RECOVERY FUND - Treddo unico

balle, le tue solite balle

non so le volte che abbiamo chiarito che con l'avanzo primario ci fai solo propaganda da avanspettacolo

al limite l'avanzo primario certifica l'ostinata dabbenaggine di chi predica l'uscita dall'€uro, ma questo lo hai scritto anche tu più volte e te ne do atto

che conta è il saldo di bilancio e quello è sempre più negativo grazie alle laute pensioni che incassate voi retributivi da anni, soldi mai versati, mai accantonati, che come sai costituiscono la fetta più consistente della spesa sociale improduttiva

in Germania le pensioni che superano i 2000 €uro mensili si contano...

Ti ho spiegato migliaia di volte che uno statale sia che lavori sia che stia in pensione è un costo per lo stato e la collettività. Questo perché i contributi statali sono virtuali.. Quanto al saldo primario è così , il bilancio dello stato è in deficit per via dell’abnorme spesa per interessi che andrebbe tagliata con l’accetta insieme alle retribuzioni nel pubblico impiego che farebbero scendere ovviamente anche le pensioni. Per quelle in essere diventa giudice costituzionale invece di scrivere sciocchezze sul forum su fantomatici tagli e convinci i tuoi colleghi a tagliare anche i diritti acquisiti..altrimenti parli del nulla , come sempre.
 
E comunque questo 3d era sul recovery fund , i post sulle pensioni fatti dai soliti nick andrebbero tagliati..
 
Magic Italy davvero: in pensione a 62 anni dopo 38 anni di lavoro ci vai se puoi permettertelo e siccome non puoi (Quota 100 non è strutturale), sarebbe il caso di farla finita con prebende per comprarsi il voto dei miserabili italiani.
Il fatto che manteniamo 500.000 baby pensionati dovrebbe autorizzarci ad utilizzare i soldi di tutti per mandare in pensione prima un TOT di persone?
Che facciamo, i risarcimenti morali continuando ad affossare figli e nipoti?
Se si vuole EQUITA, si cambia la Costituzione, si bandiscono i diritti acquisiti e si ricalcola le pensioni a tutti.....a quel punto hai le risorse per mandare in pensione TUTTI a 62 anni dopo 38 anni di lavoro.

Cosa che non si farà mai. E poi sarebbe "redistribuzione", oppure "una cosa criminale che toglie risorse ai pensionati". Ti salterebbero addosso tutti, da destra e da manca.
 
Se togli l'assistenza pubblica (pensioni sociali, reversibilità mal gestita, integrazione al minimo) il sistema pensionistico è ancora in equlibrio.

hai detto niente... se

a parte che la tua affermazione, tipica da lobbista pensionato, non tiene conto delle pensioni che eroghiamo agli ammiragli senza nave, ai quali per esempio il Ministero della Difesa non ha mai versato una £ira di contributi, per non parlare dei dirigenti didattici in pensione, dei mille Direttori di ministeri, questori, prefetti, segretari comunali, dirigenti del CONI...
 
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Ti ho spiegato migliaia di volte che uno statale sia che lavori sia che stia in pensione è un costo per lo stato e la collettività. Questo perché i contributi statali sono virtuali.. Quanto al saldo primario è così , il bilancio dello stato è in deficit per via dell’abnorme spesa per interessi che andrebbe tagliata con l’accetta insieme alle retribuzioni nel pubblico impiego che farebbero scendere ovviamente anche le pensioni. Per quelle in essere diventa giudice costituzionale invece di scrivere sciocchezze sul forum su fantomatici tagli e convinci i tuoi colleghi a tagliare anche i diritti acquisiti..altrimenti parli del nulla , come sempre.

ti ho svariate volte chiesto cosa non capisci della domanda qui sotto:

1) statale che lavora fino a 65 anni = 1 stipendio = 1000 di spesa per lo Stato
2) statale che lavora fino a 55 anni = 1 pensione + 1 stipendio erogato a chi lo ha sostituito = 800 + 800 =1600 di spesa per lo Stato

= +600 di spesa per lo Stato per almeno 10 anni, tutti i mesi...

se non ci fossi, bisognerebbe inventarti perché tutte le volte che scrivi ti ricopri di ridicolo

ciao premio nobel per la ragioneria
 
ti ho svariate volte chiesto cosa non capisci della domanda qui sotto:

