Per i consulenti.......domanda indecente.....

Anche se sono dall'altro lato della barricata, aggiungo due elementi che sto riscontrando facendo colloqui con scf o cfa:


- i margini di guadagno vengono dalle consulenze e dalla gestione del patrimonio ma si perdono una serie di attività remunerative che aiutano. Da promotore, ad esempio, ho la retrocessione anche sui canoni delle carte di credito, sul deposito amministrato, bonus sulle nuove fai portate o addirittura sul tasso d'interesse di un mutuo e sulla perizia fatta (e se inizi a farne almeno 2 al mese, sono soldi fissi per tutta la durata). Se faccio due mutui al mese, ad esempio, una fattura decente ne esce se parliamo di mutui importanti. Apri un fondo pensione, fai un Pac e 300/400 euro lordi senza grossi sforzi arrivano. Ti sforzi un pelo e insomma: ricco non diventi ma campi anche se non sei un mago del gestito.

Un CFA non ha di questi indotti deve scontrarsi con l'analisi che il cliente non capisce e fa fatica a cosa serva, con la successione e battersi con le scaramanzie di turno ecc..

è obiettivamente più difficile, intellettualmente molto più oneroso anche se decisamente più gratificante.

-proprio per far fronte ai costi molto più elevati di un CFAOFS, non tutti possono accedere ad una SCF o CFA ma si inizia a parlare di patrimonio minimo.

Nelle scf dove ho parlato mi hanno fatto capire che per avere uno stipendio dignitoso, contando la retrocessione a me come consulente e le varie spese, si dovrebbe avere un patrimonio di almeno 10 milioni e clienti dai 100k. a salire.


Come gestito ci saremmo anche (da vedere chi mi segue, ovviamente) ma come soglia minima no. Ho molti clienti che viaggiano tra i 30-70k e questi non te li porti dietro perché i costi sono proibitivi.


Il problema è che il ragazzo che ha 15k da parte non è appetibile perché la parcella sarebbe elevata per una persona simile; il promotore gli apre il da gratuito, gli fa il Pac su un'azionario internazionale della casa e dal mese successivo vede un ritorno in fattura.

Ne peschi 30 così e iniziano ad essere soldi.


Si devono drasticamente abbattere i costi d'ingresso altrimenti è dura. Io e un mio collega ci stiamo preparando per il salto ma viste le condizioni è davvero ardua.
è impensabile che ci siano due pesi due misure a partire dai costi d'iscrizione all'albo: per noi meno della metà per un CFA il doppio.
Per curiosità, chiedo a te, ma mi rivolgo a tutti, come funzionano le scf?
Premetto che sono in consulenza con una scf e quando ho contattato loro mi hanno assegnato il consulente che tra l'altro non è neanche della mia regione ( nella lista dei consulenti presenti in questa cfa c'era più di uno che era mio concittadino.
A parte questa curiosità di tipo geografico come funziona la spartizione delle parcelle tra la scf e i vari consulenti che ne fanno parte ?

In fondo in fondo tecnicamente la società ha fornito l'investitore al consulente e non viceversa
 
Ultima modifica:
Si devono drasticamente abbattere i costi d'ingresso altrimenti è dura. Io e un mio collega ci stiamo preparando per il salto ma viste le condizioni è davvero ardua.
è impensabile che ci siano due pesi due misure a partire dai costi d'iscrizione all'albo: per noi meno della metà per un CFA il doppio.
E' per questo che abbiamo ideato FinanceDrip.
Chiedi a @financedrip , già è operativo questo servizio, vedrai che i costi d'entrata e gestione sono stati enormemente abbattuti.

Detto ciò... indubbiamente il Fineco di turno è "Private Banker" (il mutuo, la polizza sulla casa, la carta platinum, etc...), mentre il Consulente Indipendente è consulente. Bisogna informarsi se il Consulente Indipendente sia incompatibile con il lavoro di mediatore creditizio... secondo me no, e per i mutui quello è una mano santa (poi diciamocelo: fare i mutui è bello, perché rendi felici le coppie).

Molto del guadagno di rilasciare carte e fare polizze sul gatto (e te lo dico da bancario: du' palle) lo perdi però con quel 40% di Fee Only che rilasci a Fineco.
Ovvio che se esci dal Fee Only su ETF hai enormi altri guadagni (una bella Unit e tutto passa).

Il punto è il mercato.

Dove li trovi nuovi clienti da Fineco? Premesso che con 10milioni di gestito (50k l'anno) puoi pure fregartene e gestire i tuoi facendo un pò di manutenzione finché campi, se non sei avido. Sperando sempre che il mercato tiri.

Li trovi nelle banche tradizionali, che, diciamocelo, stanno tirando le cuoia. Esiste la leggenda che il 90% dei soldi sono in 'vaste praterie' di gente che nelle filiali di Banca Tre Case ha milioni e milioni sui conti, in Bot ed in prodotti schifezza della casa.

