New German Painting, ovvero: gli ANNINOVANTA crucchi

Nel catalogo Phillips per l’asta online a New York con chiusura il 14 dicembre, segnalo:
Risultati dell’asta Phillips con chiusura il 14 dicembre, commissioni incluse:
  • Anselm Reyle (stime, rispettivamente, 30k – 50k e 20k – 30k): USD 40.640 e USD 22.860
  • Anton Henning (stima 4k – 6k): USD 4.445
 
Nel catalogo Ketterer per l’asta online con chiusura il 15 febbraio, segnalo due opere di Jonathan Meese (Lotto # 123001372 e Lotto # 123001373). Un discorso a parte merita l’opera di Frank Nitsche al lotto # 123001375), ottimo artista che in questo momento è molto sottovalutato.

L’opera in questione, come segnalato in catalogo, ha avuto una mostra in più sedi in Francia nel 2007 ed è già passata da Grisebach nel 2009. Aveva realizzato € 11.900, commissioni comprese. Adesso le quotazioni sono ai minimi e l’opera è stimata solo € 3.000. La cosa interessante che ho scoperto e che non è segnalata in catalogo è che l’opera è pubblicata a piena pagina a pag.196 del libro del 2006 di Christoph Tannert che è all’origine di tutta questa discussione sul forum.

Allego una foto del libro fatta in fretta con il telefonino:

20240118_164135.jpg


Insomma, un’opera importante che merita una riflessione.
 
Nell’asta online di Sotheby’s a Parigi con chiusura il 20 febbraio, segnalo un’opera di Anselm Reyle (Lotto 22).
 
Bellissima questa discussione. Anche io nel lontano 2006 presi New German Painting in quanto affascinato dall' evoluzione della pittura tedesca. E' molto interessante vedere come le cose si siano sviluppate a distanza di 16/18 anni. Ringrazio Stefano per il lavoro che sta facendo.
Vorrei chiedere a Stefano e agli altri utenti che hanno partecipato a questa discussione, visto che siete più esperti, cosa pensate di Ulrich Lamsfuss. E' un artista di cui si parla poco e che ha avuto fino ad ora pochi passaggi in asta. Grazie e cordiali saluti.
 
Bellissima questa discussione. Anche io nel lontano 2006 presi New German Painting in quanto affascinato dall' evoluzione della pittura tedesca. E' molto interessante vedere come le cose si siano sviluppate a distanza di 16/18 anni. Ringrazio Stefano per il lavoro che sta facendo.
Vorrei chiedere a Stefano e agli altri utenti che hanno partecipato a questa discussione, visto che siete più esperti, cosa pensate di Ulrich Lamsfuss. E' un artista di cui si parla poco e che ha avuto fino ad ora pochi passaggi in asta. Grazie e cordiali saluti.
Ciao e benvenuto.

Se ti va di farti conoscere un po’ meglio, su questo forum si è soliti fare una breve auto-presentazione qui:

Presentazioni II

Ti ringrazio per le belle parole. Mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato questa discussione e spero che tu possa contribuire, visto che segui gli artisti di cui si parla qui.

Riguardo a Ulrich Lamsfuß, devo dire che lo conosco troppo poco per esprimere dei giudizi.

In generale, al di là dei gusti personali, se un artista non ha un linguaggio molto nuovo, ma percorre una strada già tracciata da altri prima, in qualche modo deve (si fa per dire) convincermi che il suo contributo sia davvero interessante. A maggior ragione nel caso dell’Appropriation Art, che personalmente mi interessa molto nei suoi fondatori, ma che corre il rischio di diventare un facile cliché se non sorretto da forti giustificazioni.
Io non ho trovato in Ulrich Lamsfuß elementi che me lo rendano particolarmente interessante, ma potrebbe essere per mia ignoranza. Secondo me, in questo e in altri casi simili, l’”onere della prova” spetta a chi invece lo apprezza e lo ritiene un artista interessante. Quindi, se non era solo una questione di gusto, ti rimando la palla e ti invito a spiegarci cosa ti affascina di questo artista.

