Portafoglio 60/30/10, 4% rule

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Buonasera a tutti,

vi scrivo per condividere con voi, nella logica del Forum sempre scevra da interessi bancari, i miei obiettivi di costruzione di un portafoglio che consenta, raggiunti i 58/60 anni, l’applicazione della 4% rule per prelievi annuali.

Dunque riepilogo:

Ral di Euro 34k, mia moglie 39k, senza figli.

Età io 43, lei 42. Settore consulenza, società piccole con basse prospettive di crescita economica. Risparmio annuale, sottostimabile in euro 10k.

Immobile di proprietà, mutuo residuo 12 anni, rata mensile sotto i 700 Euro.

Polizze attive per Vita sul mutuo (a capitale decrescente), scoppio/incendio casa, sanitaria con i rispettivi datori di lavoro.

Fondi Pensione Amundi Seconda Pensione uno da 34k, l’altro da 11k, versamento solo Tfr in uno, versamenti volontari annuali per colmare il gap di anzianità sull’altro + Tfr (utilizzo delle deduzioni nel 730).

Portafoglio in costruzione 60/40 (meglio 60/30 e 10 fondo emergenza), attualmente capitalizzazione di 231k con stimabili future eredità di 150k.

Portafoglio in costruzione:


Azionario 125 k circa

Etf Amundi Europa Value 21k – Stile Value Europa

Ossiam Factor Usa 26k – Stile Value Usa

Ls 80/20 43k – All World

Hbsc China 13,5 k – Growth Cina

Ishares Nasdaq 100 14,5 k – Growth Usa

Stock Picking – Juventus Borsa Milano 7k


Obbligazionario 42,8 k

Ishares Treasury 1-3 years Usa – 7,8 k

Lyxor Treasury 10+ years Usa - 6.5 k

Btp Italia, scadenze varie da Novembre 23 ad Agosto 26 – 28k


Cash 64k

(in graduale PAC mensile su alcuni degli strumenti indicati, raggiungimento stimato di 20k fondo di emergenza entro 31.12.23 con allocazione finale 60% azioni – 30% bond – 10% cash)

Una volta costruito il portafoglio per fine anno, userei i risparmi annui eccedenti i 20k del Fondo di Emergenza, per impostare soglie di ribasso sugli strumenti (esempio meno 10% meno 20%).

Revisioni ogni fine mese, 1 ora al mese di impegno non di più.

Che ne pensate? Arrivati alla soglia dei 55/58 anni si andrebbe gradualmente a ridurre l'azionario verso quota 50% e intanto, se si vuole anticipare la pensione ai 60 anni, cominciare a prelevare secondo la regola del 3,5-4% annuo eventualmente supportata da Naspi per 2 anni (vedasi strategia killer di ruspoli) + Rita con decumulo del Fondo Pensione a tassazione agevolata.

Ovviamente taglio all'assegno pensionistico Inps da fruire a 67-68 anni dovuto al mancato versamento dei contributi dai 60-62 anni anni a 68 anni.

Tutte ipotesi che la vita poi magari cambierà tra 5 anni ma è bene pensarci!

Grazie a tutti e buon pomeriggio!
 
Ciao, grazie di avere condiviso il vostro piano d'investimento. Per diversificare, usando parte dei vostri risparmi, potreste anche acquistare un piccolo appartamento/monolocale da locare. Dovresti trovare una citta' non troppo lontana da te in cui le case non costano troppo (area semi-periferica) e in cui ci sono richieste di affitto (esempio studenti o giovani lavoratori) e il canonoe di affitto dovrebbe riuscire a ripagare l'appartamento dopo 10-12 anni circa. Per trovarlo ad un prezzo vantaggioso dovresti dedicare tempo alla ricerca e inoltre dargli una sistemata... (non sono facili da trovare ma si trovano). Potresti in seguito venderne la nuda proprieta' cosi' da finanziare altri investimenti. Quando la borsa crolla non avrete bisogno di attingere ai soldi investiti e le locazioni potrebbero aiutarvi.
 
Basta un LS60 senza tutta la complessità sopra descritta. Anche il fondo emergenza è superfluo, quando arriva la necessità si attiva in una settimana un Credit Lombard sull’ LS. Less is more…
 
Buonasera a tutti,

vi scrivo per condividere con voi, nella logica del Forum sempre scevra da interessi bancari, i miei obiettivi di costruzione di un portafoglio che consenta, raggiunti i 58/60 anni, l’applicazione della 4% rule per prelievi annuali.

