Quote successione figli e vincolo vendita casa

Marx82

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Salve a tutti
mia madre vorrebbe vendere la sua casetta e , a mia sorpresa , apparentemente non può farlo finche' non la autorizzo. Da notare che io non vivo piu' in quella casa da ormai piu' di un decennio.

Secondo il commercialista , dal momento in cui mio padre è deceduto, ho ereditato delle quote di successione assieme a mia madre e ho due opzioni:
1 - firmare il contratto di vendita e partecipare di fatto alla vendita. Cosa che vorrei evitare per ipotetiche questioni fiscali che non mi interessa affrontare.
2 - cedere le quote con atto notarile

Supponendo che ciò che sostiene il commercialista sia corretto ho un paio di domande:
-secondo voi esistono altri modi rapidi e indolori per permettere a mia madre di vendere la casa con il minimo coinvolgimento possibile da parte mia?
- il commericialista e la persona giusta a cui chiedere certi suggerimenti?


Notare che non sono nemmeno residente in italia.

Grazie in anticipo a chi mi può darmi qualche suggerimento
 
Salve a tutti
mia madre vorrebbe vendere la sua casetta e , a mia sorpresa , apparentemente non può farlo finche' non la autorizzo. Da notare che io non vivo piu' in quella casa da ormai piu' di un decennio.

Secondo il commercialista , dal momento in cui mio padre è deceduto, ho ereditato delle quote di successione assieme a mia madre e ho due opzioni:
1 - firmare il contratto di vendita e partecipare di fatto alla vendita. Cosa che vorrei evitare per ipotetiche questioni fiscali che non mi interessa affrontare.
2 - cedere le quote con atto notarile

Supponendo che ciò che sostiene il commercialista sia corretto ho un paio di domande:
-secondo voi esistono altri modi rapidi e indolori per permettere a mia madre di vendere la casa con il minimo coinvolgimento possibile da parte mia?
- il commericialista e la persona giusta a cui chiedere certi suggerimenti?


Notare che non sono nemmeno residente in italia.

Grazie in anticipo a chi mi può darmi qualche suggerimento
Quando è deceduto tuo padre? Ovviamente non hai accettato l'eredità nè tacitamente e nè espressamente (se non sapevi di essere proprietario di una quota della casa).
 
è COSì. ora hai delle quote e quindi una percentuale di casa è la tua, vendere casa non comporta alcun problema fiscale, vai dal notaio e firmi, i soldi puoi tenerli tu o darli a tua madre. cedere le quote è un altra soluzione valida ma non ne vedo la ragione.
il commercialista è la persona giusta, puoi anche fargli una procura e restare all'estero, se vendete ovviamente servirà il notaio ma lo sceglie l'acquirente
 
Salve a tutti
mia madre vorrebbe vendere la sua casetta e , a mia sorpresa , apparentemente non può farlo finche' non la autorizzo. Da notare che io non vivo piu' in quella casa da ormai piu' di un decennio.

Secondo il commercialista , dal momento in cui mio padre è deceduto, ho ereditato delle quote di successione assieme a mia madre e ho due opzioni:
1 - firmare il contratto di vendita e partecipare di fatto alla vendita. Cosa che vorrei evitare per ipotetiche questioni fiscali che non mi interessa affrontare.
2 - cedere le quote con atto notarile

Supponendo che ciò che sostiene il commercialista sia corretto ho un paio di domande:
-secondo voi esistono altri modi rapidi e indolori per permettere a mia madre di vendere la casa con il minimo coinvolgimento possibile da parte mia?
- il commericialista e la persona giusta a cui chiedere certi suggerimenti?


Notare che non sono nemmeno residente in italia.

Grazie in anticipo a chi mi può darmi qualche suggerimento
Ci sono questioni giuridiche per le quali devi rivolgerti ad un avvocato.
E ci sono questioni di natura fiscale per le quali devi rivolgerti ad un commercialista.

Dovresti specificare meglio gli aspetti del problema: la casa era di proprietà di mamma e papà (in regime di comunione dei beni?)?
Se è così, alla morte di tuo padre, in assenza di testamento:
- tua mamma resta proprietaria della propria quota sull'immobile;
- la quota di proprietà di tuo padre va suddivisa tra gli eredi (Se non è stato fatto testamento gli eredi sono la moglie ed i figli).

Dal momento che tu sei erede ed hai diritti su questa casa puoi decidere di accettare l'eredità e partecipare alla vendita dell'immobile, insieme a tua mamma, percependo la tua quota.
Altrimenti dovresti rinunciare all'eredità (con atto pubblico dinanzi a Notaio o presso la cancelleria in Tribunale).
 
