News banca delle marche

regionemarche

Nuovo Utente
Registrato
20/2/12
Messaggi
540
Punti reazioni
19
28/03/2012 BANCA MARCHE RENDE NOTI I RISULTATI DI BILANCIO CONSOLIDATO 2011


-Utile di gruppo 133,6 milioni di euro
-Raccolta complessiva 20.996 milioni di euro
-Impieghi verso clientela 18.453 milioni di euro
-Coefficienti patrimoniali di gruppo: Tier 1 al 7,23%, Total Capital ratio al 10,35% (dopo l'aumento di capitale terminato il 15 marzo 2012: Tier 1 all'8,29%, Total Capital ratio all'11,42%)

Jesi, 28 marzo 2012 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Marche, presieduto dal prof. avv. Michele Ambrosini, ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2011. L'area di consolidamento include, con il metodo integrale, il bilancio della capogruppo e quelli delle società controllate Cassa di Risparmio di Loreto, Medioleasing, Focus Gestioni Sgr e Marche Covered Bond Srl.

Al 31 dicembre 2011 la raccolta complessiva da clientela si attesta a 20.996 milioni di euro, registrando sul 31 dicembre 2010 un incremento di 138 milioni di euro che scaturisce dalla positiva dinamica della raccolta diretta (17.018 milioni di euro). I crediti verso clientela del Gruppo Banca Marche si attestano a 18.453 milioni di euro.

Guardando al conto economico, il margine di interesse totalizza 443,1 milioni di euro, mentre il margine di intermediazione lordo si attesta a 635,1 milioni di euro. Sul fronte degli oneri, il costo delle rettifiche di valore nette per deterioramento del credito è stato pari a 136,2 milioni. Dal lato delle spese operative si registra un incremento annuo del 4,2%. Dedotte le imposte sul reddito per 79,2 milioni di euro, si perviene all'utile di periodo di pertinenza del Gruppo pari a 133,6 milioni di euro (+50,5%). Le dinamiche di risultato economico illustrate determinano un cost income ratio del 59,2%. Escludendo l'operazione di cessione del patrimonio immobiliare, il cost income si attesterebbe al 57,8%, continuando a evidenziare un livello di efficienza patrimoniale superiore a quella del sistema (64,9%). Il Roe (Return on equity) risulta pari all'11,2%, contro il 7,5% di dicembre 2010. Al netto dell'operazione di cessione degli immobili la redditività del capitale si ridurrebbe al 5,9%, permanendo comunque su livelli superiori al rendimento medio del sistema stimato al 2,6%.

Con riferimento al Patrimonio di Vigilanza del gruppo Banca Marche, il coefficiente complessivo di Vigilanza (Total capital ratio) al 31 dicembre 2011 è posizionato al 10,35% (9,89% nel 2010), mentre il rapporto tra patrimonio di base e attività ponderate (Tier 1 capital ratio) si attesta a 7,23% (6,82% nel 2010). L'aumento registrato nei coefficienti patrimoniali rispetto al 2010 è da porre in relazione all'aumento delle dotazioni patrimoniali e al contenimento degli assorbimenti patrimoniali connessi al rischio di credito. Nel complesso si registra un aumento dell'eccedenza patrimoniale rispetto al requisito minimo che passa da 324 milioni del 31 dicembre 2010 ai 399 milioni del 31 dicembre 2011.

"Il nostro gruppo - spiega Massimo Bianconi, direttore generale di Banca Marche - si è confermato anche nel 2011 a livelli di eccellenza sotto il profilo della redditività, un risultato ottenuto continuando nel processo di rafforzamento patrimoniale".

"La positività del bilancio consolidato - commenta Michele Ambrosini, presidente di Banca Marche - rafforza la scelta del nostro Istituto di svolgere un ruolo di supporto all'economia locale e nazionale con le caratteristiche di una Banca del territorio d.o.c.".
 
29/03/2012 CONVOCAZIONE DELL'ASSEMBLEA STRAORDINARIA E ORDINARIA DELLA BANCA DELLE MARCHE S.P.A.


Ai sensi dell'art. 125-bis del D.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (T.U.F.) e ai sensi dell'art. 84 (commi 1° e 2°) del regolamento di attuazione del D.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, concernente la disciplina degli Emittenti, adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999.

