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Previsioni sui consumi e produzione per i prossimi mesi?

mander ha scritto:
Io ricordo il 20 marzo 2001 il NASDQ,segnava oltre 5000 una follia, 11 settembre 2001 precipitò a 1500 punti.Tutti dissero che era l'effetto del crollo delle torri gemelle.Cosi va il mondo ci sono gli allocchi,e ci sono i veri rapaci.
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non hanno capito che l'intero motore dello slancio dell'umanità è sostenuto dall'avidità ( in tutte le sue forme )

e sarà così anche questa volta
 
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ecco un esempio di come cambino le cose...
 
zerohedge ha scritto:
c'erano le premesse per un rallentamento economico ciclico, i mercati azionari ma anche obbligazionari soprattutto americani erano in una bolla
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Assolutamente d'accordo.
Osservavo l'automotive come predittore pre-crisi che si sarebbe inevitabilmente verificata, per capire il timing nel quale sarebbe iniziata: quest'anno era un ottimo candidato, sul mese esatto non ci avrei scommesso

Titoloni tipo "eternal bull market" non mancavano e i principali indici azionari tiravano. Infine la narrativa sulle elezioni americane, per cui il presidente uscente avrebbe fatto di tutto per mantenere gli indici USA in crescita o in tenuta, mi davano da pensare che l'euforia sarebbe durata fino a novembre.

Il downgrade del rating di Ford risale a settembre 2019. Poi c'era il fenomeno dei bond high yield, molto preoccupante.
 
Ultima modifica:
Restando nel mondo della mobilità personale, leggo due titolo sul Corriere di oggi: "auto a 30 all'ora a Milano" e "incentivi per l'acquisto di bici e monopattini elettrici [nel prossimo decreto legge]". Notiziole di poco conto che supportano l'idea di fondo di limitare e localizzare la mobilità personale in auto. Ulteriore chiodo nella bara del settore. I singoli stati nazionali interverranno a sostegno delle macroimprese del settore. Le imprese più piccole (fornitori) soffriranno e salteranno.
 
jmad ha scritto:
Restando nel mondo della mobilità personale, leggo due titolo sul Corriere di oggi: "auto a 30 all'ora a Milano" e "incentivi per l'acquisto di bici e monopattini elettrici [nel prossimo decreto legge]". Notiziole di poco conto che supportano l'idea di fondo di limitare e localizzare la mobilità personale in auto. Ulteriore chiodo nella bara del settore. I singoli stati nazionali interverranno a sostegno delle macroimprese del settore. Le imprese più piccole (fornitori) soffriranno e salteranno.
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io invece vedo quello dei 30 orari un provvedimento sensato

uno dei pochi

prevedendo un uso maggiore dell'auto una velocità di crociera costante rende più fluido lo scorrimento del traffico

my two cents
 
Se non si torna alla normalità non ci sarà nessuna ripresa dei consumi.

A parte il calo del lavoro che ha già colpito molto, ma si deve capire che gran parte dei nostri consumi sono legati alla socialità e convivialità.

Chi andrà al ristorante se ti puoi sedere solo con i tuoi conviventi?
Chi porta i figli al mare se devranno esser mantenuto fermi e lontani da altri bambini?
Chi spenderà in benzina/mobilità se lavoreranno tutti in smart working?
Chi ci andrà al bar, se non si possono fare aperitivi con amici o tentativi di approccio?
Se le occasioni sociali diminuiscono, perché non si dovrebbe spendere meno di prima in abbigliamento (e non ditemi che a lavorare da casa cambiate camicia ogni giorno)?

Poi va considerato che ogni settore in crisi (e già sopra ne abbiamo determinato qualcuno) si porta dietro con effetto domino una diminuzione della domanda generalizzata...


Forse i venditori di mascherine, termoscanner e sanificatori avranno un incremento del business, ma se facciamo un bilancio netto il risultato è senza dubbio di perdita enorme nella domanda.
 
Il settore dell’auto ne uscirà massacrato: non solo per i milioni di disoccupati in più, ma anche perché l’auto è sempre vista come un bene meno essenziale. Nel lungo termine e a epidemia finita vedo molto più car sharing in connubio con guida autonoma (che aumenterebbe il tasso di utilizzo del car sharing).
 
Ah e Ford e General Motors saranno oggetto di bail out.
 
Ottolino88 ha scritto:
Il settore dell’auto ne uscirà massacrato: non solo per i milioni di disoccupati in più, ma anche perché l’auto è sempre vista come un bene meno essenziale. Nel lungo termine e a epidemia finita vedo molto più car sharing in connubio con guida autonoma (che aumenterebbe il tasso di utilizzo del car sharing).
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molto probabile

ed e' li' che cominciano dei problemi seri per la Germania
 
Benjamin_Malaussène ha scritto:
Se non si torna alla normalità non ci sarà nessuna ripresa dei consumi.

A parte il calo del lavoro che ha già colpito molto, ma si deve capire che gran parte dei nostri consumi sono legati alla socialità e convivialità.

Chi andrà al ristorante se ti puoi sedere solo con i tuoi conviventi?
Chi porta i figli al mare se devranno esser mantenuto fermi e lontani da altri bambini?
Chi spenderà in benzina/mobilità se lavoreranno tutti in smart working?
Chi ci andrà al bar, se non si possono fare aperitivi con amici o tentativi di approccio?
Se le occasioni sociali diminuiscono, perché non si dovrebbe spendere meno di prima in abbigliamento (e non ditemi che a lavorare da casa cambiate camicia ogni giorno)?

Poi va considerato che ogni settore in crisi (e già sopra ne abbiamo determinato qualcuno) si porta dietro con effetto domino una diminuzione della domanda generalizzata...


Forse i venditori di mascherine, termoscanner e sanificatori avranno un incremento del business, ma se facciamo un bilancio netto il risultato è senza dubbio di perdita enorme nella domanda.
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probabile ma possono cambiare tranquillamente i modelli di business e i consumi semplicemente possono indirizzarsi verso altri beni di consumo.
 
banalmente ci fu il bailout anche dei finanziari nel 2008, che ci siano bailout ( senza moral hazard quindi attenzione ) è chiaro, che questo sia un indicatore predittivo direi proprio di no :D
 
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