Per quelli che hanno risultati positivi da anni

Finchè usi soldi fittizi stai tirando un rigore in allenamento.
Il vero problema è puramente psicologico e quello entra in campo solo con i soldi veri. Passare 1 anno a simulare è perdere il tempo

Scusa ma corre l'obbligo, da quanto tempo fai trading?
 
Questa storia della psicologia... mi pare sia il metodo più usato dai fantomatici guru del trading per giustificare le perdite dei loro studenti.
Come a dire: "le tecniche che ti insegno IO sono profittevoli, sei TU che non hai la forma mentis giusta per fare trading. Eccoti un bel corso di Psicofuffologia del trading, al modico prezzo di 1K."

Il passo successivo sarà quello di proporre tecniche di spiritismo: "mi spiace, la tecnica è ok, la psicologia pure, ma il tuo spirito guida ostacola il tuo percorso di trading professionista. Eccoti una reliquia di Benjamin Graham, tienila sopra la tastiera, e diventerai ricchissimo. Costa solo 2K.

Ecco, per tornare OT, appena qualcuno parla di psicologia del trading, scappare a gambe levate.

Il trading è solo valutazione, statistica e backtest.
 
Finchè usi soldi fittizi stai tirando un rigore in allenamento.
Il vero problema è puramente psicologico e quello entra in campo solo con i soldi veri. Passare 1 anno a simulare è perdere il tempo

verissimo, cosa senza senso anche per me.
 
Quindi riformulando: è possibile con un capitale piccolo diciamo sotto i (100K) avere uno stipendio costante, per molti anni, senza sorprese eccessive? Per come opero io no. Tutto qui.

ti ho chiesto a quanto ammonta uno stipendio per uno che fà trading secondo il tuo punto di vista, forse non sono stato chiaro.
 
Credo che se un trader professionista non guadagna almeno 50K annuali (che tassati sono 37K, 3K mensili), deve iniziare a preoccuparsi, e magari pensare a delle alternative. Ci sono anche annate negative... e senza un minimale paracadute, sono c****.

10% di 500K, sono appunto 50K. E' un rendimento piccolo, lievemente pessimistico, ma molto realistico.

per questo basta molto meno di 500k.
 
Scusa ma corre l'obbligo, da quanto tempo fai trading?

io non faccio trading in senso stretto, io investo nel medio lungo ma ho una gestione molto attiva nei ribilanciamenti. Da circa 20 anni e mi ci sono voluti 2-3 anni prima di essere in grado di non commettere errori emotivi. Di fatto la più grande palestra sono i bear market e le scoppole dei cicilici. Puoi capire se sei in grado di reggere la pressione solo dopo il primo vero crollo generale tipo 2000 o 2008. Li o hai nervi saldi e pazienza o fai danni.
 
Questa storia della psicologia... mi pare sia il metodo più usato dai fantomatici guru del trading per giustificare le perdite dei loro studenti.
Come a dire: "le tecniche che ti insegno IO sono profittevoli, sei TU che non hai la forma mentis giusta per fare trading. Eccoti un bel corso di Psicofuffologia del trading, al modico prezzo di 1K."

Il passo successivo sarà quello di proporre tecniche di spiritismo: "mi spiace, la tecnica è ok, la psicologia pure, ma il tuo spirito guida ostacola il tuo percorso di trading professionista. Eccoti una reliquia di Benjamin Graham, tienila sopra la tastiera, e diventerai ricchissimo. Costa solo 2K.

Ecco, per tornare OT, appena qualcuno parla di psicologia del trading, scappare a gambe levate.

Il trading è solo valutazione, statistica e backtest.

Hai appena scritto la stupidaggine del secolo. In borsa la parte più complessa è gestire l'emotività. L'analisi tecnica o fondamentale la impara chiunque abbia la quinta elementare....

Quelli come te tipicamente perdono i soldi nel giro di un anno o giù di li', ovviamente arrivi con la pietra filosofale della statistica, delle medie mobili, delle cup invertite....e il virus nella tua statistica e backtest l'avevi messo in preventivo??? O il falso in bilancio di wirecard.....scoperto 5 anni troppo tardi....o il crollo del ponte di genoa.....

Dai con questi metodi da pseudoscienziati della domenica che leggono focus fate sempre molta tenerezza....
 
Non sarebbe carino risponderti per le rime. E soprattutto sarebbe un' inutile smargiassata. Qualunque vero professionista del trading sa di cosa parlo:
La psicologia del trading è una trovata per vendere corsi e libri. Chiusa la partita.

