Oil..se non sale ti tiro un barile

Secondo me, banalmente il drive è la forza del dollaro, basta andare a guardarsi il grafico del WTI e del Dollar index, senza contare che tutte le commodities sono ai minimi pluriennali.
All'interno del drive principale ci posso anche essere drive secondari come la guerra alla shale da parte dei Sauditi, che dal loro punto di vista possono continuare senza problemi visto che sono pagati con una valuta che si rafforza e nei fatti gli compensa la discesa dell'oil.

La forza del Dollaro in teoria è dovuta al buon andamento dell'economia USA e dal conseguente aumento dei tassi, al di là che le cose stiano davvero cosi, se la Yellen dovesse alzare i tassi il petrolio dovrebbe accellerare la discesa, riducendo i guadagni delle compagnie shale e al contempo rendendo il loro debito ancor più costoso, affondando probabilmente il settore.

Se la Yellen decide di rinviare l'aumento dei tassi probabile che il Dollaro scenda riportanto in auge tutte le commodities, incluso il petrolio.

Concordo...il problema è il dollaro...da un lato Yellen e dall'altro QE di Draghi che ha destabilizzato gli ultimi mesi...se andiamo ad analizzare la cosa...proprio da quando il QE è partito a pieno regime non ci sono stati rimbalzi dell'oil ma è iniziata fase laterale e poi discesa. Se Yellen aumenta i tassi ho paura del de profundis...dall'altro lato a fine 2016 Draghi chiuderà i rubinetti e si spera in un rafforzamento dell'euro... al momento cmq tutto è in mano alla Yellen per il breve/medio periodo...
 
E' quello che penso anch'io.
Si prende un 5% di dividendo a trimestre e fa gola a molti compresi i fondi, se da un earning appena appena decente questa la vedi a 14.
Ciao


gli earnings di EVEP escono domani. Vedremo. In generale tutte queste stock hanno un potenziale esplosivo. Guardavo ieri l'intervista a Mobius. Lui sostiene che il crollo dell'oil è pura speculazione e non c'entra niente con i fondamentali... Se ha ragione diventiamo ricchi!;)
Saluti
 
Concordo...il problema è il dollaro...da un lato Yellen e dall'altro QE di Draghi che ha destabilizzato gli ultimi mesi...se andiamo ad analizzare la cosa...proprio da quando il QE è partito a pieno regime non ci sono stati rimbalzi dell'oil ma è iniziata fase laterale e poi discesa. Se Yellen aumenta i tassi ho paura del de profundis...dall'altro lato a fine 2016 Draghi chiuderà i rubinetti e si spera in un rafforzamento dell'euro... al momento cmq tutto è in mano alla Yellen per il breve/medio periodo...

Se la Yellen decidesse per un aumento dei tassi probabilmente avremmo un affondo ma anche una rapida ripresa, altrimenti si rischia una risalita con lateralizzazione.
 
gli earnings di EVEP escono domani. Vedremo. In generale tutte queste stock hanno un potenziale esplosivo. Guardavo ieri l'intervista a Mobius. Lui sostiene che il crollo dell'oil è pura speculazione e non c'entra niente con i fondamentali... Se ha ragione diventiamo ricchi!;)
Saluti

Scusa perchè domani?
 
Se la Yellen decidesse per un aumento dei tassi probabilmente avremmo un affondo ma anche una rapida ripresa, altrimenti si rischia una risalita con lateralizzazione.

Si..una fase di questo tipo in equilibrio tra una economia usa in salute e un QE europeo porterebbe certamente a stagnazione per noi e fase laterale continua. Solo:
1) guerre
2) boom di richiesta di altri paesi
3) politiche interne all'Opec

possono portare ad un cambiamento della situazione.
Io però con tassi usa in aumento non vedo una rapida ripresa ma uno schiacciamento dei prezzi a tempo indefinito
 
Bravissima CRK invece...battuti i consensus...so contento...se lo meritano..una corsetta a 2 la fanno con oil price in crescita per due giorni di fila...
 
Uscito l'8k di dnr...sembra nn piaccia al mercato :(
 
Discorso adavvero interessante ma tieni conto che i repubblicani hanno già in mano le due camere e non è detto che il prossimo presidente USA sia anch'esso repubblicano e come ben sai i repubblicani sono il partito dei ricconi/petrolieri per eccellenza dunque a breve la situazione potrebbe capovolgersi con facilità...

I repubblicani hanno la maggiornaza nel Congresso, ma il Presidente può bloccare con il potere di veto ogni iniziativa legislativa di parte avversa. Obama, molto attento alla sua immagine di ambientalista e antilobbista, non ci tiene affatto a passare per il salvatore dei petrolieri, quindi è facile prevedere che anche in futuro non muoverà un dito per salvaguardare gli interessi del settore. Quelli che si muovono sono invece i repubblicani, che hanno iniziato da tempo una battaglia per arrivare all'abolizione dell'ormai obsoleto divieto di esportazione del petrolio americano. Io credo che a settembre la legge anti-ban potrebbe anche passare, e forse Obama potrebbe non mettere il veto. Il disegno di legge infatti porta la firma di Heidi Heitkamp, senatrice democratica del North Dakota, che ha lavorato per molti mesi alla definizione del testo in collaborazione con Lisa Murkowski, repubblicana e presidente della Commissione Energia del Senato. Si tratta quindi di un'iniziativa sostanzialmente bipartisan, vista di buon occhio anche da alcuni senatori democratici preoccupati, come la Heitkamp, di salvaguardare gli interessi degli stati in cui hanno preso i voti. Una legge del genere potrebbe andare bene quasi a tutti: innanzitutto si darebbe nuovo slancio a un settore in difficoltà, con riflessi positivi sull'occupazione, a costo zero, cioè senza dover ricorrere a interventi diretti a carico dei contribuenti; si offrirebbe un fornitore di petrolio alternativo ai paesi amici, come l'Europa e il Giappone; inoltre il prezzo della benzina alle pompe americane non subirebbe contraccolpi perchè il prezzo dei prodotti raffinati, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è collegato al prezzo del WTI, ma al prezzo del Brent. Se gli USA diventassero esportatori sarebbe il WTI a salire, ma non il Brent, che al contrario potrebbe calare lievemente a causa della maggior concorrenza sul mercato internazionale. Un risultato del genere potrebbe andare bene anche ad Obama: l'iniziativa non è sua, c'è il benestare di una parte del suo partito, e, cosa non trascurabile, la legge può essere presentata come un provvedimento a favore delgi interessi generali del paese, e non solo dei petrolieri. Conclusione: il Senato salva i petrolieri e Obama salva la faccia.

