Quale sarà il primo stato europeo a fare marcia indietro?

Macché


Il ministro dell'Economia Nikola Stoyanov non pensa che ci sia una svolta verso Gazprom. Questo è ciò che ha detto ai giornalisti al Palazzo Nazionale della Stampa. Le sue parole erano in connessione con ciò che il suo collega Rosen Hristov ha detto ieri che i negoziati con Gazprom sono inevitabili. "Ciò che il Ministero dell'Economia sostiene è mantenere aperte tutte le opzioni. Non va bene per noi chiudere qualsiasi opzione. Diversificazione non significa chiudere alcune opzioni e cercarne altre. Diversificazione per noi significa che tutte le opzioni sono aperte, negoziando, realizzando su tutte le possibili rotte ", ha affermato. Per saperne di più: I DH sono saltati di nuovo mentre il gabinetto rimescola la dipendenza dal Cremlino Alla domanda su quali fossero le opzioni di compensazione per il business del gas, ha commentato che senza un parlamento funzionante non ce n'erano. "La compensazione per l'elettricità continua solo. Stiamo preparando emendamenti alle leggi in modo che, non appena ci sarà un parlamento, queste distorsioni del mercato potranno essere affrontate. Al momento, che è attuale, è più competitivo di quello che è sul gas, perché uno riceve aiuti e gli altri no", ha detto il ministro Stoyanov. Nelle sue parole, circa la metà potrebbe passare su combustibili alternativi, ma si tratta di piccoli consumatori. Al ministro è stato chiesto un commento sulle accuse contro di lui da parte del leader del bsp Korneliya Ninova di essere un burattino sui fili. "Non combatterò con lo stesso. Vedo che negli ultimi tempi, mancando di argomenti, si sono rivolti ad attacchi personali. Non ho intenzione di reagire con quel tono. Ognuno ha diritto a un'opinione. Lei può esprimerlo. Nel momento in cui sono un ministro, decido cosa succede", ha commentato Stoyanov. Ha anche attirato l'attenzione sulle affermazioni dell'ex capo di Kintex secondo cui le compagnie private stavano superando lo stato con accordi sulle armi. Ha sottolineato che se questo è il caso, è un problema enorme. Nelle sue parole, è sempre stata la priorità lavorare con Kintex. Il Ministro partecipa alla riunione annuale dei consiglieri economici presso i servizi per il commercio e gli affari economici. "I paesi prioritari rimangono i paesi dell'UE. Per noi, sono il partner più importante. Inoltre, a causa di una pandemia, molti paesi europei stanno considerando di avvicinarsi a casa propria. Vediamo molte opportunità lì. Non è positivo che un terzo della nostra destinazione sia vuoto al momento", ha detto il ministro dell'economia. È diventato chiaro che non abbiamo rappresentanza in Francia, Italia e Danimarca, come negli Stati Uniti, in India e in Cina.

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Macché


Il ministro dell'Economia Nikola Stoyanov non pensa che ci sia una svolta verso Gazprom. Questo è ciò che ha detto ai giornalisti al Palazzo Nazionale della Stampa. Le sue parole erano in connessione con ciò che il suo collega Rosen Hristov ha detto ieri che i negoziati con Gazprom sono inevitabili. "Ciò che il Ministero dell'Economia sostiene è mantenere aperte tutte le opzioni. Non va bene per noi chiudere qualsiasi opzione. Diversificazione non significa chiudere alcune opzioni e cercarne altre. Diversificazione per noi significa che tutte le opzioni sono aperte, negoziando, realizzando su tutte le possibili rotte ", ha affermato. Per saperne di più: I DH sono saltati di nuovo mentre il gabinetto rimescola la dipendenza dal Cremlino Alla domanda su quali fossero le opzioni di compensazione per il business del gas, ha commentato che senza un parlamento funzionante non ce n'erano. "La compensazione per l'elettricità continua solo. Stiamo preparando emendamenti alle leggi in modo che, non appena ci sarà un parlamento, queste distorsioni del mercato potranno essere affrontate. Al momento, che è attuale, è più competitivo di quello che è sul gas, perché uno riceve aiuti e gli altri no", ha detto il ministro Stoyanov. Nelle sue parole, circa la metà potrebbe passare su combustibili alternativi, ma si tratta di piccoli consumatori. Al ministro è stato chiesto un commento sulle accuse contro di lui da parte del leader del bsp Korneliya Ninova di essere un burattino sui fili. "Non combatterò con lo stesso. Vedo che negli ultimi tempi, mancando di argomenti, si sono rivolti ad attacchi personali. Non ho intenzione di reagire con quel tono. Ognuno ha diritto a un'opinione. Lei può esprimerlo. Nel momento in cui sono un ministro, decido cosa succede", ha commentato Stoyanov. Ha anche attirato l'attenzione sulle affermazioni dell'ex capo di Kintex secondo cui le compagnie private stavano superando lo stato con accordi sulle armi. Ha sottolineato che se questo è il caso, è un problema enorme. Nelle sue parole, è sempre stata la priorità lavorare con Kintex. Il Ministro partecipa alla riunione annuale dei consiglieri economici presso i servizi per il commercio e gli affari economici. "I paesi prioritari rimangono i paesi dell'UE. Per noi, sono il partner più importante. Inoltre, a causa di una pandemia, molti paesi europei stanno considerando di avvicinarsi a casa propria. Vediamo molte opportunità lì. Non è positivo che un terzo della nostra destinazione sia vuoto al momento", ha detto il ministro dell'economia. È diventato chiaro che non abbiamo rappresentanza in Francia, Italia e Danimarca, come negli Stati Uniti, in India e in Cina.

