i giorni caldi del Valore 3 sono finiti in un amen, appena 10 giorni di discussione compresi apertura e chiusura, stracciando ogni record, ci volle quasi un mese o più per arrivare ai fatidici 2000 messaggi nei volumi precedenti!
si respira proprio nell'aria questa paura di rimane fuori...
non metti un collegamento al capitolo precedente (o un bell'elenco a tutti i capitoli tanto sono pochi)?
Se i mercati non stessero anticipando con così tanta forza le mosse delle banche centrali tutta questa paura di rimanere fuori non ci sarebbe.
A marzo scorso avevano anticipato, ma le banche centrali avevano continuato ad alzare, seppur col contagocce.
Da ottobre, e in special modo da quello sciagurato messaggio di Powell (non si potrà mai sapere se volontario, involontario o preterintenzionale) tutti i TdS si sono lanciati in una corsa senza respiro... se pochi mesi fa era ancora possibile trovare titoli che rendessero il 5% su scadenze medio-lunghe, adesso è una fatica spuntare il 4%.
Aggiungici che viviamo in un paese baciato dalla stagnazione, nel quale l'inflazione è passata dall'essere una delle più alte d'Europa a una delle più basse, e hai chiuso il cerchio.
Al momento il mercato non riesce a vedere una recrudescenza dell'inflazione in EU, nonostante la breakeven US stia rialzando il capo, per cui non vedo tante alternative.
O si scommette su indicizzati, accettando sicuramente rendimenti miseri e forse (forse) qualche rendimento altissimo (sempre che ci si fidi dei panieri ufficiali) e una quotazione quasi certamente depressa (negli italiani intrinseca nella natura dello strumento, che paga periodicamente le rivalutazioni), cosa che in diversi non hanno l'educazione finanziaria per poter capire.
O si accetta un 3-4% (a seconda delle scadenze), sperando che basti come cuscinetto per possibili rialzi dei prezzi.
O si butta tutta la quota obbligazionaria in azionario e crypto sui massimi e a valutazioni ben al di sopra della media storica (per l'azionario, le crypto non hanno PE).
Non mi sembra paura di rimanere fuori, più che altro mancanza di alternative.