Dunque riepilogo:

Ral di Euro 34k, mia moglie 39k, senza figli.

Età io 43, lei 42. Settore consulenza, società piccole con basse prospettive di crescita economica. Risparmio annuale, sottostimabile in euro 10k.

Immobile di proprietà, mutuo residuo 12 anni, rata mensile sotto i 700 Euro.

Polizze attive per Vita sul mutuo (a capitale decrescente), scoppio/incendio casa, sanitaria con i rispettivi datori di lavoro.

Fondi Pensione Amundi Seconda Pensione uno da 34k, l’altro da 11k, versamento solo Tfr in uno, versamenti volontari annuali per colmare il gap di anzianità sull’altro + Tfr (utilizzo delle deduzioni nel 730).

Portafoglio in costruzione 60/40 (meglio 60/30 e 10 fondo emergenza), attualmente capitalizzazione di 231k con stimabili future eredità di 150k.

Portafoglio in costruzione:


Azionario 125 k circa

Etf Amundi Europa Value 21k – Stile Value Europa

Ossiam Factor Usa 26k – Stile Value Usa

Ls 80/20 43k – All World

Hbsc China 13,5 k – Growth Cina

Ishares Nasdaq 100 14,5 k – Growth Usa

Stock Picking – Juventus Borsa Milano 7k


Obbligazionario 42,8 k

Ishares Treasury 1-3 years Usa – 7,8 k

Lyxor Treasury 10+ years Usa - 6.5 k

Btp Italia, scadenze varie da Novembre 23 ad Agosto 26 – 28k


Cash 64k

(in graduale PAC mensile su alcuni degli strumenti indicati, raggiungimento stimato di 20k fondo di emergenza entro 31.12.23 con allocazione finale 60% azioni – 30% bond – 10% cash)

Una volta costruito il portafoglio per fine anno, userei i risparmi annui eccedenti i 20k del Fondo di Emergenza, per impostare soglie di ribasso sugli strumenti (esempio meno 10% meno 20%).

Revisioni ogni fine mese, 1 ora al mese di impegno non di più.

Che ne pensate? Arrivati alla soglia dei 55/58 anni si andrebbe gradualmente a ridurre l'azionario verso quota 50% e intanto, se si vuole anticipare la pensione ai 60 anni, cominciare a prelevare secondo la regola del 3,5-4% annuo eventualmente supportata da Naspi per 2 anni (vedasi strategia killer di ruspoli) + Rita con decumulo del Fondo Pensione a tassazione agevolata.

Ovviamente taglio all'assegno pensionistico Inps da fruire a 67-68 anni dovuto al mancato versamento dei contributi dai 60-62 anni anni a 68 anni.

Tutte ipotesi che la vita poi magari cambierà tra 5 anni ma è bene pensarci!

Grazie a tutti e buon pomeriggio!
Non mi dispiace la posizione obbligazionaria.
Per l’azionario, suggerirei di inserire small cap value, purtroppo globale non c’è. Ma le small cap ci vogliono.
E sono un fan di un po’ di oro…
 
Alcune osservazioni.
Scrivo la mia personalissima opinione, poi ognuno farà le sue scelte.

1.
Da quanto capisco il portafoglio al momento è di 230k circa, più eventuali future eredità di 150k. Con un risparmio di circa 10k (non mi è chiaro se inclusi o esclusi i versamenti nel fondo pensione) per circa 20 anni arriviamo a circa 200k. Totale semplificando circa 600k più l'eventuale rendimento.
Un appartamento da affittare quanto costerebbe? Diciamo circa 100k.
Significherebbe investire circa da un 1/7 a 1/5 (stima approssimativa, dipende da come si fanno le stime) del proprio patrimonio in immobili.
A molti potrebbe sembrare ragionevole, a me sembra un rischio troppo elevato ed una mancanza di diversificazione.

2.
Non metterei la mano sul fuoco sull'eredità. Sono soldi che ancora non si hanno, potrebbe sempre succedere che ne abbia bisogno la persona che attualmente li detiene.

3.
Il portafoglio mi sembra molto frammentato. Non necessariamente venderei ciò che già si detiene ma per il futuro valuterei l'utilizzo di due soli ETF (azionario globale ed obbligazionario globale).

4.
Penserei subito se scegliere ETF ad accumulo (con relativo vantaggio fiscale) o a distribuzione. In età molto avanzata non è detto che si riesca a fare vendite parziali mentre i dividendi e le cedole sono automatiche sul conto corrente.
Si può anche fare lo switch tra 20 anni ma bisogna considerare che bisognerà pagare le relative tasse.

