Pace Contributiva - il riscatto delle scoperture contributive.

Spiegazione esaustiva, si recuperano dopo molti anni…ma non è così (e talvolta anche peggio) con qualunque fondo pensione a rendita?
Certamente.
Occorre far riferimento al fp di appartenenza ma in generale i coefficienti di trasformazione dei fondi pensione attualmente sono inferiori a quelli dell'inps e questo vuol dire che a parità di montante i fp erogano una rendita più bassa di quella garantita dall'inps.
Se poi aggiungiamo che i coefficienti diminuiscono ancora di più se si sceglie un fp con rendita reversibile il risultato è ancora peggiore.
Tanto che moltissimi aderiscono al fp con il solo ed unico obiettivo di ritirare appena possibile tutto il montante accumulato sfruttando il beneficio accumulato negli anni sulla tassazione applicata che risulta parecchio inferiore a quella che invece si applica ad esempio quando si va a ritirare il tfr lasciato in azienda.
Ma ci sono dei 3d dedicati ai fp quindi non approfondirei più di tanto le dinamiche dei fp in questa sede in cui si parla essenzialmente di riscatto.
 
E' passato un pò di tempo ... abbiamo news all'orizzonte?
 
E' passato un pò di tempo ... abbiamo news all'orizzonte?
anch'io cercherei news da qualcuno più navigato / esperto...
dopo alcuni anni dalla richiesta mi è arrivata oggi letterina INPS per il versamento a fronte di buchi contributivi, ma come avevo approfondito poi sarei propenso a rinunciare alla sistemazione degli stessi.
PS non ho contributi versati pre-1996 e versarne sapendo che comunque mi cambia poco per il futuro mi lascia con molti punti di domanda in merito. Parlando con qualche amico mi consigliava di versare piuttosto al fondo previdenza di categoria.
 
anch'io cercherei news da qualcuno più navigato / esperto...
dopo alcuni anni dalla richiesta mi è arrivata oggi letterina INPS per il versamento a fronte di buchi contributivi, ma come avevo approfondito poi sarei propenso a rinunciare alla sistemazione degli stessi.
PS non ho contributi versati pre-1996 e versarne sapendo che comunque mi cambia poco per il futuro mi lascia con molti punti di domanda in merito. Parlando con qualche amico mi consigliava di versare piuttosto al fondo previdenza di categoria.
D'accordo con te!
Per me la domanda è sempre la stessa:
so benissimo che ognuno ha una posizione contributiva diverso dall'altro, ma in maniera MOLTO approssimativa vorrei sapere di quanto aumenterebbe il mio assegno pensionistico per ogni anno di "buco contributivo" sanato (anche solo in termini percentuali)!!!
 
D'accordo con te!
Per me la domanda è sempre la stessa:
so benissimo che ognuno ha una posizione contributiva diverso dall'altro, ma in maniera MOLTO approssimativa vorrei sapere di quanto aumenterebbe il mio assegno pensionistico per ogni anno di "buco contributivo" sanato (anche solo in termini percentuali)!!!
Questo lo puoi calcolare tu stesso usando il simulatore sul sito dell'INPS.
 
D'accordo con te!
Per me la domanda è sempre la stessa:
so benissimo che ognuno ha una posizione contributiva diverso dall'altro, ma in maniera MOLTO approssimativa vorrei sapere di quanto aumenterebbe il mio assegno pensionistico per ogni anno di "buco contributivo" sanato (anche solo in termini percentuali)!!!
beh questo l'ho già calcolato io....
prendo a riferimento conti tondi più chiaro possibile e senza considerare future rivalutazioni dei versamenti.
a fronte di 10.000 euro di contributi versati il cui costo sarebbe di 5.000 euro visto che il 50% lo si recupera in sede di dichiarazione redditi in 5 anni un domani andando in pensione di vecchiaia a 69 anni e rotti e/o 66 e rotti per quella anticipata il guadagno su quei 10.000 versati sarebbe a spanne di 50 euro lordi mensili, ovvero 650 annui conteggiando la tredicesima.
Netti verrebbero con irpef attuale e con scaglione al 25% circa 490 euro.
Quindi uno dovrebbe fare almeno 11 anni di pensione per vedere un minimo guadagno.

