Nella società attuale molte persone vedono il viaggiare come uno status symbol non solo economico ma anche personale

ecco, a me manca l'estremo oriente, non ci sono stato. Daltronde negli ultimi 7/8 anni ho cambiato e vissuto in 3 paesi in 2 continenti diversi, dunque ho dovuto parzializzare un po' con le avventure in giro per il mondo, ma mi rifarò a breve spero.
la parte del pianeta che conosco meglio è il Sud Est Asiatico, praticamente ho visitato tutti i paesi di quella zona
ma non l'Estremo Oriente inteso come Giappone, Corea del Sud e Taiwan
invece conosco la Cina anche se quella di 40 anni fa prima dello sviluppo, ma forse era quella più genuina
 
Qualsiasi status symbol serve all'ego. Che è il contrario dell'autostima. Sempre che uno viaggi per farsi vedere eh. In questo caso vale il detto: non usare soldi che non hai per comprare cose che non ti servono, per impressionare persone di cui non ti frega nulla.
Il viaggio ha sostituito altre cose, ma il sottostante è lo stesso.
io ho sempre viaggiato in economia, spendendo poco, mangiando nei ristorantini frequentati dai locali e dormendo negli alberghetti a due, tre stelle, viaggiano con bus e treni e qualche volo interno
questo è il modo migliore per fare una full immersion nel paese
quelli che vanno negli hotel a 4 stelle o nei resort e poi visitano chiese e musei e pensano di aver conosciuto il paese visitato
non hanno idea di cosa sia, han vissuto in un'isola occidentale spostata all'estero
 
io ho sempre viaggiato in economia, spendendo poco, mangiando nei ristorantini frequentati dai locali e dormendo negli alberghetti a due, tre stelle, viaggiano con bus e treni e qualche volo interno
questo è il modo migliore per fare una full immersion nel paese
quelli che vanno negli hotel a 4 stelle o nei resort e poi visitano chiese e musei e pensano di aver conosciuto il paese visitato
non hanno idea di cosa sia, han vissuto in un'isola occidentale spostata all'estero
Tu viaggiavi per te stesso, per stare bene e vivere bei momenti. ;)
 
A questo riguardo c'è una bellissima canzone di Gaber.

 
io ho sempre viaggiato in economia, spendendo poco, mangiando nei ristorantini frequentati dai locali e dormendo negli alberghetti a due, tre stelle, viaggiano con bus e treni e qualche volo interno
questo è il modo migliore per fare una full immersion nel paese

quelli che vanno negli hotel a 4 stelle o nei resort e poi visitano chiese e musei e pensano di aver conosciuto il paese visitato
non hanno idea di cosa sia, han vissuto in un'isola occidentale spostata all'estero
Ma anche no grazie, preferisco le mie comodità ance in viaggio, il viaggio deve essere un piacere non un doversi adattare: già mi adatto tutti i giorni con leggi e regolamenti da rispettare...
 
Oggi si viaggia con l'animazione come nei villaggi turistici.

Però fa ridere :D

 
Tra l'altro un buon 80% di chi viaggia è donna da quello che vedo.

La cosa che a me fa paura è vedere nelle grandi città europee tanti "automi" camminare a passo svelto, senza interazioni con l'ambiente circostante (o in isolamento completo tra smartphone e cuffie) e che non degnano di uno sguardo le persone che hanno davanti.
A quanto pare ,muovendosi in maniera frenetica, ben vestiti, si sentono importanti.

Comunque tutto il sistema capitalistico è progettato per non dare il tempo alle persone di riflettere sulle cose veramente importanti.
Ricordo che durante il lockdown alcuni stavano iniziando a capire della "finzione" nella quale viviamo.
Una situazione molto pericolosa per i padroni.
Ormai viviamo nell' era delle apparenze...
E poi non credo neanche a quelli che dicono che i viaggi li hanno arricchiti "culturalmente..". Che invece sono sempre pronti a criticare gli altri che hanno viaggiato poco o non gli interessa...
 
Ormai viviamo nell' era delle apparenze...
E poi non credo neanche a quelli che dicono che i viaggi li hanno arricchiti "culturalmente..". Che invece sono sempre pronti a criticare gli altri che hanno viaggiato poco o non gli interessa...
Giusta e pertinente osservazione.
 
Sarà. Ma a me tutti sti sedicenti giramondo che, nella quasi totalità dei casi, se gli nomini la località collinare a mezz'ora da casa strabuzzano gli occhi non avendo la minima idea di cosa si stia parlando o, se proprio proprio, la conoscono di nome ma non hanno idea di come arrivarci senza un navigatore, danno un pò da pensare.
 
