ma la storia dei frontalieri è un pò complessa, esiste da tanti anni e fin quando ha fatto comodo ai ticinesi"gli svizzeri piu' razzisti" andava bene perchè facevano lavori a loro nn graditi, adesso che c'è la "crisi" nn li vogliono piu'.
parere personale,, nn ne possono fare a meno
Al netto delle stupidaggini che scrive il pluribannato
, se proprio vogliamo dire le cose come stann ... il referendum è un grande momento di democrazia diretta, a prescindere dalle posizioni andrebbe sempre incentivato in ogni sistema politico. Ci saranno 5 referendum in votazione nello slot del 27.9 (ce ne sono 4 ogni anno). I 2 piu' importanti sono l'acquisto di nuovi aerei da combattimento (il SI é quasi certo) e la "begrenzungsinitiative" o "iniziativa di limitazione" in Canton Ticino. Questa ultima si propone una cosa molto semplice: se passa il SI, cade il trattato bilaterale con la EU di libera circolazione dei lavoratori, che prevede che un cittadino EU possa richiedere la residenza di 5 anni in Svizzera (permesso B) presentando un contratto di lavoro a tempo indeterminato ed un alloggio adeguato. Il Ticino chiede anche il casellario, con cui ha respinto diversi farlocchi non concedendo i permessi. Il discorso è lungo e complesso perche' comprende tutto un intero pacchetto di bilaterali. In ogni caso, è ovvio che le regioni di frontiera, Ticino e Ginevra soprattutto, hanno subito un danno derivanti dal dumping salariale portato da italiani e francesi, sia i padroncini che i loro salariati. Tutto il mondo è paese: il dumping è una bestia nera che porta impoverimento e disoccupazione sul territorio. Pesando anche sulle assicurazioni sociali. Senza contare i casi dei soliti farlocchi che chiedono la cassa disoccupazione appena ne hanno diritto, facendo finta di avere avuto un impiego ... mica sempre li beccano e riescono ad espellerli. In questo caso il problema grosso sono italiani e francesi sui Cantoni di frontiera, dove sicuramente passera' il SI. Considerando pero' che la Svizzera tedesca sta bene e non ha i problemi di dumping e frontalierato, non credo vincera' il SI a livello federale. In ogni caso il referendum vuole disdire il bilaterale con la EU in modo che la Confederazione ritorni ad assegnare i contingenti anche ai cittadini EU come prima del 2007. Stop con la libera circolazione e residenze solo agli specialisti di cui si ha reale bisogno (dove non c'è disponibilita' di residenti). Nel 2014 un referendum simile è passato per un pelo.
Invece tutti gli altri discorsi non si pongono nemmeno. Questo referendum riguarda esclusivamente i cittadini EU (EU passport). I cittadini di stati extra EU non possono venire, a meno che non siano chiamati come specialisti (ma spesso non diventano residenti ma hanno solo un permesso di lavoro di breve durata, magari rinnovato) oppure sposano un cittadino CH o cittadino EU con residenza piena. Oppure, opzione migliore, acquisiscono lo status di "globalista" che non è un seguace di Soros, ma uno che porta soldoni nelle banche elvetiche e in cambio ottiene la residenza piena - senza dovere lavorare.
Quanto ai clandestini che qui chiamano sans-papier, non si pone minimamente il problema, non esistono, non potrebbero durare neanche mezza giornata. Ho visto scene commoventi alle frontiere e sui treni
I frontalieri dalla Lombardia sono diventati troppi, il troppo va sempre equilibrato. Sono 63.000, di cui 40.000 nel terziario. Stimano che quelli veramente non sostiuibili siano circa la meta'.