Portafoglio ETF con autopilota (o quasi)

gekko79

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Salve a tutti,

Dopo un decennio di investimenti fai da te, con un discreto numero di gioie e qualche dolore, mi sto sempre più orientando sulla costruzione di un portafoglio di ETF ad accumulo a medio/lungo termine, dove riversare pian piano (ma neanche troppo) la mia liquidità. Già da un annetto sto accumulando un ETF world a bassissime commissioni (di Vanguard) con un broker di altrettanto bassi costi (Degiro, che permette tra l'altro un acquisto gratuito al mese su una rosa di circa 200 ETF).

L'idea nel prossimo futuro sarebbe quella di selezionare una rosa di massimo una decina di ETF, soprattutto azionari, di settori geografici diversi (già più o meno pronta) e di fare un check periodico, annuale o forse meglio semestrale, per procedere ad eventuali ribilanciamenti e/o indirizzare i versamenti del periodo successivo sui settori geografici che promettono meglio, invece di mettere tutto sul "generico" ETF world.

Qualora foste voi ad adottare una metodologia del genere, come procedereste? Ogni quanto fareste il check? Detto 100 il vostro patrimonio, quale percentuale (non necessariamente fissa) versereste in ETF annualmente? A quali fonti vi affidereste per meglio prevedere l'andamento del periodo successivo ad un check?

Mia situazione: 40 anni, lavoratore, non sposato. Lo stipendio mi permette al momento di incrementare di circa lo 0.25% al mese il mio patrimonio. Un eventuale acquisto della casa (di cui al momento non sono sicuro causa possibile mobilità lavorativa) richiederebbe, nella zona dove sono ora, una cifra pari a circa la metà del mio patrimonio + un mutuo al 50%.

Grazie in anticipo a chiunque vorrà darmi suggerimenti
 
Se già non è stato fatto, prima di tutto leggerei la discussione sul portafoglio pigro.

Alcune convinzioni personali :
Periodo ideale per ribilanciamenti secondo me : ogni sei mesi.
Necessità di stabilire soglie minime di scostamento per procedere ai ribilanciamenti per non sprecare spesa commissioni.
My 2cents
 
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Se già non è stato fatto, prima di tutto leggerei la discussione sul portafoglio pigro.

Alcune convinzioni personali :
Periodo ideale per ribilanciamenti secondo me : ogni sei mesi.
Necessità di stabilire soglie minime di scostamento per procedere ai ribilanciamenti per non sprecare spesa commissioni.
My 2cents

Grazie della risposta. Anche io penso che sei mesi siano l'ideale. Mi leggo subito il thread che mi hai citato.
Mi puoi chiarire per favore a quale scostamento ti riferisci? Intendi forse lo scostamento tra la tua allocazione e quella che ti suggerisce il modello a cui fai riferimento? Se è così mi stai in pratica suggerendo che se questo è minimo non vale la pena sprecare commissioni per ribilanciare al di sotto di una certa soglia percentuale (anche se con degiro il fisso è al momento solo di 2 euro, oltre a una commissione percentuale mi sembra dello 0.3 per mille, che però chiaramente impatta solo sull'entità del bilanciamento e non in quante tranche lo fai)
 
Secondo me è bene stabilire una soglia minimaper gli scostamenti e scrivere per quale motivo si decide di farli.
Ogni movimento che fai ha dei costi. Bisogna sempre valutare che lo scopo che si vuole raggiungere con un certo movimento sia proporzionato ai costi che questo comporta.
 
Salve a tutti,

Dopo un decennio di investimenti fai da te, con un discreto numero di gioie e qualche dolore, mi sto sempre più orientando sulla costruzione di un portafoglio di ETF ad accumulo a medio/lungo termine, dove riversare pian piano (ma neanche troppo) la mia liquidità. Già da un annetto sto accumulando un ETF world a bassissime commissioni (di Vanguard) con un broker di altrettanto bassi costi (Degiro, che permette tra l'altro un acquisto gratuito al mese su una rosa di circa 200 ETF).