5.
Capisco che si tratta di scelte molto personali, ma, se possibile, considererei seriamente un cambio di azienda con il fine di aumentare la RAL. Conosco persone che l'hanno fatto anche dopo i 50 anni.

6.
Concordo totalmente sul fondo di emergenza, il cash è cash, eventuali prestiti vanno sempre attivati.

7.
A me andare in pensione a 58-60 anni sembra un grosso rischio ed una sottovalutazione del rischio longevità. Prelevare il 4% l'anno significa prelevare 28k l'anno per 25 anni (conto più che approssimativo fatto stimando un portafoglio di 700k ma giusto per avere un'idea).
60 + 25 = 85 anni
La vita si allunga, le cure in età avanzata costano sempre di più e alcune persone già ora superano i 100 anni.
Se a 85 anni finisce il capitale cosa si fa?
 
Alcune osservazioni.
Scrivo la mia personalissima opinione, poi ognuno farà le sue scelte.

1.
Da quanto capisco il portafoglio al momento è di 230k circa, più eventuali future eredità di 150k. Con un risparmio di circa 10k (non mi è chiaro se inclusi o esclusi i versamenti nel fondo pensione) per circa 20 anni arriviamo a circa 200k. Totale semplificando circa 600k più l'eventuale rendimento.
Un appartamento da affittare quanto costerebbe? Diciamo circa 100k.
Significherebbe investire circa da un 1/7 a 1/5 (stima approssimativa, dipende da come si fanno le stime) del proprio patrimonio in immobili.
A molti potrebbe sembrare ragionevole, a me sembra un rischio troppo elevato ed una mancanza di diversificazione.

2.
Non metterei la mano sul fuoco sull'eredità. Sono soldi che ancora non si hanno, potrebbe sempre succedere che ne abbia bisogno la persona che attualmente li detiene.

3.
Il portafoglio mi sembra molto frammentato. Non necessariamente venderei ciò che già si detiene ma per il futuro valuterei l'utilizzo di due soli ETF (azionario globale ed obbligazionario globale).

4.
Penserei subito se scegliere ETF ad accumulo (con relativo vantaggio fiscale) o a distribuzione. In età molto avanzata non è detto che si riesca a fare vendite parziali mentre i dividendi e le cedole sono automatiche sul conto corrente.
Si può anche fare lo switch tra 20 anni ma bisogna considerare che bisognerà pagare le relative tasse.

5.
Capisco che si tratta di scelte molto personali, ma, se possibile, considererei seriamente un cambio di azienda con il fine di aumentare la RAL. Conosco persone che l'hanno fatto anche dopo i 50 anni.

6.
Concordo totalmente sul fondo di emergenza, il cash è cash, eventuali prestiti vanno sempre attivati.

7.
A me andare in pensione a 58-60 anni sembra un grosso rischio ed una sottovalutazione del rischio longevità. Prelevare il 4% l'anno significa prelevare 28k l'anno per 25 anni (conto più che approssimativo fatto stimando un portafoglio di 700k ma giusto per avere un'idea).
60 + 25 = 85 anni
La vita si allunga, le cure in età avanzata costano sempre di più e alcune persone già ora superano i 100 anni.
Alcune osservazioni.
Scrivo la mia personalissima opinione, poi ognuno farà le sue scelte.

1.
Da quanto capisco il portafoglio al momento è di 230k circa, più eventuali future eredità di 150k. Con un risparmio di circa 10k (non mi è chiaro se inclusi o esclusi i versamenti nel fondo pensione) per circa 20 anni arriviamo a circa 200k. Totale semplificando circa 600k più l'eventuale rendimento.
Un appartamento da affittare quanto costerebbe? Diciamo circa 100k.
Significherebbe investire circa da un 1/7 a 1/5 (stima approssimativa, dipende da come si fanno le stime) del proprio patrimonio in immobili.
A molti potrebbe sembrare ragionevole, a me sembra un rischio troppo elevato ed una mancanza di diversificazione.

2.
Non metterei la mano sul fuoco sull'eredità. Sono soldi che ancora non si hanno, potrebbe sempre succedere che ne abbia bisogno la persona che attualmente li detiene.

3.
Il portafoglio mi sembra molto frammentato. Non necessariamente venderei ciò che già si detiene ma per il futuro valuterei l'utilizzo di due soli ETF (azionario globale ed obbligazionario globale).