1) statale che lavora fino a 65 anni = 1 stipendio = 1000 di spesa per lo Stato
2) statale che lavora fino a 55 anni = 1 pensione + 1 stipendio erogato a chi lo ha sostituito = 800 + 800 =1600 di spesa per lo Stato

= +600 di spesa per lo Stato per almeno 10 anni, tutti i mesi...

se non ci fossi, bisognerebbe inventarti perché tutte le volte che scrivi ti ricopri di ridicolo

ciao premio nobel per la ragioneria

Un reddito di cittadinanza ed altri vari benefit di stato sociale gli euro i spendono lo stesso, quindi non siamo lontani.
 
balle, le tue solite balle

non so le volte che abbiamo chiarito che con l'avanzo primario ci fai solo propaganda da avanspettacolo

al limite l'avanzo primario certifica l'ostinata dabbenaggine di chi predica l'uscita dall'€uro, ma questo lo hai scritto anche tu più volte e te ne do atto

che conta è il saldo di bilancio e quello è sempre più negativo grazie alle laute pensioni che incassate voi retributivi da anni, soldi mai versati, mai accantonati, che come sai costituiscono la fetta più consistente della spesa sociale improduttiva

in Germania le pensioni che superano i 2000 €uro mensili si contano...

L'avanzo primario non e' propaganda perche' mostra chiaramente che lo stato
restituisce ai cittadini meno servizi rispetto alle tasse che pagano.
Se si vuole fare un'analisi seria e' un parametro molto importante.

Quando tu fai due decenni abbondanti di avanzo primario vuol dire che strutturalmente
hai impoverito il settore pubblico.

E quando vai a dire *******te in TV sul perche' non si cresce, ti stai rendendo ridicolo.

Ne puoi 'fare un po' di avanzo primario, non puoi ciucciare risorse dai privati a ritmi allucinanti
e poi stupirti che l'economia va di mer**.

Noi abbiamo ciucciato dal settore privato 2 punti di pil ogni santo anno (e' la media).
La germania e' quasi pari. Uk, Spagna e Francia invece han dato piu' di quanto incassato (2 punti pieni Uk,
circa 1 e mezzo francia e spagna).

Queste considerazioni esulano persino dai livelli di welfare del paese .... da una parte paesi che danno al settore privato,
dall'altra un paese che ciuccia in continuo.

Cosa c'entra la propaganda?
 
sai benissimo a quale propaganda mi riferisco, non certamente alla tua analisi seria e condivisibile

puoi guuuuglare e divertirti leggendo fiumi di sciocchezze scritte dai sovranisti che si attaccano all'avanzo primario per sostenere tutto e il contrario di tutto

"Oppure la variazione sul tema, che sarebbe “ma siamo in avanzo primario da oltre vent’anni, che volete da noi?”. Peccato che l’avanzo primario non sia una raccolta a premi e non faccia vincere bamboline ma serva a compensare il fatto che il Pil nominale non cresce in misura sufficiente."

Nominalmente incravattati | Phastidio.net

Quando l'Italia pose le basi del proprio dissesto | Phastidio.net
Tassi-Usa-e-debito-italiano-3.png

Fino all’inizio degli anni Novanta, l’andamento esplosivo del rapporto debito-Pil italiano si deve al forte deficit primario, detto in parole povere. Con la successiva convergenza all’euro, l’Italia beneficia di un netto calo della spesa per interessi: i rendimenti sul nostro debito pubblico crollano, grazie al calo del premio al rischio ed alla disinflazione, oltre che da un virtuoso andamento del saldo primario, tornato rapidamente in avanzo. Purtroppo, tale avanzo è stato soprattutto il frutto di congelamenti di spesa e non di riforme vere.

E tuttavia, i governi italiani (indovinate di chi si tratta), decidono di far scomparire l’avanzo primario, forse confortati dal costante calo della spesa per interessi. Da quel momento, e siamo ancora prima della Grande Crisi, il rapporto debito-Pil smette di flettere e riprende a salire. Parliamo del periodo 2001-2006. Un periodo che coincide con una legislatura italiana. Indovinate quale.