Buonasera! :)

Buonissima iniziativa! Il periodo é piuttosto turbolento, ma sono anni che bazzichi e non sembri preoccupato affatto. Peró se di liquiditá ne hai tanta dovresti farci un bel pensiero ad entrare pian piano ma neanche troppo, o pian piano e basta... cioé, fatti due conti che se da qua a novembre (election day) il tuo ipotetico portafoglo incontrasse uno storno tipo marzo (e su Degiro, o su altre web, puoi calcolare perfettamente di quanto sarebbe lo storno, in xx mila euro, che detto in x% magari non fa lo stesso effetto). Non é per fare il menagramo, in euro sono all in, 65% azionario... ma lo ero prima di marzo, e non voglio cambiare allocation. Se dovessi entrare adesso avrei magari qualche timore in piú e mi orienterei su di un PAC. Peró finalmente la scelta é tua.

L'idea nel prossimo futuro sarebbe quella di selezionare una rosa di massimo una decina di ETF, soprattutto azionari, di settori geografici diversi (già più o meno pronta) e di fare un check periodico, annuale o forse meglio semestrale, per procedere ad eventuali ribilanciamenti e/o indirizzare i versamenti del periodo successivo sui settori geografici che promettono meglio, invece di mettere tutto sul "generico" ETF world.

Avendo tu iniziato con un WORD, capisco che preferisci affiancare altri settori geografici SE ritieni che p.es. emergenti (o Europa, o Asia, o....) possano in futuro performare meglio del basket di WORLD (che é composto principalmente da USA). Non sono d'accordo con "procedere ad eventuali ribilanciamenti e/o indirizzare i versamenti del periodo successivo sui settori geografici che promettono meglio"... che fai? cambi direzione secondo gli ultimi sviluppi geopolitici? o magari sui tweet del quasi-biondo presidente USA? A me sembra che per il tipo di accumulo a lungo termine che pensi di fare, sarebbe meglio ragionassi bene dove pensi vada il mondo...é la tua scommessa, magari non l'azzecchi e il WORLD sovraperforma quello che tu hai scelto. Peró ha un senso. Invece cambiare strada ogni x mesi in funzione dell'evoluzione dei mercati, secondo me non ha senso... finisci in una via di mezzo fra il lazy ed il trading che ti fa solo spendere in commissioni (e tasse! perché se per modificare il portafoglio vendi in gain, ci perdi anche delle belle fette...)

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Mi puoi chiarire per favore a quale scostamento ti riferisci? Intendi forse lo scostamento tra la tua allocazione e quella che ti suggerisce il modello a cui fai riferimento? Se è così mi stai in pratica suggerendo che se questo è minimo non vale la pena sprecare commissioni per ribilanciare al di sotto di una certa soglia percentuale (anche se con degiro il fisso è al momento solo di 2 euro, oltre a una commissione percentuale mi sembra dello 0.3 per mille, che però chiaramente impatta solo sull'entità del bilanciamento e non in quante tranche lo fai)

é pratica comune pensare in un mix che ti dia guadagno e tranquillitá. Su ció sono stati scritti migliaia di post qua sul FOL, oltre a moltissimi libri, presentazioni su youtube e quant'altro. Insomma, definire il tuo mix é la parte piú delicata.
Una volta che sai che per te sta bene, p.es., 60% azioni (in cui entra il tuo WORLD, piú tutto il resto che vai ad aggiungerci in azioni), 30% obbligazioni e 10%GOLD, fai gli acquisti mensili/bimestrali/xxxx e ogni 6 mesi (se cosí hai deciso) vedi se sei ancora 60+30+10, e se per le variazioni dei mercati sei a 70+10+20, ribilanci per portarti in linea con i tuoi piani. Peró....dato che vendere in GAIN costa caro (per le tasse) magari puoi vedere se puoi spostare gli acquisti totalmente sul settore che é rimasto indietro. Le strategie anche qua sono tantissime... leggiti un po' il FOL e vedrai che ce n'é per tutti i gusti.

Buona fortuna!
 
