Rendimento BTP futura Vs BTP "ordinari"

dichi

Nuovo Utente
Registrato
26/9/12
Messaggi
208
Punti reazioni
19
ciao! mesi fa acquistai il BTP FUTURA 2030 STEP UP, quando era a 81 circa.

Al tempo lo acquistai proprio perché, a (quasi) parità di durata aveva un rendimento nettamente più alto dei titoli simili.

Ora mi sorge un dubbio: perché il BTP FUTURA ha un rendimento così differente e più alto dei titoli con durata simile?? Qual è la ragione?

1711960137499.png
 
io me lo sarei chiesto PRIMA di comprarlo
 
😂

Me lo chiesi pure io! La risposta che mi diedi fu che non poteva che trattarsi di qualche distorsione temporanea. Qualche mese dopo inizio a pensare che il differente rendimento sia strutturale, mi sfugge però la ragione sottostante.

Vedete i due pallini in basso tra 2 e 3 anni, e tra 3 e 4 anni? Sono i titoli per i quali non si applicano le CAC, quindi sono titoli più sicuri, quindi il rendimento è più basso (c'è una spiegazione logica e non ho grossi dubbi al riguardo).

Non capisco invece perché i BTP Futura, ma anche i BTP Italia, siano prezzati dal mercato con un rendimento maggiore ai titoli di durata simile (e di rischio simile, perché non credo che ci sia una differenza tipo le CAC).
 
ciao! mesi fa acquistai il BTP FUTURA 2030 STEP UP, quando era a 81 circa.

Al tempo lo acquistai proprio perché, a (quasi) parità di durata aveva un rendimento nettamente più alto dei titoli simili.

Ora mi sorge un dubbio: perché il BTP FUTURA ha un rendimento così differente e più alto dei titoli con durata simile?? Qual è la ragione?

Vedi l'allegato 3001389
La cedola forse?
 
Per prima cosa chiedi alla moderazione di cambiare il nome del thread. Per il rispetto verso gli utenti, il titolo della discussione deve descrivere la discussione, non deve essere un'accattivante espressione generica che se non entri non capisci di cosa si tratta...
😂

Me lo chiesi pure io! La risposta che mi diedi fu che non poteva che trattarsi di qualche distorsione temporanea. Qualche mese dopo inizio a pensare che il differente rendimento sia strutturale, mi sfugge però la ragione sottostante.

Vedete i due pallini in basso tra 2 e 3 anni, e tra 3 e 4 anni? Sono i titoli per i quali non si applicano le CAC, quindi sono titoli più sicuri, quindi il rendimento è più basso (c'è una spiegazione logica e non ho grossi dubbi al riguardo).

Non capisco invece perché i BTP Futura, ma anche i BTP Italia, siano prezzati dal mercato con un rendimento maggiore ai titoli di durata simile (e di rischio simile, perché non credo che ci sia una differenza tipo le CAC).
Usando il rendimento netto, e non il lordo intanto stai distorcendo la curva in maniera impropria (perché i titoli quotano al lordo), infatto favorisci il rendimento dei titoli a cedola bassa rispetto a quelli a cedola bassa.

In questo modo quelli senza Cacs ti appaiono rendere sensibilmente meno, quando è solo una distorsione che introduci in quanto sono stati emessi in periodi in cui l'Italia pagava alti interessi e hanno un tasso cedolare più alto.

Allo stesso modo i futura ti appaiono meno disallineati di quello che sono... lo sono per via dello spread di struttura step-up (così dicono... cioè del costo che in teoria un istituzionale dovrebbe avere per scomporre più tassi cedolari diversi... come, quando è perché io ancora non lo so...).
 
Non capisco invece perché i BTP Futura, ma anche i BTP Italia, siano prezzati dal mercato con un rendimento maggiore ai titoli di durata simile (e di rischio simile, perché non credo che ci sia una differenza tipo le CAC).
Anche sui btp italia va messo in conto uno spread di struttura a causa del sistema di indicizzazione della cedola (che non è fissa), anche qui però un calcolo matematico che giustifichi esattamente quello spread non sono in grado di farlo.
Pochi forse sanno come si fa, e forse nemmeno lo scrivono.
 
Ok, titolo cambiato.

Ho capito il tema del rendimento lordo vs netto.

Mentre invece continuo a non capire lo spread per la struttura step-up... Ho anche cercato un po' e mi chiaro intuitivamente che gli step-up callable contengono una opzione e devono essere prezzati di conseguenza di più in termini di tasso (es.: Step-Ups - Types of Fixed Income Bonds | Raymond James) ma il Futura non ha nulla di tutto ciò.

Mi stavo chiedendo se potesse influire il fatto che siano titoli emessi solo per investitori non istituzionali (anche se non so se questo valga solo per il mercato primario o anche nel secondario).

