Nuova Zelanda, dove permettersi una casa è ormai impossibile

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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reganam

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Nuova Zelanda, dove permettersi una casa e ormai impossibile | La Mala Informacion

Sta accadendo in Nuova Zelanda, dove i prezzi degli immobili e degli affitti nel giro degli ultimi cinque anni sono lievitati dell’80%, costringendo centinaia di famiglie normali, con regolare lavoro, a rinunciare a una casa e a vivere in locali di fortuna, come garage, tende, container e addirittura auto.
Se anni addietro ad affrontare questa terribile situazione erano cittadini disoccupati o con reddito basso, ora il fenomeno riguarda drammaticamente anche lavoratori con stipendi dignitosi.
Il problema è del mercato immobiliare in Nuova Zelanda, divenuto il più inaccessibile al mondo.
Il prezzo medio di una casa normale, priva di finiture di lusso e di dimensioni contenute (due camere, un bagno, un soggiorno, una cucina e un garage) si aggira sui 570mila euro.
Molte famiglie si sono viste costrette a scegliere se avere un tetto sulla testa o mangiare tutti i giorni e ripiegare sugli affitti non è stato sufficiente per far quadrare il bilancio familiare.
Le persone vivono spesso in garage privi di riscaldamento e servizi igienici pagando l’esorbitante cifra di 400 dollari neozelandesi, l’equivalente di 250 euro.
Jenny Salese, un deputato laburista del quartiere di Otara a sud di Auckland, afferma che sono soprattutto le popolazioni Maori e quelle del Pacifico a sostenere il peso della crisi degli alloggi.
Questo crescente fenomeno ha spinto a importanti migrazioni nel sud della Nuova Zelanda alla ricerca di affitti più economici, causando gravi disagi per i bambini che difficilmente possono avere accesso a una istruzione adeguata e all’assistenza sanitaria.
La scorsa settimana il governo della Nuova Zelanda ha annunciato lo stanziamento di 41,1 milioni di dollari neozelandesi (pari a circa 25 milioni di euro), per fornire alloggi di emergenza dotati di servizi igienici chimici e elettricità, ma questo tipo di intervento con l’inverno alle porte rischia di arrivare troppo tardi.
La Nuova Zelanda ha inverni piuttosto miti con temperature appena al di sotto dei 10 gradi ma caratterizzati da abbondanti piogge, condizioni insostenibili se si vive in un garage senza riscaldamento o peggio in un’auto.
Cambell Roberts della Salvation Army denuncia che gli avvertimenti al governo della dilagante situazione di indigenza dovuta all’aumento indiscriminato dei prezzi delle abitazioni e degli affitti, risalgono a 7 anni fa ma pare che siano rimasti inascoltati fino ad oggi.
 
allora presto ci sarà un'ondata di emigrazione di ritorno da New Zealand a Italia dove posso offrire case decorose a partire da 20k € ... venghino
 
e di che si lamentano ? se davvero possono vendere la propria casa per 570.000 euro ebbene la vendano e poi si trasferiscano qui a Pattaya o in un altro posto economico a vivere di rendita OK!
 
Con una domanda così alta di case dovrebbero mettersi a costruire....le imprese darebbero lavoro e si innescherebbe una spirale produttiva...con tutto l'indotto...:)
 
Con una domanda così alta di case dovrebbero mettersi a costruire....le imprese darebbero lavoro e si innescherebbe una spirale produttiva...con tutto l'indotto...:)

ma non c'è una alta domanda di case , è il costo della vita che è altissimo..
http://leavingitalylivingnewzealand.weebly.com/ma-mi-faccia-il-piacere/costo-della-vita