La Banca delle Marche S.p.A., con Sede sociale in Ancona, Via Menicucci 4/6, Capitale Sociale Euro 662.756.698,76 per n. 1.274.532.113 azioni ordinarie, iscritta nel Registro delle Imprese di Ancona, Codice fiscale e partita Iva 01377380421, iscritta all'Albo delle Banche con numero 5236.5, capogruppo del "Gruppo Bancario Banca delle Marche",

COMUNICA

che è stata convocata l'Assemblea ordinaria presso il Centro Direzionale "Fontedamo" di Jesi, Via Ghislieri n. 6, per il giorno 27 aprile 2012 alle ore 10:00 in unica convocazione, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:

Presentazione del bilancio dell'esercizio 2011, Relazione del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della società di revisione incaricata della revisione legale dei conti. Proposta di riparto dell'utile netto e deliberazioni relative.
Elezione del Consiglio di Amministrazione, previa determinazione del numero dei componenti.
Determinazione dei compensi agli Amministratori per il triennio 2012/2014.
Elezione del Collegio Sindacale.
Determinazione dei compensi ai Sindaci per il triennio 2012/2014.
Politiche di remunerazione.
Autorizzazione all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie ai sensi degli articoli 2357 e 2357-ter del Codice civile.



Ai sensi dell'art. 12 comma 1° dello Statuto si ricorda che "la legittimazione all'intervento in assemblea e all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione all'emittente Banca delle Marche S.p.A., effettuata dall'intermediario, su richiesta dell'interessato, in conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto a cui spetta il diritto di voto". Pertanto, i titolari del diritto di voto che intendessero partecipare all'Assemblea dovranno richiedere alla propria banca depositaria (intermediario) l'invio alla Banca delle Marche S.p.A. della comunicazione di cui sopra.
Inoltre, si ricorda che lo Statuto vigente, all'art. 12 comma 2°, stabilisce che "le azioni oggetto della comunicazione di cui al comma 1…devono essere registrate nel conto del soggetto a cui spetta il diritto di voto a partire dal secondo giorno non festivo precedente la data fissata per l'assemblea in prima convocazione e non possono essere cedute fino alla chiusura dell'assemblea".
Per completezza, si ricorda che "la comunicazione di cui al comma 1" prevista dall'art. 12 dello Statuto "deve pervenire entro il giorno non festivo precedente la data dell'assemblea in prima convocazione. Resta ferma la legittimazione all'intervento e al voto qualora la comunicazione sia pervenuta all'emittente oltre il termine indicato nel presente comma, purché entro l'inizio dei lavori assembleari della singola convocazione".
Con riguardo alla partecipazione per delega all'Assemblea, ogni soggetto che abbia diritto di intervenirvi "può farsi rappresentare, purché non da un componente degli Organi amministrativi o di controllo o dai dipendenti della società, né dalle società da essa controllate, o dai componenti degli Organi amministrativi o di controllo o dai dipendenti di queste, anche mediante semplice delega scritta. La stessa persona può rappresentare al massimo altri cento soggetti." (art. 13 dello Statuto sociale).
Gli Azionisti potranno utilizzare il modulo di delega in calce alla comunicazione rilasciata dall'intermediario ovvero il modulo disponibile presso la Sede Legale e la Direzione Generale della Banca, nonché sul sito della stessa Banca Marche: mutui e prestiti personali agevolati nella sezione "La Banca". La delega può essere trasmessa alla Banca mediante invio a mezzo raccomandata al seguente indirizzo: Banca delle Marche S.p.A. c/o Segreteria Generale, via Ghislieri n. 6, 60035 Jesi; ovvero mediante notifica elettronica all'indirizzo di posta: segreteria.generale@bancamarche.it. In tali casi, la delega dovrà pervenire alla Società entro l'orario di inizio dei lavori assembleari. Inoltre, si ricorda che ai sensi dell'art. 126-bis del D.lgs 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF):

"I soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere, entro dieci giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'Assemblea…l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da essi proposti." (cfr. in proposito l'art. 11 comma 4° dello Statuto sociale)
2. "Delle integrazioni all'ordine del giorno presentate ai sensi del comma 1 è data notizia, nelle stesse forme prescritte per la pubblicazione dell'avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima di quello fissato per l'Assemblea…"
"L'integrazione dell'ordine del giorno…non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli amministratori o sulla base di un progetto…"
"I soci che richiedono l'integrazione dell'ordine del giorno predispongono una relazione sulle materie di cui essi propongono la trattazione. La relazione è consegnata all'organo di amministrazione entro il termine ultimo per la presentazione della richiesta di integrazione. L'organo di amministrazione mette a disposizione del pubblico la relazione, accompagnata dalle proprie eventuali valutazioni, contestualmente alla pubblicazione della notizia dell'integrazione."


