San Siro
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Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un elenco di economisti favorevoli e contrari allo strumento dell'Helicopter Money.
Nella lista dei favorevoli, con mia grande sorpresa, c'era Guido Tabellini.
Però, ripensandoci, sorprendentemente ma non tanto. Tabellini disse, in coda a un'intervista al Corriere, che se le cose andavano avanti così sarebbe stato più conveniente per l'Italia uscire dall'Euro.
Non si può che essere d'accordo con Tabellini su tutta la linea.
Non starò a spiegare qui che cosa si intende con Helicopter Money, ricorderò solo la filosofia che lo sottende: ovvero fornire mezzi di spesa a chi non li ha, in modo che il denaro entri subito in circolo e rilanci l'economia.
La scelta fatta finora è invece quella opposta, stimolare non la domanda ma l'offerta, ad esempio con quel QE che fa parte delle politiche già tentate a suo tempo in Giappone senza successo, e che si sono confermate inutili anche alle nostre latitudini.
Esiste già un progetto molto ben pensato e articolato per uscire dalla crisi con uno strumento di questo tipo, ovvero l'emissione di Certificati di Compensazione Fiscale.
Lo trovate nel libro "Per una moneta fiscale gratuita", liberamente scaricabile, a cui vi rinvio.
Il progetto è esente da difetti e si basa sul presupposto che l'ammontare di denaro (non a corso forzoso) distribuito sotto forma di Certificati liberamente scambiabili (e utilizzabili allo scadere di due anni per pagare le tasse e qualunque altro obbligo verso la pubblica amministrazione) ripaghi in tutto o in buona parte la riduzione delle entrate fiscali con i maggiori gettiti generati dalla crescita economica intervenuta nel corso del biennio.
Ribadisco che il progetto è esente da difetti e sta in piedi anche dal punto di vista legale, ovvero dei vincoli europei, tanto che nel sottotitolo gli autori ci tengono a far sapere che non vogliono uscire dall'euro, anzi, la loro proposta cerca al contrario di risolvere le tensioni che stanno spaccando la moneta unica.
La mia idea è invece differente. Ovvero, emissione di moneta con demurrage, cioè una moneta che perde una parte del suo valore a intervalli regolari, fino ad azzerarsi se non viene spesa entro un certo lasso di tempo.
Lo scopo di questa innovazione è evidente: il demurrage stimola la circolazione di questo tipo di moneta, che può essere usata per qualsiasi transazione ma non può servire come riserva di valore.
La proposta originale di Silvio Gesell, l'inventore di questa forma di moneta, prevedeva un deprezzamento piuttosto blando. Io penso invece a una perdita dell'1% ogni settimana. In breve, l'emissione scompare dopo due anni.
Sia la proposta dei Certificati di Compensazione Fiscale che il mio adattamento non risolvono il problema degli stimoli fiscali in economie aperte e in assenza di coordinamento macroeconomico con gli altri Stati. In altre parole, una parte dello stimolo andrà a beneficiare paesi terzi, Germania in primis. Ma tant'è, l'architettura dell'Euro è questa roba qua, è fatta per creare disuguaglianze e tarpare la crescita, come di dati aggregati europei degli ultimi vent'anni dimostrano ogni ragionevole dubbio.
La proposta dei Certificati di Compensazione è legale, la mia no. Ma pensa che sia una foglia di fico. Se i Certificati dovessero funzionare, sarebbe la dimostrazione che l'Euro non funziona e continuare a mantenerlo sarebbe forse l'atto più folle mai registrato nella storia dell'umanità.
Questo è quanto.
Nella lista dei favorevoli, con mia grande sorpresa, c'era Guido Tabellini.
Però, ripensandoci, sorprendentemente ma non tanto. Tabellini disse, in coda a un'intervista al Corriere, che se le cose andavano avanti così sarebbe stato più conveniente per l'Italia uscire dall'Euro.
Non si può che essere d'accordo con Tabellini su tutta la linea.
Non starò a spiegare qui che cosa si intende con Helicopter Money, ricorderò solo la filosofia che lo sottende: ovvero fornire mezzi di spesa a chi non li ha, in modo che il denaro entri subito in circolo e rilanci l'economia.
La scelta fatta finora è invece quella opposta, stimolare non la domanda ma l'offerta, ad esempio con quel QE che fa parte delle politiche già tentate a suo tempo in Giappone senza successo, e che si sono confermate inutili anche alle nostre latitudini.
Esiste già un progetto molto ben pensato e articolato per uscire dalla crisi con uno strumento di questo tipo, ovvero l'emissione di Certificati di Compensazione Fiscale.
Lo trovate nel libro "Per una moneta fiscale gratuita", liberamente scaricabile, a cui vi rinvio.
Il progetto è esente da difetti e si basa sul presupposto che l'ammontare di denaro (non a corso forzoso) distribuito sotto forma di Certificati liberamente scambiabili (e utilizzabili allo scadere di due anni per pagare le tasse e qualunque altro obbligo verso la pubblica amministrazione) ripaghi in tutto o in buona parte la riduzione delle entrate fiscali con i maggiori gettiti generati dalla crescita economica intervenuta nel corso del biennio.
Ribadisco che il progetto è esente da difetti e sta in piedi anche dal punto di vista legale, ovvero dei vincoli europei, tanto che nel sottotitolo gli autori ci tengono a far sapere che non vogliono uscire dall'euro, anzi, la loro proposta cerca al contrario di risolvere le tensioni che stanno spaccando la moneta unica.
La mia idea è invece differente. Ovvero, emissione di moneta con demurrage, cioè una moneta che perde una parte del suo valore a intervalli regolari, fino ad azzerarsi se non viene spesa entro un certo lasso di tempo.
Lo scopo di questa innovazione è evidente: il demurrage stimola la circolazione di questo tipo di moneta, che può essere usata per qualsiasi transazione ma non può servire come riserva di valore.
La proposta originale di Silvio Gesell, l'inventore di questa forma di moneta, prevedeva un deprezzamento piuttosto blando. Io penso invece a una perdita dell'1% ogni settimana. In breve, l'emissione scompare dopo due anni.
Sia la proposta dei Certificati di Compensazione Fiscale che il mio adattamento non risolvono il problema degli stimoli fiscali in economie aperte e in assenza di coordinamento macroeconomico con gli altri Stati. In altre parole, una parte dello stimolo andrà a beneficiare paesi terzi, Germania in primis. Ma tant'è, l'architettura dell'Euro è questa roba qua, è fatta per creare disuguaglianze e tarpare la crescita, come di dati aggregati europei degli ultimi vent'anni dimostrano ogni ragionevole dubbio.
La proposta dei Certificati di Compensazione è legale, la mia no. Ma pensa che sia una foglia di fico. Se i Certificati dovessero funzionare, sarebbe la dimostrazione che l'Euro non funziona e continuare a mantenerlo sarebbe forse l'atto più folle mai registrato nella storia dell'umanità.
Questo è quanto.