Prodotti Schifezza : la filiale media ne ha quanto il promotore medio o appena di più. L'età è avanzatissima e vacci a parlare con l'ottuagenario che viene gestito lì da 35 anni.
BOT : da indipendente puoi offrirti di seguirgli tu il paniere di titoli di Stato, da CFAOFS un pò meno, con meno rendimento
Conti: non hanno mai investito finora, buona fortuna, al massimo cercano il Conto Deposito... quanto ci guadagni da Fineco?

Un mercato che invece ti si apre da indipendente (poche centinaia in tutta Italia) è invece quello dei CFAOFS: da predatori diventano prede. Bisogna avere quel minimo di fiducia con il cliente da farti parlare 10 minuti e dimostrargli quanto pagano... tanto non lo sanno. Poi c'è il problema di relazione con il promotore che spesso è amico di famiglia/parente/marito/amante, però sai la gente poi davanti ai soldi ed alla relazione tradita...

Ricordiamo che solo in Fideuram ci sono 300 miliardi di masse. 300 miliardi... sono 15000 CFA con 20 milioni di portafoglio.
 
E' per questo che abbiamo ideato FinanceDrip.
Chiedi a @financedrip , già è operativo questo servizio, vedrai che i costi d'entrata e gestione sono stati enormemente abbattuti.

Detto ciò... indubbiamente il Fineco di turno è "Private Banker" (il mutuo, la polizza sulla casa, la carta platinum, etc...), mentre il Consulente Indipendente è consulente. Bisogna informarsi se il Consulente Indipendente sia incompatibile con il lavoro di mediatore creditizio... secondo me no, e per i mutui quello è una mano santa (poi diciamocelo: fare i mutui è bello, perché rendi felici le coppie).

Molto del guadagno di rilasciare carte e fare polizze sul gatto (e te lo dico da bancario: du' palle) lo perdi però con quel 40% di Fee Only che rilasci a Fineco.
Ovvio che se esci dal Fee Only su ETF hai enormi altri guadagni (una bella Unit e tutto passa).

Il punto è il mercato.

Dove li trovi nuovi clienti da Fineco? Premesso che con 10milioni di gestito (50k l'anno) puoi pure fregartene e gestire i tuoi facendo un pò di manutenzione finché campi, se non sei avido. Sperando sempre che il mercato tiri.

Li trovi nelle banche tradizionali, che, diciamocelo, stanno tirando le cuoia. Esiste la leggenda che il 90% dei soldi sono in 'vaste praterie' di gente che nelle filiali di Banca Tre Case ha milioni e milioni sui conti, in Bot ed in prodotti schifezza della casa.

Prodotti Schifezza : la filiale media ne ha quanto il promotore medio o appena di più. L'età è avanzatissima e vacci a parlare con l'ottuagenario che viene gestito lì da 35 anni.
BOT : da indipendente puoi offrirti di seguirgli tu il paniere di titoli di Stato, da CFAOFS un pò meno, con meno rendimento
Conti: non hanno mai investito finora, buona fortuna, al massimo cercano il Conto Deposito... quanto ci guadagni da Fineco?

Un mercato che invece ti si apre da indipendente (poche centinaia in tutta Italia) è invece quello dei CFAOFS: da predatori diventano prede. Bisogna avere quel minimo di fiducia con il cliente da farti parlare 10 minuti e dimostrargli quanto pagano... tanto non lo sanno. Poi c'è il problema di relazione con il promotore che spesso è amico di famiglia/parente/marito/amante, però sai la gente poi davanti ai soldi ed alla relazione tradita...

Ricordiamo che solo in Fideuram ci sono 300 miliardi di masse. 300 miliardi... sono 15000 CFA con 20 milioni di portafoglio.
Tutto nobile ed encomiabile ma dopo master in consulenza finanziaria indipendente e quant'altro, ho notato come la realtà sia un'altra.

Spero nello sviluppo di maggior trasparenza in questo mondo ma la verità è che ad oggi, cfa affermati sono tutti ex promotori o bancari con esperienza ventennale e clienti conosciuti e incontrati nelle banche o nelle reti.

Mi sto confrontando con tanti giovani consulenti indipendenti e non decollano a fatture perché, com'è normale che sia, fanno fatica a farsi un nome e a farsi prendere sul serio.

C'è anche un discorso non di secondaria importanza: far pagare la fattura.

Il cliente non è abituato a questo; parliamo di gente che contesta l'imposta di bollo o un aumento del canone del conto corrente, figurati pagare la parcella anche a fronte di un valido servizio.

Non c'è proprio educazione finanziaria e nel nostro piccolo si fa quello che si può. All'ennesimo appuntamento con il cliente che ha un milione in btp che lo prego di farsi ALMENO un' Oat o un Bund (e di comprarlo in autonomia che gli costa la metà in commissioni di acquisto), mi rompo le scatole.

Mi sorride e mi fa "ma l'Italia non può fallire". Perdi anche motivazione nel portare le tue conoscenze.

Motivo per cui punto ai giovani che mi danno più soddisfazioni, con patti chiari e amicizia lunga adottando strategie che dicevo prima.

è una professione nobile ma troppo acerba in un paese dove btp e immobili la fanno da padrona e dove il gestito è furto legalizzato e la gente - giustamente- è molto guardinga.