Infine, si comunica che dal giorno 28 marzo 2012 saranno messi a disposizione del pubblico, presso la Sede legale e la Direzione Generale nonché sul sito internet della Banca Banca Marche: mutui e prestiti personali agevolati nella sezione "La Banca", così come stabilito dagli artt. 125-bis, 125-ter e 125-quater del T.U.F., i documenti che saranno sottoposti all'Assemblea, unitamente ad una Relazione del Consiglio di Amministrazione sulle materie poste all'ordine del giorno contenente il testo integrale delle proposte di deliberazione.
 
29/03/2012 AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO E ALL’ALIENAZIONE DELLE AZIONI PROPRIE NELL’AMBITO DEL “MERCATO AZIONI BANCA MARCHE”


COMUNICATO STAMPA AI SENSI DELL'ARTICOLO 114 DEL DECRETO LEGISLATIVO 24.2.1998 n. 58 E DEGLI ARTICOLI 66 E 109 DELLA DELIBERAZIONE CONSOB N. 11971 DEL 14.5.1999

La Banca delle Marche informa che il proprio Consiglio di Amministrazione, tenutosi il 28/3/2012, ha deliberato di sottoporre alla prossima Assemblea, che si terrà in data 27/4/2012, in unica convocazione, il rilascio di un'autorizzazione all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie ai sensi degli artt. 2357 e 2357 ter cod. civ., nell'ambito del "Mercato Azioni Banca Marche", nei termini sotto indicati, al fine di contrastare le asimmetrie tra domanda ed offerta e migliorare la liquidità del titolo sul mercato:

Stanziamento al Fondo Acquisto Azioni Proprie per un importo massimo di € 20.000.000 prelevato dalle riserve disponibili.
Modalità delle operazioni di acquisto e di alienazione: nell'ambito del "Mercato Azioni Banca Marche" secondo le norme del Regolamento che lo disciplina, pubblicato e depositato presso la Consob.
Quantitativo massimo di Azioni acquistabili: le Azioni sono acquistabili fino ad un controvalore massimo pari alla disponibilità del Fondo Acquisto Azioni Proprie di € 20.000.000 e a un corrispettivo unitario compreso nell'intervallo di seguito specificato:
livello minimo di prezzo pari al prezzo di riferimento dell'ultima asta conclusasi regolarmente diminuito del 30%;
livello massimo di prezzo pari al prezzo di riferimento dell'ultima asta conclusasi regolarmente aumentato del 30%
Quantitativo massimo di azioni alienabili: l'autorizzazione riguarda tutte o parte delle azioni proprie detenute dalla Banca. Il corrispettivo di tali cessioni, il cui prezzo unitario minimo non potrà essere inferiore al livello minimo indicato al punto precedente, viene ad essere ricomputato come quota disponibile nella Riserva per acquisto azioni proprie per un utilizzo rotativo e continuo, con adeguamento contabile mensile.
Durata dell'autorizzazione: 18 mesi.
Delega al Consiglio di Amministrazione di fissare di volta in volta il prezzo del singolo ordine conformemente a quanto indicato ai precedenti punti 3 e 4, con facoltà di sub-delegare tale attribuzione a dirigenti della Banca, anche disgiuntamente nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge, del regolamento e della normativa aziendale.
 