Buona serata e a presto!
 
Grazie per l'eusastiva risposta. Non sapevo bisognasse fare un presentazione. Provvederò nelle prossime ore. Per quanto riguarda Lamsfuss, vidi diversi anni fa una sua personale a Berlino (in una galleria con la quale non collabora più) e rimasi più che altro colpito dalla tecnica pittorica, anche se fin da subito mi resi conto anche io che da un punto di vista concettuale questo tentativo di isolare immagini fotografiche di varia provenienza e cercare di alterane l'originalità attraverso una minuziosa riproduzione pittorica (anche in serie) non fosse proprio il massimo dell'originalità. Ma non mi reputo assolutamente un esperto di arte, in quanto ho pesanti lacune a livello di conoscenza storica di questo mondo. La mia era più che altro una curiosità, per sentire il parere di altri utenti più addentro nella questione. Fra le altre cose già ai tempi della personale a Berlino le quotazioni dell'artista erano a mio avviso esagerate. Grazie di tutto, ci sentiamo presto.
 
Da quanto ho potuto capire, Van Ham sta liquidando le opere della galleria berlinese di Michael Schultz, chiusa per vicende penali in cui è stato coinvolto il proprietario che non so se e come siano finite (qui un vecchio articolo). In questo coloratissimo catalogo proposto online fino al 22 febbraio ci sono, secondo me, pochissime cose interessanti. Ne segnalo alcune nella discussione sui tedeschi degli anni Novanta.

Galerie Michael Schultz - Part IV
In questo catalogo ci sono diverse opere di SEO, in particolare due enormi tele dei primi anni Duemila (Lotto 140 e Lotto 141) e soprattutto una tela di dimensioni più comode del 2017 (Lotto 116), molto colorata e rappresentativa dell’ultima produzione, non a caso scelta come copertina dell’asta.
 
In questo catalogo ci sono diverse opere di SEO, in particolare due enormi tele dei primi anni Duemila (Lotto 140 e Lotto 141) e soprattutto una tela di dimensioni più comode del 2017 (Lotto 116), molto colorata e rappresentativa dell’ultima produzione, non a caso scelta come copertina dell’asta.
ciao Stefano
dal basso della mia ignoranza, mi sembra un'artista ultra contemporanea che ha un bel CV
mi sembrano quotazioni basse anche se in linea con le ultime aggiudicazioni e vedo molti invenduti.....ci potrebbe essere un potenziale ?
poi mi ricorda Bisky....
 
ciao Stefano
dal basso della mia ignoranza, mi sembra un'artista ultra contemporanea che ha un bel CV
mi sembrano quotazioni basse anche se in linea con le ultime aggiudicazioni e vedo molti invenduti.....ci potrebbe essere un potenziale ?
poi mi ricorda Bisky....
Ciao!

Hai ragione a vedere delle somiglianze con Bisky: SEO è di sette anni più giovane, ma entrambi hanno studiato a Berlino con Baselitz, solo che Bisky ha finito nel ’99 e SEO ha fatto il biennio 2003-2004. Probabilmente l’impostazione che hanno ricevuto è stata molto condizionante.

SEO ha una produzione ampia e diseguale; in questo momento le quotazioni sono basse, quindi potrebbe essere un buon momento per acquisire sue opere. Il CV è senz’altro buono: in Italia ha esposto da Cannaviello, che secondo me ha sempre avuto ottimo fiuto per i giovani artisti. I guai del suo artista berlinese non l’hanno certo aiutata a mantenere le quotazioni.

L’elemento positivo che vedo è il fatto che sia originaria della Corea del Sud: è un mercato in straordinaria espansione, lei è comunque tra gli artisti coreani più importanti e noti anche al di fuori e questo potrebbe pesare in futuro. L’elemento per me negativo è che trovo per i miei gusti molta dell’ultima produzione (con nature morte e animali) davvero brutta. L’opera del 2017 in asta, con sole architetture e scorci di paesaggio, è fra le opere recenti che invece trovo interessanti.

