Non sarebbe il caso di sospendere il campionato?

  • Ecco la 68° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    La settimana è stata all’insegna degli acquisti per i principali listini internazionali. Gli indici americani S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno aggiornato i massimi storici dopo i dati americani sui prezzi al consumo di mercoledì, che hanno evidenziato una discesa in linea con le aspettative, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo, allentando i timori per un’inflazione persistente. Anche le vendite al dettaglio Usa sono rimaste invariate su base mensile, suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. Questi dati, dunque, rafforzano complessivamente le possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed (le scommesse del mercato sono ora per due tagli nel 2024). Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
Oggi è mercoledì il virus è in ferie, dal 16 però farà sul serio.
 
Ah è mercoledi oggi?
 
"Nonostante l’oggettiva gravità della situazione di emergenza legata ai tanti casi Covid riscontrati nel gruppo squadra di Udinese Calcio, la Lega Serie A ha disposto che Udinese - Atalanta si disputerà, come da programmazione originaria, domani alle ore 16.30 alla Dacia Arena."
Vabbè che se ne vadano tutti affa n ulo : ho sempre meno voglia di seguire sta rumenta.
 
ma sono vergognosi dai.....fossi in loro giocherei con tutti 2003...che finisca anche 21-0...poi vediamo come si presentano mercoledi al tavolo del Governo in nome dello sport....
 
..basta andare in campo e trasmetterla, cosi i soldi dei diritti tv sono assicurati e non rischiano ricorsi....una banda di criminali che con lo sport non han niente a che spartire..

Eh ma le Asl sono cattive


Che falliscano tutte.
 
Sacrosanto articolo della Gazzetta. OK!

Capienza ridotta, la Lega sceglie il male minore. Ma il calcio ha già pagato, ora i ristori

Giocare davanti a pochi, ma giocare: così il pallone ha risposto alla stretta del governo
Andrea Di Caro

9 gennaio - MILANO
E alla fine paga il calcio. Usato per una decisione fortemente simbolica volta ad attirare l’attenzione globale e a trasmettere un messaggio che raggiunga rapidamente tutti. A questo almeno ha fatto pensare la stretta del governo con la minaccia di chiudere al pubblico a lungo gli stadi se non fosse stata presa autonomamente dalla Lega la decisione di ridurre a 5.000 le presenze dei tifosi.

Da metà della capienza a 5.000 unità significa tornare indietro ai momenti più critici della pandemia, subito dopo le porte chiuse. Intervenire sul mondo del pallone significa dare un segnale immediato a tutti gli italiani: “Attenzione, la situazione è molto critica, la curva dei contagi in costante, pericoloso aumento, servono tutte le precauzioni”. La Lega Serie A, per mantenere un potere decisionale su stagione e calendario, ha accettato suo malgrado il male minore: giocare davanti a pochi spettatori, ma giocare. Con tutti i danni economici conseguenti.

Pur comprendendo il difficile momento del Paese, fa effetto constatare che la stretta più ferrea la subisca un’industria, quella del calcio, che con la crescita dei contagi finora non c’entrava nulla. Gli stadi infatti erano stati chiusi, così come il campionato, dal 23 dicembre al 6 gennaio: l’aumento dei contagi Covid (46.000 il 23 e poi quintuplicati) non è dipeso da assembramenti negli impianti sportivi all’aperto. Semmai dalla vita condotta al chiuso, durante le festività passate da quasi tutti con un eccesso di rilassatezza, convinti che il doppio e il triplo vaccino avrebbero impedito quello che invece i virologi avevano temuto e previsto: un’impennata dei contagi, anche se con conseguenze meno gravi rispetto alle precedenti ondate.

Il sistema calcio, che pure deve recitare il mea culpa per non aver approfittato di queste settimane per prendere precauzioni, studiare protocolli e darsi regole condivise, è stato costretto ad adeguarsi alle richieste del governo. Ma si fatica a comprendere perché vengano imposte chiusure pressoché totali in impianti dove per entrare viene richiesto il super green pass e l’uso della mascherina mentre lo stesso non avviene per cinema, teatri, ristoranti, luoghi di shopping, educazione, culto e cultura dove non in tutti viene richiesto il terzo vaccino. E dove il rischio di assembramento, al chiuso, è molto alto. Anomalo che chi si è sottoposto a tre vaccini e possiede il super green pass possa girare normalmente con una FFP2 in città anche se positivo purché asintomatico, ma non possa andare da negativo in uno stadio.

