ANALISI FONDAMENTALE: MEDIOLANUM 19/11/2015 12:50 - WS
Risultati. Mediolanum (MED.MI) ha chiuso i primi nove mesi con un utile netto in crescita del 26% a 311,4 milioni ed un margine di interesse di 187,5 milioni, dai 174,5 milioni del corrispondente periodo dell'anno scorso. Il cda ha deliberato un acconto di dividendo di 0,16 euro, da 0,15 euro dell'anno scorso, con stacco il 23 novembre.
Nel terzo trimestre i ricavi da commissioni generati dai fondi, di gran lunga la prima fonte di introito, sono saliti del 7% anno su anno a 248 milioni di euro, noi ci aspettavamo 261 milioni. Il margine d'interesse è salito a 62 milioni da 59 milioni. L'area assicurativa ha generato 6 milioni di ricavi, meno della metà dello stesso periodo di un anno prima e peggio del previsto.
I costi si sono attestati a 262 milioni di euro, in calo dai livelli dei primi due trimestri del 2015, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Noi ci aspettavamo 282 milioni.
Il risultato netto, anche per effetto dell'andamento dei costi, è 90 milioni di euro, in miglioramento da 81 milioni di un anno prima, meglio delle nostre stime.
La società ha una struttura patrimoniale più che solida, il core Tier 1 è 18,8%.
Previsioni. Nel corso della conference call il management ha anticipato che ottobre sarà un mese eccezionalmente positivo, le commissioni di performance, quelle che i clienti pagano in funzione del risultato del prodotto di investimento che hanno sottoscritto, sarà di poco superiore ai 100 milioni di euro. Il management ha anche precisato meglio le indicazioni sui costi, nel 2015 saranno più bassi di quello inizialmente stimato. Il margine di interesse degli ultimi tre mesi dell'anno sarà all'incirca in linea con i primi tre trimestri.
Dati mensili sulla raccolta. In ottobre è stata pari a 248 milioni di euro. Per i fondi, gli afflussi netti sono stati pari a 170 milioni di euro, 54 mln attraverso "MyLife": da inizio anno siamo a 3,929 miliardi
Rapporti con gli organismi di controllo. Il regolatore europeo dei mercati finanziari (ESMA) dovrebbe comunicare nella prima parte del 2016 le linee guida in materia di calcolo delle commissioni. Mediolanum ha ribadito che non si aspetta significative penalizzazioni in caso di revisione restrittiva. Entro la fine dell'anno ci dovrebbe essere anche un accordo con l'Agenzia delle Entrate su una disputa per tasse non pagate.
Il regolatore britannico FCA (Financial Conduct Authority) ha lanciato un'investigazione sul settore asset management in Gran Bretagna. L'obiettivo è quello di verificare le condizioni di concorrenza sul mercato, il ruolo svolto dagli investor consultants e la coerenza dei costi pagati dai clienti rispetto ai servizi e ai prodotti offerti.
L'inchiesta dimostra quanto sia alta l'attenzione dei regolatori sulle dinamiche del settore Asset Management
Stime, target, raccomandazione. Abbiamo rivisto al rialzo le stime di utile per incorporare il balzo delle commissioni di ottobre. Portiamo a 8 euro il target price, dal precedente 7,4 euro. Confermiamo il giudizio NEUTRALE anche perché resta qualche incertezza su eventuali provvedimenti dell'Esma.
Mediolanum, partecipata al 40,4% dalla famiglia Doris e al 30,1% da Fininvest, è la più grande fra le società italiane del risparmio gestito quotate.
A fine 2015 stimiamo che la società gestisca complessivamente attività per un valore pari a 62,4 miliardi di euro, da 56,5 miliardi sotto gestione al 31 dicembre 2014.
Per il 2016 prevediamo un utile netto di 353 milioni di euro, da 429 milioni del 2015 e 323 del 2014.
Stime Websim/Intermonte.
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