La Borsa di
Tokyo inizia la seduta in leggero aumento, nonostante la chiusura mista degli indici azionari Usa, in un contesto di volatilità e in attesa di ulteriori dati macroeconomici dal continente. In apertura il Nikkei segna una variazione appena positiva dello 0,14% a quota 39.859,44, aggiungendo 56 punti. Sul fronte valutario prevale ancora la cautela in prospettiva di un possibile intervento delle autorità monetarie nipponiche per impedire la svalutazione dello yen, a 151,50, e sull’euro a 162,70.
Le
Borse cinesi aprono invece la seduta poco sotto la parità: l’indice Composite di Shanghai cede nelle prime battute lo 0,04%, a 3.076,17 punti, mentre quello di Shenzhen perde lo 0,16%, a quota 1.786,34.
Al contrario l
a Borsa di Hong Kong vola nelle prime battute della seduta al ritorno agli scambi dopo il ponte festivo rinfrancata dall’inflazione Usa ritenuta non in grado di alterare i piani della Federal Reserve sul taglio dei tassi d’interesse attesi nel 2024: l’indice Hang Seng sale del 2,31%, a 16.924,16 punti.
I listini beneficiano anche della buona intonazione dei titoli tecnologici e in particolare del comparto dei veicoli elettrici.
Xiaomi, ad esempio, sale del 14,99% dopo che il colosso cinese degli smartphone e di altri beni di largo consumo ha annunciato la scorsa settimana il lancio della sua auto elettrica. In luce anche
Li Auto (+1,15%) e il leader mondiale del settore Byd (+2,48%)
.
Materie prime,
continuano a salire sia i prezzi del petrolio (Wti +0,50% a 84,12 dollari al barile e Brent +0,48% a 87,84 dollari al barile) sia quello dell’oro (+0,78% a 2.274 dollari l’oncia). Le tensioni geopolitiche restano elevate dopo che l’ambasciatore iraniano in Siria, Hossein Akbari, ha confermato che tra le cinque e le sette persone sono state uccise nell'attacco al palazzo del consolato iraniano a Damasco, tra cui Mohammad Reza Zahedi, il militare più importante dell’Iran in Siria, esponente delle Guardie della Rivoluzione, insieme ad altri ufficiali Pasdaran. L'ambasciatore ha avvertito che la risposta di Teheran sarà «dura». Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha avuto una conversazione telefonica con il segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC), Hissein Brahim Taha, e ha invitato l'OIC ad adottare misure urgenti contro Israele.
A Milano è da monitorare
Eni visto che delle quattro società satellite legate alla transizione energetica, Plenitude è la prima che Eni collocherà sul listino, anche se l'appuntamento con la borsa sembra ormai fissato al 2025. Da monitorare anche
Stm perché Barclays ha tagliato il target price sul titolo da 46 a 40 euro, mentre su
Saipem è intervenuto Bernstein avviando la copertura dell’azione con un giudizio outperform.
Occhio poi a
Seco che ha annunciato la collaborazione con Nxp Semiconductors per ampliare l’accesso alla sua soluzione software Clea ad applicazioni industriali e Internet of Things (IoT). Clea è una piattaforma avanzata di intelligenza artificiale as a service, la cui ottimizzazione per l’hardware Nxp semplifica l’implementazione di modelli AI per i produttori di dispositivi nei settori industriale e IoT. Infine,
Neosperience ha stipulato con
Illimity un contratto di finanziamento da 10 milioni di euro
Tim, per il cda 4 liste con solo l’1,5% del capitale. Grandi soci? Dietro le quinte
Il paradosso del primo azionista Vivendi che in apparenza punta solo al collegio sindacale. Liste in assemblea di Merlyn, Asati, Bluebell e cda uscente;
Quattro liste per l’assemblea di Tim. In tutto rappresentano solo l’1,5% circa del capitale. E gli altri soci? Dietro le quinte. Con il paradosso del primo azionista, Vivendi al 23,75% dei diritti di voto, che in apparenza punta solo al collegio sindacale. Le prime carte sul tavolo della partita per il controllo di Tim sono solo l’avvio dello scontro finale per lo scorporo della rete e per il riassetto del gruppo con il taglio del debito
Come si diceva, sono in totale quattro le liste presentate per la nomina del cda e del collegio sindacale di Tim in vista dell’assemblea dei soci del 23 aprile prossimo: quella di Merlyn, Asati e Bluebell che si vanno ad aggiungere a quella del board uscente che propone Alberta Figari alla presidenza
Euronext acquisisce Grss e rafforza l’area indici
Il completamento della transazione è previsto nel secondo trimestre del 2024
Euronext, che controlla anche Borsa italiana, ha stipulato un accordo per acquisire il 75% del capitale azionario di Global Rate Set Systems (Grss), fornitore di servizi per gli amministratori di benchmark. Fondata nel 2009 e con sede in Nuova Zelanda, Grss è un fornitore di servizi
mission-critical per gli amministratori che producono tre dei benchmark di tassi di interesse importanti a livello europei, a partire dall’Euribor (l’indice globale, il più grande benchmark al mondo)
Chip,
non solo Nvidia: Cadence corre in Borsa con l’intelligenza artificiale
Il gruppo produce software e sistemi per sviluppare microprocessori. Sfida con la concorrente Synopsys che, sul listino, ha multipli meno elevati;
L’Intelligenza Artificiale, ancora lei! È la nuova potente tecnologia che, lo scorso esercizio, ha contribuito con forza alla crescita del business di Cadence Design Systems.
Il conto economico:
Il gruppo statunitense, quotato al Nasdaq, nel 2023 ha realizzato un giro d’affari di 4,1 miliardi di dollari, in rialzo di circa il 15% rispetto all’anno precedente. Il margine operativo (non GAAP), dal canto suo, è salito al 42%
C’è
ottimismo poi sulla ripresa dei mercati internazionali: la quota degli imprenditori italiani che si aspetta un incremento dei proventi da mercati esteri è salita
dal 35% al 37% (meno di mondo ed Europa), mentre l’indice di fiducia sull’aumento dell’export è salito dal 35% al 40% (+5%, meglio sia del dato globale sia di quello continentale). Mentre per quasi la metà dei manager d’impresa italiani (48%) nei prossimi mesi aumenterà il numero di Paesi in cui poter esportare: si tratta di un +18% rispetto alla precedente rilevazione.
Spredd0 137,26