Il mondo calcio da sempre viene etichettato e bacchettato dall’esterno come ambiente di ricchi e privilegiati gestito con regole variabili. Si è costruito questa fama a causa di tanti suoi errori. Ma questa è solo una parte del Sistema. E neanche si può derubricare semplicisticamente in sport di massa e oppio del popolo, perché non muove solo la passione di milioni di appassionati e non si limita a distrarre, unire o dividere. Non è solo hobby, spettacolo, divertimento o fenomeno legato a radici, campanilismi e aspetti socio-culturali. È una importante industria del Paese, che fa i conti con debiti e ricavi, muove enormi interessi, finanzia lo Stato, ha un forte impatto sul Pil e dà lavoro a migliaia di famiglie. Il settore va difeso e rispettato. Se invece le scelte che lo riguardano lo penalizzano economicamente, che almeno venga risarcito attraverso una distribuzione adeguata dei ristori e trattato come altri settori dell’industria dello spettacolo che producono molto meno e vengono salvaguardati molto di più.
 
Visto l'articolo parzialmente superficiale postato da Tamerlano, ricordo che per entrare in chiesa anche con un sacco di gente (sono stato ad un funerale gremito circa un mese fa) non serve un emerito ca.z.zo.
Continuate a credere a sta gente, mi raccomando.

Ristori al calcio? Anche no
 
La capienza massima deve esserecalcolata in percentuale, non con numeri fissi

5000 a Venezia e 5000 al Milano non sono la stessa cosa.
 
Visto l'articolo parzialmente superficiale postato da Tamerlano, ricordo che per entrare in chiesa anche con un sacco di gente (sono stato ad un funerale gremito circa un mese fa) non serve un emerito ca.z.zo.
Continuate a credere a sta gente, mi raccomando.

Ristori al calcio? Anche no

Concordo. Nessun ristoro. Taglino i costi.
 
Visto l'articolo parzialmente superficiale postato da Tamerlano, ricordo che per entrare in chiesa anche con un sacco di gente (sono stato ad un funerale gremito circa un mese fa) non serve un emerito ca.z.zo.
Continuate a credere a sta gente, mi raccomando.

Ristori al calcio? Anche no

Scusa, non so se sono io che non ti capisco o sei tu che non sai spiegarti :confused:
L'articolo dice che penalizzare il calcio è SBAGLIATO visto che le partite non ci sono state proprio mentre i contagi esplodevano.
Io aggiungo che i contagi gravi sono quasi tutti colpa di quei somari no vax, che allo stadio non ci possono entrare (se non con l'imbroglio..)
I vaccinati, ne conosco parecchi, prendono un raffreddore o niente e dopo pochi giorni sono a posto.
 
Scusa, non so se sono io che non ti capisco o sei tu che non sai spiegarti :confused:
L'articolo dice che penalizzare il calcio è SBAGLIATO visto che le partite non ci sono state proprio mentre i contagi esplodevano.
Io aggiungo che i contagi gravi sono quasi tutti colpa di quei somari no vax, che allo stadio non ci possono entrare (se non con l'imbroglio..)
I vaccinati, ne conosco parecchi, prendono un raffreddore o niente e dopo pochi giorni sono a posto.