Ormai viviamo nell' era delle apparenze...
E poi non credo neanche a quelli che dicono che i viaggi li hanno arricchiti "culturalmente..". Che invece sono sempre pronti a criticare gli altri che hanno viaggiato poco o non gli interessa...
tu hai mai messo il becco fuori casa? Si può sapere che viaggi hai fatto? Per sapere cosa può averti deluso eh...
 
Come scrivevo qualche giorno fa ormai c'è un sacco gente che non vede l'ora di partire per andare a ciondolare 3 giorni in qualche città "perché se no a casa che faccio?". In pratica stanno male a casa loro, coi loro affetti (se ne hanno) per cui cercano di riempire il vuoto andando a cazzegg in giro.

Io a casa ci sto benone, ho affetti, amici (pochissimi), hobby e sport, mi frega un caxxo di andare a ciondolare sulle ramblas o a Mergellina ecc.ecc.ecc.

Nella mia famiglia di origine viaggiavamo parecchio, quello anche è vero, anche in posti che da visitare all'epoca costava sul serio (USA anni '80), dunque forse è anche per quello che mi son rotto le palle.
Non prendo un aereo da 20 anni, non esco dalla mia regione (Veneto) da 9 (vabbè 7 se consideriamo che Lignano è in Friuli per 2 km e Lavarone in trentino per 10 :asd: ), sono molto più green io della Greta :D
 
viaggiare per me è una esperienza introspettiva.. trovo piacere e godimento nell'immergermi in un mondo diverso e sconosciuto da quello abitualmente conosciuto nella quotidianità :o

per me viaggiare non ha mai significato fotografarsi su instagram a un buffet all'Hilton o altre tavanate che vedi sui social da certe ragazzine sciocche ..

per me anche il solo immergersi in una strada affollata in un mercato dello street food ad Hanoi piuttosto che imbucarmi in un piccolo ramen shop in una viuzza a Kyoto dove sono l'unico straniero e perdermi nella tipicità di ciò che è differente... rappresenta una esperienza unica e insostituibile.. :o

non si può descrivere ma col viaggio mi sento come quando ero bambino e andavo alle feste patronali o alle fiere piene di giochi, stand di dolciumi e allegria..quegli occhi di bambino che vedevano cosi bello un mondo che era quello normale, sono gli occhi che oggi vedono bellezza nella diversità di ciò che non si è ancora scoperto... :o

sui social non posto nulla e non sono iscritto a piattaforme per esibire qualcosa, il viaggio è un momento intimo che godo con me stesso e quei pochi con cui condivido questa esperienza :o:yes:
 
Come scrivevo qualche giorno fa ormai c'è un sacco gente che non vede l'ora di partire per andare a ciondolare 3 giorni in qualche città "perché se no a casa che faccio?". In pratica stanno male a casa loro, coi loro affetti (se ne hanno) per cui cercano di riempire il vuoto andando a cazzegg in giro.

Io a casa ci sto benone, ho affetti, amici (pochissimi), hobby e sport, mi frega un caxxo di andare a ciondolare sulle ramblas o a Mergellina ecc.ecc.ecc.

Nella mia famiglia di origine viaggiavamo parecchio, quello anche è vero, anche in posti che da visitare all'epoca costava sul serio (USA anni '80), dunque forse è anche per quello che mi son rotto le palle.
Non prendo un aereo da 20 anni, non esco dalla mia regione (Veneto) da 9 (vabbè 7 se consideriamo che Lignano è in Friuli per 2 km e Lavarone in trentino per 10 :asd: ), sono molto più green io della Greta :D
negli anni 80 gli USA non erano per niente cari, ho fatto un viaggio attraverso tutto il paese per un mese e mezzo coast to coast coi Greyhound (bus) e poi con auto a nolo in California
spendevo meno che in Italia, una stanza di motel veniva circa 25 dollari con due letti matrimoniali frigo e tv, la benzina costava un quarto rispetto all'Italia e le autostrade erano gratuite
per mangiare se andavi nei ristoranti cinesi mangiavi bene spendendo pochissimo altrimenti nelle tante catene di fast food, saltando McDonald ma preferendo Pizza Hut e Kentucky Fried Chicken
a New York vidi 4 musical spendendo circa 15 dollari l'uno
e anche nel 1990 quando tornai nuovamente all'ovest per una viaggio attraverso i parchi nazionali e la costa californiana, Las Vegas, Valle della Morte, Monument Valley, ecc..spesi pochissimo
nel 2001 fu ancora economica attraverso tutta la Florida mentre qualche anno dopo mia figlia visitò New York e mi disse che era carissima
 
