polizza vita che trovate in Posta

FaGal

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Non costituisce una sollecitazione all'investimento quanto segue ma spunto di informazione ed analisi degli utenti sul forum

PENSIONE INTEGRATIVA. Arriva Postaprevidenza Valore
28/09/2005 - 17:28


Il gruppo Poste Italiane investe nella previdenza degli Italiani: in 3.000 Uffici Postali distribuiti sull'intero territorio nazionale è adesso possibile costruirsi una pensione integrativa attraverso "Postaprevidenza Valore" il nuovo prodotto che Postevita, la compagnia assicurativa del Gruppo Poste Italiane, ha specificatamente realizzato allo scopo.

Postaprevidenza Valore è una forma individuale pensionistica, complementare a quella obbligatoria, riservata ai titolari di Conto BancoPosta, che già a partire da un versamento minimo mensile di 50 euro garantisce, una volta raggiunta l'età della pensione, una rendita vitalizia mensile che si rivaluta ogni anno, reversibile, a scelta, anche sul coniuge.
Quanto versato, aumentato degli interessi maturati, costituisce la base per il calcolo della rendita integrativa che mese dopo mese, dal momento della pensione e per tutta la vita, verrà accreditata sul conto BancoPosta del cliente. Il capitale che si matura nel tempo è sempre garantito e gode della sicurezza di una rivalutazione certa grazie a una gestione che investe principalmente in titoli di stato e in obbligazioni di solida affidabilità creditizia.

Il piano dei versamenti programmati è assolutamente libero ed è possibile modificarlo, integrarlo, sospenderlo e riattivarlo in qualsiasi momento, senza alcun obbligo e senza incorrere a forme di penalizzazione. Una soluzione flessibile, accessibile alle esigenze ed alle possibilità di ognuno. Il prodotto postale beneficia inoltre delle agevolazioni fiscali previste dal D.L. 47/2000 (possibilità di dedurre i premi versati ogni anno fino al 12% del reddito con il limite massimo di € 5.164,57).

Per conoscere gli uffici abilitati chiamare il numero verde 803.160 o consultare il sito internet www.poste.it


http://www.helpconsumatori.it/news.php?id=3325
 
Poste lancia "Postaprevidenza valore"
11//10/2005

'Postaprevidenza Valore' è la nuova forma individuale pensionistica, complementare a quella obbligatoria, riservata ai titolari di conto BancoPosta.

Il nuovo prodotto è stato realizzato da Postevita, la compagnia assicurativa del Gruppo Poste Italiane. In 4 mila uffici postali di tutta Italia, già a partire da un versamento minimo mensile di 50 euro, 'Postaprevidenza Valore' garantisce, al raggiungimento dell'età della pensione, una rendita vitalizia mensile che si rivaluta ogni anno ed è reversibile, a scelta, anche sul coniuge.

Quanto versato è aumentato degli interessi maturati e costituisce la base per il calcolo della rendita integrativa che mensilmente, dal momento della pensione, verrà accreditata in tutta sicurezza sul conto BancoPosta del cliente.

Il piano degli investimenti programmati è libero ed è possibile modificarlo, integrarlo, sospenderlo e riattivarlo in qualsiasi momento senza alcun abbligo e senza incorrere a forme di penalizzazione. Postaprevidenza Valore beneficia delle agevolazioni fiscali previste.

Fonte: Adnkronos
 
Poste Italiane: vendute già 5.200 nuove polizze integrative
03/11/2005

I 'paguri' convincono i giovani italiani a scegliere la previdenza integrativa.

Lo spot dei due giovani che abbordano due ragazze sulle spiaggia, che riconoscendoli gli chiedono spiegazioni sulla nuova polizza integrativa di Poste Italiane, ha fatto breccia nel cuore di 5.200 italiani che hanno già sottoscritto 'Posta Previdenza Valore', di cui 3.100 solo nei primi 25 giorni di ottobre.

L'età media dei sottoscrittori, infatti, è di 35 anni rispetto ai 45 anni del resto dei prodotti previdenziali.

Postaprevidenza Valore è una forma individuale pensionistica, complementare a quella obbligatoria, riservata ai titolari di Conto BancoPosta, che già a partire da un versamento minimo mensile di 50 euro garantisce, una volta raggiunta l'età della pensione, una rendita vitalizia mensile che si rivaluta ogni anno, reversibile, a scelta, anche sul coniuge.
 
FabioGalletti ha scritto:
Poste Italiane: vendute già 5.200 nuove polizze integrative
03/11/2005

I 'paguri' convincono i giovani italiani a scegliere la previdenza integrativa.

Lo spot dei due giovani che abbordano due ragazze sulle spiaggia, che riconoscendoli gli chiedono spiegazioni sulla nuova polizza integrativa di Poste Italiane, ha fatto breccia nel cuore di 5.200 italiani che hanno già sottoscritto 'Posta Previdenza Valore', di cui 3.100 solo nei primi 25 giorni di ottobre.

