TITOLI SOTTO LA LENTE PRIMA DELL'APERTURA
Il future dell'indice EuroStoxx 50 è in calo del 4%.
La Borsa del Giappone ha chiuso in ribasso del 4,7%, con volumi doppi rispetto alla media degli ultimi trenta giorni.
I mercati azionari dell'Asia cadono, travolti dalla stessa onda ribassista che ha steso Wall Street. Hong Kong perde il 5%. Taipei il 5,5%. L'indice CSI300 dei listini di Shanghai e Shenzen è in calo del 3%. Seoul -2,7%. Mumbai -3%.
Gli indicatori della volatilità, in placida e costante discesa da anni, sono impazziti, sono schizzati tutti insieme all'insù, provocando sfracelli tra i fondi che lavorano, comprando azioni, o vendendole, in funzione della bassa, o alta, volatilità.
UBS ha calcolato che nel mondo ci sono miliardi e miliardi di dollari investiti in strumenti basati su questa strategia.
Stanotte, Nomura ha annunciato la chiusura di uno di questi fondi, dopo una perdita di circa il 70% del proprio attivo.
Il VIX, l'indicatore della volatilità di Wall Street è decollato, arrivando in chiusura a 37 punti, un livelli che non si vedeva da oltre due anni: +115%.
Le vendite forzate, innescate semplicemente dalla discesa del mercato, ad un certo punto si sono tradotte in una perdita del Dow Jones di 1.600 punti, mai si era vista, nella storia, una variazione così ampia nel corso di una seduta.
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