Oggi voglio vestirmi così ...

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Come indossare il velluto nei look di ogni giorno​

Il velluto è un tessuto di lusso che si è diffuso fin dal XVIII secolo, noto per la sensazione di lusso e morbidezza che riesce a regalare al fortunato portatore. Con i suoi colori ricchi e ricercati è estremamente versatile, il che lo rende ideale per essere indossato sia in modo formale che per le circostanze più casual, senza sfigurare.
Può essere inoltre utilizzato per completare quasi ogni stile. Il velluto può dare quel tocco in più sia che si tratti di esaltare al meglio un abbigliamento formale da lavoro, sia che lo si voglia indossare come parte del proprio abbigliamento casual.
È un’ottima opzione per gli uomini che desiderano un look elegante e di classe, perché non passa mai di moda.

Come indossare il velluto per i vostri look casual
Dato che il velluto riesce a dare un tocco unico ad ogni tipo di outfit, utilizzarlo anche per degli stili casual è un ottimo modo per valorizzarsi.
Le indicazioni specifiche dipendono anche dal tipo di articolo: nel caso di una giacca maschile di velluto, ad esempio, il giusto complemento sarà un bel paio di jeans per stemperare la pregevolezza del tessuto.
I completi da uomo in velluto invece andranno “sdrammatizzati”, magari con dei semplici accessori da giorno o dei dolcevita.

Come indossare il velluto per un outfit da lavoro
Ebbene sì, il velluto è un tessuto spesso associato a capi eleganti e lussuosi, ma è anche un tessuto molto pratico, il che lo rende il candidato perfetto per quelle circostanze legate al proprio lavoro.
Se state pensando di indossare una camicia o un abito di velluto, assicuratevi di stirare il tessuto prima di indossarlo: qualche inestetica piega è l’ultima cosa che vorremmo vedere su un tessuto così pregiato.
Inoltre, se indosserete una camicia di velluto in un’occasione formale, scegliete una tinta unita perché l’effetto ottenuto sarà migliore. Assicuratevi anche di indossare una cintura o un altro accessorio che si abbini alla camicia.
Nelle occasioni formali o lavorative è inoltre preferibile scegliere un colore chiaro, come il bianco o il crema.

da Sartoria Bocchese
 
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Il Courduroy: un tessuto antico da riscoprire​

Morbido, caldo e dai colori brillanti, il velluto a coste fa parte dei tessuti invernali più amati e di tendenza, soprattutto quest’anno. Accantonate per un momento l’immagine anni Settanta che ve ne siete fatti nella mente: il velluto a coste è sì un tessuto dalla storia antica, ma per niente vecchio.
Tutto ha inizio a Al-Fustat, un importante centro della produzione di tessuti nel II secolo a.c., affacciato sul fiume Nilo, in Egitto. Qui nasce il Fustagno (dal nome della città), il precursore del velluto a coste: un tessuto pesante e resistente, ma incredibilmente comodo, realizzato con cotone mescolato a lana o lino.
Nel Medioevo il fustagno viene importato in Europa dai mercanti italiani e si diffonde rapidamente nelle corti europee. Le eccezionali caratteristiche di questo tessile conquistano il Regno Unito che, dalla metà del XVI secolo, inizia a produrlo per uniformi militari, per la caccia e lo sport all’aria aperta.
È nel Settecento che dal fustagno nasce il velluto a coste. Secondo la famosa azienda di abbigliamento britannico Brooks Brothers, viene inventato a Manchester. E nello stesso secolo, nel 1774, appare per la prima volta il termine “courduroy” sulla Maryland Gazette, dove si citava del tessuto importato dal Regno Unito. L’etimologia del nome deriverebbe infatti dal francese “cord du Roy” cioè tessuto del re (le livree dei servitori in Francia erano in questo tessuto).
La fortuna del velluto a coste, come quella del fustagno, continuano nell’Ottocento, epoca in cui viene apprezzato in modo parallelo da tutte le classi sociali. A inizio Novecento, con il velluto a coste si realizzava abbigliamento per bambini e divise scolastiche, ma anche militari.
Nel corso del secolo, la sua popolarità subisce un andamento altalenante, viene dimenticato e poi riscoperto. Sicuramente tra i decenni d’oro ci sono gli anni ’60 e ’70, quando diventa il tessuto preferito in ambito universitario. Da ricordare anche quando Versace, ad inizio anni Ottanta, disegnò un’intera linea di abiti maschili tutta in velluto a coste.
E oggi? Non c’è stilista che in questi ultimi anni ne abbia esalato le caratteristiche di brillantezza e fluidità sotto forma di giacca, abito o pantalone.