L'età media dei sottoscrittori, infatti, è di 35 anni rispetto ai 45 anni del resto dei prodotti previdenziali.

Postaprevidenza Valore è una forma individuale pensionistica, complementare a quella obbligatoria, riservata ai titolari di Conto BancoPosta, che già a partire da un versamento minimo mensile di 50 euro garantisce, una volta raggiunta l'età della pensione, una rendita vitalizia mensile che si rivaluta ogni anno, reversibile, a scelta, anche sul coniuge.


la società che ogni settimana analizza le polizze su Plus ha analizzato anche questo fip.
c'è tutto nel suo sito
 
Le soluzioni previdenziali di Poste Italiane
15 Novembre 2005

Dietro l'ennesimo rinvio della riforma del Tfr, lo scontro sul diverso trattamento riservato ai fondi pensione chiusi e alle polizze assicurative. La partita finale sulla riforma, destinata a far decollare la previdenza complementare in Italia, si giocherà questo giovedì in sede del Consiglio dei Ministri. A tenere gli occhi puntati sulle sorti della legge delega, anche il Gruppo Poste Italiane che, forte di una rete capillare, offre un'ampia gamma di prodotti, creati per rispondere all'interrogativo con cui sono ora alle prese milioni di lavoratori: come costruirsi una rendita vitalizia adatta alle proprie esigenze? Come fare a scegliere un valido strumento pensionistico integrativo?

Le Poste Italiane detengono il 6,7% del mercato assicurativo vita italiano e, nel primo semestre 2005, si sono posizionate al secondo posto per ammontare di premi vita collocati. Di recente, il gruppo ha lanciato Postaprevidenza Valore. Si tratta di una cosiddetta Fip, Forma individuale pensionistica, vale a dire di un contratto di assicurazione sulla vita a premi ricorrenti, con regime fiscale e tassazione identici a quelli dei fondi pensione complementari: permette, infatti, di scaricare dalle tasse tutti i versamenti annui effettuati, fino a 5.164,57 euro con un massimo del 12% del proprio reddito. Postaprevidenza prevede un versamento minimo mensile di 50 euro ed un piano di investimento che, dopo il primo anno, può essere integrato, sospeso e riattivato senza penalizzazioni. Arrivati all'età pensionabile, il prodotto garantisce una rendita vitalizia mensile, reversibile solo sul coniuge. Un prodotto, questo, che però non convince tutti: stando ad una proiezione della rete di consulenza Consultique, data la struttura dei costi del prodotto e la gestione a basso rischio, il risultato finale per il sottoscrittore risulterebbe penalizzante. La gestione di Postaprevidenza garantisce un rendimento minimo dell'1,5% annuo, con una performance complessiva non di molto superiore.

Al link potete udire la trasmissione e scaricarla
http://www.radio24.ilsole24ore.com/...ch&anno=2005&mese=11&subSezId=9730&sezId=9730
 
io rimango sempre convinto che le banche devono fare le banche, le assicurazioni le assicurazioni, e le poste le poste. Soprattutto le poste mi fan rabbrividire.
 
Cìè un punto cardine dell'intervista che è assurdo ma è uno dei perni su cui ruota l'informazione in materia di previdenza integrativa: Lo stato ha deciso di fare un passo indietro e quindi bisogna pensare al futuro. NON E' VERO. Anche l'altro giorno su Officine giuridiche un tizio chiede ma con lo stipendio di oggi mi conviene avere una pensione integrativa, visto che lo Stato ... Sono stati di ignoranza indotta.

1 Lo Stato non "taglia" la spesa pensionistica in ragione della previdenza integrativa (eventuali tagli non dipenderanno da questo)
2 L'alternativa è tra lasciare il Tfr dove sta o stornarlo a beneficio di un fondo o polizza (attendere il completamento della riforma prima di sottoscrivere i prodotti), essendo significativa la variabile fiscale
3 il TFR maturato (cioé prima della adesione) non verrà destinato alla previdenza ma solo quello maturando a seguito dell' adesione
4 FESTINA LENTE
 
PosteVita: premi leggeri, ma costi pesanti 15/11/2005
di redazione

Bastano 50 euro al mese per Postaprevidenza valore, il Piano pensionistico venduto da Poste Italiane. Una soluzione alla portata di tutti, ma penalizzante per l’alto livello delle spese


Solo 50 euro al mese per farsi una pensione integrativa. Un’idea allettante, soprattutto per i più giovani. E infatti già diverse migliaia di italiani hanno sottoscritto Postaprevidenza Valore, il Pip – Piano individuale pensionistico lanciato da PosteVita, la compagnia di assicurazione di Poste Italiane alla fine di settembre: già il 25 ottobre le adesioni erano oltre 3 mila, con un’età media dei sottoscrittori di 35 anni (per gli altri prodotti previdenziali è di 45 anni).