4.
Penserei subito se scegliere ETF ad accumulo (con relativo vantaggio fiscale) o a distribuzione. In età molto avanzata non è detto che si riesca a fare vendite parziali mentre i dividendi e le cedole sono automatiche sul conto corrente.
Si può anche fare lo switch tra 20 anni ma bisogna considerare che bisognerà pagare le relative tasse.

5.
Capisco che si tratta di scelte molto personali, ma, se possibile, considererei seriamente un cambio di azienda con il fine di aumentare la RAL. Conosco persone che l'hanno fatto anche dopo i 50 anni.

6.
Concordo totalmente sul fondo di emergenza, il cash è cash, eventuali prestiti vanno sempre attivati.

7.
A me andare in pensione a 58-60 anni sembra un grosso rischio ed una sottovalutazione del rischio longevità. Prelevare il 4% l'anno significa prelevare 28k l'anno per 25 anni (conto più che approssimativo fatto stimando un portafoglio di 700k ma giusto per avere un'idea).
60 + 25 = 85 anni
La vita si allunga, le cure in età avanzata costano sempre di più e alcune persone già ora superano i 100 anni.
Se a 85 anni finisce il capitale cosa si fa?

Se a 85 anni finisce il capitale cosa si fa?
Mah, a livello genrale, se ti mandano in pensione a 67 anni è normale che uno voglia utilizzare i risparmi, se ce ne sono, per "aggianciare" la pensione... con 100000 per esempio puoi vivere 5 anni spendeno 20 k all'anno, e ritirarti a 62 per po avere la pensione a 67
 
Mah, a livello genrale, se ti mandano in pensione a 67 anni è normale che uno voglia utilizzare i risparmi, se ce ne sono, per "aggianciare" la pensione... con 100000 per esempio puoi vivere 5 anni spendeno 20 k all'anno, e ritirarti a 62 per po avere la pensione a 67

Se 100k fossero tutti i miei risparmi, anche considerando un eventuale fondo pensione, io non lo farei mai, non mi sentirei tranquillo, sono sufficienti delle spese pesanti impreviste, tipo l'acquisto di un'automobile, spese mediche considerevoli, lavori di ristrutturazione, e si rischia di brutto.
Per non parlare del fatto che sono 5 anni di contributi pensionistici non versati proprio quando dovresti stare all'apice della carriera.
Capisco, comunque, che diverse persone possano avere obiettivi e desideri diversi.
 
Alcune osservazioni.
Scrivo la mia personalissima opinione, poi ognuno farà le sue scelte.

1.
Da quanto capisco il portafoglio al momento è di 230k circa, più eventuali future eredità di 150k. Con un risparmio di circa 10k (non mi è chiaro se inclusi o esclusi i versamenti nel fondo pensione) per circa 20 anni arriviamo a circa 200k. Totale semplificando circa 600k più l'eventuale rendimento.
Un appartamento da affittare quanto costerebbe? Diciamo circa 100k.
Significherebbe investire circa da un 1/7 a 1/5 (stima approssimativa, dipende da come si fanno le stime) del proprio patrimonio in immobili.
A molti potrebbe sembrare ragionevole, a me sembra un rischio troppo elevato ed una mancanza di diversificazione.

2.
Non metterei la mano sul fuoco sull'eredità. Sono soldi che ancora non si hanno, potrebbe sempre succedere che ne abbia bisogno la persona che attualmente li detiene.

3.
Il portafoglio mi sembra molto frammentato. Non necessariamente venderei ciò che già si detiene ma per il futuro valuterei l'utilizzo di due soli ETF (azionario globale ed obbligazionario globale).

4.
Penserei subito se scegliere ETF ad accumulo (con relativo vantaggio fiscale) o a distribuzione. In età molto avanzata non è detto che si riesca a fare vendite parziali mentre i dividendi e le cedole sono automatiche sul conto corrente.
Si può anche fare lo switch tra 20 anni ma bisogna considerare che bisognerà pagare le relative tasse.

5.
Capisco che si tratta di scelte molto personali, ma, se possibile, considererei seriamente un cambio di azienda con il fine di aumentare la RAL. Conosco persone che l'hanno fatto anche dopo i 50 anni.