Costo della vita
7/3/2015 2 Commenti

Il costo della vita basso: panzane. Gli affitti costano come i mutui. I prestiti, ad esempio per comprare le auto usate, hanno un interesse che può aggirarsi attorno all'11/13%. Qui spesso si vive di carta di credito e ci sono moltissime famiglie con debiti di 20mila dollari per spese fatte con la carta. La situazione al supermercato non vi rallegrerà di sicuro. Frutta e verdura sempre molto care, a volte anche in stagione e soprattutto i prodotti autoctoni... un mistero. Poco tempo fa un telegiornale (current affairs) neozelandese (Campbell Live: suicidato dal governo) svergognava le catene di supermercati che facevano pagare i prodotti neozelandesi meno in Australia che in Nuova Zelanda. Un'esempio? Il latte. 5$ non bastano per una bottiglia da 3 litri nel paese maggior esportatore di latte al mondo. Una spesa simil-italiana si aggira attorno ai 250-300$ a settimana per una famiglia di 5 persone. Dovete fare lavori in casa? Un barattolo di vernice da 2L costa 86$. Dovete cambiare le gomme? Dai 600$ in su per 4 gomme. Le catene per l'auto (se state al sud) 280$. Certo se vi trasferite in Nuova Zelanda con un visto di residenza significa che avete un lavoro di alto profilo con un buono stipendio , mi auguro per voi dai 100mila dollari in su, se avete famiglia. Con meno venite non a stare meglio, forse a stare uguale, ma comunque a fare gli immigrati. Lo stipendio medio qui è 45mila dollari. Non bastano. Se il confronto è tra i 45mila e il nulla è un conto, ma se siete professionisti o skilled workers in Italia e lo stipendio non è molto di più qui, pensateci e pensateci ancora. Spesso chi si trasferisce col partner... e pensa 'io ho il lavoro, dopo un po' lo troverà anche lui/lei'...mica detto! La disoccupazione è al 5.5%: leggendo i dati in maniera intelligente si trae la conclusione che ciò è possibile solo perchè senza avere un lavoro non si entra. Il partner spesso si scontra con le politiche ostili del mondo del lavoro...certo lo/la fanno entrare nel paese, ma poi il datore di lavoro preferisce assumere un kiwi: meno problemi e meno pippe culturali. Mettetevi nei loro panni. Se non offrite nulla di meglio perchè dovrebbero prendere voi che parlate con quell'accento strano e non capite una mina di quello che dicono? (L'accento kiwi è quello che è, non vi aspettate che si tramutino in lord inglesi per voi). Quando vi dicono che ad Auckland cercano sempre, chiedetevi perchè...magari è perchè non si riesce a vivere con quello che offrono? Certo Auckland ha le sue attrattive, ma per il lavoratore a stipendio medio è un girone infernale fatto di affitti incredibilmente alti e impossibilità di risparmiare abbastanza per un eventuale deposito in vista del mutuo.
 
L'articolo è impreciso, il problema è relativo solo ad Auckland e forse Wellington, dove i prezzi sono diventati insostenibili, mentre nel resto del paese i prezzi sono alti, ma comunque in linea con l'alto tenore di vita e reddito di quelle zone.
La Nuova Zelanda ha una superficie simile a quella italiana, ma è abitata da meno di 5 milioni di persone, tecnicamente un'emergenza abitativa sarebbe imposibile, il loro problema è che hanno deciso di fare il contrario che abbiamo fatto noi...se da noi ci sono i palazzinari, lì ci sono quelli che non costruirebbero mai e poi mai e questi sono i risultati. Volendo, la NZ potebbe pianificare di arrivare in poco tempo a 20-30 milioni di abitanti e rimarrebbe ancora molto spazio per tutti, invece stanno fermi ed è vero che in alcune zone del paese come risultato di questo ci sono delle bolle immobiliari.
 
L'articolo è impreciso, il problema è relativo solo ad Auckland e forse Wellington, dove i prezzi sono diventati insostenibili, mentre nel resto del paese i prezzi sono alti, ma comunque in linea con l'alto tenore di vita e reddito di quelle zone.
La Nuova Zelanda ha una superficie simile a quella italiana, ma è abitata da meno di 5 milioni di persone, tecnicamente un'emergenza abitativa sarebbe imposibile, il loro problema è che hanno deciso di fare il contrario che abbiamo fatto noi...se da noi ci sono i palazzinari, lì ci sono quelli che non costruirebbero mai e poi mai e questi sono i risultati. Volendo, la NZ potebbe pianificare di arrivare in poco tempo a 20-30 milioni di abitanti e rimarrebbe ancora molto spazio per tutti, invece stanno fermi ed è vero che in alcune zone del paese come risultato di questo ci sono delle bolle immobiliari.

:no: Qui dicono che l'australia è il paese più caro al mondo e la nuova zelanda è al secondo posto , con la differenza che i redditi neozelandesi sono molto più bassi di quelli australiani..