Si con i monoclonali :D
 
Riporto da Milan News

La decisione di portare gli stadi a 5000 spettatori di capienza creerà al Milan un danno economico assurdo in vista della partita con la Juventus. I rossoneri avranno un mancato introito di almeno 5 milioni di euro, che nessuno gli darà indietro. Ma visto il trend della squadra, anche le partite minori subiranno dei bruschi tagli agli incassi dal botteghino. Una scelta scellerata da parte della cabina di regia del governo, che davanti a strutture come San Siro o altri impianti sopra i 40 mila spettori, ha preferito fare una mossa alla Conte (non Antonio). Eppure il boom di contagi da Omicron lo si è avuto con il campionato fermo e gli stadi chiusi. Un luogo comune, quello degli stadi, che viene portato avanti senza ragionare da chi governa così come fa riflettere il 3-1 della Lega contro le ASL al Tar. Bisogna tornare a vivere e per farlo servono regole vere e sensate. Hai tre dosi e sei asintomatico? Bene, vai avanti come se nulla fosse, anche nel calcio. Tornando ai 5000 di Milan-Juventus, come dovrebbero essere venduti i biglietti secondo gli esperi del governo? Andrebbero venduti per tutto lo stadio o solo in un paio di settori? Chi ha già preso i biglietti, con annessi treni, aerei e hotel pagati che farà? Ah già, a Speranza questo non interessa.
 
Riporto da Milan News

La decisione di portare gli stadi a 5000 spettatori di capienza creerà al Milan un danno economico assurdo in vista della partita con la Juventus. I rossoneri avranno un mancato introito di almeno 5 milioni di euro, che nessuno gli darà indietro. Ma visto il trend della squadra, anche le partite minori subiranno dei bruschi tagli agli incassi dal botteghino. Una scelta scellerata da parte della cabina di regia del governo, che davanti a strutture come San Siro o altri impianti sopra i 40 mila spettori, ha preferito fare una mossa alla Conte (non Antonio). Eppure il boom di contagi da Omicron lo si è avuto con il campionato fermo e gli stadi chiusi. Un luogo comune, quello degli stadi, che viene portato avanti senza ragionare da chi governa così come fa riflettere il 3-1 della Lega contro le ASL al Tar. Bisogna tornare a vivere e per farlo servono regole vere e sensate. Hai tre dosi e sei asintomatico? Bene, vai avanti come se nulla fosse, anche nel calcio. Tornando ai 5000 di Milan-Juventus, come dovrebbero essere venduti i biglietti secondo gli esperi del governo? Andrebbero venduti per tutto lo stadio o solo in un paio di settori? Chi ha già preso i biglietti, con annessi treni, aerei e hotel pagati che farà? Ah già, a Speranza questo non interessa.

Questa non è difficile, a scacchiera con distanziamento e nominativi.

Il vicino a San Siro ce l'hai a 20 mt:D
 
Questa non è difficile, a scacchiera con distanziamento e nominativi.

Il vicino a San Siro ce l'hai a 20 mt:D

E' da Agosto che vado allo stadio. Dei miei compagni uno è pure obeso, quindi a rischio. Tutti vaccinati. Mai avuto un problema. Tra l'altro, la maggioranza della gente sta senza mascherina o a metà.
Siamo tutti vaccinati. Così come le persone che frequento, i ristoranti, i cinema ed i teatri dove sono andato.
A proposito:

L'infettivologo Bassetti: "Stadi sicuri, ridurre gli spettatori è un'assurdità"

Il primario del San Martino di Genova: "Che messaggio si dà ai tifosi vaccinati? C'è un pregiudizio nei confronti del mondo del calcio"
Filippo Conticello

10 gennaio - MILANO
Matteo Bassetti è primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova e grande appassionato di calcio. Il suo Genoa lo fa infuriare, ma non quanto l’ultima decisione di ridurre la capienza degli stadi a 5mila spettatori appena: "È un’assurdità controproducente", tuona al telefono.

Prof. Bassetti, in che senso?

"Assistiamo a un continuo crescere e decrescere, quando andrebbe sempre mantenuta una percentuale in relazione allo stadio: aprire per 5mila a San Siro è una presa in giro. Stiamo tornando tutti indietro, a quei mesi in cui entravano in mille e poi li trovavi tutti nella stessa zona, ammassati nella tribuna centrale senza alcun distanziamento".

E questa misura perché è anche controproducente?

"È un errore grave nei confronti della campagna vaccinale. Hai portato dei tifosi a vaccinarsi facendo capire loro che così si sarebbero protetti e avrebbero avuto pure il diritto di andare allo stadio, un posto sacro per loro. Adesso che togli loro questa possibilità, rischi di instillare in qualcuno il dubbio che non sia servito a nulla vaccinarsi".

Ma negli stadi non c’è comunque un rischio da evitare in questo momento delicato?

