Perchè il debito pubblico italiano è così elevato...!!!

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

CharlesIngalls

PUPPENTHEATER
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Ho trovato questo video... mi sembra molto interessante... da vedere... e commentare...!!! ;)

 
Io la farei molto più semplice ovvero c'è stato un trasferimento di ricchezza dallo stato ai cittadini in un determinato momento storico per cui lo stato ha più debiti dei servizi che ha erogato e i cittadini più risorse di quelle che si sono guadagnati.
 
Se chiedi al banchiere quanto vuole di interessi, il banchiere chiede molto.
Diciamo che hanno usato bene gli sgherri e la popolazione non ha ben chiaro cosa sia , nella realtà, la economia finanziari.
Fare soldi coi soldi al banchiere piace.
Piace molto.
 
Se chiedi al banchiere quanto vuole di interessi, il banchiere chiede molto.
Diciamo che hanno usato bene gli sgherri e la popolazione non ha ben chiaro cosa sia , nella realtà, la economia finanziari.
Fare soldi coi soldi al banchiere piace.
Piace molto.

Yep, detto efficacemente.
 
L'impressionante e tragico raddoppio del debito in dieci anni si deve alla follia di bankitalia che come si è potuto constatare in tempi anche più recenti è una istituzione sovradimensionata che ha regolarmente causato una serie di danni.
Da quando fecero fuori il grande Paolo Baffi si sono convertiti di fatto in una organizzazione privata anti italiana.
 
Venire a conoscenza che CDP
è unico intermediario finanziario che non applica la legge Bersani la dice lunga sul problema debito.
Il sospetto è che faccia tanto comodo a qualcuno che lo stato abbia un bel debito e che vengano spremuti ben bene i suoi cittadini.
Alla fine, come dicono i colti, è solo un cambio di tasca fatto fare ai soldi.
Non è chissà cosa, è solo questo.
 
qualche chiarimento:

1) il debito pubblico italiano iniziò a salire in maniera rapida già parecchi anni prima del cosiddetto divorzio tesoro-banca d'italia

2) l'italia nel periodo di grande crescita del debito ha avuto per quasi 30 anni consecutivi (1962-1992 circa, controllate le date) deficit primario, ovvero sarebbe stata in deficit anche ad interessi zero; e questo è molto significativo, soprattutto se in anni di tassi elevati.
Quindi sostenere che la causa dell'incremento del debito pubblico fu il costo per interessi è ERRATO. Vi fu un costo per interessi, come ovvio, ed un lungo periodo di spesa pubblica elevata

3) Parliamo pure della componente interessi:
L'idea secondo la quale il problema fu il divorzio è molto debole, per vari motivi, primo tra tutti il fatto che la possibilità di contenere il debito tramite tassi reali bassi o negativi è limitata, oppure legata a scelte (limiti sui movimenti di capitali, obbligo all'acquisto di debito pubblico italiano ecc) ed il mondo nei decenni passati è cambiato, restare uno dei pochi paesi evoluti a forzare l'acquisto di debito locale e a limitare il flusso di capitali sarebbe stato impossibile...volendo restare un paese evoluto.
In un mondo con flussi di capitali liberi, contano i tassi reali, e l'italia non può che seguire quel che accade nel mondo, in particolare negli Usa ed i tassi reali negli usa salirono vertiginosamente nei primi anni 80. Il fed funds negli usa rimase diventò improvvisamente e rimase maggiore dell'inflazione Usa di vari punti percentuali per parecchi anni, a partire dal 1980 circa e gli altri paesi del mondo banalmente seguirono, poichè i capitali inseguono i migliori tassi reali, a rischiosità simile. Questo è ciò che è avvenuto e continuare a dire che vi fu il divorzio e quindi il debito esplose per via del costo degli interessi non più contenuto dalla bc italiana è errato intanto nei numeri, poichè il debito iniziò a salire prima e perchè vi sarebbe stato deficit anche senza interessi, per circa 30 anni, mica 2 o 3. E poi è errato perchè comunque, con maggiore o minore intervento della bc, i capitali inseguono tassi reali, di cui sopra.

A me pare però che il problema sia stato essenzialmente l'uso di quei deficit, se l'italia si fosse modernizzata, se avesse risolto il problemi del sud, creato infrastrutture ed una scuola di qualità, magari sarebbe anche stato positivo fare quei deficit.

Il problema è il deficit unito a scelte di utilizzo del tutto improduttive ed anti-crescita. Se il deficit è usato largamente per ingrossare la burocrazia che ostacola lo sviluppo o per mandar in pensione a 35 anni o per dar redditi di cittadinanza (fra l'altro a chi in gran parte già lavora), ecco che si creano problemi.

Si nota anche che i maggiori sostenitori dell'opportunità di far deficit, monetizzare ecc sono poi tipicamente i sostenitori di un pessimo uso di quelle scelte (redditi di cittadinanza, svalutare ed inflazionare per fottere i bondisti...)
 

Allegati

  • cpi-SERIE_STORICHE_PER_SITO_FINALE(2).xlsx
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Teniamo anche presente che il deficit è stato utilizzato non per costruire infrastrutture e fonti di ricchezza ma per foraggiare quella stessa macchina statale improduttiva e che per di più continua a fagocitare anche ricchezze di settori sani e produttivi.
 
certo, infatti secondo me i 3 punti chiave sono stati:

1) deficit (anche primario, ovvero saremmo stati in deficit anche senza pagar interessi per 28 anni di fila)

2) Tassi reali notevolmente positivi dal 1981 in poi negli Usa (e di conseguenza negli altri paesi del mondo)

3) Scarsa qualità della spesa pubblica e progressiva perdita di competitività
 
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