Perchè lavorare se poi bisogna morire.

ma + servizi per i bambini delle donne impegnate nei lavori e non solo di casa neh?
tipo quella minkiata che aveva fatto Olivetti così tanto per esempio e credo anche qualche altro un poco di anni fa
per me un salario per la casalinga è funzionale ad un discorso demografico (e non solo), ma non per rendere la donna moderna più libera di parcheggiare i figli in un nido, dunque direi di no; poi vedo che ci sono così tante cretinette felici di lavorare per pagare benzina, parcheggi ed asili.....falle fare allora...
 
Tratto un argomento molto spinoso per il regime capitalista dove l'Italia è dentro fino al collo.
L'Italia non è mai stato un paese capitalista. Ci sono dei capitalisti, certo. Ma è diverso.

Di fatto suona piuttosto comico per un paese dove oltre l'80% dei voti vanno a partiti socialisti.

Ma a parte questo dettaglio minore, il "lavoro" non è mai stato nelle corde del pensiero capitalista. Quanto invece in quello socialista.

Basta leggere l'art. 1 della Costituzione (socialista) italiana.

Poi ok, oggi anche il socialismo non è più quello di una volta ... oggi sono tutti intellettuali che in casa devono schivare le librerie ...

Articolo pubblicato in una rivista cattolica. Io l'ho trovato piuttosto vuoto.
la maggior parte della gente lavora perchè ha figli da mantenere e debiti...
I figli non possono mai in nessun caso essere considerati un debito.
Ah sì, io sono uno che ha sempre fatto lavori che amavo.
 
Tratto un argomento molto spinoso per il regime capitalista dove l'Italia è dentro fino al collo.
Praticamente chi non lavora per scelta/voglia è considerato un sovversivo.

Recentemente ho incontrato un mio parente malato terminale negli ultimissimi giorni della sua vita e mi diceva con l'amaro in bocca, il perchè ha lavorato tantissimo nella sua vita per poi dover morire e diventare cenere.
(Le risposte si lavora per i propri figli e nipoti sono ridicole perchè anche loro inevitabilmente moriranno).
Lui era un piccolissimo artigiano (al massimo ha avuto 3 operai sotto di lui contemporaneamente), ha sempre lavorato per una vita per conto terzi (il peggio del peggio possibile), praticamente lavorava un numero di ore alla settimana impressionante.
Purtroppo per lui ci è arrivato fuori tempo massimo a capire che la vita è già dura di per se, se poi bisogna lavorare, Ciao Pep!
Io ci sono arrivato da anni.

Tanto sapete che in Italia nessuno muore di fame e ora che vi sbattano fuori se non pagate l'affitto/oppure le spese condominiali passano anni e anni, nemmeno soffrite il freddo visto che il riscaldamento è centralizzato.
Avevo un box in uno stabile per sbattere fuori uno che non pagava (aveva un ristorante) ci abbiamo messo non so quanti anni forse 10 (forse anche di più), ristorante all'asta diverse volte, e ha lasciato un buco più che buco voragine, solo io di box avrò pagato di spese in più 500 euro, non vi dico gli appartamenti da 100 metri quanto hanno pagato:clap::clap:OK!:o
Si lavora per non morire 2 volte.
 
Si, perché sono il presente e il futuro, i giovani lavorano quindi sono contribuenti netti e spendono molto per mandare avanti la famiglia (i bambini hanno un valore sociale per tutti), la vecchina spesso non ha neanche versato i contributi, è totalmente a carico del sistema.

E' difficile far capire questa cosa in Italia, i giovani dovrebbero avere la precedenza, non i vecchi.
Sì ma vedi, il problema della gioventù è che finisce prima ancora di aver capito che ci sei passato.
E ti trovi in fondo alla coda. Di nuovo. ;)
 
invece che allevare e mantenere un ragazzo da 0 a 18 anni se ne può importare uno già diplomato e inserirlo in produzione dopo 6 mesi di corsi vari. con un risparmio notevole.
basterebbe selezionare l'immigrazione e far entrare quelli di cui abbiamo bisogno
Impossibile. Questa selezione è esclusiva dei paesi nordici.