ABI, il credito nelle Marche anche se il quadro economico è in deterioramento
Martedì 27 Marzo 2012
0
inShare
I finanziamenti bancari destinati all’economia marchigiana hanno raggiunto, a dicembre 2011, i 46 miliardi di euro, con un incremento del +2,1% rispetto al 2010. In particolare, alle imprese sono andati oltre 28 miliardi e alle famiglie più di

13,5 miliardi. I dati delineano un quadro nitido in vista dell’incontro di oggi 27 marzo ad Ancona, terza tappa – dopo Cuneo – del Road Show Italia 2011-2012. L’iniziativa è stata avviata dall’ABI per raggiungere i territori, attraverso un modello di partecipazione diretta, e “spiegare” da vicino cosa fanno ogni giorno le Banche italiane per il Paese.
Pur in un contesto di difficoltà dell’economia reale, le banche non hanno fatto mancare il sostegno finanziario alle imprese, convinte delle loro capacità di tenuta e delle potenzialità di crescita. In questo scenario, importante è un adeguato rapporto “banca – impresa”. Le imprese bancarie italiane, negli ultimi anni, hanno modificato il proprio modello organizzativo e di offerta nei confronti del mondo imprenditoriale, adeguandolo alle mutevoli esigenze delle imprese, specie di piccole e medie dimensioni.
Allo stesso tempo le banche sono state vicine alle famiglie, supportandole sia con la messa a disposizione di risorse finanziarie sia nei loro piani di investimento e nella gestione del risparmio.

Banche nelle Marche. La struttura del settore bancario regionale, secondo i dati più recenti, vede attive sulterritorio circa 70 banche per un totale di 1.192 sportelli.Gli Atm (sportelli bancomat) sparsi sul territorio sono 1.249 unità; i Pos (apparecchiaturenecessarie per pagare con il Bancomat direttamente nei negozi) 40.818.Nella regione i lavoratori bancari sono il 2,7% del totale nazionale di settore che ha toccato le320.000 unità.

Impieghi alle imprese (provincia per provincia). I finanziamenti delle banche alle imprese locali sono stati di 28,2 miliardi di euro a dicembre2011, con un aumento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dopo il progressivo miglioramento nel corso del 2010, nel 2011 si è registrata una significativa diminuzione della domanda di finanziamento delle imprese legata agli investimenti, mentre è cresciuta la necessità di copertura del capitale circolante ed il ricorso ad operazioni di ristrutturazione e consolidamento del debito che, dall’inizio della crisi, rappresentano le principali determinanti della dinamica della domanda di credito delle imprese italiane. Ancona 9.2 miliardi (+1,3%); Ascoli Piceno 3.5 miliardi (+5,7%); Fermo 2.7 miliardi (-0,9%); Macerata 5.2 miliardi (+1,5%); Pesaro e Urbino 7.6 miliardi (+1,8%).
Con l’Avviso comune per la sospensione dei mutui alle imprese, che ABI ha realizzato insieme al mondo imprenditoriale, le banche hanno sospeso circa 260.000 mutui a livello nazionale, pari a 70 miliardi di debito residuo con una liquidità liberata superiore a 15 miliardi di euro. Alle Marche è riconducibile circa il 5,5% del totale delle operazioni sospese e il 5% dell’ammontare complessivo delle quote capitali sospese. Lo scorso 28 febbraio ABI e Associazioni d’impresa hanno siglato un nuovo accordo che delinea nuove misure per il credito alle Pmi.

Finanziamenti alle famiglie. Alle famiglie sono andati 13.5 miliardi di euro per una crescita a dicembre scorso del 3,8% rispetto alla fine del 2010. Ancona 4.6 miliardi (+4,3%); Ascoli Piceno 1.6 miliardi (-0,4%); Fermo 1.2 miliardi (+7,7%); Macerata 2.4 miliardi (+3,6%); Pesaro e Urbino 3.7 miliardi (+3,6%).
Con la moratoria dei mutui alle famiglie, dal periodo di avvio della sospensione del rimborso delle rate di mutuo sino a dicembre 2011, le banche hanno sospeso oltre 58.000 mutui a livello nazionale, pari ad oltre circa 7 miliardi di debito residuo con una liquidità liberata di oltre 451 milioni di euro. Nelle Marche i contratti di mutuo che hanno usufruito di questa opportunità sono stati 2.915. Ciò significa una liquidità in più per le famiglie marchigiane colpite dalla crisi pari a 26 milioni di euro, circa il 6% dell’ammontare complessivo sospeso.
 