Io comunque al tempo valutavo il tutto con obiettivo principale di poter beneficiare di qualche finestra per andare in pensione prima ( quota 104-105-106 non so cosa potrebbero invetarsi ) in quanto di quei 4 soldi non ne faccio nulla.
Al momento con 69 anni e rotti mi ritroverei con contributi versati per quasi 50 anni ( come dire quota 119😥😥 )

Allo stesso tempo e tanto per fare un paragone se prendo 7.000 euro e li verso al fondo previdenza mi ritroverei con esborso di circa 4.900 euro ( recupero irpef, irpef regionale, irpef comunale in 730 ) e su quei 7.000 euro senza considerare alcun guadagno ci pagherei 9% di imposte = 6.370 euro che mi rimarrebbero in tasca e senza rischio di perderli causa morte prematura pre-pensionamento.
6370 netti sul fondo diviso 490 netti annui che mi darebbe l'inps il punto di pareggio c'è l'avrei dopo 13 anni. Dal 14° anno in cui sarei in pensione ( ergo 83 anni di vecchiaia ) avrei convenienza a versare all'inps, ma i rischi non valgono a mio avviso la candela, se non c'è possibilità di lasciare il lavoro in anticipo e senza penalità.

Poi è vero che da 15 anni la borsa americana tira che è un piacere, ma il valore della quota sul fondo di categoria è praticamente raddoppiata e non credo che all'inps i miei contributi versati nel 2007/2008 si siano di fatto raddoppiati in termini di rivalutazione per la pensione futura.

Spero di essere stato abbastanza chiaro nei ragionamenti fatti.
 
ma conviene questa pace contributiva? a chi?

per arrivare ai 20 anni forse credo di sì ad una prima analisi...
per anticipare la data di pensionamento non mi pare proprio...
per incrementare l'assegno di pensione quando si andrà in pensione forse....

forse sono stato troppo semplicistico, ma in definitiva sbaglio?
 
ma conviene questa pace contributiva? a chi?

per arrivare ai 20 anni forse credo di sì ad una prima analisi...
per anticipare la data di pensionamento non mi pare proprio...
per incrementare l'assegno di pensione quando si andrà in pensione forse....

forse sono stato troppo semplicistico, ma in definitiva sbaglio?

come già detto per me converrebbe solo se un domani ( cosa assai improbabile ) ti dicessero....
puoi andare in pensione a 64 anni se hai tot. anni di contributi.
Ma siccome che uno abbia iniziato a 14 o 26 anni ( parlo per chi non ha contributi versati al 1995/1996 ) un domani le opzioni sul tavolo sono solo 2 :
pensione a 66 anni e rotti
pensione a 69 anni e rotti
sperando non le cambino

io di versare x soldi per avere, "forse" perchè devo comunque raggiungere l'età, un domani qualche euro in più al mese anche no, anzi proprio non se ne parla. Il gioco non vale la candela.

Vediamo se qualcuno la pensa diversamente.
 
come già detto per me converrebbe solo se un domani ( cosa assai improbabile ) ti dicessero....
puoi andare in pensione a 64 anni se hai tot. anni di contributi.
Ma siccome che uno abbia iniziato a 14 o 26 anni ( parlo per chi non ha contributi versati al 1995/1996 ) un domani le opzioni sul tavolo sono solo 2 :
pensione a 66 anni e rotti
pensione a 69 anni e rotti
sperando non le cambino

io di versare x soldi per avere, "forse" perchè devo comunque raggiungere l'età, un domani qualche euro in più al mese anche no, anzi proprio non se ne parla. Il gioco non vale la candela.

Vediamo se qualcuno la pensa diversamente.
Guarda che i riscatti valgono per il raggiungimento dei contributi minimi per l'anticipata (attualmente 42 anni e 10 mesi di lavoro). Per cui a meno di avere situazioni particolari (buchi di molti anni o aver iniziato a lavorare molto tardi), il riscatto, che sia della laurea o di buchi contributivi, ti anticipa di vari anni la pensione. Alle regole attuali ovviamente. Poi se avete dubbi vi basta usare il simulatore sell'INPS che vi dice esattamente cosa succede in un caso o nell'altro, sulla base della vostra situazione contributiva attuale.
 