Foto © Collezione AI 20/21 Brunello Cuccinelli​

 
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Bowling shirt: morte o evoluzione dell’eleganza maschile?​

Grande ritorno tra le passerelle della bowling shirt di taglio maschile, il capo tanto in voga diversi decenni or sono e riservato perlopiù ai momenti di relax e svago.
La “maglietta da bowling” si caratterizza per le fantasie color block (declinate in figure geometriche, righe e stampe), taglio squadrato sormontato dal tipico collo a V a piccoli revers ben distesi, chiusura con bottoncini frontali e maniche corte. Il tessuto di questo capo dalla natura vacanziera può essere in cotone, lino, popeline, seta o rayon, e si distingue per la sua leggerezza e vestibilità.
La bowling shirt, conosciuta anche come cuban o camp collar shirt, esordisce nei cliché di stampo vacanziero degli anni ’50, caratterizzati dal turista in bivacco sulla spiaggia hawaiana, con occhiali a specchio, mentre stringe in una mano il suo cocktail alla frutta più o meno analcolico.
In seguito è stata ripresa dagli hippy di Woodstock negli anni’ 70, con le tipiche fantasie psichedeliche, per poi ripresentarsi negli anni ’90 con un’ ampia diffusione nella moda di quegli anni.
Ai giorni nostri, le bowling shirt sono state riscoperte da grandi stilisti.
Ecco di seguito le versioni proposte dai brand più famosi.

La bowling shirt sulle passerelle mondiali

Tra le sfilate di Valentino, il capo si distingue in quanto paragonabile a una tela dipinta con tinte al neon dai motivi floreali e fantasmagorici.
Con Dolce e Gabbana le fantasie delle bowling si ispirano a un ideale di tropico siciliano dove campeggiano frutti, piante, animali, pin up e altri simboli di grande estro creativo.
Con Prada ci si ritrova con un capo che è già il cavallo di battaglia della rinomata casa di moda, da sempre realizzato con le stampe più iconiche del brand per offrire ai propri clienti la libertà di creare abbinamenti secondo i gusti personali.
Le sensazioni che Fendi si compiace di trasmettere, a proposito di bowling shirt, si ispirano a suggestioni bucoliche immerse in un tessuto arioso e solcato da motivi a spirale nelle tonalità di colori grigio e verde.

Abbinamenti raffinati con la bowling shirt

Occorre partire dal principio che indossare un capo dalla fantasia di colori e disegni molto variegati richiede un’attenzione molto particolare nel formulare abbinamenti con altri capi di vestiario.
In linea di massima, sempre ché gli abbinamenti di tessuto e colori siano ben intonati, la bowling shirt può essere elevata al rango di capo classico in grado di conferire agevolmente un look raffinato.
A prescindere dal colore, la t-shirt si abbina perfettamente con pantaloni in stile preppy per un look ideale per feste o aperitivi sul lungo mare.
Generalmente, la camicia lasciata fuori e abbinata con jeans chiaro strappato e robuste sneakers è un must del look più trendy dal sapore giovane e disinvolto.
Al mare, la t-shirt dai colori fantasiosi si abbina al costume e infradito per chi ama esibire uno stile al top anche sotto l’ombrellone. Indossata, poi, con i bermuda e sandali in pelle assume un carattere chic.
 
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