6.
Concordo totalmente sul fondo di emergenza, il cash è cash, eventuali prestiti vanno sempre attivati.

7.
A me andare in pensione a 58-60 anni sembra un grosso rischio ed una sottovalutazione del rischio longevità. Prelevare il 4% l'anno significa prelevare 28k l'anno per 25 anni (conto più che approssimativo fatto stimando un portafoglio di 700k ma giusto per avere un'idea).
60 + 25 = 85 anni
La vita si allunga, le cure in età avanzata costano sempre di più e alcune persone già ora superano i 100 anni.
Se a 85 anni finisce il capitale cosa si fa?
In realtà a 67 arriva la pensione.
È verosimile che a 67 prelievi meno del 4%.

Inoltre il patrimonio investito dovrebbe continuare a rendere.

Insomma, se non ci si può permettere di smettere di lavorare a 60 anni con 6/700k investiti, allora smetto di risparmiare seduta stante e rimetto in scena "la grande abbuffata" per andarmene con stile
 
Buonasera a tutti,

vi scrivo per condividere con voi, nella logica del Forum sempre scevra da interessi bancari, i miei obiettivi di costruzione di un portafoglio che consenta, raggiunti i 58/60 anni, l’applicazione della 4% rule per prelievi annuali.

Dunque riepilogo:

Ral di Euro 34k, mia moglie 39k, senza figli.

Età io 43, lei 42. Settore consulenza, società piccole con basse prospettive di crescita economica. Risparmio annuale, sottostimabile in euro 10k.

Immobile di proprietà, mutuo residuo 12 anni, rata mensile sotto i 700 Euro.

Polizze attive per Vita sul mutuo (a capitale decrescente), scoppio/incendio casa, sanitaria con i rispettivi datori di lavoro.

Fondi Pensione Amundi Seconda Pensione uno da 34k, l’altro da 11k, versamento solo Tfr in uno, versamenti volontari annuali per colmare il gap di anzianità sull’altro + Tfr (utilizzo delle deduzioni nel 730).

Portafoglio in costruzione 60/40 (meglio 60/30 e 10 fondo emergenza), attualmente capitalizzazione di 231k con stimabili future eredità di 150k.

Portafoglio in costruzione:


Azionario 125 k circa

Etf Amundi Europa Value 21k – Stile Value Europa

Ossiam Factor Usa 26k – Stile Value Usa

Ls 80/20 43k – All World

Hbsc China 13,5 k – Growth Cina

Ishares Nasdaq 100 14,5 k – Growth Usa

Stock Picking – Juventus Borsa Milano 7k


Obbligazionario 42,8 k

Ishares Treasury 1-3 years Usa – 7,8 k

Lyxor Treasury 10+ years Usa - 6.5 k

Btp Italia, scadenze varie da Novembre 23 ad Agosto 26 – 28k


Cash 64k

(in graduale PAC mensile su alcuni degli strumenti indicati, raggiungimento stimato di 20k fondo di emergenza entro 31.12.23 con allocazione finale 60% azioni – 30% bond – 10% cash)

Una volta costruito il portafoglio per fine anno, userei i risparmi annui eccedenti i 20k del Fondo di Emergenza, per impostare soglie di ribasso sugli strumenti (esempio meno 10% meno 20%).

Revisioni ogni fine mese, 1 ora al mese di impegno non di più.

Che ne pensate? Arrivati alla soglia dei 55/58 anni si andrebbe gradualmente a ridurre l'azionario verso quota 50% e intanto, se si vuole anticipare la pensione ai 60 anni, cominciare a prelevare secondo la regola del 3,5-4% annuo eventualmente supportata da Naspi per 2 anni (vedasi strategia killer di ruspoli) + Rita con decumulo del Fondo Pensione a tassazione agevolata.

Ovviamente taglio all'assegno pensionistico Inps da fruire a 67-68 anni dovuto al mancato versamento dei contributi dai 60-62 anni anni a 68 anni.

Tutte ipotesi che la vita poi magari cambierà tra 5 anni ma è bene pensarci!

Grazie a tutti e buon pomeriggio!
Ma chi te lo fa’ fare:
AGGH- VGWE-IWVL-XDWS.
Il resto sono tutte complicazioni inutili, specialmente all’età di 60 anni
 
In realtà a 67 arriva la pensione.
È verosimile che a 67 prelievi meno del 4%.

Inoltre il patrimonio investito dovrebbe continuare a rendere.

Insomma, se non ci si può permettere di smettere di lavorare a 60 anni con 6/700k investiti, allora smetto di risparmiare seduta stante e rimetto in scena "la grande abbuffata" per andarmene con stile
4% rule, è fuorviante.
Se non vuoi intaccare nulla, il rendimento netto reale stimabile è 1,50-2,5 % Al netto di tutti i costi Ter ecc.
100% azionario.
Poi può andare meglio, ma stare molto molto conservativi sulle stime è d’obbligo, per non trovarsi brutte sorprese….
 