Per arrivare a 42 anni e 10mesi di contributi dovresti aver iniziato a 22 anni e avere lavorato sempre per andare in pensione di anzianità. Altrimenti a 69 anni ci si va per vecchiaia...almeno questo è quello che ho visto....sbaglio?

esiste qualcuno in Italia che rientra in questa fattispecie?
 
come già detto per me converrebbe solo se un domani ( cosa assai improbabile ) ti dicessero....
puoi andare in pensione a 64 anni se hai tot. anni di contributi.

Che è quello che hanno i contributivi puri: 20 anni e soglia di montante.

Qualcuno di voi ha capito se la potatura della pensione anticipata e quella normale si applica nella finanziaria solo a retributive e miste o anche ai contributivi?
 
Guarda che i riscatti valgono per il raggiungimento dei contributi minimi per l'anticipata (attualmente 42 anni e 10 mesi di lavoro). Per cui a meno di avere situazioni particolari (buchi di molti anni o aver iniziato a lavorare molto tardi), il riscatto, che sia della laurea o di buchi contributivi, ti anticipa di vari anni la pensione. Alle regole attuali ovviamente. Poi se avete dubbi vi basta usare il simulatore sell'INPS che vi dice esattamente cosa succede in un caso o nell'altro, sulla base della vostra situazione contributiva attuale.

a me il simulatore attuale mi da la pensione anticipata a 66 anni e rotti di anzianità ( con 46 di contributi versati, se da qui alla fine lavorerò sempre )

Ai lavoratori che hanno iniziato a lavorare dal 1° gennaio 1996, che rientrano nel sistema contributivo puro, la pensione anticipata spetta:
  • con 20 anni di contributi;
  • con 64 anni di età (fino al 31 dicembre 2024);
  • con un importo della futura pensione non inferiore a 2,8 volte l'assegno sociale.
 
Per arrivare a 42 anni e 10mesi di contributi dovresti aver iniziato a 22 anni e avere lavorato sempre per andare in pensione di anzianità. Altrimenti a 69 anni ci si va per vecchiaia...almeno questo è quello che ho visto....sbaglio?

esiste qualcuno in Italia che rientra in questa fattispecie?
Non vedo quale sia il problema.
Buona parte di chi conosco è in quella situazione.
Io ho riscattato i 5 anni di Università, ed è come se lavorassi da quando avevo 19 anni.

Questa è la tebella:
https://servizi2.inps.it/docallegati/Informazioni/riforma-pensioni/Documents/anticipata_privati.pdf
 
Ma economicamente è conveniente pagarsi 5 anni di contributi con i propri risparmi rispetto alla scelta alternativa di metterli in un fondo pensione e sfruttare la RITA o investirli in autonomia smettendo di lavorare prima ?

Perché è questo il mio dubbio
 
Ma economicamente è conveniente pagarsi 5 anni di contributi con i propri risparmi rispetto alla scelta alternativa di metterli in un fondo pensione e sfruttare la RITA o investirli in autonomia smettendo di lavorare prima ?

Perché è questo il mio dubbio
Devi farti i tuoi calcoli in base alle tua situazione.

Per esempio:

1) Il riscatto agevolato di laurea costa poco o niente (si applica il minimo dell'artigianato). Lo puoi pagare a rate (fino a 120) e lo puoi portare in deduzione ogni anno, arrivando a recuperare fino a circa il 40%.

2) Il riscatto tradizionale di laurea (ma anche la pace contributiba) costa di più perchè è calcolato sui tuoi contributi versati nell'ultimo anno. L'ideale sarebbe infatti farlo prima di iniziare a lavorare, o dopo un anno non lavorato. Anche il quel caso puoi pagarlo a rate (fino a 120), ma lo puoi portare in detrazione al 50% su 5 anni.

Onestamente investendo qui soldi in altro, più che 4 spicci non puoi fare.
 
Quindi sfruttare questa pace contributiva grazie al recupero del 50%con detrazioni Irpef potrebbe essere conveniente grazie al recupero fiscale...?
 

metto sempre questo trafiletto....

perchè un conto è poter andare in pensione tra pochi anni un conto tra 15-20....