Quando è stata presentata la Dichiarazione di Successione, era indicata la tua proprietà in quota? E nella visura catastale cosa risulta?
 
Grazie a tutti delle risposte.
A parte i dubbi sopra esposti si è aggiunta un altro cavollo . Apparentemente il compratore potrebbe decidere di non accettare la mia cessione dei beni a titolo gratuiro poiche' i miei figli (che al momento non ho) potrebbero impugnare il contratto .

Riporto i mei commenti e le risposte alle domande.
Quando è deceduto tuo padre? Ovviamente non hai accettato l'eredità nè tacitamente e nè espressamente (se non sapevi di essere proprietario di una quota della casa).
nel 2010. Esatto, non ho fatto nulla.
è COSì. ora hai delle quote e quindi una percentuale di casa è la tua, vendere casa non comporta alcun problema fiscale, vai dal notaio e firmi, i soldi puoi tenerli tu o darli a tua madre. cedere le quote è un altra soluzione valida ma non ne vedo la ragione.
il commercialista è la persona giusta, puoi anche fargli una procura e restare all'estero, se vendete ovviamente servirà il notaio ma lo sceglie l'acquirente
Non comporta alcun problema fiscale in Italia, forse, ma io sono residente fiscale all'estero. Volevo solo semplificarmi la vita ed evitare grattacapi a livello fiscale.
Ci sono questioni giuridiche per le quali devi rivolgerti ad un avvocato.
E ci sono questioni di natura fiscale per le quali devi rivolgerti ad un commercialista.

Dovresti specificare meglio gli aspetti del problema: la casa era di proprietà di mamma e papà (in regime di comunione dei beni?)?

Dal momento che tu sei erede ed hai diritti su questa casa puoi decidere di accettare l'eredità e partecipare alla vendita dell'immobile, insieme a tua mamma, percependo la tua quota.
Altrimenti dovresti rinunciare all'eredità (con atto pubblico dinanzi a Notaio o presso la cancelleria in Tribunale).
Posso rinunciare all'eredità dopo 10 anni dal decesso di mio padre secondo te? Come riportavo sopra, nel caso della cessione a titolo gratuito a mia madre, i potenziali figli potrebbero impugnare la vendita in futuro quindi suppongo che anche per cio' che suggerisci vale lo stesso?
Quando è stata presentata la Dichiarazione di Successione, era indicata la tua proprietà in quota? E nella visura catastale cosa risulta?
Il commercialista mi ha detto che nella visura risulto essere tra i proprietari dell'immobile assieme ai miei fratelli e mia madre
 
Se risulti nella visura catastale, vuol dire che chi ha presentato a suo tempo la Dichiarazione di Successione ti ha inserito correttamente fra gli eredi.
 
Avevo dimenticato l'intellligenza artificiale.
Ho fatto qualche domanda a Bard e ChatGPT.
E le opzioni che mi hanno dato sono:
  • Vendere la quota di proprietà a mia madre a un prezzo di mercato. (questa soluzione coincide con il feedback del commercialista che non avevo menzionato sopra). Opzione che non mi da nessun vantaggio ai fini di non prendere parte al processo di vendita.
  • Rinunziare all'eredità. Opzione non fattibile poichè mio padre e deceduto piu' di 10 anni fa
  • Vendere la tua quota di proprietà a un terzo acquirente. Opzione non percorribile, vedi prima opzione.
  • Donazione delle mie quote a mia madre: non fattibile apparentemente poichè il compratore vuole tutelarsi dal fatto che miei potenziali figli impugnino la vendita. Le precendenti 3 opzioni tutelerebbero il compratore.
In conclusione, direi che devo partecipare alla vendita per forza

Se risulti nella visura catastale, vuol dire che chi ha presentato a suo tempo la Dichiarazione di Successione ti ha inserito correttamente fra gli eredi.
Secondo l'IA nel mio caso si tratta di legittima successione. "La legittima successione prevede che gli eredi legittimi abbiano diritto a una quota minima dell'eredità, indipendentemente dalla volontà del testatore."
 
Ultima modifica:
Secondo l'IA nel mio caso si tratta di legittima successione. "La legittima successione prevede che gli eredi legittimi abbiano diritto a una quota minima dell'eredità, indipendentemente dalla volontà del testatore."
Probabile. In ogni caso la Dichiarazione di Successione deve essere stata presentata.
 