Costo della vita in Australia, il paese più caro al mondo

HOME \ MAGAZINE \ VITA IN AUSTRALIA \ COSTO DELLA VITA IN AUSTRALIA, IL PAESE PIù CARO AL MONDO
L'Australia continua ad essere, per il quarto anno consecutivo, il paese più caro al mondo, secondo l'ultimo rapporto della Deutsche Bank 'Mapping the World's Prices'. I trasporti pubblici e i pacchetti di sigarette sono di gran lunga i più cari al mondo, mentre gli hotel di alto livello a Sydney sono particolarmente esorbitanti. Il costo della vita in Australia è davvero alto, tra affitto, spesa, trasporti e svaghi, ma fortunatamente è proporzionato agli stipendi.

Subito dopo al secondo posto si piazza la Nuova Zelanda
, seguita dalla Gran Bretagna, mentre gli Stati Uniti rimangono i meno costosi fra le nazioni sviluppate. L'indice dei prezzi al consumatore per il 2014 mostra che il costo della vita in Australia supera del 12% quello degli Usa, anche se il divario è diminuito dal 63% di quando il dollaro australiano era vicino alla parità con quello americano nel 2012, Sydney, insieme a Parigi e Londra, è fra i luoghi più costosi per un weekend di vacanza, specie per gli alti prezzi di una camera di hotel.

Costo della vita in Australia

Una camera di hotel a cinque stelle a Sydney costa più del doppio di una a New York. Il costo della vita in Australia si misura anche con i vizi: in Australia le sigarette sono le più care al mondo, per via della politica antifumo del governo: il 70% del prezzo va in tasse.

Secondo gli economisti della Deutsche Bank, il costo della vita in Australia è il più alto perché il paese evita da anni un rallentamento economico grave, in assenza del quale i prezzi hanno continuato gradualmente ad aumentare.

QUANTO COSTA LA VITA IN AUSTRALIA

Caffè espresso: $3,50
Pizza Margherita: $20
Affitto settimanale camera singola: $350-$400 (spese incluse)
Affitto settimanale appartamento una camera: $400-$500 (spese escluse)
Birra in bottiglia al bar: $8
Bicchiere di vino al bar: $8
Mezzo chilo di pane: $4
Un litro di latte: $2
Un pacco di pasta: $2
Un chilo di zucchine: $10
Abbonamento settimanale ai mezzi pubblici: $35
- See more at: Il costo della vita in Australia, il paese più caro | Just Australia
 
Ultima modifica:
:no: Qui dicono che l'australia è il paese più caro al mondo e la nuova zelanda è al secondo posto , con la differenza che i redditi neozelandesi sono molto più bassi di quelli australiani..
I prezzi sono regolati dalla domanda e dall'offerta.
Se è un paese è "caro" secondo i nostri standard è perchè in quel paese la ricchezza gira, c'è poca disoccupazione e gli stipendi sono alti. Se si fa un confronto tramite siti come numbeo, si vede che in Australia e Nuova Zelanda il potere di acquisto è molto più alto che in Italia, tipo http://www.numbeo.com/cost-of-livin...tralia&country2=Italy&city1=Sydney&city2=Rome oppure http://www.numbeo.com/cost-of-livin...land&country2=Italy&city1=Auckland&city2=Rome
L'unica eccezione è rappresentata dal settore abitazioni, specie in alcune realtà (tipo quelle citate sopra di Sydney ed Auckland) dove i prezzi delle case hanno raggiunto livelli altissimi, ma questo perchè, in entrambi i casi, si costruisce appena appena ciò che serve o perchè c'è forte domanda. Ma comunque volevo solo contestare che in tutta la Nuova Zelanda i prezzi delle case sono altissimi, il problema è relativo solo ad Auckland, nel resto del paese i prezzi delle case restano tutto sommato normali
 