Alta tensione per le scelte
Le indicazioni per il rinnovo del Cda di Banca Marche, il ruolo di Confindustria


Macerata “Siamo tecnici” diceva Rocco Papaleo sul palco di Sanremo. Forse lo diranno anche nel nuovo Cda di Banca Marche ammesso che le cose vadano secondo le indiscrezioni finora trapelate. La Fondazione Carima è ben decisa a dare una connotazione molto professionale ai rappresentanti “maceratesi” nel prossimo Consiglio di amministrazione e il mix di interni e di esterni fa già discutere molto. Al fianco dei confermati Giuliano Bianchi e Lauro Costa entrerebbero due banchieri di rilievo nazionale che rispondono al nome di Francesco Cesarini e Giuseppe Grassano. Come dire un occhio al territorio e un altro al contesto finanziario globale in cui ci si muove. Insomma la volontà di dare al Cda un ruolo di pari dignità rispetto alla direzione aziendale come peraltro “suggerito” da Bankitalia.

In teoria scelte indiscutibili quelle di cui si parla informalmente in questi giorni ma di sicuro le associazioni di categoria che lasciano il “proprio” spazio ai tecnici non stanno facendo salti di gioia.

Silenzio assoluto sul caso comunque dalla Confcommercio e da Confindustria che appunto cederebbero il proprio residuo rappresentante per far spazio ai due tecnici di chiara fama.

Un boccone particolarmente amaro per Confindustria che nel giro di pochi anni vede azzerata la propria rappresentanza nel consiglio di amministrazione di Banca Marche. Nell’ultimo mandato c’era soltanto Germano Ercoli per conto di Confindustria ma non sono lontani gli anni in cui l’associazione di via Weiden esprimeva tre dei quattro consiglieri maceratesi.

Autorevoli industriali maceratesi dicono che riunioni ci sono già state anche conviviali per definire la questione e che quindi ci sarebbe un’intesa di massima sui nomi. Nulla da fare sul fronte delle conferme: non parlano il presidente e il vicepresidente della Fondazione Carima, rispettivamente Franco Gazzani e Roberto Massimi Gentiloni Silverj. Possibile anche che non diranno nulla fino al giorno in cui la lista maceratese sarà formalizzata in vista dell’assemblea di Banca Marche che rinnoverà gli organismi di vertice. Ancora pochi giorni di attesa.

lunedì, 2 aprile 2012
 
.....come in tutte le spa di rispetto anche dentro banca marche c'e' chi pensa alla poltrona e chi al bene dell'azienda, si cerca di fare il meglio che si puo', ma sara' dura!!!!!
 
Si potrebbe anche ragguagliarci sul nuovo direttore generale ? proveniente da un blasonato instituto nazionale ? Grazie
 
Si è riunito ieri il comitato di indirizzo della Fondazione maceratese, confermate le indiscrezioni sui candidati per il Cda
Carima, fatte le scelte per il rinnovo di Banca Marche


Macerata Si è riunito ieri in Fondazione Carima il comitato ristretto per la valutazione della situazione legata alla presentazione della lista per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Banca Marche e dei relativi vertici. Inutile chiedere dei contenuti, nessuno parla visto che la lista della Fondazione sarà presentata l’ultimo giorno utile e dunque martedì prossimo.

Il presidente Franco Gazzani si limita appunto ad osservare che la lista con i nomi sarà appunto presentata la settimana prossima. Secondo le voci raccolte in ambienti vicini alla Fondazione sono confermate le indiscrezioni pubblicate nei giorni scorsi e che si riferiscono a due filoni operativi.

Il primo. Macerata indica per la presidenza di Banca Marche l’imprenditore Lauro Costa, già al vertice dell’istituto di credito.

Il secondo. La lista maceratese per il Cda di Banca Marche vede la presenza del già citato Lauro Costa, del presidente della Camera di commercio Giuliano Bianchi (già presenti nel consiglio di amministrazione dell’istituto di credito) e dei banchieri di rilievo nazionale Francesco Cesarini e Giuseppe Grassano.