Secondo l'IA nel mio caso si tratta di legittima successione. "La legittima successione prevede che gli eredi legittimi abbiano diritto a una quota minima dell'eredità, indipendentemente dalla volontà del testatore."
In questo caso la Stupidissima ed inaffidabile AI, ha confuso la quota LEGITTIMA con la SUccessione.
la LEGITTIMA è il valore minimo che spetta agli eredi anche in caso di testamento, non c'entra nulla con il tuo problema.
 
Avevo dimenticato l'intellligenza artificiale.
Ho fatto qualche domanda a Bard e ChatGPT.
E le opzioni che mi hanno dato sono:
  • Vendere la quota di proprietà a mia madre a un prezzo di mercato. (questa soluzione coincide con il feedback del commercialista che non avevo menzionato sopra). Opzione che non mi da nessun vantaggio ai fini di non prendere parte al processo di vendita.
  • Rinunziare all'eredità. Opzione non fattibile poichè mio padre e deceduto piu' di 10 anni fa
  • Vendere la tua quota di proprietà a un terzo acquirente. Opzione non percorribile, vedi prima opzione.
  • Donazione delle mie quote a mia madre: non fattibile apparentemente poichè il compratore vuole tutelarsi dal fatto che miei potenziali figli impugnino la vendita. Le precendenti 3 opzioni tutelerebbero il compratore.
In conclusione, direi che devo partecipare alla vendita per forza


Secondo l'IA nel mio caso si tratta di legittima successione. "La legittima successione prevede che gli eredi legittimi abbiano diritto a una quota minima dell'eredità, indipendentemente dalla volontà del testatore."
E tu ti fidi della deficienza artificiale? Per una decisione così importante e delicata sentirei un professionista! Per risparmiare qualche centinaio di euro rischi di fare grossi casini. E per professionista intendo un notaio o un avvocato esperto in successioni, non un commercialista.
 
Fai divisione dell’ereditá, fai assegnare in quella sede l’immobile a tua madre (che volendo ti può riconoscere una somma in danaro se la ha) dichiarando di non aver null’altro a pretendere e di essere tacitato nei tuoi diritti di legittima Verso tuo padre, quindi solo tua madre vende il bene al terzo.
I tuoi figli non potrebbero impugnare ne la legittima verso tuo padre, né la vendita di tua madre verso il terzo perché appunto è fatta soltanto da tua madre.
 
in realtà tu e tua madre sie te dei proprietari della comunione indivisa sull’eredità ma non sull’immobile di conseguenza sarebbe sempre un atto di divisione affinché possiate disporre dell’appartamento a favore del terzo.
P.S. se Hai bisogno di ulteriori precisazioni scrivimi in privato, la materia è un po’ ostica
 
Grazie a tutti delle risposte.
A parte i dubbi sopra esposti si è aggiunta un altro cavollo . Apparentemente il compratore potrebbe decidere di non accettare la mia cessione dei beni a titolo gratuiro poiche' i miei figli (che al momento non ho) potrebbero impugnare il contratto .

Riporto i mei commenti e le risposte alle domande.

nel 2010. Esatto, non ho fatto nulla.

Non comporta alcun problema fiscale in Italia, forse, ma io sono residente fiscale all'estero. Volevo solo semplificarmi la vita ed evitare grattacapi a livello fiscale.

Posso rinunciare all'eredità dopo 10 anni dal decesso di mio padre secondo te? Come riportavo sopra, nel caso della cessione a titolo gratuito a mia madre, i potenziali figli potrebbero impugnare la vendita in futuro quindi suppongo che anche per cio' che suggerisci vale lo stesso?

Il commercialista mi ha detto che nella visura risulto essere tra i proprietari dell'immobile assieme ai miei fratelli e mia madre

Grazie a tutti delle risposte.
A parte i dubbi sopra esposti si è aggiunta un altro cavollo . Apparentemente il compratore potrebbe decidere di non accettare la mia cessione dei beni a titolo gratuiro poiche' i miei figli (che al momento non ho) potrebbero impugnare il contratto .

Riporto i mei commenti e le risposte alle domande.

nel 2010. Esatto, non ho fatto nulla.

Non comporta alcun problema fiscale in Italia, forse, ma io sono residente fiscale all'estero. Volevo solo semplificarmi la vita ed evitare grattacapi a livello fiscale.

Posso rinunciare all'eredità dopo 10 anni dal decesso di mio padre secondo te? Come riportavo sopra, nel caso della cessione a titolo gratuito a mia madre, i potenziali figli potrebbero impugnare la vendita in futuro quindi suppongo che anche per cio' che suggerisci vale lo stesso?