I prezzi sono regolati dalla domanda e dall'offerta.
Se è un paese è "caro" secondo i nostri standard è perchè in quel paese la ricchezza gira, c'è poca disoccupazione e gli stipendi sono alti. Se si fa un confronto tramite siti come numbeo, si vede che in Australia e Nuova Zelanda il potere di acquisto è molto più alto che in Italia, tipo http://www.numbeo.com/cost-of-livin...tralia&country2=Italy&city1=Sydney&city2=Rome oppure http://www.numbeo.com/cost-of-livin...land&country2=Italy&city1=Auckland&city2=Rome
L'unica eccezione è rappresentata dal settore abitazioni, specie in alcune realtà (tipo quelle citate sopra di Sydney ed Auckland) dove i prezzi delle case hanno raggiunto livelli altissimi, ma questo perchè, in entrambi i casi, si costruisce appena appena ciò che serve o perchè c'è forte domanda. Ma comunque volevo solo contestare che in tutta la Nuova Zelanda i prezzi delle case sono altissimi, il problema è relativo solo ad Auckland, nel resto del paese i prezzi delle case restano tutto sommato normali

:no:

In nuova zelanda i prezzi sono saliti molto solo in 2 città, il problema è che in queste 2 città si trovano metà di tutte le case neozelandesi, forse perchè sono le città dove l'economia è più sviluppata e dove la gente cerca casa.

comunque qui dicono che la bolla più che agli stipendi è dovuta ai molti acquisti stranieri (soprattutto cinesi) che hanno fatto salire molto i prezzi.

- See more at: http://www.lindro.it/la-bolla-immobiliare-neozelandese/#sthash.5z1Luv7g.dpuf

La bolla immobiliare neozelandese
Politica e opinione pubblica unite per porre un freno alla speculazione sulle abitazioni


Anche in Nuova Zelanda, così come in Australia, prosegue il dibattito inerente il ruolo delle recenti speculazioni nel settore immobiliare del Paese, un fenomeno in costante crescita che impone delle domande circa il ruolo del mattone nell’economia nazionale e che ha portato a chiedersi in che modo di possa contrastare la bolla immobiliare che si sta sviluppando.

La Nuova Zelanda, grazie a politiche economiche e fiscali adeguate, complice la tenuta delle esportazioni, ha una crescita stimata per il 2015 del 3,2% su base annuale, superiore al 2,9% del 2014, al 2,2% del 2013 ed al 2,4% del 2012. Il sistema economico nazionale mostra una cosiddetta ‘mixed economy‘, ovvero un’economia basata su diversi settori, con solidi principi di libero mercato. Il terziario vale circa i due terzi del PIL, ma rimangono molto importanti i comparti manifatturiero ed agricolo, mentre l’esportazione di risorse e servizi concorre a formare circa un terzo del prodotto interno lordo nazionale.

Negli ultimi 25 anni, in particolare, l’economia neozelandese è passata dall’essere una delle economie più regolamentate del pianeta ad una delle più libere e deregolamentate. Uno dei risvolti negativi della medaglia, tuttavia, è rappresentato dalla conseguente possibilità, per i nuovi milionari di Cina ed India, di poter acquistare liberamente grandi fette del patrimonio immobiliare del Paese, con il duplice effetto di saturare il mercato delle vendite immobiliari e di alzare continuamente il prezzo medio delle case nelle grandi città.

Diversamente da quanto succede in Australia – dove lo stesso tipo di fenomeno riguarda principalmente le grandi metropoli come Sydney, ma, in minor misura, anche alcuni contesti regionali – in Nuova Zelanda, per il momento, la speculazione è circoscritta alle città di Auckland, la più popolosa e cosmopolita del Paese, e Christchurch.

Ad Auckland la più grande agenzia immobiliare della città, ‘Barfoot & Thompson’, ha recentemente rilevato un nuovo record nei prezzi medi, ovvero 776.729 dollari neozelandesi. La stessa agenzia ha inoltre rilasciato un report secondo il quale la crescita del mercato immobiliare, in soli due anni, è stata del 23%. Negli ultimi 8 anni, invece, i prezzi delle case sono cresciuti del 39% ad Auckland e del 27% a Christchurch, due città che assieme contano circa la metà di tutte le abitazioni del Paese. Come nel caso dell’Australia, gli esperti ritengono che alla base di questo fenomeno vi siano un aumento generale dei redditi, in parte dovuto alla vendita di minerali e greggio, un abbassamento dei tassi d’interesse e la presenza sempre crescente di grandi investitori esteri, in particolare Cinesi.

