RESIDENZA ALL'ESTERO: per pagare meno tasse sulle rendite finanziarie? VOLUME V

  • Ecco la 68° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    La settimana è stata all’insegna degli acquisti per i principali listini internazionali. Gli indici americani S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno aggiornato i massimi storici dopo i dati americani sui prezzi al consumo di mercoledì, che hanno evidenziato una discesa in linea con le aspettative, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo, allentando i timori per un’inflazione persistente. Anche le vendite al dettaglio Usa sono rimaste invariate su base mensile, suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. Questi dati, dunque, rafforzano complessivamente le possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed (le scommesse del mercato sono ora per due tagli nel 2024). Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
Si avete ragione sono stato poco specifico, mi riferisco chiaramente a paese UE in particolare Germania quindi non avrei bisogno di permesso di soggiorno essendo unione europea.

Avendo contratto di affitti e aprendo conto in banca li nonchè vivendoci sarebbe sufficiente?

come mai ti trasferisci in germania?
 
Ho una domanda banale ma in tema.
L'iscrizione all'AIRE, comporta la perdita del diritto all'assistenza sanitaria?

No.
Hai assistenza sanitaria per 3 mesi annui (anche se fatti in periodi differenti )
Quando rientri in Italia comunichi alla asl il rientro e ti assegnano un medico di base per un Max di 3 mesi annui+ hai diritto alla sanità italiana
Norma giusta perche se decidi di vivere all’estero che ci stai a fa’ in Italia per piu di 3 mesi?
Chiaramente se vivi all’estero devi avere sempre (anche se non obbligatorio) una polizza sanitaria con le contro.palle
 
come mai ti trasferisci in germania?
Non è ancora certo, è un mio desiderio che richiede la rimozione di alcuni ostacoli prima.

La ragione è che sempre più mal tollero le mancanze, le inefficienze e le ingiustizie in questo paese pur stando io più che bene.
 
No.
Hai assistenza sanitaria per 3 mesi annui (anche se fatti in periodi differenti )
Quando rientri in Italia comunichi alla asl il rientro e ti assegnano un medico di base per un Max di 3 mesi annui+ hai diritto alla sanità italiana
Norma giusta perche se decidi di vivere all’estero che ci stai a fa’ in Italia per piu di 3 mesi?
Chiaramente se vivi all’estero devi avere sempre (anche se non obbligatorio) una polizza sanitaria con le contro.palle

Grazie per l'esauriente risposta.
Banalmente mi ponevo il quesito partendo dal fatto che la tessera sanitaria ha una durata max di 5 anni e poi viene rinnovata o dall',ASL oppure dall'AdE, ed è li che mi sono posto la domanda.

Ringrazio anche gli altri interventi
 
No.
Hai assistenza sanitaria per 3 mesi annui (anche se fatti in periodi differenti )
Quando rientri in Italia comunichi alla asl il rientro e ti assegnano un medico di base per un Max di 3 mesi annui+ hai diritto alla sanità italiana
Norma giusta perche se decidi di vivere all’estero che ci stai a fa’ in Italia per piu di 3 mesi?
Chiaramente se vivi all’estero devi avere sempre (anche se non obbligatorio) una polizza sanitaria con le contro.palle

Che poi io dico scusate:

  1. Per le robe ripo dentista, oculista, raffredore, mal di pancia, esami di prevenzione, non è che andare da un medico a pagamento, anche in Italia si spenda un patrimonio, almeno per un facoltoso rentier, e all'estero, fatta eccezione forse per paesi davvero sdozzi, se paghi, la sanità è più che buona.
    Queste per dire sono tutte cose che in Thailandia io mi sentirei tranquilissimo a farmi curare a pagamento ovviamente.
  2. Se invece uno gli viene il cancro, nulla gli vieta di tornarsene bello bello in Italia e farsi curare. Tanto la cura (sempre che si riesca) non è un percorso breve.
    Ho visto un video pochi mesi fa di un pensionato Brits in Thai, che si è beccato il cancro ed è tornato in UK a farsi curare.
  3. Quindi alla fine trasferendosi all'estero l'unica cosa che perdi rispetto ad alcune zone d'Italia, magari è la reattività e assistenza in caso di incidente che può essere anche infartino o ictus.
Per il resto non vedo sta gran perdita.