Ok, forse ho un po' esagerato.
600k o 700k sicuramente non sono pochi.

Ero arrivato a questa stima, però, includendo l'eredità, ipotizzando che i versamenti nel fondo pensione fossero esclusi dai 10k di risparmio annuale e, soprattutto, ignorando completamente l'inflazione ed eventuali crolli in borsa.

Per migliorare la stima si potrebbe mettere tutto in Excel, fare due ipotesi sull'inflazione (lo so, sono ipotesi) e vedere cosa viene fuori.
Però, onestamente, secondo me, dato che stiamo parlando di decenni, bisognerebbe considerare l'inflazione e vedere quale sia il rendimento al netto di essa: potrebbe anche essere negativo.

Il fatto è che ho visto persone che conosco ridursi in povertà, e morire di povertà (per mancanza di cure mediche, alimentazione orrenda ecc.), dopo una vita passata, da quanto mi è stato detto, dato che io non ero ancora nato, vivendo nel lusso e sperperando tantissimi soldi tra macchine, hotel e cause legali stupide.

Tra i miei conoscenti e/o familiari una spende 1,5k al mese per la casa di riposo, un'altra è finita in una casa di riposo "brutta" perché altro non poteva permettersi, un'altra era andata in una casa di riposo e poi è stata costretta a tornare a casa, nonostante l'età, perché costava troppo.
Un'altra ancora, verso gli 80 anni, è andata a convivere con una lontana parente perché la vita era troppo cara per lei, allo stesso modo degli studenti e dei giovani lavoratori precari.

Io personalmente vedo spesso anziani al supermercato leggere i prezzi dei prodotti con un'aria tra lo sconsolato e il disperato.

Ora, una persona dice di voler smettere di lavorare 10 anni in anticipo.
Io ci penserei molto attentamente, e mi farei i conti molto molto bene, con stime estremamente conservative.

Sono drastico? Forse, ma ho visto cose che mi hanno fatto riflettere.

Ah dimenticavo: le eredità possono anche consistere di tanti debiti e cause pendenti. Visto con i miei occhi.
 
Intanto grazie a tutti, seppur ognuno nelle sue personali visioni e' sempre bello potersi confrontare. Buona giornata
 
Ma chi te lo fa’ fare:
AGGH- VGWE-IWVL-XDWS.
Il resto sono tutte complicazioni inutili, specialmente all’età di 60 anni
ciao, se non mi sono perso qualcosa sono 3 azionari globali (High Dividend, Value e Beni prima necessità) con il solito sbilanciamento USA ed un obbligazionario globale.
Mi spieghi qual è il tuo ragionamento e in quali proporzioni allocheresti gli asset.

Sto costruendo il mio portafoglio con una liquidità ~ 150K€ su prospettiva medio lunga (minimo 5-10) e mi fa piacere conoscere i punti di vista e le strategie altrui per confronto.
 
ciao, se non mi sono perso qualcosa sono 3 azionari globali (High Dividend, Value e Beni prima necessità) con il solito sbilanciamento USA ed un obbligazionario globale.
Mi spieghi qual è il tuo ragionamento e in quali proporzioni allocheresti gli asset.

Sto costruendo il mio portafoglio con una liquidità ~ 150K€ su prospettiva medio lunga (minimo 5-10) e mi fa piacere conoscere i punti di vista e le strategie altrui per confronto.
150K è una bella cifra..

io ho investito un pò su tutto, azioni, ETC, ETF, per gli etf su america, mondo energia, emergenti e anche BTC...

voglio però centralizzare il tutto in pochi ETF 3/4, per avere una gestione più Tranquilla e semplice...

1 sarà sicuramente ALL World (così compre America Europa ed emergenti), che darebbe la garanzia di una crescita, ma senza grosse perdite se un mercato va male... (qui metterei almeno un 50% del capitale)
1 sarà SP500 perchè al momento è quello che mi da più "fiducia" come crescita "rapida" (ma non ci metterei oltre il 25% del capitale)
il resto sto ancora valutando...
mi servirebbe uno che possa fronteggiare una possibile crollo del SP500, quindi forse europa? bho...
e mi piacerebbe uno energetico, considerando che toglieranno la vendita di auto a benzina/diesel, dovrebbero bloccare più avanti la vendita di caldaie a Gas, il Green potrebbe prendere piede, almeno in Europa, nel mondo non saprei...

quindi farei:
50% all world
25% Sp500 (forse anche 30%)
25% energetico green (europeo o mondiale)
25% Europa (ma sono incerto forse STOXX 50 o 600 )

ovviamente tutto ad accumulazione , ter bassi sotto i 0,30 (anche sotto 0,20%), presenti da almeno 5 anni o più e fondi enormi ...
 
