Previdenza Integrativa

Czar

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in breve:

dopo aver distrutto i risparmi dei propri clienti, dopato il loro tenore di vita con il credito al consumo, il Tfr è il boccone più grosso che è rimasto da spartire.

la propria previdenza integrativa si può costruire anche con un semplice piano di accumulo.
diffidate dalle rendite di carta perchè tra 15-20 anni nella migliore delle ipotesi il vostro interlocutore è cambiato 4/5 volte e il gioco delle tre carte non si fa solo alla stazione ferroviaria.
diffidate da qualsiasi tipo di prodotto che vi viene suggerito più o meno in buona fede perchè, lo ribadisco, sono prodotti inadeguati ed inefficienti, soprattutto per il sottoscrittore.

il problema esiste, ma occorre non essere precipitosi, non farsi mettere ansia dalla campagna di assalto alla diligenza che è in corso, ragionare...ragionare ragionare.

non c'è nessuna fretta, mancano ancora i decreti attuativi.

quando sarete al dunque ..anziani e magari con qualche acciacco sarà troppo tardi per dire ....eh ma io mi fidavo ........
 
Lo spirito di governi che si sono succeduti negli ultimi 15 anni è quello di smantellare progressivamente il welfare che caratterizzava molti aspetti della nostra esistenza in primis quello previdenziale.
E' un atteggiamento in atto un po' in tutta Europa e ci dovremmo abituare.
Se da un lato può non piacere e può non essere facile adeguarsi a questa realtà bisogna rendersi conto che le soluzioni vanno ricercate individualmente, e ciò presuppone un maggior grado di consapevolezza.

Nel caso della previdenza integrativa, le forme complementari che sono state create cercano di dare una risposta a questa mancanza di Stato.
Ritenere che questa soluzione sia poi stata partorita a esclusivo vantaggio di gruppi bancari e assicurativi (anzi delle lobby bancarie-assicurative) mi pare alquanto azzardato....

Sono comunque d'accordo nell'aspettare i decreti attuativi e se soprattutto mantengono le promesse indicate nella legge delega del settembre scorso.
Sarà più facile a quel punto valutare i pro e contro di diversi atteggiamenti...
 
in effetti io ci sto pensando pensando...
è vero che ancora la normativa non è completa ma per settembre 2005 lo sarà.
Mettere da parte dei risparmi è necessario, poi se si risparmia da soli o con fondi pensione è da scegliere.
Io punterei sulla prima, ma se potessi chiederei al mio datore di lavoro di contribuire (non so mai se la società fallisce il tfr quando e se, lo trovo!?!) poi per conto mio troverei varie formule.
Forse forse l'acquisto di una casa (non adesso) potrei prenderlo in considerazione.
Esperienze personali mi hanno insegnato che è meglio averli risparmi liquidi che bloccati nel mattone, ma l'idea di una casa come "mia personale liquidazione" forse puo' essere una buona soluzione.
saluti
Czar ha scritto:
in breve:

dopo aver distrutto i risparmi dei propri clienti, dopato il loro tenore di vita con il credito al consumo, il Tfr è il boccone più grosso che è rimasto da spartire.

la propria previdenza integrativa si può costruire anche con un semplice piano di accumulo.
diffidate dalle rendite di carta perchè tra 15-20 anni nella migliore delle ipotesi il vostro interlocutore è cambiato 4/5 volte e il gioco delle tre carte non si fa solo alla stazione ferroviaria.
diffidate da qualsiasi tipo di prodotto che vi viene suggerito più o meno in buona fede perchè, lo ribadisco, sono prodotti inadeguati ed inefficienti, soprattutto per il sottoscrittore.

il problema esiste, ma occorre non essere precipitosi, non farsi mettere ansia dalla campagna di assalto alla diligenza che è in corso, ragionare...ragionare ragionare.

non c'è nessuna fretta, mancano ancora i decreti attuativi.

quando sarete al dunque ..anziani e magari con qualche acciacco sarà troppo tardi per dire ....eh ma io mi fidavo ........
 
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