Conta sicuramente oltre il paese dove ci di trasferisce, anche la zona.
In una grande città probabilmente anche all'estero è più probabile trovare una sanità più reattiva/veloce. Nel paesino sperduto invece...
 
No.
Hai assistenza sanitaria per 3 mesi annui (anche se fatti in periodi differenti )
Quando rientri in Italia comunichi alla asl il rientro e ti assegnano un medico di base per un Max di 3 mesi annui+ hai diritto alla sanità italiana
Norma giusta perche se decidi di vivere all’estero che ci stai a fa’ in Italia per piu di 3 mesi?
Chiaramente se vivi all’estero devi avere sempre (anche se non obbligatorio) una polizza sanitaria con le contro.palle

sei scuro che sia valido in tutta Italia
ricordo anni fa di essermi guardato la cosa e mi sembra di ricordare che fosse a macchia di leopardo, ogni regione aveva una sua regola ed alcune non coprivano, ma forse ricordo male
 
No.
Hai assistenza sanitaria per 3 mesi annui (anche se fatti in periodi differenti )
Quando rientri in Italia comunichi alla asl il rientro e ti assegnano un medico di base per un Max di 3 mesi annui+ hai diritto alla sanità italiana
Norma giusta perche se decidi di vivere all’estero che ci stai a fa’ in Italia per piu di 3 mesi?
Chiaramente se vivi all’estero devi avere sempre (anche se non obbligatorio) una polizza sanitaria con le contro.palle

Però, se uno andasse a vivere chessò in Portogallo (o in altri paesi per i quali è richiesta una permanenza - minima - di 186 giorni), e poi i restanti giorni decidesse di viverli in Italia, in questo caso avrebbe anche in Italia, un periodo in cui non sarebbe coperto.
Ho sbaglio qualcosa?
 
sei scuro che sia valido in tutta Italia
ricordo anni fa di essermi guardato la cosa e mi sembra di ricordare che fosse a macchia di leopardo, ogni regione aveva una sua regola ed alcune non coprivano, ma forse ricordo male

Su questo non saprei che dirti
 
Però, se uno andasse a vivere chessò in Portogallo (o in altri paesi per i quali è richiesta una permanenza - minima - di 186 giorni), e poi i restanti giorni decidesse di viverli in Italia, in questo caso avrebbe anche in Italia, un periodo in cui non sarebbe coperto.
Ho sbaglio qualcosa?

Esattamente
La norma e’ fatta infatti per i veri residenti esteri.
Giustamente
 
Però, se uno andasse a vivere chessò in Portogallo (o in altri paesi per i quali è richiesta una permanenza - minima - di 186 giorni), e poi i restanti giorni decidesse di viverli in Italia, in questo caso avrebbe anche in Italia, un periodo in cui non sarebbe coperto.
Ho sbaglio qualcosa?

Ma che problemi vi fate? Fate un'assicurazione privata che vi dia la copertura anche in Italia.
Il problema non è certo sottoscrivere un'assicurazione privata.
Se nel luogo dove hai portato la residenza c'è un sistema sanitario che si finanzia in qualche misura, è possibile che per legge tu debba pagare una piccola percentale dei tuoi utili anche se magari per il resto il tuo carico fiscale è nullo.
Il costo di questi contributi può essere tranquillamente 10 volte il costo di un'assicurazione sanitaria privata che magari è anche migliore
del sistema sanitario locale. Pagare per forza un servizio probabilmente carente a un costo spropositato è una cosa un po' fastidiosa.
Per evitare queste tasse nel paese di residenza può essere possibile presentare il modello S1, ma devi essere un pensionato nel tuo paese di origine. Questo semmai è il vero problema.
 
Esattamente
La norma e’ fatta infatti per i veri residenti esteri.
Giustamente

Voglio chiarire che io essendo dipendente pubblico, se decidessi di andare a passare, quando sarà, la mia pensione in Portogallo, so già che non godrei di quei benefici fiscali di cui spesso si è parlato/si parla; semmai lo farei perché mi piace il posto e quel modo di vivere in generale.