Ad uscire di scena saranno il presidente di Confcommercio Mario Volpini, che è anche presidente di CariLoreto, e l’imprenditore Germano Ercoli indicato da Confindustria per il mandato ora giunto al termine. La scelta di abbinare agli uscenti e rientranti Costa e Bianchi due banchieri di chiara fama è anche legata alle indicazioni date da Bankitalia tendenti a dare un profilo più tecnico ai cda delle banche italiane.

Le Fondazioni di Jesi e di Pesaro hanno già indicato i candidati al Cda e appunto anche loro ufficializzeranno le scelte al momento della presentazione formale delle liste. Possibile anche che una volta espletato l’iter legato alla presentazione delle liste si possano definire le questioni legate alla presidenza.

sabato, 14 aprile 2012
 
I piccoli azionisti di Banca Marche si riuniscono per contare di più

A seguito del recente aumento di capitale, gli azionisti privati della Banca Marche, alla data del 31.03.2012, sono circa 42.000,00 e detengono 411.308.649 azioni, pari ad una percentuale del 32,27% dell’intero capitale sociale dell’Istituto.
L’Associazione Azionisti Privati Banca Marche, che opera sul territorio a tutela degli interessi dei propri iscritti, invita tutti gli azionisti privati ad aderire all’Associazione, in modo da poter incidere positivamente sulle scelte future della Banca.

Esorta tutti gli azionisti privati, anche non iscritti, a partecipare all’assemblea ordinaria, che si terrà in unica seduta il giorno 27 Aprile 2012 ore 10:00 presso il Centro Direzionale “Fontedamo” in Jesi, Via Ghislieri n. 6.

Al fine di rendere più agevole e rapida l’attività di comunicazione, si invitano gli iscritti a comunicare l’indirizzo di posta elettronica e il proprio recapito telefonico presso il seguente indirizzo: Associazione Azionisti della Banca Marche - Via San Francesco 73 - 60035 Jesi (AN), Tel. 0731 200898, e-mail: assazionistibm@libero.it.
 
.....ehi genio, che mi dici della quotazioni? ancora pensi che sia stato l'affare del secolo sottoscrivere l'aumento? bianconi lo pensa!!!!!!!! ehehheheheheh che figure barbine!!!!
 
....allora pensi che la banca stia sbagliando, visto che ieri ne ha acquistate altre 300'000 e passa!!!!!!:cool:
 
ORE DECISIVE PER CARIM
VOTA
Interessante
Noioso
Inutile
Share
Domani scade l'aumento di capitale. Soglia minima a 67 mln, ma si cerca di arrivare almeno a 80
riminiOre decisive per Carim. Domani scade il termine fissato da Consob per l’aumento di capitale. La situazione è questa. Il limite minimo da raggiungere è di 104 mln di euro, di cui 23 li ha già garantiti la Fondazione per assicurarsi il mantenimento della maggioranza. Il Piano sarebbe tecnicamente ok anche se si arrivasse a quota 67, ma a quel punto bisognerebbe lanciare un prestito obbligazionario per i restanti 37 (e non è semplice di questi tempi). Negli ultimi giorni la quota raggiunta aveva superato di poco i 60 mln. La questione è di sostanza, più che tecnica. E’ chiaro che più ci si avvicinerà alla soglia dei 104 con capitali locali freschi e più la messa in bonis della banca potrà essere approvata da Bankitalia con fiducia. Nel caso così non fosse (e si arrivasse solo alla soglia minima), volente o nolente si dovrà scendere a patti con qualche socio o alleato che finora ha posto condizioni più o meno “sgradite” alla Fondazione. A cominciare dalla cordata di industriali, che come da noi anticipato il 26 marzo scorso, si è sfilata sul problema “way out”, cioè le garanzie patrimoniali richieste per una possibile “via d’uscita” dopo 2 anni. Alcuni industriali hanno deciso di partecipare, ma a titolo personale e con importi non rilevanti. Alla finestra pare esserci il Gruppo Veneto Banca (che in zona ha la proprietà della Carifac, Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana) e si vocifera sempre sull’interesse del colosso Gruppo Intesa (che in zona ha la proprietà della Cassa dei Risparmi di Forlì). Domani si tireranno le somme. Poi si vedrà se sarà necessario aprire la porta.
 
lo posto io prima degli sfigati.......;)

Banca Marche: utile netto trimestre 21 mln euro
+30,4% rispetto alle previsioni
27 aprile, 12:09
salta direttamente al contenuto dell'articolo
salta al contenuto correlato


