Che il capitale sia bloccato e' un vantaggio, visto che e' destinato alla pensione. La convenienza economica c'e' e l'ho spiegata. E' vero che non e' certa, perche' assumo che quando andro' in pensione ci sara' ancora il sistema contributivo mentre il sistema pensionistico potrebbe cambiare in futuro. Ma il rischio c'e' in ogni investimento. Anche quello che metti sul fondo pensione (o su altri prodotti) mica e' garantito non debba sorbirsi un altro 2008 l'anno prima a quello in cui vorresti ritirarti dal lavoro.Vedo che hai le idee molto chiare, anche se non parli del fatto che l'INPS è come una rendita di un capitale bloccato quindi non puoi andare dall'INPS a chiedere lo svincolo del capitale per altre esigenze o per sopravvenute necessità di svincolo.
Cosa che già si fa con il fondo pensione (ma gestibile con la Rita sperando non la tocchino in futuro) e con il montante che già versiamo all'INPS.
Non me la sentirei di essere ancora più esposto ad uno strumento che sostanzialmente ti dà una rendita in base a propri sistemi di calcolo (ancora più decisi a livello politico) se non per una reale e sostanziale convenienza dimostrabile e certa a priori, non dopo che li verso per anni all'INPS
P.S.: Se la storia insegna qualcosa, il fatto che il sistema pensionistico sia deciso a livello politico e' (tristemente) piu' una garanzia che un pericolo per chi si avvicina alla pensione. Perche' in politica si prendono le decisioni guardando alle elezioni successive, l'Italia e' una paese di vecchi, il grosso dei voti viene dai vecchi, per conservare i voti dei vecchi le modifiche ai sistemi pensionistici si tende a farle partire decenni dopo averle fatte, anche a costo di massacrare di tasse i giovani. Il sistema contributivo e' stato introdotto quasi 30 anni fa e non e' ancora a regime.