Questa situazione ha spesso portato, nel caso delle due città in questione, all’impossibilità per molte giovani coppie di acquistare la propria prima casa, assieme alla crescente difficoltà per le famiglie di ingrandire il nucleo familiare senza lasciare i confini cittadini. La scintilla che ha fatto divampare l’attuale dibattito interno è stata la pubblicazione di un report da parte del Partito Laburista neozelandese, in cui, dati alla mano, si evidenziava la portata del problema.

Geoff Barnett, direttore per la Nuova Zelanda dell’agenzia immobiliare internazionale ‘Century 21′, con 20 uffici nel Paese, ha dichiarato a tal proposito: «Questa è la conferma dei sospetti che molti di noi hanno avuto da molti mesi a questa parte. Sydney ha esattamente lo stesso tipo di problema. Hanno regole leggermente diverse, ma continuano a ricevere massicci investimenti esteri nel settore immobiliare del Paese. Non sono rari dei veri e propri tour con tanto di pullman che portano potenziali investitori cinesi o indiani a vedere proprietà a soli 10 chilometri dal centro. Molti di loro, alla fine, comprano per davvero».
 
:no: Qui dicono che l'australia è il paese più caro al mondo e la nuova zelanda è al secondo posto , con la differenza che i redditi neozelandesi sono molto più bassi di quelli australiani..

Costo della vita in Australia, il paese più caro al mondo

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L'Australia continua ad essere, per il quarto anno consecutivo, il paese più caro al mondo, secondo l'ultimo rapporto della Deutsche Bank 'Mapping the World's Prices'. I trasporti pubblici e i pacchetti di sigarette sono di gran lunga i più cari al mondo, mentre gli hotel di alto livello a Sydney sono particolarmente esorbitanti. Il costo della vita in Australia è davvero alto, tra affitto, spesa, trasporti e svaghi, ma fortunatamente è proporzionato agli stipendi.

Subito dopo al secondo posto si piazza la Nuova Zelanda
, seguita dalla Gran Bretagna, mentre gli Stati Uniti rimangono i meno costosi fra le nazioni sviluppate. L'indice dei prezzi al consumatore per il 2014 mostra che il costo della vita in Australia supera del 12% quello degli Usa, anche se il divario è diminuito dal 63% di quando il dollaro australiano era vicino alla parità con quello americano nel 2012, Sydney, insieme a Parigi e Londra, è fra i luoghi più costosi per un weekend di vacanza, specie per gli alti prezzi di una camera di hotel.

Costo della vita in Australia

Una camera di hotel a cinque stelle a Sydney costa più del doppio di una a New York. Il costo della vita in Australia si misura anche con i vizi: in Australia le sigarette sono le più care al mondo, per via della politica antifumo del governo: il 70% del prezzo va in tasse.

Secondo gli economisti della Deutsche Bank, il costo della vita in Australia è il più alto perché il paese evita da anni un rallentamento economico grave, in assenza del quale i prezzi hanno continuato gradualmente ad aumentare.

QUANTO COSTA LA VITA IN AUSTRALIA

Caffè espresso: $3,50
Pizza Margherita: $20
Affitto settimanale camera singola: $350-$400 (spese incluse)
Affitto settimanale appartamento una camera: $400-$500 (spese escluse)
Birra in bottiglia al bar: $8
Bicchiere di vino al bar: $8
Mezzo chilo di pane: $4
Un litro di latte: $2
Un pacco di pasta: $2
Un chilo di zucchine: $10
Abbonamento settimanale ai mezzi pubblici: $35
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Mi viene un po' da ridere.......ma questo studio è serio? Perchè basare il costo della vita su prodotti non locali come caffè, pizza, pane, vino mi sembra assurdo. E' come se volessimo calcolare il costo della vita in Italia mettendo nel paniere Istat la papaya, il pane arabo, i lychees, ecc. E anche l'affitto breve non è un dato indicativo, visto che è quello che costa di più in proporzione : nel paniere occorre casomai valutare l'affitto tradizionale, cioè quello a lungo termine, che è quello che interessa residenti e famiglie. Poi, per carità, la vita in NZ sicuramente è molto costosa, ma ho forti dubbi sui dati di riferimento.
 
