Mercurio2
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Lo dice il "democratico" membro di Azione , e menomale che ce ne siamo liberati di lui e del suo amichetto speranza.
«Non facciamoci ingannare dal numero dei contagi. Di virus in realtà ne circola ancora molto, ma ha un basso impatto in termini di malattia e di ospedalizzazioni perché gran parte della popolazione è immunizzata per essersi vaccinata, per aver preso il Covid o per aver entrambi i motivi, il che aumenta il livello di protezione. Affinché si vada avanti così dobbiamo però impedire che il virus muti in peggio, e per farlo serve una strategia vaccinale, che preveda un richiamo una volta l’anno».
Covid, Ricciardi: “La campagna di vaccinazione doveva essere una strategia della sanità pubblica, non una scelta individuale”
Covid, Ricciardi: “La campagna di vaccinazione doveva essere una strategia della sanità pubblica, non una scelta individuale”
«È stato comunque un bene garantire gli approvvigionamenti di vaccini che si sapeva avrebbero richiesto più richiami. Il problema delle dosi in eccesso va ricercato altrove. Nella scelta errata di voler degradare la campagna di vaccinazione a livello di una scelta individuale anziché di una fondamentale strategia di sanità pubblica, che significa promozione dei vaccini e loro offerta multiforme sul territorio. Così non si vaccina quasi più nessuno e questo lo paghiamo con i morti, che sono ancora tanti, 60-70 al giorno».«Non facciamoci ingannare dal numero dei contagi. Di virus in realtà ne circola ancora molto, ma ha un basso impatto in termini di malattia e di ospedalizzazioni perché gran parte della popolazione è immunizzata per essersi vaccinata, per aver preso il Covid o per aver entrambi i motivi, il che aumenta il livello di protezione. Affinché si vada avanti così dobbiamo però impedire che il virus muti in peggio, e per farlo serve una strategia vaccinale, che preveda un richiamo una volta l’anno».
Covid, Ricciardi: “La campagna di vaccinazione doveva essere una strategia della sanità pubblica, non una scelta individuale”