Tuttavia, parlando con una conoscente che a fine anno matura i requisiti per la pensione (NON legge 100), ed è attualmente dipendente NON del pubblico impiego, lei si che avrebbe titolo a godere dei benefici fiscali che gli accordi tra i due paesi stabiliscono; il suo problema è la salute : è già stata oggetto di interventi piuttosto seri qui in Italia, e se avesse dovuto pagarli "di tasca sua" non avrebbe potuto permetterseli, magari avrebbe dovuto vendersi casa (e pure il mutuo che ad oggi ancora ci grava).

Quindi, è al fine di fornirgli un quadro generale piuttosto attendibile, che mi sono permesso di formulare questo tipo di domanda.
 
Una domanda: da residente all'estero, in caso avessi dei soldi in Italia in un qualche conto dove si prendono degli interessi, sarei costretto a fare il 730 (che attualmente non faccio, non avendo alcuna rendita qui)?
O visto che (se mi ricordo bene) sono gia' tassati direttamente alla fonte, non ho nulla da fare?
(e non sto infrangendo alcuna legge)
 
In realtà credo sia possibile, è uno stratagemma che usano in molti Paesi europei dove i cap gain sono stratassati (es. Francia o Spagna).

Nessuna legge vieta di prendere un anno la residenza fiscale da un altra parte (a parte pero viverci) e poi vendere tutto gli ETF o azioni in quel paese. Il trasferimento di azioni quando cambi Paese non implica vendita del titolo, che puo cosi essere venduto quando ti trasferisci nel Paese futuro.

In Europa paesi senza cap gain tax sono Cipro, Lussemburgo, Belgio. Malta credo si paghi qualcosa, anche se molto meno rispetto ad Italia.

Credo che un bel annetto a Cipro non sia proprio male... peccato solo x i venti di guerra in quella zona, per il resto sarebbe un posto perfetto in Europa per vivere con investimenti azionari.

Se sei residente estero e hai titoli in conto italiano (da residente estero) che erano li prima del tuo trasferimento all'estero, xche' devi trasferire i titoli all'estero e poi venderli? Li vendi direttamente dal conto italiano. Non paghi nessun CG. In teoria sul conto italiano da residente estero (non imettendo liquidita' fresca da fuori) potresti cmq pure fare trading e incrementare il capitale di quel conto. Sempre senza pagare CG. Pagherai solo le imposte sul conto.
Sbaglio o mi perdo qualcosa?
 
Se sei residente estero e hai titoli in conto italiano (da residente estero) che erano li prima del tuo trasferimento all'estero, xche' devi trasferire i titoli all'estero e poi venderli? Li vendi direttamente dal conto italiano. Non paghi nessun CG. In teoria sul conto italiano da residente estero (non imettendo liquidita' fresca da fuori) potresti cmq pure fare trading e incrementare il capitale di quel conto. Sempre senza pagare CG. Pagherai solo le imposte sul conto.
Sbaglio o mi perdo qualcosa?
Che io sappia quando ti iscrivi aire devi utilizzare un conto per non residenti se vuoi tenerne aperto uno in italia...benchè non ci siano controlli seri, il fare finta di nulla non è permesso.
 
se sei residente in Saudi anche per il fisco italiano.. non devi pagare tasse sui capital gains in Italia (ne altrove) tranne la tassa deposito titoli.
Se fossi in te, sposterei il conto a Dubai, e mi farei pagare la lo stipendio.

Concordo al 100%.
Se fai accreditare reddito estero in conto italiano da reisdente estero e poi con quel conto ci fai trading e non paghi CG (essendo residente estero), la cosa non risulta molto pulita.
1) Fatti sicuramente pagare stipendio su altro conto NON in italia.
2) Il conto italiano puoi chiuderlo o no. Devi valuatarne tu i vantaggi. Se puoi aprire conto in paese dove non paghi CG non paghi imposta di bollo e commissioni su transazioni sono basse, chiudi tutto :-)
 
Che io sappia quando ti iscrivi aire devi utilizzare un conto per non residenti se vuoi tenerne aperto uno in italia...benchè non ci siano controlli seri, il fare finta di nulla non è permesso.