Mi viene un po' da ridere.......ma questo studio è serio? Perchè basare il costo della vita su prodotti non locali come caffè, pizza, pane, vino mi sembra assurdo. E' come se volessimo calcolare il costo della vita in Italia mettendo nel paniere Istat la papaya, il pane arabo, i lychees, ecc. E anche l'affitto breve non è un dato indicativo, visto che è quello che costa di più in proporzione : nel paniere occorre casomai valutare l'affitto tradizionale, cioè quello a lungo termine, che è quello che interessa residenti e famiglie. Poi, per carità, la vita in NZ sicuramente è molto costosa, ma ho forti dubbi sui dati di riferimento.

"Secondo gli economisti della Deutsche Bank"
questi sono li ad aspettare che gli insegni tu :wall:
 
Ma dai, Reganam, calmati, io non sono mica una statistica! Però mi viene spontaneo riflettere su quei dati......scusa, ma è così illogico quello che ho scritto.....? A parte che confesso di non fidarmi per nulla di Deutsch bank, per motivi che non hanno nulla di empirico.
 
Ma dai, Reganam, calmati, io non sono mica una statistica! Però mi viene spontaneo riflettere su quei dati......scusa, ma è così illogico quello che ho scritto.....? A parte che confesso di non fidarmi per nulla di Deutsch bank, per motivi che non hanno nulla di empirico.


anche io sono d'accordo con te , prendere come paragone quei prodotti non ha senso!!!
 
ma dov'è che vivete?
è normale che per calcolare il costo della vita in una nazione si guardano centinaia di parametri ma un articolo non può certo riportarli tutti , ne riporta solo alcuni come esempio e mi sembra che quelli dell'articolo siano prezzi che riguardano in particolare i turisti.:wall:
 
se i prezzi sono espressi in dollari neozelandesi non sono neanche tanto alti dai...
 
se i prezzi sono espressi in dollari neozelandesi non sono neanche tanto alti dai...

Hanno stipendi come i nostri ma prezzi molto più alti:eek:
Viaggi dentro e fuori dalla testa: Il costo della vita in Nuova Zelanda - Chi ha tanti soldi vive come un pascia. E a piedi caldi se ne sta

Se hai un WHV o lo stai per richiedere, probabilmente ti starai facendo un paio di domande sul costo della vita in NZ. Ti aiuto ad avere qualche risposta, raccontandoti la storia di Tizio, che vive ad Auckland e ha un WHV. Ovviamente cambiando città e cambiando mestiere o tipo di visto, queste informazioni potrebbero non combaciare. Descrivo una situazione tipo, con lo stipendio minimo, ad Auckland- collaborazione con la pagina FB "Donne che emigrano all'estero" -

Siate sinceri: quante volte vi lamentate giornalmente di quanto sia dura arrivare a fine mese, di quanto sia cara la benzina, di quanto costi fare la spesa, andare al ristorante, uscire con gli amici. E poi l’affitto… vivere in Italia costa troppo! E quanto costa vivere all’estero? La vostra inviata dalla Nuova Zelanda oggi vi farà un piccolo resoconto sul costo della vita da questa parte del mondo. Quando sono arrivata un anno fa, non c’è stato giorno in cui non rimpiangessi i prezzi dell’Italia, ma ora mi rendo conto che benchè la vita in Nuova Zelanda sia molto più cara rispetto all’Italia, da queste parti è molto più semplice risparmiare se si fa un po’ di attenzione e si rincorrono le offerte.

Se convertiamo i prezzi dal Dollaro Neozelandese all’Euro, sembrano vantaggiosi perché l’Euro è più forte del NZD, ma chi vive qua guadagna in NZD quindi il vantaggio del cambio per noi non vale.
La paga base oraria è di 14.25$ lordi l’ora che al netto sono poco più di 12$. Ipotizzando di lavorare 40 ore a settimana diciamo che il nostro budget sarà di 480$ a settimana (300 euro a settimana, 1200 euro quindi si, probabilmente qua si guadagna un pochino di più se consideriamo che lo stipendio medio in italia è di 1000 euro). Parlo di settimane perché gli affitti sono settimanali, come anche gli stipendi e questo probabilmente è vantaggioso per gestire le nostre finanze, arrivare alla fine del mese in italia sembrava più complicato, a prescindere dal budget. Ovviamente c’e’ anche chi guadagna 80$ l’ora (ad esempio gli ingegneri), ma io parlo per la gente comune e non qualificata, che arriva qua per un anno col working holiday visa.