L’avrai sicuramente visto, ma metto il link al suo sito ufficiale, a beneficio di tutti:

SEO
 
Sinceramente queste quotazioni mi lasciano parecchio perplesso e le trovo per certi versi inquietanti. Girovagando per internet mi sono accorto che l'opera di SEO in asta da Van Ham con il lotto 140 era già stata battuta nel Giugno del 2018 da Ketterer Kunst e aveva realizzato comprese le commissioni 22.500€. Sono andato a vedere la scheda dell'artista postata da Stefano all'inizio di questa discussione e mi chiedo come sia possibile che l'opera di un'artista con un buon CV e presente in 8 musei possa avere delle oscillazioni simili. Lo stesso discorso si potrebbe fare a maggior ragione per l'opera di Frank Nitsche presentata sempre da Stefano nel post n. 222 di questa discussione (battuta nel 2009 a 11.900€ e stimata 3.000€ nel 2024). Lui addirittura è presente in 13 musei e lavora con gallerie del calibro di Max Hetzler e di quella dei fratelli Lehmann a Dresda (non so se e come queste gallerie possano tutelare i propri artisti). Cerco di avvicinarmi al mondo del collezionismo, ma alcune cose mi risultano un po' strane.
 
Sinceramente queste quotazioni mi lasciano parecchio perplesso e le trovo per certi versi inquietanti. Girovagando per internet mi sono accorto che l'opera di SEO in asta da Van Ham con il lotto 140 era già stata battuta nel Giugno del 2018 da Ketterer Kunst e aveva realizzato comprese le commissioni 22.500€. Sono andato a vedere la scheda dell'artista postata da Stefano all'inizio di questa discussione e mi chiedo come sia possibile che l'opera di un'artista con un buon CV e presente in 8 musei possa avere delle oscillazioni simili. Lo stesso discorso si potrebbe fare a maggior ragione per l'opera di Frank Nitsche presentata sempre da Stefano nel post n. 222 di questa discussione (battuta nel 2009 a 11.900€ e stimata 3.000€ nel 2024). Lui addirittura è presente in 13 musei e lavora con gallerie del calibro di Max Hetzler e di quella dei fratelli Lehmann a Dresda (non so se e come queste gallerie possano tutelare i propri artisti). Cerco di avvicinarmi al mondo del collezionismo, ma alcune cose mi risultano un po' strane.
Ciao. Le tue perplessità sono molto sane. Non trovo, però, che certe oscillazioni nelle quotazioni siano tanto strane, anzi: le trovo piuttosto normali (e quindi, forse, come dici tu, un po’ inquietanti!).

Se guardo agli artisti italiani della stessa generazione, mi pare di vedere fenomeni assai simili: parecchi artisti (non faccio nomi perché è antipatico) venivano pagati grosse cifre fino a una quindicina d’anni fa e oggi passano in asta a prezzi drammaticamente inferiori. Bisognerebbe fare una storia e forse anche un’antropologia del mercato dell’arte e non abbiamo mezzi e modo, ma mi pare che il mercato dei primi anni Duemila fosse un po’ così: era di moda una certa arte fresca, nuova rispetto agli anni Ottanta, fatta da artisti tra i quaranta e i cinquant’anni. Poi è passato un po’ l’hype e per alcuni artisti sono crollate le quotazioni.

Nel gruppo tedesco sono nate diverse star con quotazioni da capogiro, alcuni artisti hanno raggiunto ottime quotazioni, ma qualcun altro ha subìto un forte calo. Nell’insieme, direi nulla di strano. È difficile capire le ragioni delle discese, che sono tante e variano caso per caso (esaurimento della vena, scelte sbagliate, questioni caratteriali, rapporti con i galleristi, ecc.). Nel caso che citi di Nitsche, è vero che ha esposto da Max Hetzler e da Lehmann, ma l’ultima personale presso queste gallerie risale rispettivamente al 2015 e al 2019; non ne so i motivi, ma sono cicli troppo lunghi per il mercato attuale e per incidere sulle quotazioni.