Prova ad infilarlo in Quantalys e vedrai quanti overlap verranno fuori ...
 
quindi farei:
50% all world
25% Sp500 (forse anche 30%)
25% energetico green (europeo o mondiale)
25% Europa (ma sono incerto forse STOXX 50 o 600 )

L'energetico green, essendo un ETF settoriale, comporta ovviamente un rischio maggiore, data la minore diversificazione.
Per curiosità, che rendimento ti aspetti affinché valga la pena di inserirlo nel portafoglio?

P.S. O non ho interpretato bene io il post o vedo un 25% di troppo (a meno di leva, ovviamente).
 
150K è una bella cifra..

io ho investito un pò su tutto, azioni, ETC, ETF, per gli etf su america, mondo energia, emergenti e anche BTC...

voglio però centralizzare il tutto in pochi ETF 3/4, per avere una gestione più Tranquilla e semplice...

1 sarà sicuramente ALL World (così compre America Europa ed emergenti), che darebbe la garanzia di una crescita, ma senza grosse perdite se un mercato va male... (qui metterei almeno un 50% del capitale)
1 sarà SP500 perchè al momento è quello che mi da più "fiducia" come crescita "rapida" (ma non ci metterei oltre il 25% del capitale)
il resto sto ancora valutando...
mi servirebbe uno che possa fronteggiare una possibile crollo del SP500, quindi forse europa? bho...
e mi piacerebbe uno energetico, considerando che toglieranno la vendita di auto a benzina/diesel, dovrebbero bloccare più avanti la vendita di caldaie a Gas, il Green potrebbe prendere piede, almeno in Europa, nel mondo non saprei...

quindi farei:
50% all world
25% Sp500 (forse anche 30%)
25% energetico green (europeo o mondiale)
25% Europa (ma sono incerto forse STOXX 50 o 600 )

ovviamente tutto ad accumulazione , ter bassi sotto i 0,30 (anche sotto 0,20%), presenti da almeno 5 anni o più e fondi enormi ...
Grazie,
non è un esercizio semplice, mi sto spaccando la testa, c'è di buono che è anche interessante approfondire e spaziare tra i vari strumenti.

Non ho specificato che per il portafoglio ETF userei solo una parte del capitale diciamo il 60% il rimanente 40% lo blindo con obbligazioni corporate secured EURO e governativi BTP o paesi con rating superiore.
Tutti ETF ad accumulazione e cambio aperto,

- l'unico asset che ho già scelto sicuramente è SWDA, almeno 40%.

- poi pensavo di inserire azionariato USA per un 20-25% ma sono ancora in dubbio sullo strumento (S&P 500, momentum, value, small cap, ...) sto facendo un po' di back test, ci sarà comunque un po' di ridondanza col paniere SWDA, ma l'ho messa in conto

-un ETC oro ce lo metto di sicuro tipo il 15-20% per diversificare

-il rimanente 20% sono molto indeciso tra Europa o qualche settoriale (Megatrend, Green, Acqua, ...)

E poi c'è sempre l'eterna questione PIC o PAC, la teoria direbbe che sul lungo vince PIC da quanto ho letto e analizzato, ma credo che per tranquillità psicologica opterò per un ibrido la metà circa subito e il resto PAC entro un anno.
 
L'energetico green, essendo un ETF settoriale, comporta ovviamente un rischio maggiore, data la minore diversificazione.
Per curiosità, che rendimento ti aspetti affinché valga la pena di inserirlo nel portafoglio?

P.S. O non ho interpretato bene io il post o vedo un 25% di troppo (a meno di leva, ovviamente).
si ho scritto male...
25% energetico green (europeo o mondiale)
25% Europa (ma sono incerto forse STOXX 50 o 600 )

in realtà pensavo o 25 energia o 25 Europa

sono convinto sul
"all world" almeno 50% + "Sp500" con percentuale oscillante tra 20-30% per il resto sono ancora indeciso... :-)
 
Grazie,
non è un esercizio semplice, mi sto spaccando la testa, c'è di buono che è anche interessante approfondire e spaziare tra i vari strumenti.