Se qualcuno ha qualche idea, batta un colpo 😁
 
Ok, titolo cambiato.

Ho capito il tema del rendimento lordo vs netto.

Mentre invece continuo a non capire lo spread per la struttura step-up... Ho anche cercato un po' e mi chiaro intuitivamente che gli step-up callable contengono una opzione e devono essere prezzati di conseguenza di più in termini di tasso (es.: Step-Ups - Types of Fixed Income Bonds | Raymond James) ma il Futura non ha nulla di tutto ciò.

Mi stavo chiedendo se potesse influire il fatto che siano titoli emessi solo per investitori non istituzionali (anche se non so se questo valga solo per il mercato primario o anche nel secondario).

Se qualcuno ha qualche idea, batta un colpo 😁
Mi associo alla interessante discussione.
A mio scommesso avviso - ragiono ad alta voce - ogni flusso di interesse che "devia" dalla cedola fissa (anche se di poco) implica in qualche modo il rischio che sia non corretto il pricing fatto "come se" fosse a cedola fissa. Questo rischio penso io vuole essere ricompensato.
Proseguendo il ragionamento: flussi variabili implicano il non utilizzo di formule chiuse e anche questo, almeno secondo me, riduce la "confidenza metodologica" nei risultati (occorre gestire anticamente i flussi nelle formule, con qualche rischio di errore, o imprecisioni che allontanino dai risultati standard a flussi costanti).
Ragionando a contrario: siccome in un mercato spesso e pieno di gente esperta con strumenti e soldi non avvengono operazioni di arbitraggio che chiudano le eclatanti differenze, vuol dire (tautologicamente!) che il mercato stesso "prezza in qualche modo" tali differenze a prescindere dalla correttezza delle elucubrazioni di cui sopra.
Il calcolo del "quantum" anche per me resta oscuro se non dire piuttosto ovviamente che è in qualche modo legato alla scadenza e che è comunque condizionato da "pressioni locali" (al riguardo ho da poco messo una tabella nella discussione sul "Valore").
Resto in attesa di opinioni di coloro che conoscono davvero l'argomento "pricing".
 
Ultima modifica:
Mi associo alla interessante discussione.
A mio scommesso avviso - ragiono ad alta voce - ogni flusso di interesse che "devia" dalla cedola fissa (anche se di poco) implica in qualche modo il rischio che sia non corretto il pricing fatto "come se" fosse a cedola fissa. Questo rischio penso io vuole essere ricompensato.
Proseguendo il ragionamento: flussi variabili implicano il non utilizzo di formule chiuse e anche questo, almeno secondo me, riduce la "confidenza metodologica" nei risultati (occorre gestire anticamente i flussi nelle formule, con qualche rischio di errore, o imprecisioni che allontanino dai risultati standard a flussi costanti).
Ragionando a contrario: siccome in un mercato spesso e pieno di gente esperta con strumenti e soldi non avvengono operazioni di arbitraggio che chiudano le eclatanti differenze, vuol dire (tautologicamente!) che il mercato stesso "prezza in qualche modo" tali differenze a prescindere dalla correttezza delle elucubrazioni di cui sopra.
Il calcolo del "quantum" anche per me resta oscuro se non dire piuttosto ovviamente che è in qualche modo legato alla scadenza e che è comunque condizionato da "pressioni locali" (al riguardo ho da poco messo una tabella nella discussione sul "Valore").
Resto in attesa di opinioni di coloro che conoscono davvero l'argomento "pricing".
Sì... (pure io con mezzi miseri e quasi offensivi al confronto dei grandi del pricing che tuttavia tacciono..😂) provai a cercare tempo fa in un thread sugli emittendi btp valore una qualche forma rudimentale che questo spread avesse potuto assumere sulla base del numero di step e della differenza tra i tassi degli step... nella mia logica una relazione di questo tipo doveva essere sensata, ma il tentativo fu fallimentare.
(Potrebbe anche essere che l'intenzione fosse giusta, ma io lo abbia affrontato in maniera sbagliata).


Sono perciò dovuto approdare attualmente ad una idea "quantistica"😅 (o discreta) dello spread, per cui esso o c'è o non c'è, su una logica booleana che la lega all'esistenza o meno dello step (qualunque esso sia).
Paradossalmente cioè, in linea con quest'altra mia fantasia (ognuno ha le sue manie...), se lo step fosse uno solo e tra una cedola prima al 4,00% e poi al 4,01%, lo spread dovrebbe esistere tal quale come se fosse tra un 2% ed un 4%.
Altra interessante conseguenza (che non ho idea se verrà osservata o meno) sarebbe la scomparsa improvvisa dello spread appena il titolo entra nell'ultimo tasso cedolare (venendo meno la struttura). Vedere se avviene e osservare che forma assume la transizione tra i due stati (strutturato e non), dovrebbe essere di un certo interesse.
 