IndietroStampaInviaScrivi alla redazioneSuggerisci ()
(ANSA) - JESI (ANCONA), 27 APR - Banca Marche chiude il primo trimestre 2012 con un utile netto di 21 milioni. Lo ha annunciato il dg Massimo Bianconi all'assemblea dei soci, riunita a Jesi per l'approvazione del bilancio consuntivo 2011 e il rinnovo del cda. Utile in crescita rispetto alle prudenti previsioni del management che stimava 16,1 mln: la variazione positiva e' del 30,4%. Il margine di intermediazione e' pari a 155,4 mln (+6,9% sulle previsioni), il risultato della gestione finanziaria di 124,1 mln (+4,2). (ANSA).
 
...mi sto sbellicando dalle risate......

..anno ciulato anche tombari...... CHE FORTE BANCA MARCHE

...PER MOLTI MA NON PER TUTTI!!!


AHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHACarifano, Tombari annuncia la guerra La beffa di Jesi non gli è piaciuta
Ipotesi ricorso
La Fondazione fanese fuori da tutti i tavoli di Banca delle Marche



di Anna Marchetti

Share on email Share on print

Il presidente della Fondazione Carifano, Fabio Tombari (FotoPrint)
Fano, 29 aprile 2012 - RICORSO contro Banca Marche. E’ quanto sta valutando la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, dopo la mancata elezione di suoi candidati nel collegio sindacale della banca. «Noi sapevamo già che non saremmo entrati nel consiglio d’amministrazione — commenta il presidente della Fondazione fanese, Fabio Tombari — tanto che non abbiamo presentato un nostro candidato ufficiale».
In realtà se i membri del cda non fossero stati ridotti da 13 a 11, secondo la volontà delle tre Fondazioni (Macerata, Pesaro e Iesi) che detengono la maggioranza delle azioni della Banca, un rappresentante della Fondazione fanese si sarebbe potuto sedere nella «sala dei bottoni». Allo stato attuale invece il nuovo consiglio di amministrazione sarà così composto: 4 consiglieri per Pesaro e Macerata, che detengono ognuna il 22,5% delle quote, 2 per Jesi con il 10,8% e 1 per Intesa San Paolo (5,8%) e Fondazione Cassa di Risparmio di Fano (3,3%). «Penso che i consiglieri siano stati volutamente ridotti a 11 — aggiunge Tombari — e che ci sia stata la volontà di escluderci. Non ne capisco le ragioni visto che in ogni caso anche con il nostro ingresso, nulla sarebbe cambiato nella governance della Banca fortemente in mano alle tre Fondazioni di Macerata, Pesaro e Jesi».
ANCOR più grave per la Fondazione di Fano la mancata elezione dal collegio sindacale. Due le candidature presentate: Roberto Guerra per il ruolo di sindaco effettivo e Carlo Orazietti come sindaco supplente. Nulla è valso l’appello che Tombari ha rivolto all’assemblea perché la lista di minoranza avesse un suo riconoscimento. «Eravamo convinti — insiste il presidente Tombari — e lo siamo tuttora di aver diritto ad una rappresentanza. Sulla base di queste considerazioni ci avvarremo di una consulenza legale per decidere modi e termini del ricorso. Non è possibile che chi ha la governante della Banca eserciti totalmente il ruolo di controllo».
«La Fondazione — conclude Tombari — ha acquisito le azioni di Banca Marche in due trance, nel 2009 e nel 2010, ed ha sottoscritto l’aumento di capitale qualche settimana fa, con un impegno economico complessivo di circa 46 milioni di euro, pari al 3,34% del pacchetto azionario perché ritenevamo valido il ruolo di Banca Marche nel nostro territorio di riferimento. Ci dispiace che questo territorio rimanga privo di una sua espressione all’interno degli organi sociali della Banca». Effettivamente non è chiaro quali siano le motivazioni che hanno portato ad escludere la terza città delle Marche e il suo forte tessuto economico dalla più importante Banca della regione. Probabilmente le tre Fondazioni (Macerata, Pesaro e Jesi) che hanno fondato Banca Marche, non gradiscano interferenze. L’unico fanese che è riuscito ad entrare nel consiglio d’amministrazione è all’avvocato Federico Valentini, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro.
Anna Marchetti
 
....PER TOMBARI.....C'E' SEMPRE L'ASSOCIAZIONE DEGLI AZIONISTI PRIVATI, DAI SCRIVIGLI
CHE FORSE TI FANNO PRESIDENTE COSI UN POSTICINO DENTRO LA BANCA TE LO TROVANO ANCHE A TE!!!!!!