Non ho specificato che per il portafoglio ETF userei solo una parte del capitale diciamo il 60% il rimanente 40% lo blindo con obbligazioni corporate secured EURO e governativi BTP o paesi con rating superiore.
Tutti ETF ad accumulazione e cambio aperto,

- l'unico asset che ho già scelto sicuramente è SWDA, almeno 40%.

- poi pensavo di inserire azionariato USA per un 20-25% ma sono ancora in dubbio sullo strumento (S&P 500, momentum, value, small cap, ...) sto facendo un po' di back test, ci sarà comunque un po' di ridondanza col paniere SWDA, ma l'ho messa in conto

-un ETC oro ce lo metto di sicuro tipo il 15-20% per diversificare

-il rimanente 20% sono molto indeciso tra Europa o qualche settoriale (Megatrend, Green, Acqua, ...)

E poi c'è sempre l'eterna questione PIC o PAC, la teoria direbbe che sul lungo vince PIC da quanto ho letto e analizzato, ma credo che per tranquillità psicologica opterò per un ibrido la metà circa subito e il resto PAC entro un anno.

l'SWDA al 40 % è buono, io forse metterei anche un 50% perchè cmq è un tipo di ETF che copre un pò a livello globale senza grossi rischi e anche la crescita è buona, negli ultimi 5 anni un +68%
per l'azionario americano io andrei sul SP500, non sò, sarà a sensazione, ma mi da fiducia... alle volte sono scelte più soggettive che altro :-)
per l'ETC ne ho uno sul'ORO e uno BTC, il BTC diciamo più per scommessa sul futuro perchè penso salirà, però ammetto che è un ETC rischioso.. l'oro messo per fronteggiare i cali azionari... sinceramente pur facendo circa +4% non è che mi convince molto perchè quando c'è stata la crisi a marzo del 2020 quando l'SP perse 30% circa anche l'oro aveva perso un 12% poi è risalito si, ma anche SP 500 è salito e infatti vedendo ora (SGLD) e SP500 (CSSPX) degli ultimi 3 anni, il primo ha fatto + 12.75% mentre SP500 + 26.63 e in caso di crisi erano calati entrambi...
Quindi il discorso che in caso di crisi si disinveste in azioni per comprare ora io francamente non l'ho visto... e avevo entrambi...
Quindi per me ora non serve a molto...
Mentre per il resto se puntare su Europa, Green, o altro... ci può stare anche se non andrei oltre il 20% del patrimonio...
Forse in futuro il green darà buone soddisfazioni, al momento ancora traballa un pò... :-)

ovviamente pareri personali, dovuti anche a un pò di esperienza personale :-)
 
ciao, se non mi sono perso qualcosa sono 3 azionari globali (High Dividend, Value e Beni prima necessità) con il solito sbilanciamento USA ed un obbligazionario globale.
Mi spieghi qual è il tuo ragionamento e in quali proporzioni allocheresti gli asset.

Sto costruendo il mio portafoglio con una liquidità ~ 150K€ su prospettiva medio lunga (minimo 5-10) e mi fa piacere conoscere i punti di vista e le strategie altrui per confronto.
Il ragionamento a monte è che i rendimenti futuri non li conosce nessuno, quindi avere azionario difensivo è un po’ più una garanzia in quanto gli utili delle
Aziende appartenenti ai settori a cui si sovraespongono quegli etf, sono più costanti per definizione.
Quindi durante i ribassi, in caso non potessi far fronte a degli acquisti con liquidità propria ( risparmio stipendio ecc ) verranno acquistate quote in automatico con la liquidità derivante dai dividendi ( utili costanti quindi potenzialmente dividendi costanti ).
Inoltre andando a vedere le peggiori crisi il settore beni di consumo di prima necessità ha retto molto bene, tipo nel 2008, un drawdown quasi dimezzato rispetto ad un world classico ( ponderato per capitalizzazione di mercato) ( vedi pdf MSCI )
VGWE si concentra sui dividendi diversificando tutti i settori,
IWVL guarda i fondamentali.
Gli obbligazionari sono solo da “ ponte “ per poi arrivare a 100% azionario.
Nel senso che parto con un bilanciato 50-50% poi mi sposto piano piano su azionario: in caso di crolli pesanti, switch completo.
Le percentuali s della parte azionaria sono:
50% VGWE
20% Xdws
20% IWVL

Valuto inserimento anche di MVOL

Le percentuali, comunque possono modificarsi, tanto sono tutti strumenti correlati tra loro per via dei parametri value con cui sono costruiti
 
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