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ma dai , a questo gli danno gia' del burattino, a breve lo prendono a calci ,e' il ministro dell'economia ,sicuramente ammanicato a brussels , e con tutta la sua esternazione non ha detto niente , ci va poi lui a far girare le caldaie o i generatori per la corrente? .:D
 
Quindi la Bulgaria vince il primo premio?
 
05:03 24 Ago
Stoltenberg (Nato): la Ue pagherà un prezzo per il sostegno a Kiev

E' necessario continuare a fornire assistenza militare all'Ucraina, ma l'inverno si avvicina - sarà dura - e l'Europa pagherà un prezzo per il suo sostegno a Kiev: lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un'intervista all'emittente televisiva tedesca ZDF. "Stiamo assistendo a un sostegno senza precedenti da parte degli alleati europei della Nato, della Germania, del Canada, degli Stati Uniti e di molti altri Paesi del mondo", ha affermato Stoltenberg sottolineando tuttavia che fornire assistenza militare a Kiev non è facile. Il numero uno della Nato ha poi avvertito che "l'inverno sta arrivando e sarà dura. Pagheremo un prezzo per il nostro sostegno all'Ucraina a causa delle sanzioni e, naturalmente, del fatto che la Russia usa l'energia come arma. Ma dobbiamo capire che non c'è alternativa al nostro sostegno. Dobbiamo anche essere chiari: il prezzo che pagheremmo se non avessimo sostenuto l'Ucraina e la Russia vincesse sarebbe molto più alto".


Gli Usa comandono, la Ue ubbidisce.......fatevene una ragione.....
 
Ultima modifica:
Hanno bisogno del permesso/accordo/consenso americano (non sarà facile ma magari riusciranno a negoziarlo in cambio di qualcosa.. fornitura massiccia di armi/finanziamenti all'Ucraina?.. qualche impegno in politica estera magari sconnesso alla questione Ucraina?.. boh, vedremo.. per adesso dubito che siano già andati a chiederlo).

Perché i tedeschi hanno bisogno del permesso USA e israeliani e turchi no?
 
05:03 24 Ago
Stoltenberg (Nato): la Ue pagherà un prezzo per il sostegno a Kiev

E' necessario continuare a fornire assistenza militare all'Ucraina, ma l'inverno si avvicina - sarà dura - e l'Europa pagherà un prezzo per il suo sostegno a Kiev: lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un'intervista all'emittente televisiva tedesca ZDF. "Stiamo assistendo a un sostegno senza precedenti da parte degli alleati europei della Nato, della Germania, del Canada, degli Stati Uniti e di molti altri Paesi del mondo", ha affermato Stoltenberg sottolineando tuttavia che fornire assistenza militare a Kiev non è facile. Il numero uno della Nato ha poi avvertito che "l'inverno sta arrivando e sarà dura. Pagheremo un prezzo per il nostro sostegno all'Ucraina a causa delle sanzioni e, naturalmente, del fatto che la Russia usa l'energia come arma. Ma dobbiamo capire che non c'è alternativa al nostro sostegno. Dobbiamo anche essere chiari: il prezzo che pagheremmo se non avessimo sostenuto l'Ucraina e la Russia vincesse sarebbe molto più alto".


