PALAZZI ANNI 30-40: quanto dureranno ancora?

Recentemente mi stavo interessando ad un monolocale anni 60 ma appena ho cercato info sulla via ho trovato notizie riguardo a strani cedimenti interni più il crollo di un soffitto in un appartamento proprio allo stesso civico con conseguente evacuazione e mi è passata la voglia :rolleyes:
Nella mia città di case anni '80 ce ne sono poche, non siamo in area sismica, quindi non va giù mai niente e niente si riscostruisce.

Scrivo su questa pagina perché come voi sono uno dei pochi che si è fatto qualche domanda in merito a quanto sia previdente comprare una casa che ha passato una certa età. Credo che nessuno ci badi molto al di là del prezzo e venga spesso sottovalutato.
Gli affitti vanno bene solo se non si superano i 4 anni di contratto, poi sono soldi buttati.
Ho fatto anche ricerche su edifici venuti giù da soli ma a parte crolli per via di eventi esterni non ho trovato molto, in fondo il genio che rimuove un muro portante può sempre sfuggire al controllo.
 
Ultima modifica:
In effetti sembra che questo cappotto termico si rivelerà in futuro un vero e proprio boomerang, come tanti "gioiellini" tecnologici moderni, tra i quali annovero anche la caldaia a condensazione. Avete fatto un'ottima scelta, secondo me......comunque conosco palazzi secolari che stanno lì e non hanno avuto nessun problema di cedimento statico o altro strutturale, neanche minimo. Aggiungiamo che a volte fanno interventi di ristrutturazione scriteriati, appunto sovraccaricando solaio, intaccando se non addirittura togliendo muri maestri, piloni.
Cos'è che non va nella caldaia a condensazione? Meglio buttare fumo caldi in atmosfera?
 
E' un problema che prima o poi dovrà essere affrontato e già sta emergendo. Non solo per quanto riguarda gli edifici ma anche per tutto il resto dei manufatti edilizi realizzati in cemento armato. Il fatto è che hanno cominciato 10-20 anni fa a deteriorarsi in modo preoccupante. Un conto è se si deteriora l'intonaco o la tinta, altro paio di maniche se le strutture perdono il copriferro, ovvero lo strato di calcestruzzo che copre i ferri di armatura, lisci, perché negli anni 50 non c'erano ancora i ferri ad aderenza migliorata. Il problema è la manutenzione di questi immobili che essendo spesso condomini, diventano degli immmobili dove si mettono delle belle reti appese ai balconi per evitare che i pezzi di copriferro di balconi e cornicione cadano in testa ai passanti. Ci si protegge dai danni verso terzi perché non si riescono a deliberare i lavori nei condomini. Comunque negli anni 30-40, molte case venivano ancora realizzate con la tecnica mista: erano in muratura di pietrame e mattoni portante con l'aggiunta del telaio in cemento armato. Queste case sono più resistenti di quelle che hanno iniziato a fare dagli anni 50 in poi, quando hanno iniziato ad usare la muratura a cassa vuota e il telaio in cemento armato. Negli anni del dopoguerra poi si usava pochissimo ferro per risparmiare, spesso demolendo il pavimento per rifarlo, si rischia di finire nell'appartamento sottostante. Ci sono altri manufatti edilizi che sono problematici e sono i muri di sostegno del terreno, spesso nelle città in collina a ridosso delle case. Di questi ne stanno crollando molti, nella mia città saranno stati almeno 5 da settembre ad oggi. Muri vecchi mai rinforzati, in pietra o cemento armato degli anni 50, che reggono terrapieni. I terapieni si inzuppano di acqua per giorni e giorni di seguito e ad un certo punto il muro cede causando danni enormi.
Nel comprare una casa degli anni 30, 40, 50, 60, 70, 80 si dovrebbero guardare un po' di cose: assenza di muraglioni nelle vicinanze, assenza di strapiombi delle fondazioni, non comprare una casa dove i balconi hanno tutti i copriferro scoperti o peggio i soffitti (detti cielini) sono tutti scoppiati o sfondelati, alzare gli occhi e osservare il cornicione, salire all'ultimo piano e verificare lo stato del tetto (ho visto tetti piani imbarcati come fogli perché strutturalmente sono solo lastrici solari senza portanza che non reggono nemmeno il proprio peso).
 
i problemi del calcestruzzo sono ormai ben conosciuti, con un po' di attenzione è facile evitare bidoni, la cosa più difficile è prevedere l'impatto del cambiamento climatico sulla zona in cui abitate.
Un esempio? nell'Oltrepò Pavese ci sono grossi problemi di frane dovute alle piogge, inoltre, nei periodi di siccità (sempre più lunghi), il terreno argilloso si asciuga, ritirandosi in volume, e molte case si fratturano seriamente perchè non hanno fondamenta adeguate al nuovo comportamento del suolo.
 