Tenendo ben presente la lezione che certe quotazioni raggiunte non sono per sempre, dobbiamo rassegnarci al fatto che il mercato sia dinamico e valutare se i giochi su questa generazione siano già stati fatti o se artisti oggi scesi a valori molto più bassi di ieri possano essere ancora recuperati in futuro. La risposta, non facile e fallibile, sta nell’arte che hanno prodotto: sembrava interessante anni fa, solo perché era giovane e fresca, o è ancora interessante e potrà esserlo anche domani?

Perdona la lunghezza, ma hai posto questioni su cui si potrebbe argomentare all’infinito.
 
Grazie per la risposta esaustiva come sempre e che offre molteplici spunti di riflessione. Nella mia ingenuità ero convinto che una volta entrati gli artisti in più musei, le loro quotazioni si potessero considerare in un certo senso "blindate". In effetti queste oscillazioni potrebbero essere anche un'opportunità. Un caro saluto.
 
Nel catalogo Ketterer per l’asta online con chiusura il 15 febbraio, segnalo due opere di Jonathan Meese (Lotto # 123001372 e Lotto # 123001373). Un discorso a parte merita l’opera di Frank Nitsche al lotto # 123001375), ottimo artista che in questo momento è molto sottovalutato.

L’opera in questione, come segnalato in catalogo, ha avuto una mostra in più sedi in Francia nel 2007 ed è già passata da Grisebach nel 2009. Aveva realizzato € 11.900, commissioni comprese. Adesso le quotazioni sono ai minimi e l’opera è stimata solo € 3.000. La cosa interessante che ho scoperto e che non è segnalata in catalogo è che l’opera è pubblicata a piena pagina a pag.196 del libro del 2006 di Christoph Tannert che è all’origine di tutta questa discussione sul forum.

Allego una foto del libro fatta in fretta con il telefonino:

Vedi l'allegato 2975604

Insomma, un’opera importante che merita una riflessione.
Pubblicati i risultati dell’asta presso Ketterer. Le opere di Jonathan Meese, stimate rispettivamente € 5.000 e € 6.000, hanno fatto, incluse le commissioni, € 5.842 e € 17.145. L’opera di Frank Nitsche, stimata € 3.000, ha fatto € 2.900 al martello, corrispondenti a € 3.683 con le commissioni.
 
In questo catalogo ci sono diverse opere di SEO, in particolare due enormi tele dei primi anni Duemila (Lotto 140 e Lotto 141) e soprattutto una tela di dimensioni più comode del 2017 (Lotto 116), molto colorata e rappresentativa dell’ultima produzione, non a caso scelta come copertina dell’asta.
Ne abbiamo discusso un po’ qui, poi alla fine le opere di SEO sono andate molto bene: il lotto 140, stimato € 3k – 5k, ha realizzato con le spese € 11.220; li lotto 141, con la stessa stima, ha fatto € 12.091; il lotto 116, stimato € 4k – 6k, ha realizzato € 12.091, spese incluse.
 
Ne abbiamo discusso un po’ qui, poi alla fine le opere di SEO sono andate molto bene: il lotto 140, stimato € 3k – 5k, ha realizzato con le spese € 11.220; li lotto 141, con la stessa stima, ha fatto € 12.091; il lotto 116, stimato € 4k – 6k, ha realizzato € 12.091, spese incluse.
ci volevo provare con il lotto 116 ma mi è scappato! c'era IVA e diritto di seguito....forse dovevo osare......
vedo che è trattata da una galleria svedese con prezzi improponibili....
 
Interessanti le aggiudicazioni dei lotti 140 e 141. Come già accennato in precedenza il 140 aveva realizzato, comprese le commissioni, 22.500€ da Ketterer Kunst nel Giugno del 2018, mentre il lotto 141 aveva raggiunto i 37.200€ da Lempertz nel Novembre del 2007. Sarebbe interessante poter tracciare anche i passaggi di mano di queste opere nel corso degli anni e come siano finite nelle mani di Schultz, a meno che non sia stato direttamente lui a comprarle nelle aste passate.
 
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