Ovvio che apri conto non residenti. In molti casi la tua banca in italia (se permette conto per non residenti) fa tutto da sola. Ti cambiano le coordinate del conto ma il tuo sbattimento e' quasi nullo. Io avevo capito che trasferivano i titoli da banca italiana a straniera dove erano andati a risiedere non che trasferivano da italiana (res italiano) a italiana (res estero). era scritto..........."vendo tutto in quel paese........" . non vendo tutto sul conto italiano residente estero.
 
Ovvio che apri conto non residenti. In molti casi la tua banca in italia (se permette conto per non residenti) fa tutto da sola. Ti cambiano le coordinate del conto ma il tuo sbattimento e' quasi nullo. Io avevo capito che trasferivano i titoli da banca italiana a straniera dove erano andati a risiedere non che trasferivano da italiana (res italiano) a italiana (res estero). era scritto..........."vendo tutto in quel paese........" . non vendo tutto sul conto italiano residente estero.
Non so bene però informati se puoi che interessa anche a me.

Sarebbe sicuramente un minor sbattimento rispetto a spostare tutto su un intermediario straniero.
 
Il problema di Cipro imho e' la non stabilita' politica. L'impianto fiscale attuale puo' venire quindi rapidamente variato. Inoltre, il sistema bancario non e' il massimo. Cipro ha anche la peculiarita' di avere la parte Nord dell'isola di fatto territorio turco e non soggetto al AEOI.

La soluzione in assoluto migliore per chi vuole emigrare in un paese a fiscalita' friendly e molto bassa ü la Svizzera, in particolare i Cantoni della Zentral Schwiiz. Lo so perche' io vengo da li'. Anche il Liechtenstein, ma e' molto dura prendere la residenza la'. Anche in Svizzera non e' semplice, bisogna avere una buona base di partenza. In ogni caso non c'ü imposizione sui redditi finanziari se NON lo si fa a titolo professionale (per farlo, serve conseguire una licenza federale ed essere audited).

Se invece si cerca la "fortuna" con una base di partenza non eccelsa (< 500K USD/CHF), secondo me l'opzione migliore sono le overseas. Bene o male hanno tutte tassazioni 0% sui redditi finanziari. Questo chiaramente nel caso si voglia passare la vita a campare solo di redditi finanziari. Se invece si vuole fare impresa, ancora una volta la Svizzera seguita imho dagli UAE e Monaco (se si fattura dentro il Principato).

Di Gibilterra non so, ma ho colleghi che hanno aperto societa' in loco e mi sapranno dire qualcosa, perche' un conto ü quel che leggi sui report, un conto la prassi operativa con le amministrazioni locali.

Se invece si cerca in Europa (geografica, ca va sans dire) una nazione non soggetta a AEOI, sono rimaste Serbia e Bosnia.

La cosa fondamentale rimane iscriversi immediatamente AIRE per cancellarsi definitivamente dallo stato italiota. Anche se tuttora Italia rimane unico stato in EU a prevedere ancora una blacklist per le persone fisiche, in cui ad esempio CH e MC sono comprese. Un grosso contribuente che si trasferisce la' potrebbe essere chiamato dal fisco italiota a dovere dimostrare (onere invertito) di risiedere davvero in loco in modo permanente.

Aggiungo anche che, per chi decide di andarsene, sarebbe buona norma (ma questo personalmete coinvolge anche una sfera affettiva emozionale) rinunciare alla cittadinanza italiana appena acquisita la nuova.

Quasi quasi mi hai convinto, vado a cipro nord, rinuncio alla nazionalita italiana e prendo quella turca cosi poi se voglio viaggiare devo chiedere il visto per andare nel 80% dei paesi mondiali. Direi una genialata per risparmiare 2 lire. :D. da retta, il passaporto italiano e' una delle poche cose ancora utili dell'essere italiano. E te lo dice uno che ne ha piu di 1.
 
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