E' un problema che prima o poi dovrà essere affrontato e già sta emergendo. Non solo per quanto riguarda gli edifici ma anche per tutto il resto dei manufatti edilizi realizzati in cemento armato. Il fatto è che hanno cominciato 10-20 anni fa a deteriorarsi in modo preoccupante. Un conto è se si deteriora l'intonaco o la tinta, altro paio di maniche se le strutture perdono il copriferro, ovvero lo strato di calcestruzzo che copre i ferri di armatura, lisci, perché negli anni 50 non c'erano ancora i ferri ad aderenza migliorata. Il problema è la manutenzione di questi immobili che essendo spesso condomini, diventano degli immmobili dove si mettono delle belle reti appese ai balconi per evitare che i pezzi di copriferro di balconi e cornicione cadano in testa ai passanti. Ci si protegge dai danni verso terzi perché non si riescono a deliberare i lavori nei condomini. Comunque negli anni 30-40, molte case venivano ancora realizzate con la tecnica mista: erano in muratura di pietrame e mattoni portante con l'aggiunta del telaio in cemento armato. Queste case sono più resistenti di quelle che hanno iniziato a fare dagli anni 50 in poi, quando hanno iniziato ad usare la muratura a cassa vuota e il telaio in cemento armato. Negli anni del dopoguerra poi si usava pochissimo ferro per risparmiare, spesso demolendo il pavimento per rifarlo, si rischia di finire nell'appartamento sottostante. Ci sono altri manufatti edilizi che sono problematici e sono i muri di sostegno del terreno, spesso nelle città in collina a ridosso delle case. Di questi ne stanno crollando molti, nella mia città saranno stati almeno 5 da settembre ad oggi. Muri vecchi mai rinforzati, in pietra o cemento armato degli anni 50, che reggono terrapieni. I terapieni si inzuppano di acqua per giorni e giorni di seguito e ad un certo punto il muro cede causando danni enormi.
Nel comprare una casa degli anni 30, 40, 50, 60, 70, 80 si dovrebbero guardare un po' di cose: assenza di muraglioni nelle vicinanze, assenza di strapiombi delle fondazioni, non comprare una casa dove i balconi hanno tutti i copriferro scoperti o peggio i soffitti (detti cielini) sono tutti scoppiati o sfondelati, alzare gli occhi e osservare il cornicione, salire all'ultimo piano e verificare lo stato del tetto (ho visto tetti piani imbarcati come fogli perché strutturalmente sono solo lastrici solari senza portanza che non reggono nemmeno il proprio peso).

Ma il bello che hanno regalato il 110% per rivestire immobili magari precari... e che dovranno essere risanati dall'esterno togliendo i cappotti... o peggio demoliti per pericolo...!!! Questione di qualche decennio ancora e aumento di casistiche... meglio comprare edifici da '800 indietro...!!!
 
Hai una fonte chr parla di questa città con 5 palazzi crollati in meno di 6 mesi?
Ciao, hai estrapolato una parte del periodo. Sono crollato 4 o 5 muri di sostegno di terrapieni non palazzi. Uno in centro; il terrapieno fungeva da posteggio e aveva a valle un efificio e le auto parcheggiate sono franate ed entrate letteralmente al piano terra dell' edificio a valle che è stato evacuato. Nel levante è crollatun altro muro che comportato l' evacuazione di 4 palazzine intere. Qualche giorno fa è crollato il muro di sostegno di un terrapieno in un quartiere popolare sopra il quale c'è una scuola e in un comune del levante uno sulla strada che ha comportato la chiusura parziale della via Aurelia. Se cerchi di internet con parole chiave crollo muri e Genova trovi tutti gli articoli. Ah, è crollato anche il solaio di un asilo a Chiavari anni '30. Tutto da settembre più o meno ad oggi. Alcune di queste situazioni le ho viste da vicino perché ci lavoro, altre sono vicina a dove abito. Sicuramente la mia è una città a rischio più di altre perché è in collina ma sono certa che un po' tutti i posti hanno questa frequenza di crolli e bisognerebbe interessarsene. Se le cose crollano da sole, in caso di terremoti è logico che venga giù tutto in pochi minuti.
 
Ciao, hai estrapolato una parte del periodo. Sono crollato 4 o 5 muri di sostegno di terrapieni non palazzi. Uno in centro; il terrapieno fungeva da posteggio e aveva a valle un efificio e le auto parcheggiate sono franate ed entrate letteralmente al piano terra dell' edificio a valle che è stato evacuato. Nel levante è crollatun altro muro che comportato l' evacuazione di 4 palazzine intere. Qualche giorno fa è crollato il muro di sostegno di un terrapieno in un quartiere popolare sopra il quale c'è una scuola e in un comune del levante uno sulla strada che ha comportato la chiusura parziale della via Aurelia. Se cerchi di internet con parole chiave crollo muri e Genova trovi tutti gli articoli. Ah, è crollato anche il solaio di un asilo a Chiavari anni '30. Tutto da settembre più o meno ad oggi. Alcune di queste situazioni le ho viste da vicino perché ci lavoro, altre sono vicina a dove abito. Sicuramente la mia è una città a rischio più di altre perché è in collina ma sono certa che un po' tutti i posti hanno questa frequenza di crolli e bisognerebbe interessarsene. Se le cose crollano da sole, in caso di terremoti è logico che venga giù tutto in pochi minuti.
Ok, quindi in un thread che parla di edifici anni 50/60 e durabilità, in cui molti fanno terrorismo ingiustificato (ingiustificato perché tali condomini sono tutti li), hai portato l'esempio del cedimento di muri di terrapieni, che

