risulta questo atteggiamento degli Istituti di Credito ed eventualmente suggerite qualche alternativa?
Chiedo un parere agli esperti dei mutui ovverosia coloro che per qualsiasi motivo seguono le istruttorie relative ai mutui prima casa e che quindi hanno il polso della situazione.
La mia richiesta è per una famiglia di amici.
La famiglia è composta dal padre A, madre B, figlio C e figlio D.
Il padre A, oltre alla casa dove abita insieme alla moglie B ed al figlio C, è proprietario di un'altra casa il cui valore è di ca. 200k. Il figlio D vive in un'altra casa ma deve cambiare alloggio.
Il figlio C vorrebbe acquistare la seconda casa del padre per andarci ad abitare. Il padre A però vuole trattare in ugual modo i due figli e quindi destinare il 50% del valore della casa al figlio D che così troverebbe un'altra sistemazione.
L’idea era quindi di far chiedere un mutuo di 100k al figlio C con il quale avrebbe pagato una parte del prezzo dell’immobile e per la parte rimanente (altri 100k) nell’atto di compravendita sarebbe prevista una rateizzazione annuale (alla quale non verrebbe dato seguito per accordi tra le parti).
Il padre A avrebbe utilizzato i 100k rivenienti dal mutuo e costituenti parte del prezzo per darli al figlio D e così avrebbe diviso il valore della casa in parti uguali.
Ovviamente il figlio C ha un reddito compatibile con la rata per un mutuo di 100K.
La banca ove sono clienti (una delle maggiori banche nazionali) non vuole fare l’operazione perché non concede il mutuo se il prezzo della compravendita non viene interamente pagato al momento dell’acquisto.
Inizialmente io ho pensato che la banca si preoccupasse che il reddito del figlio C non fosse sufficiente per pagare la rata del mutuo e la rata da restituire al padre A, poi ho pensato che la banca ritenesse che così facendo venisse posta in essere una compravendita simulata per nascondere una donazione (per i 100k rateizzati) ma pare che non siano questi i motivi. Dovrò accompagnarli al prossimo appuntamento con la banca ma nel frattempo vi risulta questo atteggiamento degli Istituti di Credito ed eventualmente suggerite qualche alternativa?