Quindi ribadisco il mio consiglio personale: State iniziando a fare trading? Evitate come la peste corsi e libri di psicologia del trading. Sono inutili e pieni di fuffa.
 
È una bisca.
C'è chi si diverte e chi si rovina.
Poi in qualche dove, qualcuno guadagna 😎
 
Non sarebbe carino risponderti per le rime. E soprattutto sarebbe un' inutile smargiassata. Qualunque vero professionista del trading sa di cosa parlo:
La psicologia del trading è una trovata per vendere corsi e libri. Chiusa la partita.

Quindi ribadisco il mio consiglio personale: State iniziando a fare trading? Evitate come la peste corsi e libri di psicologia del trading. Sono inutili e pieni di fuffa.

ma qualcuno qui ha mai parlato di corsi e libri di psicologia del trading? Mi pare un pò una tua fissazione.

Quello che secondo me è lapalissiano e che i conti demo con soldi finti siano completamente inutili. E' inevitabile che con soldi finti farai operazioni e magari punterai su titoli che nella vita reale, con soldi veri, non faresti. Chiusa la partita.
Poi se vuoi credere alle favole e giocare al monopoli fai pure.
 
ma qualcuno qui ha mai parlato di corsi e libri di psicologia del trading? Mi pare un pò una tua fissazione.

Quello che secondo me è lapalissiano e che i conti demo con soldi finti siano completamente inutili. E' inevitabile che con soldi finti farai operazioni e magari punterai su titoli che nella vita reale, con soldi veri, non faresti. Chiusa la partita.
Poi se vuoi credere alle favole e giocare al monopoli fai pure.

Questo è vero fermo restando che la gente sia così stolta dal fare operazioni assurde sul conto demo. Il che è del tutto possibile, non lo nego.

Però utilizzandolo bene, secondo me è un'ottima palestra.
 
Non sarebbe carino risponderti per le rime. E soprattutto sarebbe un' inutile smargiassata. Qualunque vero professionista del trading sa di cosa parlo:
La psicologia del trading è una trovata per vendere corsi e libri. Chiusa la partita.

Quindi ribadisco il mio consiglio personale: State iniziando a fare trading? Evitate come la peste corsi e libri di psicologia del trading. Sono inutili e pieni di fuffa.

Io non ho mai letto un libro di psicologia del trading ma ho vissuto in prima persona svariati crolli e ho visto molte persone crollare sotto quella pressione soprattutto nel 2008. C'è gente sul forum di telecom diaperata perchè ha messo 400k ed è sotto di un banale 30%...se non ti sai gestire emotivamente finisci male anche avendo in mano l'algoritmo del secolo...
Tu nel 2008 su cosa eri investito? Quanto tempo hai aspettato prima di tornare in pari? Di cosa hai vissuto nel mentre?
 
Io non ho mai letto un libro di psicologia del trading ma ho vissuto in prima persona svariati crolli e ho visto molte persone crollare sotto quella pressione soprattutto nel 2008. C'è gente sul forum di telecom diaperata perchè ha messo 400k ed è sotto di un banale 30%...se non ti sai gestire emotivamente finisci male anche avendo in mano l'algoritmo del secolo...ZN
Tu nel 2008 su cosa eri investito? Quanto tempo hai aspettato prima di tornare in pari? Di cosa hai vissuto nel mentre?

Ricapitolando: non sei un trader professionista, non hai mai letto un libro sulla psicologia del trading e mi offendi perché dico che la "psicologia del trading" è inutile?
Ok, dai... ti sarà sfuggita la frizione.

Ti rispondo:
Nel 2008 sono andato in negativo di circa 16K. Avevo in portafoglio alcuni energetici italiani e USA.
Come ho reagito? Ero uno studente e sapevo che la perdita non mi avrebbe fatto finire in strada. Quindi ero tranquillo, ti dico la verità.

Tuttavia, da allora prendo queste precauzioni, visto che ho una famiglia:

1) Dal guadagno annuale ricavo uno stipendio mensile fisso. Il resto lo vincolo in un conto deposito vincolato, in modo da avere un cuscinetto di salvezza in caso di perdite.

2) Al day trading affianco un portafoglio a lungo termine. Questo, oltre a diversificare, mi serve per avere la sensazione di fare qualcosa, anche se ho chiuso in profitto tutte le posizioni in apertura e non ho nulla da fare tutto il giorno. L'overtrading è un mio problema.