In sintesi: c’è stato un “dividendo dell’euro”? Certamente sì, si vede a occhio nudo. È stato sprecato? Certamente sì, nel peggiore dei modi, con spesa corrente. Poi è arrivato l’inverno della Grande Crisi; che è anche crisi di costruzione dell’euro, nessuno lo ha mai negato. Ma se l’Italia avesse approfittato della congiuntura in precedenza eccezionalmente favorevole, una vera discontinuità storica, oggi saremmo in ben altra condizione, e molte prestigiose carriere politiche di venditori di fumo non sarebbero neppure nate.

In tutto ciò, le tesi della monetizzazione, per “accomodare” la crescita, la lasciamo ai tossici del deficit ed agli spacciatori di olio di serpente. Ma anche a quelli che vorrebbero fermare il mondo e scendere. Se vi avanza tempo, provate a identificare quali e quante banche centrali, in giro per il mondo sviluppato, hanno fatto monetizzazione di deficit per sostenere la crescita. Avrete una interessante sorpresa.
 
Ultima modifica:
Lasciamo stare questi post di propaganda in cui la spesa per interessi sarebbe calata , a parte che sono passati 15 anni che in finanza sono un era geologica, la spesa per interessi da quando siamo nell’euro non è mai scesa sotto i 60 mld e comunque è sempre stata sopra il tasso d’inflazione che è il parametro che si deve guardare . Infatti il debito pubblico nominale è sempre salito e dopo Monti anche il debito pil. Tutto il resto è appunto propaganda.
 
ti ho svariate volte chiesto cosa non capisci della domanda qui sotto:

1) statale che lavora fino a 65 anni = 1 stipendio = 1000 di spesa per lo Stato
2) statale che lavora fino a 55 anni = 1 pensione + 1 stipendio erogato a chi lo ha sostituito = 800 + 800 =1600 di spesa per lo Stato

= +600 di spesa per lo Stato per almeno 10 anni, tutti i mesi...

se non ci fossi, bisognerebbe inventarti perché tutte le volte che scrivi ti ricopri di ridicolo

ciao premio nobel per la ragioneria

Ti inventi situazioni inesistenti per giustificare le tue strampalate tesi :asd: uno statale che lavori o vada in pensione è un costo per la collettività. Quindi che vada in pensione a 60 o 70 anni è irrilevante ai fini della spesa pubblica. Specie gli impiegati e i burocrati. E questa affermazione è incontrovertibile. Poi è ovvio che se va in pensione un operativo lo si deve sostituire, ma i servizi si razionalizzano con il progresso tecnologico ovviamente, cosa che per quelli come te è sconosciuta...:D
 
Ti inventi situazioni inesistenti per giustificare le tue strampalate tesi :asd: uno statale che lavori o vada in pensione è un costo per la collettività. Quindi che vada in pensione a 60 o 70 anni è irrilevante ai fini della spesa pubblica. Specie gli impiegati e i burocrati. E questa affermazione è incontrovertibile. Poi è ovvio che se va in pensione un operativo lo si deve sostituire, ma i servizi si razionalizzano con il progresso tecnologico ovviamente, cosa che per quelli come te è sconosciuta...:D

Dipende. Se lo pensioni e basta ok. Ma se ne assumi un altro al suo posto allora spendi X2.
 
Dipende. Se lo pensioni e basta ok. Ma se ne assumi un altro al suo posto allora spendi X2.

Infatti bisogna tagliare gli stipendi nel pubblico impiego se si vuole rimanere nell’euro. Siamo sempre lì. Ma nessuno lo fa.
 
Ti inventi situazioni inesistenti per giustificare le tue strampalate tesi :asd: uno statale che lavori o vada in pensione è un costo per la collettività. Quindi che vada in pensione a 60 o 70 anni è irrilevante ai fini della spesa pubblica. Specie gli impiegati e i burocrati. E questa affermazione è incontrovertibile. Poi è ovvio che se va in pensione un operativo lo si deve sostituire, ma i servizi si razionalizzano con il progresso tecnologico ovviamente, cosa che per quelli come te è sconosciuta...:D

infatti abbiamo visto con i nostri occhi cosa ha significato mandare in pensione medici e non sostituirli, confidando sui "progresso tecnologico" e vedremo ben presto l'assunzione di "operativi" da parte della pubblica istruzione, un bel concorsone magari per arruolare gente che non ha mai seguito un'ora di lezione di pedagogia, gente indifendibile che alle superiori si perde per strada il 35% degli alunni in una manciata di anni (abbiamo un tasso di dispersione scolastica tra i più alti) e mai si domanda se proprio proprio non hanno un minimo di responsabilità in qualità di educatori