Cosa offre il prodotto? La prestazione finale è una rendita, da riscuotere una volta raggiunta l'età della pensione: può trattarsi di una rendita vitalizia per il sottoscrittore (pagata cioè per tutta la vita, a partire dal momento in cui va in pensione); di una rendita reversibile alla morte dell’assicurato a un’altra persona; e infine di una rendita certa per cinque o dieci anni che diventa, alla fine del periodo, vitalizia. Ovviamente, a parità di capitale accumulato, l’assegno mensile sarà diverso a seconda della formula scelta.

Per ottenere la rendita, si versano premi per un periodo minimo di cinque anni. L’importo minimo dei premi è come detto, estremamente contenuto: si parte da 50 euro al mese, o da 600 euro all’anno.

Il prodotto, distribuito in 3 mila uffici postali, è riservato ai correntisti BancoPosta.

Fin qui tutto molto interessante. Il problema, una volta di più quando si tratta di Pip, sta nei costi, un tema che già la Covip, la Commissione di vigilanza sulla previdenza integrativa, ha sollevato più volte: i Piani individuali sono, nella media, troppo costosi per i risparmiatori. E Postaprevidenza Valore non fa eccezione.

Secondo un’analisi realizzata da Consultique, il capitale accumulato in 30 anni, versando il premio minimo di 600 euro all’anno, sarebbe, nell’ipotesi di un rendimento del 4 per cento annuo e tenendo conto di tutti i costi che gravano sul contratto, di 27.400 euro. Ebbene, in assenza di costi tale capitale sarebbe di poco meno di 35 mila euro (per l’esattezza, 34.997 euro). L’ipotesi di rendimento al 4 per cento può essere considerata realistica visto che la gestione prevede un 15 per cento massimo di investimento in azioni, e dunque un portafoglio prevalentemente obbligazionario: e il rendimento delle obbligazioni, oggi, è del 3,5 per cento lordo sul lungo termine.

Vediamo dunque in dettaglio di quali costi si tratta:
sui premi versati viene trattenuta una commissione che è pari al 3,25 per cento per i primi tre anni, al 3 per cento dal quarto al decimo anno, e al 2 per cento dall'undicesimo anno in poi. A questa si aggiungono costi fissi che sono pari a 5 euro per il primo versamento e per i premi annuali, e a 0,5 euro per quelli mensili.

Nel conto entrano infine le commissioni di gestione, che sono pari all’1,2 per cento annuo del rendimento della gestione separata: un rendimento lordo del 4 per cento, dunque, diventa un rendimento effettivo del 2,8 per cento annuo.


http://www.lamiafinanza.it/varticolo.aspx?c=14&s=14&a=857
 
Effetto Bancoposta, clienti in crescita nel 2004 sorpasso sui servizi tradizionali