3) Ho sviluppato strategie più efficienti per la gestione del rischio.

Utilizzando queste semplici regole, ho recuperato e sono andato alla grande per 7 anni... fino a quando un Venerdì sera intorno alle 10.20 è saltata la corrente. Avevo la posizione ancora aperta. Il tempo di cercare gli occhiali, andare al pannello, far uscire il cane che era entrato in casa, riaccendere il pc... mercato chiuso. Lunedì il disastro, -30K.

Come ho reagito:
Ho comprato un gruppo di continuità.

Questo per dire: rischiando poco, il trading diventa un lavoro come tutti gli altri. Si può sbagliare, ma generalmente si può anche rimediare.
I casi che tu citi, più che di psicologia riguardano la psicopatologia del trading. Sembrano quasi dei disturbi post-traumatici da trading.
E sarebbe bene fermarsi prima di arrivare a quel punto.

Quello che io critico, è l'attuale moda, di considerare questa fantomatica psicologia del trading come un mezzo per migliorare la propria profittabilità.
Quando si va ad indagare bello specifico si nota che la maggior parte dei teorici di questa "disciplina" sono sono neuroscienziati, ma coach, trainer PNL, guru del trading ed altre figure professionali non ben definite.


Ecco che allora la psicologia del trading diventa una fuffa meltiforme che non dice sostanzialmente un c****. Opinioni su opinioni di gente che magari non è nemmeno profittevole e non sa operare.

Al larghe spanne, io concordo che le scienze cognitive siano interessanti da analizzare. Il prezzo di una azione, alla fine, rappresenta la "percezione" che si ha sul valore di una azienda. Tuttavia, anche in questo caso, per studiare il fenomeno occorre formalizzarlo in modo statistico: sentiment analysis, analisi fattoriale etc etc etc.


Io la penso così. Poi ognuno faccia quel che vuole.
Ciao
 
Ricapitolando: non sei un trader professionista, non hai mai letto un libro sulla psicologia del trading e mi offendi perché dico che la "psicologia del trading" è inutile?
Ok, dai... ti sarà sfuggita la frizione.

Ti rispondo:
Nel 2008 sono andato in negativo di circa 16K. Avevo in portafoglio alcuni energetici italiani e USA.
Come ho reagito? Ero uno studente e sapevo che la perdita non mi avrebbe fatto finire in strada. Quindi ero tranquillo, ti dico la verità.

Tuttavia, da allora prendo queste precauzioni, visto che ho una famiglia:

1) Dal guadagno annuale ricavo uno stipendio mensile fisso. Il resto lo vincolo in un conto deposito vincolato, in modo da avere un cuscinetto di salvezza in caso di perdite.

2) Al day trading affianco un portafoglio a lungo termine. Questo, oltre a diversificare, mi serve per avere la sensazione di fare qualcosa, anche se ho chiuso in profitto tutte le posizioni in apertura e non ho nulla da fare tutto il giorno. L'overtrading è un mio problema.

3) Ho sviluppato strategie più efficienti per la gestione del rischio.

Utilizzando queste semplici regole, ho recuperato e sono andato alla grande per 7 anni... fino a quando un Venerdì sera intorno alle 10.20 è saltata la corrente. Avevo la posizione ancora aperta. Il tempo di cercare gli occhiali, andare al pannello, far uscire il cane che era entrato in casa, riaccendere il pc... mercato chiuso. Lunedì il disastro, -30K.

Come ho reagito:
Ho comprato un gruppo di continuità.

Questo per dire: rischiando poco, il trading diventa un lavoro come tutti gli altri. Si può sbagliare, ma generalmente si può anche rimediare.
I casi che tu citi, più che di psicologia riguardano la psicopatologia del trading. Sembrano quasi dei disturbi post-traumatici da trading.
E sarebbe bene fermarsi prima di arrivare a quel punto.

Quello che io critico, è l'attuale moda, di considerare questa fantomatica psicologia del trading come un mezzo per migliorare la propria profittabilità.
Quando si va ad indagare bello specifico si nota che la maggior parte dei teorici di questa "disciplina" sono sono neuroscienziati, ma coach, trainer PNL, guru del trading ed altre figure professionali non ben definite.


Ecco che allora la psicologia del trading diventa una fuffa meltiforme che non dice sostanzialmente un c****. Opinioni su opinioni di gente che magari non è nemmeno profittevole e non sa operare.