Attenzione: se non siete nessuno e volete cercare fortuna e ricchezza, non venite in Nuova Zelanda, perché questo non è il paese per voi. Se venite qua, aspettatevi di avere una vita tranquilla e dignitosa, ma non farete i soldi senza un titolo di studio e tanto fattore C***.

Quindi Tizio guadagna 480$ a settimana, ma quanti ne spende?

Un appartamento a settimana costa 350-400$
(o un buco, o in una zona pessima) e poi ci sono le bollette, quindi probabilmente tizio non potrà permettersi di vivere da solo, ma dovrà affittare una stanza in un appartamento da condividere con altre persone. Una stanza dignitosa si aggira sui 150-200$ a settimana, comprese le bollette. Se Tizio ci tiene a vivere in una casa più bella o magari vuole dividere la stanza con l’amico Caio, per una stanza si arriva anche a 300-350$.

Comprare una macchina, se ci si accontenta di un mezzo con 20 anni e 200mila km, si spendono 1500/2000$, l’assicurazione non è obbligatoria, ma se si vuole stipulare una polizza è economica, siamo sui 200/400$ all’anno. La benzina costa circa 1.7$ al litro (1.14 euro) e la cosa stupenda è che al supermercato (cowntdown o pak n save), se si fa minimo 20$ di spesa, ti danno un buono sconto da 0.4 cent per litro, per risparmiare sulla benzina. Se spendi di più, lo sconto aumenta. Inoltre dietro allo scontrino ci sono stampati dei buoni sconto da spendere in altri negozi.

Fare il passaggio quando compri una macchina usata costa sui 10$, ogni 3 mesi si pagano circa 70$ di quello che sarebbe il nostro bollo e ogni 6 mesi, se la macchina ha piu di un tot di anni, altri 20/30 euro per il WOF, un controllo obbligatorio dal meccanico, che certifichi che la nostra auto sia in buono stato
.
Se Tizio non ha la macchina, viaggiare in autobus è piuttosto costoso. Il biglietto non ha validità di una o due ore come in Italia, ma bisogna fare un biglietto per ogni autobus che si prende. Se devi fare un viaggio di 15/20 minuti (due zone) sono circa 3.5$, se per fare lo stesso tragitto devi cambiare bus, ne paghi anche 4.50 (sola andata).

Se Tizio vuole andare in vacanza, come minimo un volo Nazionale costa 120$ a/r (se trovi l’offerta, se no sono 200) e uscire dal paese non è facile, il posto più vicino è l’Australia e il volo minimo costa 400/500$. Ah come mancano la Ryanair e la Easyjet, al nostro Tizio!

Se Tizio vuole andare ad un concerto o a un festival musicale, il prezzo si aggira sui 100/200 dollari, andare al cinema 18$ ma se rincorre le promozioni ne può spendere solo 10.

Se Tizio è un amante del fitness, per andare in palestra spenderà circa 20$ a settimana, ma su siti tipo Groupon si trovano sempre offerte e promozioni, io ho appena comprato un voucher per 3 mesi a 90$.

Se Tizio è un fumatore, probabilmente smetterà o diminuirà con le sigarette. Un pacchetto costa 16/20$ e il tabacco da 30g 40$. Non perché il governo voglia arricchirsi, l’intento è quello di scoraggiare i fumatori con tutta una serie di manovre, prima tra tutte il prezzo del tabacco e poi quasi ovunque è vietato fumare.

Se Tizio vuole studiare e non ha la residenza, un corso professionale ad esempio da chef costa 20mila$ all’anno, l’università sui 30-40mila$ all’anno, mentre per i residenti i prezzi sono nettamente inferiori.

Se Tizio si ammala e ha bisogno di un dottore, la visita dal medico generico costa 60/90$ (mentre per i residenti sui 20$) e anche le medicine costano di più senza residenza. Meglio farsi un’assicurazione medica, per avere rimborsi sulle spese sanitarie, e siamo sui 600/800$ all’anno.

Se Tizio vuole andare a prendere una birra al pub, il prezzo solitamente si aggira sui 9$ per una media e 5/8 per le bottiglie. Però se Tizio chiede in giro, scoprirà che molti locali fanno gli happy hour con le bottiglie di birra a 3$, quindi gli conviene andare dove può spendere di meno. Se Tizio era abituato a bere gli shot a 1 euro in Italia, gli conviene aspettare di tornare in Italia per il prossimo shot, perché qua costano 9$ (io sono ancora traumatizzata da questa cosa).

