Si Wolfbalck , i PIP è risaputo che sono i più costosi e si collocano al primo posto dei prodotti pensionistici con le più alte commissioni.Per sentito dire si dice che di solito i PIP performano meglio rispetto agli altri due prodotti pensionistici ovvero i Fondi Pensione Aperti ed i Fondi Pensione Negoziale, se poi però alla fine della giostra un maggior gain è attenuato dai costi di commissione eccessivi, il gioco vale la candela?
Come illustrato nelle pagine 21 e 22 delle condizioni generali di contratto i PIP seguono una loro tabella di coefficienti di conversione in rendita, leggermente agevolata (ma leggermente su grandi cifre può essere significativo) rispetto ai FP.
Questo e qualche altro piccolo vantaggio delle gestioni assicurative fa percepire forse una 'migliore performance', tuttavia è secondo me un vantaggio presente nei PIP ma non fondamentale, non in grado di ammortizzare i maggiori costi che solitamente i PIP hanno.
Sul discorso dei costi faccio notare che non possiamo valutare il buono ed il cattivo confrontando elementi non omogenei, ad esempio un PIP (che di fatto è una polizza assicurativa unit-linked oltretutto di natura previdenziale) ed un ETF.
Il PIP ha bisogno di una gestione assicurativa (a livello di risk management, calcolo delle riserve, bilancio, e rispetto della compliance non solo dei fondi interni [Consob] ma anche IVASS, COVIP, in rispetto dei principi di Basilea2). Insomma pensare che la pratica di ristrutturazione dell'immobile presentata a 12 ministeri con criteri ingegneristici, ambientali etc... dall'ingegnere iscritto all'albo costi meno del muretto ristrutturato senza doversi assoggettare a nessun criterio dal nostro amico muratore è irragionevole. Di lì i costi, di lì l'assoluta impossibilità (anche se gestire i contenuti, ovvero gli ETF è facile, ma li simulo anche io sul mio Blog portafogli di ETF...) per moneyfarm di agire senza la gestione di Allianz.
oltre a ciò che è già stato detto sui costi maggiori rispetto ad fondi pensione aperti come Allianz e Amundi, nell'offerta moneyfarm manca una linea 100% azionaria.
Su investimenti che possono durare 30/40 anni non sarebbe male prevederla
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Credo che ogni giudizio sul prodotto sia lecito e corretto quindi non entro nel merito di questo (giusto terrei a precisare che nella maggior parte dei casi si sta confrontando un FPA a un PIP quindi la comparazione diretta non è esattamente corretta.
Però, giusto a seguito di quest’ultimo punto, vorrei che fosse chiaro che il prodotto è a tutti gli effetti Moneyfarm (sono fondi nostri, creati e gestiti dal nostro team di gestione) e che, per un mero aspetto regolamentare, è necessario che sia creato all’interno di un wrapper assicurativo fornito da AGL (Allianz Global Life).
Personalmente nel panorama dell'offerta in Italia mi sembra più innovativo questo tentativo di PIP "smart" piuttosto che un semplice portafoglio di ETF (che ha avuto in realtà un impatto rivoluzionario in un mercato della consulenza finanziaria torbido e spenna-clienti come quello nostrano... però a dire il vero per un consulente - un vero consulente, non un vendi-polizze - è molto semplice fare consulenza con strumenti come ETF, come dimostrano le molte strategie che io stesso condivido).
1,25% di costi di gestione (poco più di TER) su un PIP è NIENTE (c'è chi dice che costano intorno al 2%... ma forse quelli sono i più economici che riesci a trovare in circolazione, tranquillamente tra entrata/uscita/costi fissi/gestione/gestione dei fondi sottostanti con i PIP si va molto oltre... sicuramente anche con quelli Allianz).
Utilizzare poi internamente ETF ed ETC è un modo efficiente (infatti il TER discosta poco dalla commissione di gestione... andate a leggere la commissione di gestione nel prospetto dei PIP Alleanza, Generali, la stessa Allianz... e poi la differenza di TER).
Lo sforzo di iniziare a far uscire sul mercato italiano prodotti assicurativi On-Line LOW COST è qualcosa di mirabile, che va assolutamente incentivato, e per chi prendesse per primo questa iniziativa (anche se Allianz la vedo leggermente in conflitto d'interesse) significherebbe aggredire un mercato vastissimo (personalmente ho visto polizze a 7 zeri) e quasi 'vergine' in termine di costi/qualità (con alcune significative eccezioni, ma c'è tanta roba spremi commissioni e basta in giro).