Gli Usa comandono, la Ue ubbidisce.......fatevene una ragione.....

e se non ubbidisse che succede?
 
06:34
Da Washington 3 miliardi di dollari per addestrare e finanziare le forze ucraine

In occasione della festa dell'Indipendenza ucraina, nelle prossime ore gli Stati Uniti annunceranno l'invio di 3 miliardi di dollari per "l'assistenza alla sicurezza". Il pacchetto - che è il più consistente di quelli finora varati da Washington - prevede fondi per addestrare e finanziare le forze ucraine nei prossimi anni e finanziare future commesse per droni ed altro equipaggiamento bellico. A differenza dei pacchetti di aiuto annunciati finora, che prevedono aiuti immediati con armi e munizioni che gli Usa prendono dai loro arsenali, questo è finalizzato a garantire le future esigenze di sicurezza di Kiev, assicurando al governo ucraino il perdurare dell'assistenza Usa.
 
questa situazione è estremamente preoccupante, non in se che lo è comunque, ma per il fatto che vedendo la situazione militare russa fatta da pressapochismo e inefficenza allo stato dell'arte, non si può che sospettare che questa, esattamente al contrario, sia studiata e messa in pratica da altri, il problema sta proprio qui, se hanno deciso di agire così, con tutto quel che ne consegue anche a loro svantaggio, significa che hanno intenzione di far un qualcosa a 360° costi quel che costi, alla fine scopriremo che magari è tutto un accordo americano/cinese per spartirsi equamente il mondo senza terzi incomodi che vogliono dire la loro e dove a fronte di due super super potenze ci sono decine e decine di stati totalmente vassalli a vario livello.
 
Sembra di leggere un post di ccc al contrario
Ogni suo post sembra che la russia stia per fallire da un giorno all altro, nell articolo basta sostituire germania con russia che non cambia nulla.
Eh ma le sanzioni non sono un boomerang, no no

Certo che lo sono.

Ma non è pensabile minimamente di fare affari con quel criminale ed inerente alle sanzioni, è perfino banale quanto nel medio saranno estremamente più dolorose per la russia che per l' occidente-
 
Le sanzioni alla Russia sono una pagliacciata.

È come mettere uno agli arresti domiciliari.

Possono funzionare ma solo se non consenti al recluso di passare per una porta interna verso l'appartamento del vicino, e da dove poi se ne esce tranquillamente dalla porta principale.

Se consenti ad alcuni Paesi (anche UE) di triangolare gli scambi commerciali e soprattutto se consenti alla Cina, non solo di essere im combutta col "recluso" ma di guadagnarci pure dato il suo stato di bisogno, le "sanzioni" sono del tutto inutili, anzi, una martellata sui @@.
 
Le sanzioni avevano senso se applicate dai 192 paesi mondiali, non solo 50 (per giunta quelle da cui dipendono energicamente dalla russia) .
In questo modo con le triangolazioni si sopperisce l'import mancante.
Sostanzialmente ci siamo dati una accettata sulle @@.
Fa pochi danni alla russia e sono devastanti per noi.
Da eliminare subito
 
Le sanzioni alla Russia sono una pagliacciata.

È come mettere uno agli arresti domiciliari.

Possono funzionare ma solo se non consenti al recluso di passare per una porta interna verso l'appartamento del vicino, e da dove poi se ne esce tranquillamente dalla porta principale.

Se consenti ad alcuni Paesi (anche UE) di triangolare gli scambi commerciali e soprattutto se consenti alla Cina, non solo di essere im combutta col "recluso" ma di guadagnarci pure dato il suo stato di bisogno, le "sanzioni" sono del tutto inutili, anzi, una martellata sui @@.

Se le cose stanno così, ovvero c'è triangolazione allora è solo una buffonata.
 
Se le cose stanno così, ovvero c'è triangolazione allora è solo una buffonata.

Figuriamoci se stati, aziende e faccendieri si infilano in un mercato lasciato aperto, hanno standard morali troppo elevati.
Impossibbile.
 
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