Al larghe spanne, io concordo che le scienze cognitive siano interessanti da analizzare. Il prezzo di una azione, alla fine, rappresenta la "percezione" che si ha sul valore di una azienda. Tuttavia, anche in questo caso, per studiare il fenomeno occorre formalizzarlo in modo statistico: sentiment analysis, analisi fattoriale etc etc etc.


Io la penso così. Poi ognuno faccia quel che vuole.
Ciao

che la maggior parte dei teorici di questa "disciplina" NON sono neuroscienziati....
 
Ricapitolando: non sei un trader professionista, non hai mai letto un libro sulla psicologia del trading e mi offendi perché dico che la "psicologia del trading" è inutile?
Ok, dai... ti sarà sfuggita la frizione.

Ti rispondo:
Nel 2008 sono andato in negativo di circa 16K. Avevo in portafoglio alcuni energetici italiani e USA.
Come ho reagito? Ero uno studente e sapevo che la perdita non mi avrebbe fatto finire in strada. Quindi ero tranquillo, ti dico la verità.

Tuttavia, da allora prendo queste precauzioni, visto che ho una famiglia:

1) Dal guadagno annuale ricavo uno stipendio mensile fisso. Il resto lo vincolo in un conto deposito vincolato, in modo da avere un cuscinetto di salvezza in caso di perdite.

2) Al day trading affianco un portafoglio a lungo termine. Questo, oltre a diversificare, mi serve per avere la sensazione di fare qualcosa, anche se ho chiuso in profitto tutte le posizioni in apertura e non ho nulla da fare tutto il giorno. L'overtrading è un mio problema.

3) Ho sviluppato strategie più efficienti per la gestione del rischio.

Utilizzando queste semplici regole, ho recuperato e sono andato alla grande per 7 anni... fino a quando un Venerdì sera intorno alle 10.20 è saltata la corrente. Avevo la posizione ancora aperta. Il tempo di cercare gli occhiali, andare al pannello, far uscire il cane che era entrato in casa, riaccendere il pc... mercato chiuso. Lunedì il disastro, -30K.

Come ho reagito:
Ho comprato un gruppo di continuità.

Questo per dire: rischiando poco, il trading diventa un lavoro come tutti gli altri. Si può sbagliare, ma generalmente si può anche rimediare.
I casi che tu citi, più che di psicologia riguardano la psicopatologia del trading. Sembrano quasi dei disturbi post-traumatici da trading.
E sarebbe bene fermarsi prima di arrivare a quel punto.

Quello che io critico, è l'attuale moda, di considerare questa fantomatica psicologia del trading come un mezzo per migliorare la propria profittabilità.
Quando si va ad indagare bello specifico si nota che la maggior parte dei teorici di questa "disciplina" sono sono neuroscienziati, ma coach, trainer PNL, guru del trading ed altre figure professionali non ben definite.


Ecco che allora la psicologia del trading diventa una fuffa meltiforme che non dice sostanzialmente un c****. Opinioni su opinioni di gente che magari non è nemmeno profittevole e non sa operare.

Al larghe spanne, io concordo che le scienze cognitive siano interessanti da analizzare. Il prezzo di una azione, alla fine, rappresenta la "percezione" che si ha sul valore di una azienda. Tuttavia, anche in questo caso, per studiare il fenomeno occorre formalizzarlo in modo statistico: sentiment analysis, analisi fattoriale etc etc etc.


Io la penso così. Poi ognuno faccia quel che vuole.
Ciao

Ti si parla di mele e continui a parlare di pere. Prima di partire con le super*****le narcisiste dovresti leggere quello che scrivono gli altri ma sei troppo concentrato sul tuo ego per farlo.

Scrivi per una settimana di fila quello che farai a mercati chiusi il giorno dopo e vediamo quante ne azzecchi di day trading caro professionista...
 
Puoi studiare fino all'infinito, ma con tutto il rispetto, se non hai capitali sufficienti per mediare ai tuoi errori, sarai tagliato fuori dal mondo finanziario.. senza alcuna distinzione di sorta!!! Non lo dimenticare MAI;)

una delle prime massime che mi hanno inculcato.
"non può fare il capitalista chi non ha il capitale"
giusto giusto
saluti
 
IMBOTTIGLIA Chiedo scusa del refuso, ma il cabernet-franck sta facendo effetto.
 
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