Il commercialista mi ha detto che nella visura risulto essere tra i proprietari dell'immobile assieme ai miei fratelli e mia madre
A me pare di ricordare che : se non avevi l'uso dell'immobile e se non hai compiuto atti che facciano presumere l'accettazione dell'eredità, hai tempo massimo 10 anni per rinunciare o accettare con beneficio d'inventario. Comunque se non hai problemi con tua madre e non vuoi essere fisicamente presente alla vendita, puoi darle procura a vendere. Che tu non possa donare le tue quote a tua madre perchè in futuro potresti avere figli che impugnerebbero l'atto di donazione mi sembra una roba fantascientifica, a questo punto allora nessuno potrebbe più donare case a nessuno.
 
in realtà tu e tua madre sie te dei proprietari della comunione indivisa sull’eredità ma non sull’immobile di conseguenza sarebbe sempre un atto di divisione affinché possiate disporre dell’appartamento a favore del terzo.
P.S. se Hai bisogno di ulteriori precisazioni scrivimi in privato, la materia è un po’ ostica
Perchè non sono in comunione indivisa sull'immobile?
 
Tecnicamente quando si apre una successione, gli eredi sono chiamati per quote sull'intero patrimonio. Di conseguenza, si instaura la comunione ereditaria su tutti i beni, e non tante comunioni su quanti sono i beni.
Per fare un esempio a scopo didattico, Tizio muore e gli eredi sono Caio, Sempronio e Mevio, ciascuno per un 1/3. Il patrimonio ereditario è composto da tre immobili. Di conseguenza, presupponendo che gli eredi abbiano accettato l'eredità,si instaura la comunione ereditaria sull'intero patrimonio, ossia su tutti i beni (cioè i tre appartamenti), e non una comunione per ogni appartamento.
Mettiamo ora che Caio vuole vendere la quota dell'immobile 1 a Giovanni. Per vendere la quota, prima deve sciogliere la comunione ereditaria facendosi assegnare il bene in sede divisionale, e poi può procedere alla vendita del bene. Se così non fosse, opererebbe la prelazione ereditaria, per cui gli altri eredi potrebbero riscattare la quota del bene venduta al terzo.
Questo perchè si vuole evitare che estranei subentrino nella comunione ereditaria.
Spero di essere stato chiaro.

Nel caso da te proposto, in cui tu doni la tua quota del bene al terzo c'è anche un problema di provenienza donativa perchè fino al ventennio dalla donazione, i tuoi eredi ove fossero lesi nella legittima loro spettante, potrebbero agire in restituzione contro il donatario per ottenere il bene che tu gli hai donato.

Scusa se sono un pò tecnico, ma l'argomento non si presta a semplificazioni.
 
Aggiungo che: se c'è il consenso sia tuo sia di tua madre si può stipulare una vendita dell'intero bene. In tal caso il denaro sarebbe almeno formalmente denaro in "comunione ereditaria", poi sostanzialmente "nessuno lo può dire con certezza", nel senso che il denaro una volta entrato nei conti correnti intestati, no problem.
In queste situazioni, spesso dipende dalla "sensibilità" del notaio che deve stipulare, perchè a volte non operano in maniera univoca.
Fermo restando che almeno a livello giuridico funziona come ti ho spiegato sopra.
 
Aggiungo che: se c'è il consenso sia tuo sia di tua madre si può stipulare una vendita dell'intero bene. In tal caso il denaro sarebbe almeno formalmente denaro in "comunione ereditaria", poi sostanzialmente "nessuno lo può dire con certezza", nel senso che il denaro una volta entrato nei conti correnti intestati, no problem.
In queste situazioni, spesso dipende dalla "sensibilità" del notaio che deve stipulare, perchè a volte non operano in maniera univoca.
Fermo restando che almeno a livello giuridico funziona come ti ho spiegato sopra.
Mi sembra che la stai facendo troppo difficile. Gli eredi possono tranquillamente vendere di comune accordo (soluzione preferibile) e il notaio non avrà nulla da obiettare, senza appellarsi a questioni di sensibilità : se una cosa si può fare si può fare, stop.
 
Up. Continuo a non capire perchè secondo te l'immobile non è considerabile in comunione indivisa, visto che sono coeredi.
Sono in comunione indivisa su tutto il patrimonio, non solo sull’immobile. Poi se il patrimonio è composto da solo l’immobile sono in comunione indivisa solo quello
 
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