Spiacente ma l'Italia non si era prenotata. Ora tenetevi le ciofeche. :o
 
In tutto il mondo occidentale l’industria e l’agricoltura ,ovvero i settori che producono beni reali ,pesano sul PIL per un 25% ,se l’economia non cresce è perché non crescono i servizi mica perché la produzione industriale e agricola si è spostata in altri paesi ; il problema fondamentale dell’Italia è l’eccesso di tassazione e contribuzione ,se si lasciasse più soldi nelle tasche dei contribuenti ,l’economia crescerebbe ,certo per farlo bisognerebbe quantomeno tagliare tante spese delle Stato e tanti dipendenti pubblici che,per quanto produttivi ,finiscono per non creare vera ricchezza
quando l'italia cresceva era trainata dall'industria, non dai servizi
la ricchezza di un paese deriva da primario e secondario, il terziario produce ricchezza solo se vende i suoi servizi all'estero. un notaio produce un mucchio di pil ma la sua influenza sulla ricchezza nazionale è la stessa del figlio che riceve la paghetta settimanale. un operaio è molto più redditizio per il paese
 

una spintarella per aiutare chi è sull'orlo del precipizio
 
quando l'italia cresceva era trainata dall'industria, non dai servizi
la ricchezza di un paese deriva da primario e secondario, il terziario produce ricchezza solo se vende i suoi servizi all'estero. un notaio produce un mucchio di pil ma la sua influenza sulla ricchezza nazionale è la stessa del figlio che riceve la paghetta settimanale. un operaio è molto più redditizio per il paese


parole dure ma vere

una nazione che si basa sui servizi ha il declino assicurato
 
Sì ma vedi, il problema della gioventù è che finisce prima ancora di aver capito che ci sei passato.
E ti trovi in fondo alla coda. Di nuovo. ;)

proprio per questo spaccarsi i maroni tutta la vita non ha alcun senso
sembra una stupidata ma ad un certo punto ti rendi conto che il tempo sembra passare al doppio della velocità
è una sensazione stranissima rispetto a quando lo percepivi da adolescente o da 20 enne
 
proprio per questo spaccarsi i maroni tutta la vita non ha alcun senso
sembra una stupidata ma ad un certo punto ti rendi conto che il tempo sembra passare al doppio della velocità
è una sensazione stranissima rispetto a quando lo percepivi da adolescente o da 20 enne
sto pensando a quell'operaio di 73 anni morto a suviana....
a 73 anni,ancora lavorava?
 
sto pensando a quell'operaio di 73 anni morto a suviana....
a 73 anni,ancora lavorava?


si può lavorare anche oltre se ti piace veramente farlo anzi più sali di età e più non pensare a nulla è debilitante mentalmente
tante persone vanno in pensione felici e dopo poco tempo entrano in depressione
alla fine diventi lo scarto della società e hai la certezza di essere nella parte conclusiva della vita
se non sei più che preparato è terrificante
 
si può lavorare anche oltre se ti piace veramente farlo anzi più sali di età e più non pensare a nulla è debilitante mentalmente
tante persone vanno in pensione felici e dopo poco tempo entrano in depressione
alla fine diventi lo scarto della società e hai la certezza di essere nella parte conclusiva della vita
se non sei più che preparato è terrificante
uno puo' sempre venire a scrivere cacate sul fol, come faccio io :D
iscritto nel 2005 e ritirato dal lavoro nel 2008
in pensione ci sarei andato nel 2018
 
Ultima modifica:
gli incidenti possono sempre capitare, mi ricordo un anno in cui un mio cugino piu' piccolo di me prese il volante del trattore ed ando' giu per il fosso ed io non rimasi indifferente, mi aggrappai alla ruota posteriore e forse con questa mossa impedii al trattore di rovesciarsi e questo ando' su per l'altro lato del fosso....che era piu' in basso di un metro
se si ribaltava ci saremmo ammazzati in due ma non potevo rimanere indifferente e fummo fortunati, il trattore non si rovescio'
 
uno puo' sempre venire a scrivere cacate sul fol, come faccio io :D
iscritto nel 2005 e ritirato dal lavoro nel 2008
in pensione ci sarei andato nel 2018


ci sono soggetti che a casa non sanno cosa fare
 
sto pensando a quell'operaio di 73 anni morto a suviana....
a 73 anni,ancora lavorava?
Da quel che si legge: era un ex-dipendente di Enel in pensione che che si era aperto una PIVA e faceva consulenze per talune lavorazioni particolari.
 
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