Se Tizio ha voglia di andare a mangiare una pizza buona, cotta col forno a legna come in Italia, gli costerà tra i 20 e i 30$, altrimenti per una pseudopizza a 5$ c’è sempre PizzaHut.

Un caffè al bar costa 3.5$, la buona notizia è che il cappuccino costa uguale! Per una colazione cappuccio e brioche (meglio buttarsi sul muffin o una fetta di torta, perché qua non sono famosi per le brioches) si spendono quasi 10$ quindi meglio se Tizio la colazione se la fa a casa.

Una cena al ristorante si paga profumatamente, soprattutto gli alcolici. Per un main (cioè il nostro primo o secondo) si spendono di solito 20/30$ e per bere 6/10$ per un bicchiere di vino o birra. Il vino sfuso della casa non c’è, qua si va a bottiglie (magari 40$ a bottiglia), però alcuni ristoranti ammettono il BYO ossia bring your own, potete portarvi da bere da casa, pagando qualcosina al locale. La buona notizia per Tizio è che spesso, a pranzo o nei giorni morti della settimana, i ristoranti fanno offerte per attirare clienti e magari con 10$ ti prendi una bistecca con contorno, o un gourmet burger con le patatine.

Il trucco per sopravvivere in NZ con un budget limitato, è quello di rincorrere le offerte. Non mangiare/bere quello che si vuole, ma quello che conviene. Se è inverno e Tizio ha voglia di pomodori o peperoni, 1 kg di pomodori costa 10$ e un peperone (di numero!) costa 5$, Tizio si farà passare la voglia e mangerà broccoli o cavolini di brouxelles, che costano solo 1$. Bisogna scendere a compromessi.

Fare shopping in NZ non è la mia attività preferita, perché la moda qua è come quella degli anni 90 in Italia. I prezzi poi sono più cari per le marche internazionali come Nike e Adidas ad esempio, inoltre i modelli non sono belli come i nostri. Però quello che mi piace è che qua per avere sconti consistenti non bisogna aspettare la fine della stagione, qua ci sono saldi più o meno sempre, basta guardarsi in giro. A esempio c’è un negozio che si chiama Rebel (una sorta di Decathlon, per intenderci) che ogni settimana, durante il weekend, tira giu i prezzi tra il 30/50% e non è che fanno sconti sulle cose vecchie, ma anche sui nuovi arrivi. Molti negozi hanno spesso la promozione che se compri 2 capi, il terzo è a metà prezzo e quant’altro.

Al supermercato, come vi ho già detto, bisogna cercare di comprare “quello che vogliono loro” per poter spendere poco, perché se ci mettiamo a soddisfare le nostre voglie, lo stipendio non basta. Quando vado a fare la spesa, ancora non capisco bene quanto sto spendendo e quanto sto comprando, perché i prezzi non sono sempre indicati al kg come in Italia, e per quanto riguarda frutta e verdura a volte i prezzi sono “al pezzo” e non al kg, oppure ci sono sacchetti preconfezionati e prezzati, ma non viene detto il peso di quello che stiamo comprando. Un’altra stranezza è che se vuoi una bottiglietta d’acqua da mezzo litro la paghi sui 3/4$ e se ne prendi una da litro e mezzo la paghi 1/2$. Inoltre le bibite gassate costano meno dell’acqua spesso, poi ci chiediamo come mai in alcuni paesi c’è il problema dell’obesità!
 
Non vorrei sbagliare ma a Wellington nel 2013 c'è stato un terremoto che gravemente danneggiato la città
Forse anche questo crea scarsità di case agibili e fa aumentare il prezzo
Anche a me sembrano dati gonfiati
 
Vorrei anche vederle queste case della Nuova Zelanda.
Ho il vago sospetto che molta della loro edilizia consista in quelle specie di baracche di legno tipo Australia e Stati Uniti....non sto parlando di grandi città e grattacieli, ovvio, ma delle zone periferiche....:confused:
 
Tutti in Nuova Zelanda a fare i muratori basta tirare su una baracca e la vendiamo a 1 milione di dollari neozelandesi :)
 
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