Sta di fatto che la pace contributiva è "solo" per chi non ha contributi versati prima del 1 gennaio 1996.
Ciò vuol dire che tutti andremo in pensione o con quella di vecchiaia oggi fissata a 69 anni e rotti o 3 anni prima, se ne abbiamo i requisiti.

Pensione anticipata contributiva
Per i lavoratori che soddisfano determinati requisiti, esiste un’alternativa:
l’INPS consente l’uscita dal lavoro con tre anni di anticipo dal raggiungimento dell’età pensionabile per la pensione di vecchiaia. Questa opzione è esercitabile da coloro che rientrano interamente nel calcolo contributivo della pensione, ossia per coloro che non possiedono contributi al 31 dicembre 1995 e hanno maturato contributi successivamente al 1° gennaio 1996. In questo caso si applica l’adeguamento alle aspettative di vita, con uno scatto di 5 mesi dell’età pensionabile. Dal 2019 sono richiesti 64 anni di età, a fronte di 20 anni di contribuzione effettiva(non valgono i contributi figurativi). Come requisito viene inoltre chiesto che il trattamento previdenziale spettante sia pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale pari, nel 2019 a 457,99 euro: il trattamento previdenziale maturato non deve quindi essere inferiore ai 1.282,372 euro mensili.

Grazie comunque per l'articolo postato visto che nel 2024/2025 hanno riaperto la possibilità di fare domanda e magari potrei inviarne una per un periodo assai ridotto.
 
metto sempre questo trafiletto....

perchè un conto è poter andare in pensione tra pochi anni un conto tra 15-20....

Sta di fatto che la pace contributiva è "solo" per chi non ha contributi versati prima del 1 gennaio 1996.
Ciò vuol dire che tutti andremo in pensione o con quella di vecchiaia oggi fissata a 69 anni e rotti o 3 anni prima, se ne abbiamo i requisiti.

Pensione anticipata contributiva
Per i lavoratori che soddisfano determinati requisiti, esiste un’alternativa:
l’INPS consente l’uscita dal lavoro con tre anni di anticipo dal raggiungimento dell’età pensionabile per la pensione di vecchiaia. Questa opzione è esercitabile da coloro che rientrano interamente nel calcolo contributivo della pensione, ossia per coloro che non possiedono contributi al 31 dicembre 1995 e hanno maturato contributi successivamente al 1° gennaio 1996. In questo caso si applica l’adeguamento alle aspettative di vita, con uno scatto di 5 mesi dell’età pensionabile. Dal 2019 sono richiesti 64 anni di età, a fronte di 20 anni di contribuzione effettiva(non valgono i contributi figurativi). Come requisito viene inoltre chiesto che il trattamento previdenziale spettante sia pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale pari, nel 2019 a 457,99 euro: il trattamento previdenziale maturato non deve quindi essere inferiore ai 1.282,372 euro mensili.

Grazie comunque per l'articolo postato visto che nel 2024/2025 hanno riaperto la possibilità di fare domanda e magari potrei inviarne una per un periodo assai ridotto.
Sono sempre più confuso ....quindi c'è una alternativa che prevede però un montante contributivo elevato per ottenerla a 64 anni ma se stai sotto devi attendere?!? 😱🤦🤷
 
Quindi sfruttare questa pace contributiva grazie al recupero del 50%con detrazioni Irpef potrebbe essere conveniente grazie al recupero fiscale...?
Un esempio.

Supponiamo che il tuo reddito dell'anno precedente alla domanda sia stato di 50000€ lordo, e tu abbia 1 anno da riscattare con la pace contributiva.

Contributi da versare = Reddito Annuo * 0,33 * anni da riscattare = 50000€*0,33*1=16500€

Che puoi detrarre al 50% sull'IRPEF per 5 anni.
Quindi di fatto paghi 16500€ ma ne recuperi la metà, 8250€.
Peraltro i contributi li puoi versare a rate, fino a 120 (10 anni), senza rivalutazione.
Il che significa che se rateizzi su un periodo lungo, l'inflazione si "mangia" le rate...

Peraltro se l'anno precedente non lavoravi, prendono come riferimento il minimale degli artigiani e commercianti vigente (17504€ per il 2023).
 
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