Fossi più giovane sfrutterei la mia passione per la finanza per fare qualcos'altro (analista? centro studi?) ma ad oggi le fatture sono decenti e non vedo valide alternative.

2-3 anni fa ero molto più ottimista verso il CFA. Oggi meno o meglio: c'è un'esplosione di mercato che secondo me si ridimensionerà con grosse società per patrimoni importanti dove chi in passato si è fatto le ossa nelle tanto bistrattate reti o banche tradizionali ha maggiori possibilità.
 
Tutto nobile ed encomiabile ma dopo master in consulenza finanziaria indipendente e quant'altro, ho notato come la realtà sia un'altra.

Spero nello sviluppo di maggior trasparenza in questo mondo ma la verità è che ad oggi, cfa affermati sono tutti ex promotori o bancari con esperienza ventennale e clienti conosciuti e incontrati nelle banche o nelle reti.

Mi sto confrontando con tanti giovani consulenti indipendenti e non decollano a fatture perché, com'è normale che sia, fanno fatica a farsi un nome e a farsi prendere sul serio.

C'è anche un discorso non di secondaria importanza: far pagare la fattura.

Il cliente non è abituato a questo; parliamo di gente che contesta l'imposta di bollo o un aumento del canone del conto corrente, figurati pagare la parcella anche a fronte di un valido servizio.

Non c'è proprio educazione finanziaria e nel nostro piccolo si fa quello che si può. All'ennesimo appuntamento con il cliente che ha un milione in btp che lo prego di farsi ALMENO un' Oat o un Bund (e di comprarlo in autonomia che gli costa la metà in commissioni di acquisto), mi rompo le scatole.

Mi sorride e mi fa "ma l'Italia non può fallire". Perdi anche motivazione nel portare le tue conoscenze.

Motivo per cui punto ai giovani che mi danno più soddisfazioni, con patti chiari e amicizia lunga adottando strategie che dicevo prima.

è una professione nobile ma troppo acerba in un paese dove btp e immobili la fanno da padrona e dove il gestito è furto legalizzato e la gente - giustamente- è molto guardinga.

Fossi più giovane sfrutterei la mia passione per la finanza per fare qualcos'altro (analista? centro studi?) ma ad oggi le fatture sono decenti e non vedo valide alternative.

2-3 anni fa ero molto più ottimista verso il CFA. Oggi meno o meglio: c'è un'esplosione di mercato che secondo me si ridimensionerà con grosse società per patrimoni importanti dove chi in passato si è fatto le ossa nelle tanto bistrattate reti o banche tradizionali ha maggiori possibilità.
è vero i più "maturi" con patrimoni importanti prediligono gli immobili oppure i btp l'ho notato pure io tra i miei parenti/conoscenti(io non lavoro in questo settore) però tra i giovani ho notato dei comportamenti molto variegati c'è chi non interessa nulla di investimenti e lascia il denaro sul cc chi segue i consigli del bancario di turno e quelli un po' più "smart" che quando ti capita di parlare di investimenti parlano solo di crypto........
Credo che il lavoro di CFA sia una professione molto impegnativa e difficile se il mercato va bene......ma se il mercato gira male presentare anche la fattura al cliente credo sia complicatissimo.........
Almeno il pf bancario lui i costi li ha nascosti dentro le commissioni e il cliente crede che il suo portafoglio è sceso solo per colpa dei mercati negativi e non anche per le commissioni ........
 
65-75 anni. Infatti i portafogli "Lungo Termine" sono utopici. Anche perché il giovane 'sogna' i 20 anni, ma poi tra 5 se li spende per la casa, i figli, il divorzio, la ditta, la seconda casa.


Rarissime, spesso figlie/eredi dei precedenti (oppure di colleghi). Rarissimo anche per questi (salvo il fondo pensione) che facciano una strategia a lungo termine.
L'altro giorno ho aperto il conto e fatto un portafoglio ad accumulo ad una venticinquenne che ha appena iniziato a lavorare (bene) e anche lei si è data strategia 5 anni perché a 30 anni vuole usare l'accumulato.
Quindi tanta utopia. Paradossalmente quelli a cui i soldi non servono proprio sono i 65-90enni. E spesso si trovano il consulente o collega con la famosa frase "tanto questo con i soldi che ci doveva fare?".
Più che utopia, credo che sia una mancata comprensione dell'importanza del lungo termine.

Per me a 5-7 anni è parcheggio di liquidità, sicuramente da farsi bene e nel modo migliore, ma poco più. L'investimento è un'altra cosa.
 
Grazie per la risposta
A questo punto il lungo termine come investimento è quasi utopia......
Poi sarei curioso di capire se un 20/25 enne che inizia ad accumulare azionario se dopo 10 anni si ritrova con un +100% cosa fa......secondo me la maggior parte li disinveste e spende tipo auto nuova ecc ....
Ma non è utopia... è che chi ha capito come funziona l'investimento di lungo termine non va certo a chiedere consiglio in banca e, in genere, non ha bisogno di un consulente su base continuativa.
 
Indietro