Buonasera! :)

Buonissima iniziativa! Il periodo é piuttosto turbolento, ma sono anni che bazzichi e non sembri preoccupato affatto. Peró se di liquiditá ne hai tanta dovresti farci un bel pensiero ad entrare pian piano ma neanche troppo, o pian piano e basta... cioé, fatti due conti che se da qua a novembre (election day) il tuo ipotetico portafoglo incontrasse uno storno tipo marzo (e su Degiro, o su altre web, puoi calcolare perfettamente di quanto sarebbe lo storno, in xx mila euro, che detto in x% magari non fa lo stesso effetto). Non é per fare il menagramo, in euro sono all in, 65% azionario... ma lo ero prima di marzo, e non voglio cambiare allocation. Se dovessi entrare adesso avrei magari qualche timore in piú e mi orienterei su di un PAC. Peró finalmente la scelta é tua.



Avendo tu iniziato con un WORD, capisco che preferisci affiancare altri settori geografici SE ritieni che p.es. emergenti (o Europa, o Asia, o....) possano in futuro performare meglio del basket di WORLD (che é composto principalmente da USA). Non sono d'accordo con "procedere ad eventuali ribilanciamenti e/o indirizzare i versamenti del periodo successivo sui settori geografici che promettono meglio"... che fai? cambi direzione secondo gli ultimi sviluppi geopolitici? o magari sui tweet del quasi-biondo presidente USA? A me sembra che per il tipo di accumulo a lungo termine che pensi di fare, sarebbe meglio ragionassi bene dove pensi vada il mondo...é la tua scommessa, magari non l'azzecchi e il WORLD sovraperforma quello che tu hai scelto. Peró ha un senso. Invece cambiare strada ogni x mesi in funzione dell'evoluzione dei mercati, secondo me non ha senso... finisci in una via di mezzo fra il lazy ed il trading che ti fa solo spendere in commissioni (e tasse! perché se per modificare il portafoglio vendi in gain, ci perdi anche delle belle fette...)



é pratica comune pensare in un mix che ti dia guadagno e tranquillitá. Su ció sono stati scritti migliaia di post qua sul FOL, oltre a moltissimi libri, presentazioni su youtube e quant'altro. Insomma, definire il tuo mix é la parte piú delicata.
Una volta che sai che per te sta bene, p.es., 60% azioni (in cui entra il tuo WORLD, piú tutto il resto che vai ad aggiungerci in azioni), 30% obbligazioni e 10%GOLD, fai gli acquisti mensili/bimestrali/xxxx e ogni 6 mesi (se cosí hai deciso) vedi se sei ancora 60+30+10, e se per le variazioni dei mercati sei a 70+10+20, ribilanci per portarti in linea con i tuoi piani. Peró....dato che vendere in GAIN costa caro (per le tasse) magari puoi vedere se puoi spostare gli acquisti totalmente sul settore che é rimasto indietro. Le strategie anche qua sono tantissime... leggiti un po' il FOL e vedrai che ce n'é per tutti i gusti.

Buona fortuna!

Buongiorno e grazie per la risposta articolata che mi hai dato. Mi trovo d'accordo su molto di quello che dici, incluso il timore per un all-in pre-elezioni (un probabile nuovo presidente dem non farà bene alla borsa...) e sulle ripartizioni che suggerisci, che sono poi quelle "da manuale". Quando parlo di ribilanciamento in funzione della mia view intendo chiaramente una view di lungo corso e che mostri il suo effetto in vari anni, non qualcosa che possa essere condizionata da tweet e contingenze del momento :). In effetti però in quest' ottica un bilanciamento ogni 6 mesi è troppo frequente. Magari si potrebbe ogni 6 mesi rivedere l'allocazione della cifra scelta per il PAC (ovvero decidere se pesare la quota dei prox 6 mesi più su Asia, Euro o USA) e su un tempo più lungo (2-3 anni) procedere ad un ribilanciamento vero e proprio. Chiaramente il cambio di allocazione del PAC ogni 6 mesi diventa tanto più insignificante quanto più il capitale investito diventa grande, visto che la cifra periodica rimarrà (in teoria) più o meno la stessa, mentre il ribilanciamento serve ad esempio per sottopesare aree che hanno corso troppo negli ultimi mesi/anni e che nei prossimi ci si aspetta sottoperformino il resto del mondo.

