Piani di incentivazione in equity

marcys

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Qualcuno ha avuto esperienze con startup e piani di incentivazione in equity, ad esempio con stock option?
L'obiettivo è quello di attribuire il 20% delle quote ad un amministratore ma con un vesting suddiviso in 4 anni ed una maturazione della quota ogni 6 mesi (quindi il 2,5% semestrale). Clausola di vesting: l'amministratore rimanga a lavorare nella società.
Qualcuno sa se è prevedibile direttamente nello statuto con l'atto di costituzione, oppure se è necessario fare qualche modifica in seguito?

Grazie in anticipo
 
Stando alle disposizioni del ministero credo che sia possibile prevedere una modifica dello statuto per inserire i piani di incentivazione equity.

Nella guida del Ministero dello Sviluppo Economico si legge

Per quanto riguarda gli adempimenti strettamente procedurali, i Piani di Incentivazione Equity richiedono generalmente i seguenti adempimenti societari:

convocazione del consiglio di amministrazione per l’esame e la delibera del seguente ordine del giorno:

a. adozione di un Piano di Incentivazione Equity;
b. descrizione delle modalità di attuazione del Piano di Incentivazione Equity;
c. predisposizione del regolamento del Piano di Incentivazione Equity;
d. convocazione dell’assemblea dei soci.

convocazione di un’assemblea straordinaria dei soci per l’esame e la delibera del seguente
ordine del giorno:

a. adozione di un nuovo testo di statuto sociale che preveda l’emissione di strumenti finanziari partecipativi, le prestazioni di servizi e d’opera professionale a titolo di conferimenti a fronte dell’assegnazione di strumenti finanziari, gli aumenti di capitale
destinati a terzi, ove non già previsti;
b. adozione di delibere attuative del Piano di Incentivazione Equity (aumento di capitale sociale in caso di emissione di azioni o quote; modifica dello statuto);
c. approvazione del regolamento del Piano di Incentivazione Equity.

convocazione di un’assemblea ordinaria dei soci per l’esame e la delibera del seguente
ordine del giorno:
a. acquisto di azioni o quote proprie e successiva loro cessione
 
Hai ragione, però nello statuto bisogna solo prevederlo, poi il meccanismo di attuazione non è così chiaro.

Aggiungo un altro quesito.
Secondo voi è valido il contratto preliminare, depositato in sede di costituzione della società, con il quale un socio si impegna a ricedere le sue quote agli altri soci al valore nominale nel caso in cui egli smetta di lavorare per la società (per causa a lui imputabile)?
 
Si di chiaro c'è poco, come sempre capita.
Non sono un esperto legale, ma credo che un contratto del genere sia ai limiti della nullità. Forse con l'introduzione di un riferimento temporale relativo ai tempi di possibile recessione del socio e dell'inserimento di un eventuale rivalutazione economica delle quote (quindi non nominale puro) in caso di andamento positivo dell'attività, la cosa sarebbe più fattibile.
Ma il ricorso al classico vesting + cliff non ti potrebbe andare bene come soluzione?
Questo almeno è disciplinato.
 
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