Azzolina: fine agosto assunzione nuovi docenti, fine settembre concorsi a cattedra - Orizzonte Scuola

e a marzo 2018 tu l'hai votata :clap:
 
ti ho svariate volte chiesto cosa non capisci della domanda qui sotto:

1) statale che lavora fino a 65 anni = 1 stipendio = 1000 di spesa per lo Stato
2) statale che lavora fino a 55 anni = 1 pensione + 1 stipendio erogato a chi lo ha sostituito = 800 + 800 =1600 di spesa per lo Stato

= +600 di spesa per lo Stato per almeno 10 anni, tutti i mesi...

se non ci fossi, bisognerebbe inventarti perché tutte le volte che scrivi ti ricopri di ridicolo

ciao premio nobel per la ragioneria

Lasciamo stare questi post di propaganda in cui la spesa per interessi sarebbe calata , a parte che sono passati 15 anni che in finanza sono un era geologica, la spesa per interessi da quando siamo nell’euro non è mai scesa sotto i 60 mld e comunque è sempre stata sopra il tasso d’inflazione che è il parametro che si deve guardare . Infatti il debito pubblico nominale è sempre salito e dopo Monti anche il debito pil. Tutto il resto è appunto propaganda.

lasciati stare, che con i numeri non ne esci sano... se secondo te al conteggio che ti ho proposto opponi questa tua frase:

"Quindi che vada in pensione a 60 o 70 anni è irrilevante ai fini della spesa pubblica. Specie gli impiegati e i burocrati. E questa affermazione è incontrovertibile."

allora dovresti scrivere in un forum di fantasisti da operetta

... apri pure 3 o 4 thread a settimana e continua a coprirti di ridicolo

Francoforte/Roma, 5 Agosto 2011

Caro Primo Ministro,
Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea il 4 Agosto ha discusso la situazione nei mercati dei titoli di Stato italiani. Il Consiglio direttivo ritiene che sia necessaria un’azione pressante da parte delle autorità italiane per ristabilire la fiducia degli investitori.

Il vertice dei capi di Stato e di governo dell’area-euro del 21 luglio 2011 ha concluso che «tutti i Paesi dell’euro riaffermano solennemente la loro determinazione inflessibile a onorare in pieno la loro individuale firma sovrana e tutti i loro impegni per condizioni di bilancio sostenibili e per le riforme strutturali».

Il Consiglio direttivo ritiene che l’Italia debba con urgenza rafforzare la reputazione della sua firma sovrana e il suo impegno alla sostenibilità di bilancio e alle riforme strutturali. Il Governo italiano ha deciso di mirare al pareggio di bilancio nel 2014 e, a questo scopo, ha di recente introdotto un pacchetto di misure. Sono passi importanti, ma non sufficienti.

Nell’attuale situazione, riteniamo essenziali le seguenti misure:

1.Vediamo l’esigenza di misure significative per accrescere il potenziale di crescita. Alcune decisioni recenti prese dal Governo si muovono in questa direzione; altre misure sono in discussione con le parti sociali. Tuttavia, occorre fare di più ed è cruciale muovere in questa direzione con decisione. Le sfide principali sono l’aumento della concorrenza, particolarmente nei servizi, il miglioramento della qualità dei servizi pubblici e il ridisegno di sistemi regolatori e fiscali che siano più adatti a sostenere la competitività delle imprese e l’efficienza del mercato del lavoro.

a) È necessaria una complessiva, radicale e credibile strategia di riforme, inclusa la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali e dei servizi professionali. Questo dovrebbe applicarsi in particolare alla fornitura di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala.

b) C’è anche l’esigenza di riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d’impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende e rendendo questi accordi più rilevanti rispetto ad altri livelli di negoziazione. L’accordo del 28 Giugno tra le principali sigle sindacali e le associazioni industriali si muove in questa direzione.

c) Dovrebbe essere adottata una accurata revisione delle norme che regolano l’assunzione e il licenziamento dei dipendenti, stabilendo un sistema di assicurazione dalla disoccupazione e un insieme di politiche attive per il mercato del lavoro che siano in grado di facilitare la riallocazione delle risorse verso le aziende e verso i settori più competitivi.