: assazionistibm@libero.it.
 
27/04/2012 15:56BANCA MARCHE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI PER USURACondannata al fallimento un'impresaA
NCONA. La Federcontribuenti denuncia una grave abuso della Banca Marche, iscritta nel registro degli indagati per usura, a danno dell'azienda Cerquetti snc. Tale azienda, che opera nel campo del movimento terra e dei lavori stradali da oltre 60 anni, vanta crediti dallo stesso comune e la stessa giunta ha chiesto alla banca di sospendere i procedimenti ingiuntivi contro l'azienda. Richiesta respinta. L'azienda ora rischia di chiudere, mettendo sulla strada decine di operai. Banca Marche notificava un decreto ingiuntivo chiedendo il pagamento immediato di quasi mezzo milione di euro nel giro di pochi giorni; somma, stando ai legali della Cerquetti s.c. non dovuta e per questo denunciata, la banca, per usura. L' avvocato della Cerquetti, nonché dirigente della Federcontribuenti, Giuseppe Baldassarre, non si spiega come una banca, iscritta nel registro degli indagati, possa continuare nelle sue procedure esecutive e perchè il giudice civile non abbia provveduto a sospendere l?esecuzione, anche in considerazione di indagini in corso da parte della magistratura. La domanda per usufruire dei benefici dell'art 20 non è stata respinta e per questo chiediamo alle unità preposte di agire con buon senso e sospendere i decreti ingiuntivi della banca a danno dell'azienda.
Stando alle perizie bancarie è la Cerquetti a vantare crediti dalla banca e invece questa, è del tutto intenzionata a prendersi il patrimonio aziendale. Banca Marche ha ottenuto il D.I. sulla base di una sua semplice dichiarazione cd. ex art.50. Inoltre si fa presente che lo stesso amministratore delegato della banca Marche, Massimo Bianconi, è stato già rinviato a giudizio, per usura quando era amministratore di un'altra banca, tra l'altro è anche Presidente della Commissione Regionale ABI Marche.
 
Ultima modifica:
....si prega lo staff di non intervenire con l'ennesima bannatura a cazum, queste sono delle notizie che gia' girano nel web , e quindi qui non si fa altro che riportarle....presto ritorneranno tutti i nostri vekki amici bannati, e si prega lo staff prima di cancellare o togliere messaggi, di controllare la fonte, se poi le bannature vengono fatte per del semlice "tifo" penso che tutto il forum andrebbe caNCELLATO!!!
 
Anche in Abruzzo situazione deteriorata

Tercas nella bufera
naufraga anche il sogno di una Cassa di risparmio unica in Abruzzo, dove solo Carichieti sembra in buona salute, dopo l’annunciata scomparsa anche di Carispaq. Tocca ora alla Banca d’Italia riportare serenità nella gestione della Tercas, che sembra l’ennesimo fallimento del modello teramano che sembrava il più adatto all’economia abruzzese.

... saluti a cmassimo :bye:
 
Anche in Abruzzo situazione deteriorata

Tercas nella bufera
naufraga anche il sogno di una Cassa di risparmio unica in Abruzzo, dove solo Carichieti sembra in buona salute, dopo l’annunciata scomparsa anche di Carispaq. Tocca ora alla Banca d’Italia riportare serenità nella gestione della Tercas, che sembra l’ennesimo fallimento del modello teramano che sembrava il più adatto all’economia abruzzese.

... saluti a cmassimo :bye:

...niente di piu' facile che venga acquisita!!!!:D
 
L’allarme inascoltato della Cgil:«Anche in Tercas troppo potere in mano a pochi»


...in banca marche il potere in quante mani e'????

...il numero del cda e' stato ridotto ( da 15 a 11) apposta???

....cosa avranno in mente i nostri amici??
 
Indietro