La SEC, l’organo di vigilanza sui mercati finanziari U.S.A. (se qualcuno si azzarda a dire “Come la Consob” lo bastono
), ha organizzato una trappola per investitori al fine di spiegare come si possano truffare le persone poco accorte nei propri investimenti.
La SEC ha aperto un sito di una falsa società attiva nella vendita di apparecchiature contro il terrorismo batteriologico destinate al grande pubblico www.mcwhortle.com e poi, mediante la pubblicizzazione tramite le agenzie di stampa (ovviamente avvertite di cosa stava accadendo) ha iniziato a raccogliere interesse da parte del pubblico.
Nel sito era riportata l’intenzione di quotarsi in borsa entro 90 giorni, che il lead manager del collocamento era un’istituzione finanziaria molto nota il cui nome sarebbe stato reso noto a chi intendeva sottoscrivere le azioni, e che la SEC stessa aveva già “pre-approvato” il collocamento (pratica che non esiste, invece).
Gli investitori che si decidevano a sottoscrivere le azioni accedevano ad una pagina in cui si spiegavano le intenzioni del sito, con l’avvertenza che se il sito fosse stato reale l’investitore sarebbe andato incontro ad una truffa.
Morale: la SEC tutela gli investitori in tanti modi, anche mediante la prevenzione “sul campo”, mentre la Consob non interviene nemmeno in presenza di “dichiarazioni di intenti” palesemente contrarie alla normativa oppure in casi di palese manipolazione dei prezzi di titoli durante aumenti di capitale.
Qualcuno ancora si sorprende se sempre più investitori lasciano il mercato italiano per approdare a quello che certamente non è la perfezione (se esiste), ma è comunque enormemente più serio?
La SEC ha aperto un sito di una falsa società attiva nella vendita di apparecchiature contro il terrorismo batteriologico destinate al grande pubblico www.mcwhortle.com e poi, mediante la pubblicizzazione tramite le agenzie di stampa (ovviamente avvertite di cosa stava accadendo) ha iniziato a raccogliere interesse da parte del pubblico.
Nel sito era riportata l’intenzione di quotarsi in borsa entro 90 giorni, che il lead manager del collocamento era un’istituzione finanziaria molto nota il cui nome sarebbe stato reso noto a chi intendeva sottoscrivere le azioni, e che la SEC stessa aveva già “pre-approvato” il collocamento (pratica che non esiste, invece).
Gli investitori che si decidevano a sottoscrivere le azioni accedevano ad una pagina in cui si spiegavano le intenzioni del sito, con l’avvertenza che se il sito fosse stato reale l’investitore sarebbe andato incontro ad una truffa.
Morale: la SEC tutela gli investitori in tanti modi, anche mediante la prevenzione “sul campo”, mentre la Consob non interviene nemmeno in presenza di “dichiarazioni di intenti” palesemente contrarie alla normativa oppure in casi di palese manipolazione dei prezzi di titoli durante aumenti di capitale.
Qualcuno ancora si sorprende se sempre più investitori lasciano il mercato italiano per approdare a quello che certamente non è la perfezione (se esiste), ma è comunque enormemente più serio?