Volevo consultarmi con voi tutti. Si sa che periodicamente bisognerebbe ribilanciare il portafoglio. Però mi mancano i dati - o meglio, forse ce ne sono troppi e io non ho avuto il tempo (o la capacità) di selezionarli.
Mi spiego. Tengo il mio portafoglio "core" in ETF vari e per convenienza/pigrizia mi sono fidato finora delle statistiche di MSCI Barra. Cosi’ ogni anno distribuisco i miei titoli nazionali ed esteri secondo i loro dati sulla “market capitalization” dello stock market mondiale. Così fa anche un mio caro zio negli USA. Lui però opera principalmente con Vanguard, e segue le loro statistiche. Ora, tanto per fare un esempio, lui mi dice che aveva dato al Canada precisamente il peso indicatogli da loro. Con suo stupore ora vede che il suo portafoglio ha quasi il doppio in Canada di quanto non sia il "peso" secondo Vanguard di oggi. Siccome il valore di mercato del Canada non puo’ essere cambiato cosi radicalmente in pochi anni e per altro i titoli canadesi sono scesi, desumo che i dati di Vanguard o allora o oggi o entrambi siano erronei. E se lo sono per il Canada, non possiamo fidarci neanche di quello che ci danno per l’Europa, l’area del Pacifico, e gli “emerging markets” (le 4 categorie che Vanguard tabula).
Inoltre, cercando su internet sembra che ci siano ogni sorta di inghippi su come misurare la market capitalization, cosa includerci, correzioni per liquidita’ etc e non ho mai avuto tempo di studiare piu’ a fondo le cose. Per cui, chiedo a voi: ve ne siete mai occupati? Avete dei riferimenti che trovate abbastanza affidabili sul problema?
Infine, un'altra questione: scrivono tutti del vantaggio di deferire le tasse il piu’ a lungo possibile (assumendo che non si abbiano motivi di ritenere che nel futuro le % di imposizione aumentino considerevolmente). Questo principio dovrebbe applicarsi quindi anche alle tasse sui capital gains. D’altra parte scrivono tutti anche sull’importanza della corretta distribuzione del portafoglio e della necessita’ di ribalanciarlo periodicamente - e spesso si dicie "annualmente", ma tale periodicità mi sembra parecchio... arbitraria, ecco. Tuttavia, il farlo puo’ attivare le tasse sui capital gains.
Nel caso di un'operazione che porta sia vantaggi che svantaggi, ci deve essere un modo di quantificarli, per decidere se l’operazione conviene. Calcolare le tasse e’ (relativamente) facile, ma calcolare il vantaggio di un portafoglio bilanciato come lo si vuole richiede di dare un peso al fattore di rischio e non so come dargli una valutazione statistica. Non posso immaginare di essere il primo che si e’ posto la questione di capital cains vs rebalancing, ma non mi e’ capitato di leggerne. E a voi?
Mi spiego. Tengo il mio portafoglio "core" in ETF vari e per convenienza/pigrizia mi sono fidato finora delle statistiche di MSCI Barra. Cosi’ ogni anno distribuisco i miei titoli nazionali ed esteri secondo i loro dati sulla “market capitalization” dello stock market mondiale. Così fa anche un mio caro zio negli USA. Lui però opera principalmente con Vanguard, e segue le loro statistiche. Ora, tanto per fare un esempio, lui mi dice che aveva dato al Canada precisamente il peso indicatogli da loro. Con suo stupore ora vede che il suo portafoglio ha quasi il doppio in Canada di quanto non sia il "peso" secondo Vanguard di oggi. Siccome il valore di mercato del Canada non puo’ essere cambiato cosi radicalmente in pochi anni e per altro i titoli canadesi sono scesi, desumo che i dati di Vanguard o allora o oggi o entrambi siano erronei. E se lo sono per il Canada, non possiamo fidarci neanche di quello che ci danno per l’Europa, l’area del Pacifico, e gli “emerging markets” (le 4 categorie che Vanguard tabula).
Inoltre, cercando su internet sembra che ci siano ogni sorta di inghippi su come misurare la market capitalization, cosa includerci, correzioni per liquidita’ etc e non ho mai avuto tempo di studiare piu’ a fondo le cose. Per cui, chiedo a voi: ve ne siete mai occupati? Avete dei riferimenti che trovate abbastanza affidabili sul problema?
Infine, un'altra questione: scrivono tutti del vantaggio di deferire le tasse il piu’ a lungo possibile (assumendo che non si abbiano motivi di ritenere che nel futuro le % di imposizione aumentino considerevolmente). Questo principio dovrebbe applicarsi quindi anche alle tasse sui capital gains. D’altra parte scrivono tutti anche sull’importanza della corretta distribuzione del portafoglio e della necessita’ di ribalanciarlo periodicamente - e spesso si dicie "annualmente", ma tale periodicità mi sembra parecchio... arbitraria, ecco. Tuttavia, il farlo puo’ attivare le tasse sui capital gains.
Nel caso di un'operazione che porta sia vantaggi che svantaggi, ci deve essere un modo di quantificarli, per decidere se l’operazione conviene. Calcolare le tasse e’ (relativamente) facile, ma calcolare il vantaggio di un portafoglio bilanciato come lo si vuole richiede di dare un peso al fattore di rischio e non so come dargli una valutazione statistica. Non posso immaginare di essere il primo che si e’ posto la questione di capital cains vs rebalancing, ma non mi e’ capitato di leggerne. E a voi?