Grazie ancora dei suggerimenti! :bow:
 
Buongiorno e grazie per la risposta articolata che mi hai dato. Mi trovo d'accordo su molto di quello che dici, incluso il timore per un all-in pre-elezioni (un probabile nuovo presidente dem non farà bene alla borsa...) e sulle ripartizioni che suggerisci, che sono poi quelle "da manuale".

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A me non preoccupa tanto un cambio alla presidenza USA (anzi! ci spero proprio...), e sembra sia opinione abbastanza diffusa
Why a Biden Presidency Could Be Bullish for Stocks - The New York Times
Stock-market ETFs edge higher as Joe Biden picks Kamala Harris as running mate in race for White House - MarketWatch

pero si temo che a breve termine il periodo pre/post elezioni possa portare a degli scrolloni notevoli. Quindi potrebbe essere un'opportunitá per fare ingressi mirati (chi ha liquidi e strategia) o magari per evitare spaventi e aspettare si calmi il mercato. Ma io non entrerei all-in ad ottobre (anche perché all-in giá ci sono :D)

Poi, "sulle ripartizioni che suggerisci"... in realtá non ti suggerisco nulla. Ho messo dei numeri solo per fare un esempio, pero non conoscendoti sarebbe folle suggerirti che fare della tua vita. Tu sei chi deve fare l'analisi di quello che ti conviene come allocazione....


Quando parlo di ribilanciamento in funzione della mia view intendo chiaramente una view di lungo corso e che mostri il suo effetto in vari anni, non qualcosa che possa essere condizionata da tweet e contingenze del momento :). In effetti però in quest' ottica un bilanciamento ogni 6 mesi è troppo frequente. Magari si potrebbe ogni 6 mesi rivedere l'allocazione della cifra scelta per il PAC (ovvero decidere se pesare la quota dei prox 6 mesi più su Asia, Euro o USA) e su un tempo più lungo (2-3 anni) procedere ad un ribilanciamento vero e proprio. Chiaramente il cambio di allocazione del PAC ogni 6 mesi diventa tanto più insignificante quanto più il capitale investito diventa grande, visto che la cifra periodica rimarrà (in teoria) più o meno la stessa, mentre il ribilanciamento serve ad esempio per sottopesare aree che hanno corso troppo negli ultimi mesi/anni e che nei prossimi ci si aspetta sottoperformino il resto del mondo.
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su quest'ultima parte non mi é molto chiara la tua idea...

L'allocazione, se pensi in un portafoglio lazy, si fa a lungo (o lunghissimo, cioe tanti anni) termine. Il ribilanciamento é l'adeguamento delle percentuali nel corto termine (p.es. 6 mesi) per riportarle alle percentuali che consideravi "giuste" all'inizio. Chiaro che definire cosa sia "giusto" é la parte difficile. Ma la parte pericolosa é cambiare di idea ogni x mesi (o giorni :D). P.es., se io fossi convinto che lo S&P5000 mi garantisse un ritorno del 5% anno su un arco temporale di 10 anni, e il mio obbiettivo fosse il 5%, potrei tranquillamente metterci la parte azionaria del portafoglio, e dimenticarmi delle fluttuazioni di presidenti/tweets/meteorologia - solo ogni 6 mesi controllerei che il % allocato rimanga costante.

Altro tema é ció che scrivi sulla cifra del PAC. Non capisco se penseresti modificare le % per mantenerti in linea con l'allocazione iniziale (e sarebbe un ribilanciamento continuo) o per cambiare continuamente l'allocazione iniziale secondo l'aria che tira... Se é il primo, ok, é come un averaging - cerca qua sul FOL o sul www, ci sono diversi tipi di apportazioni periodiche possibili, costanti e variabili. É un tema interessante!

Saludos!
 
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