Ultima modifica:
Sì... (pure io con mezzi miseri e quasi offensivi al confronto dei grandi del pricing che tuttavia tacciono..😂) provai a cercare tempo fa in un thread sugli emittendi btp valore una qualche forma rudimentale che questo spread avesse potuto assumere sulla base del numero di step e della differenza tra i tassi degli step... nella mia logica una relazione di questo tipo doveva essere sensata, ma il tentativo fu fallimentare.
(Potrebbe anche essere che l'intenzione fosse giusta, ma io lo abbia affrontato in maniera sbagliata).


Sono perciò dovuto approdare attualmente ad una idea "quantistica"😅 (o discreta) dello spread, per cui esso o c'è o non c'è, su una logica booleana che la lega all'esistenza o meno dello step (qualunque esso sia).
Paradossalmente cioè, in linea con quest'altra mia fantasia (ognuno ha le sue manie...), se lo step fosse uno solo e tra una cedola prima al 4,00% e poi al 4,01%, lo spread dovrebbe esistere tal quale come se fosse tra un 2% ed un 4%.
Altra interessante conseguenza (che non ho idea se verrà osservata o meno) sarebbe la scomparsa improvvisa dello spread appena il titolo entra nell'ultimo tasso cedolare (venendo meno la struttura). Vedere se avviene e osservare che forma assume la transizione tra i due stati (strutturato e non), dovrebbe essere di un certo interesse.
L'internet a volte aiuta... :rotfl: : On the Pricing of Step-Up Bonds in the European Telecom Sector
"We find evidence that the step-up bonds have traded ata discount relative to fixed-coupon debt through most of the sample. This evidence is consistent with the idea that ’complicated’ securities may have excess expected returns, possibly because of limited participation or higher parameter uncertainty in the relevant pricing models. Such an explanation is supported by the observation that the discount on the step-up bonds tends to disappear asthey approach maturity, and the uncertainty on the cash flow, due to the step-upfeature, therefore vanishes"
Un'altra considerazione che ho trovato è che gli step up possono incorporare un premio dovuto alla loro minore liquidità (qui un aiuto verrebbe da esperti nell'analisi dei book...)
Interessato proseguo la ricerca
 
Ultima modifica:
Maaa, il paper che hai citato, parla di step-up condizionati al rating....... che siamo tutti d'accordo che sono strumenti "complessi", visto che i tassi non sono predeterminati.

The corporate bond market in the European telecommunication sector has in recent years seen a dramatic increase in the number and volume of corporate bondissues with embedded step-up covenants, i.e. provisions linking the cash flow of the bond to the credit rating of the issuer by increasing the coupons as the rating declines.

Ma il BTP Futura ha una scaletta predefinita..... non ha nessuna incertezza (come potrebbero averla i bond step-up del paper, o i BTP indicizzati all'inflazione, per dire), quindi continua a non essere la spiegazione...
 
I FUTURA potrebbero essere i primi a non essere rimborsati. Una sorta di avanguardia del default.


(STO SCHERZANDO!!!!!). :shit:
 
Maaa, il paper che hai citato, parla di step-up condizionati al rating....... che siamo tutti d'accordo che sono strumenti "complessi", visto che i tassi non sono predeterminati.

The corporate bond market in the European telecommunication sector has in recent years seen a dramatic increase in the number and volume of corporate bondissues with embedded step-up covenants, i.e. provisions linking the cash flow of the bond to the credit rating of the issuer by increasing the coupons as the rating declines.

Ma il BTP Futura ha una scaletta predefinita..... non ha nessuna incertezza (come potrebbero averla i bond step-up del paper, o i BTP indicizzati all'inflazione, per dire), quindi continua a non essere la spiegazione...
Capisco il punto. Se non passa di qui qualcuno esperto in strutturazioni non so che dirti se non confermare il fatto che a mio avviso anche lo step-up più semplice comporta una sorta di "rischio di modello" e "rischio di liquidità" che in qualche modo fa sì che chi può chiudere quel gap non lo faccia.
 
I futura sono sempre stati disallineati rispetto ai BTP classici...
ovviamente le cedole infime ed i tassi alti non aiutano le quotazioni...
 
I futura sono sempre stati disallineati rispetto ai BTP classici...
ovviamente le cedole infime ed i tassi alti non aiutano le quotazioni...
Infatti, questo lo si vede bene e non solo i futura ma anche i Valore (un po' meno l'ultima emissione ma un certo "premio a rischio" è evidente anche lì). In questa discussione si sta cercando la motivazione di quanto si osserva. In precedenza ho provato a dire qualcosa, tu hai qualche spiegazione tecnica diversa ?
 
PENSO che gli step up (parlo solo dei futura, i valore non li ho mai seguiti) siano strutturati in modo che è difficile calcolarli coi IRS FWD (e prospettiva tassi)
 
Indietro