Detto questo parlo dei punti di forza dei PIP rispetto ai FPA e di questo prodotto in particolare:
- Costi (rispetto agli altri PIP, non potete confrontarlo ad ETF e FPA). Ovviamente 1,5% quasi di TER incide sul rendimento negli anni, infatti è un prodotto che 'renderà' se utilizzato nelle classi da MF04 a MF06, dove il costo fisso è il 15% al massimo della volatilità... insomma la volatilità sarà la principale discriminante del rendimento finale e potrà (*se ben gestita!) compensare i costi. Dalle altre classi ci si potrà aspettare crescita, ma non quell'effetto volano che il rendimento dovrebbe dare alle persone ancora giovani che entrano nel fondo pensione (del resto se si sottoscrive 5 anni prima della pensione 1,5x5 non incide troppo in valore assoluto)
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Natura assicurativa del prodotto previdenziale: ragazzi, questa secondo me è la cosa più importante. Se anche la nostra Unit ci tutela, il PIP è un vantaggio perché serve a tutelare in primis soldi che ci serviranno (previdenza!), in secundis soldi che rimarranno lì magari 20-30 anni (tutto può accadere, anche il non preventivato). Per un libero professionista, imprenditore, commerciante, autonomo, il PIP vuol dire che quei soldi non sono pignorabili, alienabili e sequestrabili... oltretutto rispetto alle normali Polizze Vita e Unit Linked anche in caso di procedimenti GRAVI (penali/fallimenti etc...) un legale farà quasi sicuramente dissequestrare un PIP, dato che la natura previdenziale è inoppugnabile (ovvio se rapino una banca e i soldi della rapina li verso in unica soluzione su un PIP no... ma un magistrato secondo me non riuscirebbe ad agire in revocatoria neppure sul PIP di Jack lo Squartatore, se questo ci ha versato periodicamente nel corso della sua vita). Può sembrare uno scherzo... ma chiedete a chi per un rovescio della fortuna s'è visto portare via tutto ed ha dovuto trasferire la residenza in un ospizio per i poveri per non vedersi gli ufficiali giudiziari a casa (ma senza questi estremi chi ha avuto a discutere con condomini pignorati, ex-mogli e soci che gli han fatto causa) cosa significa.
- L'utilizzo esplicito di ETF/ETC: niente fondi interni gestiti in Irlanda chissà come, dato che il fondo interno ha una 'composizione' dichiaratamente composta da strumenti a replica passiva efficienti (da CGC), niente garanzie accessorie ed altri balzelli nascosti (ormai molto frequenti nei PIP che portano i costi tranquillamente addirittura al 4%).
Debolezze di questo prodotto:
- Presenta delle linee composte esclusivamente da fondi Total Return e Flessibili. Da un lato è ancora più notevole il 'basso costo' (relativo): i fondi flessibili sono i più costosi, messi in unit ancora di più, messi in PIP spesso arrivano alla spremuta di sangue. Io personalmente, consigliando un cliente, non mi fido (ho visto fare troppi errori) neppure della più blasonata gestione 'flessibile': troppa delega data al gestore. Massimo un 20% del portafoglio può avere impostazione flessibile, questa è una mia regola che negli anni mi ha salvato da molte brutte sorprese. Per questo se IO dovessi sottoscrivere questo PIP consiglierei di aprirlo come strumento di appoggio ad altro prodotto previdenziale. Esempio FPA (magari negoziale) in cui si tiene TFR ed il grosso dei contributi alla pensione complementare, ed il PIP MoneyFarm (notevole come PIP secondo me) cui inserire un 20% al massimo di tale contribuzione (e direi sui fondi da MF04 in poi). Perché? Perché se nella vita avrai dei ''problemi'' potrai con una riservatissima lettera a MoneyFarm/Allianz, magari prima che ti arrivi la notifica di qualche Pignoramento, chiedere di far confluire tutte le quote dal FPA al PIP tramite trasferimento di posizione previdenziale.
Come migliorare questo PIP?
Linea Libera: inserire una linea non flessibile in cui si possono scegliere direttamente gli ETF/ETC in cui investire. E si avrà un Unicum ed un capolavoro della previdenza assicurativa in Italia (IMHO).