Buonasera a tutti, riporto up il topic ma l'argomento mi interessa ed incuriosisce anche se, a dire il vero, per ora purtroppo le conoscenze sono molto basilari.
Premesso che mi sto avvicinando al mondo delle opzioni, mi hanno suscitato una certa curiosità le opzioni americane legate ai vari ETF (vedi QQQ, SPY ecc), incuriosito da alcuni numeri che ho avuto modo di vedere e delle “sforbiciate” al rialzo/ribasso, ho provato a fare qualche simulazione con BGSaxo che per l’appunto, permette di tradare le opzioni sui sopra citati ETF. Essendo però una simulazione, alcuni aspetti sono per il sottoscritto poco chiari.
Sempre premesso che ho fatto simulazioni su opzioni con scadenza lo stesso giorno/giorno dopo al massimo, ma soprattutto principalmente long, certe dinamiche “basilari” comunque mi rimangono poco chiare. Mi spiego:
Supponiamo che oggi abbia acquistato 30 contratti SPY long, che ha dimensione di 100 quote dell’ETF, con scadenza domani, ad una quotazione per contratto di $0,50. Quindi, dovrei pagare un premio di $1.500 ( che dovrebbe essere dato da $0,50 ovvero la quotazione del contratto, moltiplicata per le 100 quote del sottostante per i 30 contratti che ho deciso di acquistare) . Per comodità non consideriamo le commissioni e gli altri costi, quindi diciamo che l’operazione mi costa $1.500. Sfruttando un’ipotetica onda rialzista del momento, l’opzione passa da $0,50 a $0,75. Ingolosito, decido di vendere la mia opzione call precedentemente acquistata. Quindi, $0,75 per 30 contratti per i relativi 100 sottostanti a contratto, vorrebbe dire $2.100. Il risultato dell’operazione dovrebbe quindi essere $2.100 (valore vendita) - $1.500 (valore acquisto) = $600, praticamente, il 40%.
Qui arrivano i dubbi: pur non detenendo più l’opzione, presupponendo che la stessa si sia spostata verso un prezzo il cui esercizio è vantaggioso e, ipotizziamo che qualche detentore dell’opzione call a scadenza, decida di esercitare la stessa, mi è parso di aver capito che colui che dovrà consegnare il sottostante verrà scelto “random” senza logica.
Ma nella “scelta senza logica”, viene scelto anche chi, come ipoteticamente nel mio caso, abbia deciso di acquistare un opzione call per poi rivenderla, oppure solamente chi a chiusura, detiene tale opzione?
In questo ultimo scenario, quindi, ipoteticamente vorrebbe dire (sempre nel caso in cui qualcuno decida di esercitare tale opzione e si venga scelti “random”), consegnare 30 contratti, per 100 quote etf = 3.000 per $ 300 di valore dell’ETF = $900.000.
In sintesi, io avevo invece sempre considerato che un’opzione (come un qualsiasi altro strumento finanziario) provocava effetti solo detenendolo ad una determinata data/momento. Mentre la compravendita di opzioni, come “trading” compra/vendita stile azioni, non procurasse nessun effetto. In altre parole, le conseguenze le avrei avute solo se al posto di comperare un’opzione call, avessi deciso di vendere un’opzione call ovvero andare allo scoperto, per di più senza detenere il sottostante.
In sintesi, se prima della scadenza mi “libero” dell’opzione, io pensavo si creassero semplicemente questi scenari:
Compro opzione call (senza possedere il sottostante) e rivendo la stessa opzione call = l’operazione si chiude senza obblighi/diritti;
Compro opzione put (senza possedere il sottostante) e rivendo la stessa opzione put = l’operazione si chiude senza obblighi/diritti;
Vendo opzione call (senza possedere il sottostante) = incasso il premio dalla controparte che, nel momento in cui decide di esercitare la stessa, mi vedrà obbligato consegnare il relativo sottostante (ovvero comprarlo e cederlo stesso tempo a prezzo di mercato). Diversamente, ci ho guadagnato il premio e fine;
Vendo opzione put = incasso il premio dalla controparte che, nel momento in cui decide di esercitare la stessa, mi vedrà obbligato consegnare il relativo sottostante. Diversamente, ci ho guadagnato il premio e fine.
Chiedo scusa se mi sono dilungato oppure ho scritto assurdità ma, abbiate pazienza, mi piacerebbe imparare qualcosa
E grazie per avermi letto fino a qui