"Mettere dentro il 50% delle persone, tutte vaccinate con doppia e tripla dose, non è minimamente un rischio. Bisognava chiudere gli impianti ai non vaccinati, e su questo siamo tutti d’accordo, ma non smettiamo di guardare anche a cosa succede negli altri Paesi: la Premier continua ad avere la capienza al 100%...".

Lo stadio in quanto tale è un vettore del virus?

"L’ambiente all’aperto di uno stadio è uno dei luoghi più sicuri. Anziché ridurre la capienza, andava lanciato un altro messaggio. Serviva alzare il controllo sulle mascherine ffp2, pena delle multe vere. Serviva controllo sul distanziamento e sui green pass per evitare che qualche furbo entrasse con il certificato di un altro. Purtroppo, lo stadio è un luogo paradigmatico per i nostri amministratori sin da Atalanta-Valencia 2020, come se fosse il moltiplicatore del contagio. Cosa che non è vera, nonostante non si sia mai immuni da rischi".

Quindi per lei c’è un pregiudizio nei confronti del calcio?

"Certo, c’è nei confronti del calcio, delle discoteche, del divertimento. Ed è un errore. Appena è ripartita la curva dei contagi, si sono colpiti questi settori. Il calcio, invece, è parte fondamentale del nostro sistema produttivo, tocca decine di migliaia di persone. Ma in generale dobbiamo cambiare la prospettiva sul virus".

In che modo?

"Bisogna uscire dalla logica del covid come malattia terrificante perché siamo ormai in una fase endemica in cui i vaccinati possono reggere l’urto. Se ora, dopo tre dosi, affrontiamo il covid con le chiusure, anche degli stadi, ci facciamo del male. E finiremo per avere un Paese più complicato".

È favorevole all’obbligo vaccinale per i giocatori di A?

"Lo dissi già nel gennaio 2021, l’obbligo per loro era strategico. Un po’ per l’esempio che avrebbero dato, un po’ perché nel calcio le distanze non esistono. Anche se è tardi, è un messaggio forte che si può ancora dare".

Visti gli ultimi giorni confusi, è preoccupato per la tenuta del sistema calcio?

"Si rischia la tenuta perché ci sono protocolli vecchi, che fotografano la realtà del 2020 in cui non c’erano i vaccini e non si poteva tracciare l’infezione come adesso. Basta con la logica persecutoria del tamponi: come per i cittadini, anche per i giocatori non servono tutti questi test agli asintomatici con tre dosi".
 
Riporto da Milan News

La decisione di portare gli stadi a 5000 spettatori di capienza creerà al Milan un danno economico assurdo in vista della partita con la Juventus. I rossoneri avranno un mancato introito di almeno 5 milioni di euro, che nessuno gli darà indietro. Ma visto il trend della squadra, anche le partite minori subiranno dei bruschi tagli agli incassi dal botteghino. Una scelta scellerata da parte della cabina di regia del governo, che davanti a strutture come San Siro o altri impianti sopra i 40 mila spettori, ha preferito fare una mossa alla Conte (non Antonio). Eppure il boom di contagi da Omicron lo si è avuto con il campionato fermo e gli stadi chiusi. Un luogo comune, quello degli stadi, che viene portato avanti senza ragionare da chi governa così come fa riflettere il 3-1 della Lega contro le ASL al Tar. Bisogna tornare a vivere e per farlo servono regole vere e sensate. Hai tre dosi e sei asintomatico? Bene, vai avanti come se nulla fosse, anche nel calcio. Tornando ai 5000 di Milan-Juventus, come dovrebbero essere venduti i biglietti secondo gli esperi del governo? Andrebbero venduti per tutto lo stadio o solo in un paio di settori? Chi ha già preso i biglietti, con annessi treni, aerei e hotel pagati che farà? Ah già, a Speranza questo non interessa.

è colpa delle società che si piegano, come del parrucchiere che diventa sceriffo e ti chiede un pass inutile visto che fino ad oggi non c'è stata nessuna strage di parrucchieri che hanno fatto entrare clienti no vax.
Il milan mettesse tutti i biglietti in vendita vediamo se arrivano 10 mila carabinieri che non fanno entrare le persone...
 
Indietro