I numeri sono quelli di una realtà ormai consolidata: al termine del primo semestre del 2005 Bancoposta ha superato i 4,4 milioni di conti correnti, con un incremento del 5,3% rispetto alla fine dello scorso anno. Già nel 2004 i ricavi di Bancoposta avevano superato il fatturato dei servizi postali di corrispondenza e comunicazione elettronica (telegrammi, fax e telex), il core business del gruppo.
Cresce il numero di clienti del Bancoposta, e cresce di pari grado l’offerta di servizi di finanziamento e di investimento, non sempre disponibili, tuttavia, presso tutti gli uffici postali.
Nel corso dell’ultimo anno sono stati resi disponibili prestiti personali e mutui, entrambi offerti in collaborazione con Deutsche Bank. Nel primo semestre di quest’anno sono state emesse 1,4 milioni di carte Postepay e oltre 5 milioni di carte di debito. Il successo di Postepay è legato alle sue caratteristiche e, soprattutto, alla sua semplicità: è una carta prepagata, ricaricabile, accettata come carta di credito negli esercizi che aderiscono al circuito Visa. È molto utilizzata, ad esempio, per il pagamento di acquisti online: oltre a consentire l’addebito della propria carta, si può ricaricare la postepay del venditore, soluzione molto apprezzata quando si acquista da un privato, ad esempio su Ebay.
Non a caso, la clientela di Bancoposta è per una buona parte giovane: il 35% si colloca nella fascia compresa tra i 18 e i 35 anni. Sul conto corrente la scelta degli uomini del marketing è caduta su un conto legato al concetto "pay per use": sono a pagamento le prime 60 registrazioni in conto, fino a un massimo di 30,99 euro l’anno.
Sul fronte del risparmio amministrato e gestito, la strategia adottata è stata quella di affiancare gradualmente prodotti di investimento più sofisticati ai prodotti tradizionali del risparmio postale. Così, accanto al Buono Fruttifero Postale, che compie oggi 80 anni ma continua ad essere uno degli strumenti di risparmio preferiti dalle famiglie italiane (sono 102 milioni i Buoni Postali in circolazione, per un controvalore di circa 163,3 miliardi di euro), sono stati via via introdotti strumenti maggiormente al passo con i tempi: dal 1999 le obbligazioni strutturate e le polizze vita a gestione separata, nel 2001 è stata la volta dei fondi comuni di investimento e delle polizze index linked. Negli ultimi mesi l’offerta è stata ulteriormente arricchita. Il gruppo Poste Italiane ha fatto il suo ingresso nel mercato della previdenza integrativa: lo strumento prescelto non è un fondo pensione di tipo aperto, ma un piano individuale di previdenza — Pip, proposto dalla compagnia assicurativa Poste Vita. È un prodotto legato a una gestione separata, con un rendimento minimo dell’1,50% annuo; per sottoscriverlo sono sufficienti 50 euro al mese e prevede caricamenti decrescenti con il trascorrere del tempo, dal 3,25% al 2,50% del premio versato.
Le ultime novità sono rappresentate dall’offerta di un fondo immobiliare chiuso e di una unit linked, una polizza frutto di un’alleanza tra le poste italiane e quelle francesi. Il fondo immobiliare offerto in sottoscrizione, denominato Obelisco, è stato studiato per i piccoli risparmiatori, visto che la quota minima sottoscrivibile è di soli 2.500 euro. La gestione del fondo, che ha una durata di 10 anni e un portafoglio diversificato di immobili ad uso ufficio, commerciale e logistico, è affidata alla Investire Immobiliare Sgr del gruppo Banca Finnat Euramerica; da segnalare che ai propri clienti Poste Italiane non applicherà la commissione di sottoscrizione del 3%.
Va poi detto che allo sportello non si vendono solo servizi bancari e finanziari: l’iniziativa Mondo Banco Posta, riservata ai correntisti di Poste Italiane, consente di acquistare online o presso gli uffici postali prodotti che spaziano dallo scooter alla lavatrice, dalla vacanza all’estero al cellulare, finanziando eventualmente l’acquisto con un prestito personale.
Come canale distributivo, la rete di sportelli postali è senza paragoni e non sembra aver dispiegato in pieno il suo potenziale. C’è, è vero, l’accordo con Mediolanum. L’amministratore delegato Ennio Doris, ha che ha siglato un accordo per usare proprio la rete postale come sportelli bancari dell’istituto milanese. Gli uffici postali abilitati alla concessione di prestiti personali, ad esempio, sono 7.700 su un totale di 13.855. Anche con metà degli sportelli, nessun altro operatore in Italia può contare su un canale distributivo di queste dimensioni: per fare un paragone, il sistema delle banche di credito cooperativo che è il network bancario più capillare, è presente in 2.390 comuni (in 525 di essi rappresenta l’unica realtà bancaria), si avvale di 3.500 sportelli circa e conta su 4 milioni di clienti; considerando il solo retail banking, il gruppo Sanpaolo Imi serve più di 7 milioni di clienti attraverso una rete di oltre 3.100 filiali e sullo stesso numero di sportelli si colloca il gruppo Banca Intesa.
(m. m.)
 
avevo letto da qualche parte che quasi nessuno dei dipendenti delle poste
(che sono parecchi mi pare 150/200mila) ha acquistato il prodotto :)
 
trovato :)
200mila erano prima della ristrutturazione adesso sono 150mila

:D
 

Allegati

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Se ne tratta nell'intervista sopra
 
La Poste francese e la Posta italiana in joint venture
24/11/2005

La Poste francese e Poste Vita hanno messo insieme le loro competenze e le forze commerciali per realizzare e distribuire simultaneamente nei loro rispettivi paesi lo stesso prodotto finanziario di assicurazione vita.

Si chiama Euro-Poste Primo, questo prodotto assicurativo-finanziario di tipo unit linked che viene distribuito dal 14 novembre.

Il capitale investito viene convertito in quote del fondo comune di investimento Euro-Poste Primo, fondo di diritto francese con un rendimento che, a scadenza, varierà tra un minimo del 16% a un massimo del 78,6%.
Euro-Poste Primo ha una durata di 8 anni.

Alla scadenza viene riconosciuto un capitale pari al numero di quote possedute moltiplicato per il valore unitario della quota a scadenza.
Il riscatto è consentito già dopo il primo anno e il valore ottenuto sarà pari al controvalore delle quote a tale data meno l'1%.
In caso di decesso dell'assicurato, se il controvalore delle quote fosse inferiore al premio versato, è prevista un'integrazione per i beneficiari fino a 5.000 euro.

Fonte: L'Argus de l'assurance
Assinews
 
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