2.Il Governo ha l’esigenza di assumere misure immediate e decise per assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche.

a) Ulteriori misure di correzione del bilancio sono necessarie. Riteniamo essenziale per le autorità italiane di anticipare di almeno un anno il calendario di entrata in vigore delle misure adottate nel pacchetto del luglio 2011. L’obiettivo dovrebbe essere un deficit migliore di quanto previsto fin qui nel 2011, un fabbisogno netto dell’1% nel 2012 e un bilancio in pareggio nel 2013, principalmente attraverso tagli di spesa. È possibile intervenire ulteriormente nel sistema pensionistico, rendendo più rigorosi i criteri di idoneità per le pensioni di anzianità e riportando l’età del ritiro delle donne nel settore privato rapidamente in linea con quella stabilita per il settore pubblico, così ottenendo dei risparmi già nel 2012. Inoltre, il Governo dovrebbe valutare una riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, rafforzando le regole per il turnover (il ricambio, ndr) e, se necessario, riducendo gli stipendi.

b) Andrebbe introdotta una clausola di riduzione automatica del deficit che specifichi che qualunque scostamento dagli obiettivi di deficit sarà compensato automaticamente con tagli orizzontali sulle spese discrezionali.

c) Andrebbero messi sotto stretto controllo l’assunzione di indebitamento, anche commerciale, e le spese delle autorità regionali e locali, in linea con i principi della riforma in corso delle relazioni fiscali fra i vari livelli di governo.

Vista la gravità dell’attuale situazione sui mercati finanziari, consideriamo cruciale che tutte le azioni elencate nelle suddette sezioni 1 e 2 siano prese il prima possibile per decreto legge, seguito da ratifica parlamentare entro la fine di Settembre 2011. Sarebbe appropriata anche una riforma costituzionale che renda più stringenti le regole di bilancio.

3. Incoraggiamo inoltre il Governo a prendere immediatamente misure per garantire una revisione dell’amministrazione pubblica allo scopo di migliorare l’efficienza amministrativa e la capacità di assecondare le esigenze delle imprese. Negli organismi pubblici dovrebbe diventare sistematico l’uso di indicatori di performance (soprattutto nei sistemi sanitario, giudiziario e dell’istruzione). C’è l’esigenza di un forte impegno ad abolire o a fondere alcuni strati amministrativi intermedi (come le Province). Andrebbero rafforzate le azioni mirate a sfruttare le economie di scala nei servizi pubblici locali.
Confidiamo che il Governo assumerà le azioni appropriate.
Con la migliore considerazione,

Mario Draghi, Jean-Claude Trichet
 
Infatti bisogna tagliare gli stipendi nel pubblico impiego se si vuole rimanere nell’euro. Siamo sempre lì. Ma nessuno lo fa.

Vuoi tagliare in tempi di recessione? Prova a presentarti alle elezioni dicendo questo :D
E' già molto che tu non prenda degli schiaffoni ogni volta che esci di casa :D
 
Inoltre, il Governo dovrebbe valutare una riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, rafforzando le regole per il turnover (il ricambio, ndr) e, se necessario, riducendo gli stipendi.


Io l’ho postata nel mio famoso 3d ieri ho spiegato ad un piddino che per stare nell’euro bisogna ridurre i salari ...dopo 3 anni c’è arrivato anche il custode 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
 
Vuoi tagliare in tempi di recessione? Prova a presentarti alle elezioni dicendo questo :D
E' già molto che tu non prenda degli schiaffoni ogni volta che esci di casa :D

Allora usciamo e facciamo come ci pare ...dove si firma ?? :asd:
 
Inoltre, il Governo dovrebbe valutare una riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, rafforzando le regole per il turnover (il ricambio, ndr) e, se necessario, riducendo gli stipendi.


Io l’ho postata nel mio famoso 3d ieri ho spiegato ad un piddino che per stare nell’euro bisogna ridurre i salari ...dopo 3 anni c’è arrivato anche il custode 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

posso postarti decine di miei interventi sulla necessità di ridurre i salari fuori scala del pubblico impiego, tra poco te ne recupero uno o due

tu invece dopo 9 anni non hai capito che bisogna ridurre anche tutte le pensioni retributive

sei degno di compassionevole comprensione
 
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