In più il petrolio a basso costo favorisce la ripresa anche in Europa, che ne ha ancora più bisogno dell'America... Ma secondo te perché neanche la Russia sta facendo niente per far risalire il prezzo dell'OIL?

Ma i russi cosa potrebbero fare, a parte tagliare la loro produzione? Nessuno vuole tagliare in maniera unilaterale perchè sa che nel breve/medio termine resterebbe col cerino in mano, favorendo gli altri. Inoltre per la Russia in particolare si tratterebbe di un segnale di debolezza, la conferma delle difficoltà in cui si trovano, quindi preferiscono tenere duro pur di non mostrarsi con l'acqua alla gola.
 
Uscito l'8k di dnr...sembra nn piaccia al mercato :(

Beh la trimestrale non è una bomba, ma nemmeno da buttare io ho comprato pmc 5,4oraOK!
Detto chiaramente pmc del genere se solo l'oil gira a 60 dollari mi riprendo i soldi con gli interessi
 
I repubblicani hanno la maggiornaza nel Congresso, ma il Presidente può bloccare con il potere di veto ogni iniziativa legislativa di parte avversa. Obama, molto attento alla sua immagine di ambientalista e antilobbista, non ci tiene affatto a passare per il salvatore dei petrolieri, quindi è facile prevedere che anche in futuro non muoverà un dito per salvaguardare gli interessi del settore. Quelli che si muovono sono invece i repubblicani, che hanno iniziato da tempo una battaglia per arrivare all'abolizione dell'ormai obsoleto divieto di esportazione del petrolio americano. Io credo che a settembre la legge anti-ban potrebbe anche passare, e forse Obama potrebbe non mettere il veto. Il disegno di legge infatti porta la firma di Heidi Heitkamp, senatrice democratica del North Dakota, che ha lavorato per molti mesi alla definizione del testo in collaborazione con Lisa Murkowski, repubblicana e presidente della Commissione Energia del Senato. Si tratta quindi di un'iniziativa sostanzialmente bipartisan, vista di buon occhio anche da alcuni senatori democratici preoccupati, come la Heitkamp, di salvaguardare gli interessi degli stati in cui hanno preso i voti. Una legge del genere potrebbe andare bene quasi a tutti: innanzitutto si darebbe nuovo slancio a un settore in difficoltà, con riflessi positivi sull'occupazione, a costo zero, cioè senza dover ricorrere a interventi diretti a carico dei contribuenti; si offrirebbe un fornitore di petrolio alternativo ai paesi amici, come l'Europa e il Giappone; inoltre il prezzo della benzina alle pompe americane non subirebbe contraccolpi perchè il prezzo dei prodotti raffinati, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è collegato al prezzo del WTI, ma al prezzo del Brent. Se gli USA diventassero esportatori sarebbe il WTI a salire, ma non il Brent, che al contrario potrebbe calare lievemente a causa della maggior concorrenza sul mercato internazionale. Un risultato del genere potrebbe andare bene anche ad Obama: l'iniziativa non è sua, c'è il benestare di una parte del suo partito, e, cosa non trascurabile, la legge può essere presentata come un provvedimento a favore delgi interessi generali del paese, e non solo dei petrolieri. Conclusione: il Senato salva i petrolieri e Obama salva la faccia.



Ma i russi cosa potrebbero fare, a parte tagliare la loro produzione? Nessuno vuole tagliare in maniera unilaterale perchè sa che nel breve/medio termine resterebbe col cerino in mano, favorendo gli altri. Inoltre per la Russia in particolare si tratterebbe di un segnale di debolezza, la conferma delle difficoltà in cui si trovano, quindi preferiscono tenere duro pur di non mostrarsi con l'acqua alla gola.

Te meriti ER bollino verde OK!
 
Beh la trimestrale non è una bomba, ma nemmeno da buttare io ho comprato pmc 5,4oraOK!
Detto chiaramente pmc del genere se solo l'oil gira a 60 dollari mi riprendo i soldi con gli interessi

Su DNR sembrano ripartiti gli acquisti...vediamo in giornata...su evep me sa che la tengono la...tra i 9 e i 10,80 fino all'earning... poi francamente non riesco a immaginare se ci sarà una fuga di massa o se "la gente" resterà dentro
 
ciao, mi sono buttato adesso sul thread, qualcuno ha per caso fatto una sorta di confronto fra le varie oil companies?
 
Ottimi dati EIA!!! -4mln contro -1,4 previsto!!!!
 
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