- non sono condomini
- non sono in cemento armato
- non c'entrano nulla con l'epoca citata
 
Beh, non sono proprio tutti lì tranquilli. Io mi sono occupata di almeno una decina di condomini in Liguria, toscana e Ragusa, anni 60, dove i solai sia interni, sia esterni, erano affetti da sfondellamento delle pignatte. Sai cosa significa? Che nel migliore dei modi si opera con un risanamento da sotto tenendo mezza pignatta per parecchi mq. Appena ho tempo, ti metto una foto di un interno di appartamento (signorile) anni 60, in cui e crollato il soffitto da un momento all'altro. Esternamente è anche peggio. Lungi da me voler fare del terrorismo; è normale che le case di deteriorino. Per quanto riguarda gli edifici dell' 800 che qualcuno citava, è vero che la muratura portante in pietra è solida ma non ci sono cordoli in cemento armato a tenerla insieme in caso di sisma e spesso i soldi sono di legno anche in condomini di 4 o 5 piani. Un solaio di legno nascosto sopra da pavimento in graniglia e sotto da controsoffitto in canniccio, può crollare improvvisamente perché non di può vedere se è attaccato da tarli o ha altre problematiche. Comunque il problema maggiore degli edifici anni 60 è il degrado del cemento armato e lo sfondellamento delle pignatte. I ripristini non garantiscono che la resistenza sia la medesima di prima che comunque era minima: un solaio regge 200 kg/mq. Primo, sono quasi tutti lì, diversi evacuati per queste problematiche, secondo il problema non è tanto tenerli in piedi, che in qualche modo si può fare, ma è mettere mano al portafoglio per farlo.
 
senza dubbio niente è più solido della pietra tipo marmo o simili, al secondo posto il mattone che è senza dubbio più economico.
Altro requisito per essere solido è essere basso. Più l'edificio è alto meno è resistente... perchè necessiterebbe di fondamenta talmente grandi e profonde che mai o quasi mai le fanno
 
Beh, non sono proprio tutti lì tranquilli. Io mi sono occupata di almeno una decina di condomini in Liguria, toscana e Ragusa, anni 60, dove i solai sia interni, sia esterni, erano affetti da sfondellamento delle pignatte. Sai cosa significa? Che nel migliore dei modi si opera con un risanamento da sotto tenendo mezza pignatta per parecchi mq. Appena ho tempo, ti metto una foto di un interno di appartamento (signorile) anni 60, in cui e crollato il soffitto da un momento all'altro. Esternamente è anche peggio. Lungi da me voler fare del terrorismo; è normale che le case di deteriorino. Per quanto riguarda gli edifici dell' 800 che qualcuno citava, è vero che la muratura portante in pietra è solida ma non ci sono cordoli in cemento armato a tenerla insieme in caso di sisma e spesso i soldi sono di legno anche in condomini di 4 o 5 piani. Un solaio di legno nascosto sopra da pavimento in graniglia e sotto da controsoffitto in canniccio, può crollare improvvisamente perché non di può vedere se è attaccato da tarli o ha altre problematiche. Comunque il problema maggiore degli edifici anni 60 è il degrado del cemento armato e lo sfondellamento delle pignatte. I ripristini non garantiscono che la resistenza sia la medesima di prima che comunque era minima: un solaio regge 200 kg/mq. Primo, sono quasi tutti lì, diversi evacuati per queste problematiche, secondo il problema non è tanto tenerli in piedi, che in qualche modo si può fare, ma è mettere mano al portafoglio per farlo.
la maggior parte delle volte si tratta di edifici esposti alla salsedine, o sottoposti a continue infiltrazioni...
comunque si, i solai gettati in opera anni 40/60, potrebbero manifestare il problema...dipende molto del contesto urbano e dalle città.
 
la maggior parte delle volte si tratta di edifici esposti alla salsedine, o sottoposti a continue infiltrazioni...
comunque si, i solai gettati in opera anni 40/60, potrebbero manifestare il problema...dipende molto del contesto urbano e dalle città.
in Liguria ho visto costruzioni veramente scarse, per non parlare della manutenzione assente, aggiungete la salsedine, aggiungete il terreno instabile...
 
Indietro