negli anni 80 gli USA non erano per niente cari, ho fatto un viaggio attraverso tutto il paese per un mese e mezzo coast to coast coi Greyhound (bus) e poi con auto a nolo in California
spendevo meno che in Italia, una stanza di motel veniva circa 25 dollari con due letti matrimoniali frigo e tv, la benzina costava un quarto rispetto all'Italia e le autostrade erano gratuite
per mangiare se andavi nei ristoranti cinesi mangiavi bene spendendo pochissimo altrimenti nelle tante catene di fast food, saltando McDonald ma preferendo Pizza Hut e Kentucky Fried Chicken
a New York vidi 4 musical spendendo circa 15 dollari l'uno
e anche nel 1990 quando tornai nuovamente all'ovest per una viaggio attraverso i parchi nazionali e la costa californiana, Las Vegas, Valle della Morte, Monument Valley, ecc..spesi pochissimo
nel 2001 fu ancora economica attraverso tutta la Florida mentre qualche anno dopo mia figlia visitò New York e mi disse che era carissima
A parte che andavamo in hotel 3/4* comunque i voli aerei erano cari eccome
 
viaggiare coi tour operator in viaggi organizzati finisce che si spende il doppio, triplo rispetto al viaggio organizzato da soli a meno di voler hotel a 4-5 stelle e ristoranti di lusso, le agenzie mangiano a più non posso solo per qualche prenotazione e qualche guida che ti porta in giro come uno scolaretto
in genere la gente quando mette il muso fuori di casa e dall'Italia viene presa dal panico e preferisce affidarsi alle agenzie quando basta parlare un po' d'inglese e darsi da fare con le prenotazioni per fare da soli, risparmiare e vedere il paese a proprio modo in tutta libertà
 
viaggiare per me è una esperienza introspettiva.. trovo piacere e godimento nell'immergermi in un mondo diverso e sconosciuto da quello abitualmente conosciuto nella quotidianità :o

per me viaggiare non ha mai significato fotografarsi su instagram a un buffet all'Hilton o altre tavanate che vedi sui social da certe ragazzine sciocche ..

per me anche il solo immergersi in una strada affollata in un mercato dello street food ad Hanoi piuttosto che imbucarmi in un piccolo ramen shop in una viuzza a Kyoto dove sono l'unico straniero e perdermi nella tipicità di ciò che è differente... rappresenta una esperienza unica e insostituibile.. :o

non si può descrivere ma col viaggio mi sento come quando ero bambino e andavo alle feste patronali o alle fiere piene di giochi, stand di dolciumi e allegria..quegli occhi di bambino che vedevano cosi bello un mondo che era quello normale, sono gli occhi che oggi vedono bellezza nella diversità di ciò che non si è ancora scoperto... :o

sui social non posto nulla e non sono iscritto a piattaforme per esibire qualcosa, il viaggio è un momento intimo che godo con me stesso e quei pochi con cui condivido questa esperienza :o:yes:
hai descritto la differenza tra un viaggiatore ed un turista, molti non ne conoscono la differenza. Io, per dire, del 90% dei viaggi che ho fatto, soprattutto quelli senza famiglia, non ho nemmeno le fotografie.
 
io ho fatto il militare a Cuneo, e vado al mare a Arma di taggia. uomo di mondo sono.
 
hai descritto la differenza tra un viaggiatore ed un turista, molti non ne conoscono la differenza. Io, per dire, del 90% dei viaggi che ho fatto, soprattutto quelli senza famiglia, non ho nemmeno le fotografie.
per non parlare di quando non esistevano i cellulari... girando in India fine anni 80 per comunicare ai miei che ero ancora vivo mandavo una volta a settimana un telegramma , oppure avendo fortuna si riusciva a telefonare da negozietti dove prendere la linea era un'impresa e sembrava di parlare con qualcuno che stava sulla luna... viaggiando sul tetto degli autobus se l'autista te lo concedeva. Bei ricordi
 
Tutti questi obiettivi non più realizzabili sono stati sostituiti da altri così come gli status symbol del momento in primis la mondanità ma di più ancora il viaggiare.
Mah, difficile esibire il passaporto camminando per strada.

Ma se per status symbol si intende chi racconta le proprie avventure dal lettino in spiaggia, benvenga. Perché sentire qualcuno che non parla solo di calcio è sempre una piacevole novità.
 
per non parlare di quando non esistevano i cellulari... girando in India fine anni 80 per comunicare ai miei che ero ancora vivo mandavo una volta a settimana un telegramma , oppure avendo fortuna si riusciva a telefonare da negozietti dove prendere la linea era un'impresa e sembrava di parlare con qualcuno che stava sulla luna... viaggiando sul tetto degli autobus se l'autista te lo concedeva. Bei ricordi
a proposito di comunicare a casa mi ricordo che negli anni 90 chiamavo dalla danimarca a scrocco dalle cabine telefoniche, su una guida avevo letto che i primi secondi di chiamata erano gratis poi cadeva la linea se non mettevi gli sghei, tempestai i miei di chiamate dicendo che andava tutto bene e poi zac, la la linea cadeva, mia madre si mise in testa che mi era accaduto qualcosa e che quello era un messaggio registrato:D
 
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