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Affari Italiani
Corrono gli utili ma i titoli scendono
Buoni risultati per Yahoo e Juniper, per Ibm e Motorola. Lucent e eBay sotto le stime
ADRIANO BONAFEDE
Siamo di fronte a una strana dicotomia. Da una parte la realtà dei risultati, per moltissime società hitch quotate al Nasdaq brillanti, a volte eccezionali. Dall’altra il forte timore che questi risultati non possano più ripetersi nel 2005. Da qui la risposta dei mercati, che hanno frenato i titoli hitech dopo la rincorsa della seconda metà del 2004 che ha visto per il Nasdaq una crescita delle quotazioni intorno al 10 per cento.
Stranamente nei giorni scorsi, via via che arrivavano sui tavoli degli analisti finanziari delle grandi banche d’affari i dati sull’ultimo trimestre del 2004, in molti casi eccellenti, i titoli cedevano terreno. E il mercato non ha fatto grandi distinzioni tra le azioni di società che hanno fatto peggio del previsto e quelle che invece sono andate come un treno. Ad esempio, Lucent Technologies ha avuto nell’ultimo trimestre dell’anno un crollo del fatturato del 40,9 per cento (rispetto all’analogo periodo del 2003) a 1.335 milioni di dollari. Mentre i profitti si sono quasi dimezzati (meno 48,5 per cento) a 174 milioni di dollari. A deteriorare così i conti è stato in gran parte il forte calo delle vendite di infrastrutture alle società telefoniche tradizionali.
Per Lucent, quindi, è del tutto comprensibile la reazione negativa dei mercati. Ma per quasi tutte le altre, le ragioni non vanno individuate nelle pieghe dei bilanci, ma altrove, in una paura generalizzata che il periodo delle vacche grasse sia tramontato con la fine del 2004.
Il comparto americano dell’hitech non ha potuto così neanche godersi il meritato plauso dei mercati, che in altre circostanze non sarebbe mancato. Non ha potuto festeggiare Motorola che, grazie a una brillante stagione natalizia, ha visto salire l’utile del 34 per cento a 654 milioni di dollari e il fatturato del 27 per cento a 8,8 miliardi di dollari. Il successo di Motorola dipende anche dal rinnovamento e dall’ampliamento della gamma di cellulari. Di conseguenza, le vendite sono aumentate del 51 per cento, mentre la quota di mercato è salita dal 13,7 al 16,6 per cento.
Per non parlare di Yahoo, che ha visto limare le quotazioni nonostante un bilancio dagli esperti giudicato eccezionale. Yahoo, la cui ultima trimestrale è stata giudicata da Ubs "strong quarter", ha accresciuto il suo fatturato del 62,3 per cento a 1,077 miliardi di dollari. Stratosferico, poi, è stato l’aumento degli utili: quasi il 400 per cento a 372 milioni di dollari. Sono numeri da sballo, ma il mercato non sembra apprezzare, per ora, neppure la revisione al rialzo delle stime per il 2005.
La spiegazione di questa strana reazione sta nel fatto che in realtà il mercato ha già digerito nei mesi passati, e specialmente nella seconda metà dell’anno, l’aumento del fatturato e degli utili che sono stati registrati in questi giorni dai bilanci dell’ultimo trimestre. Gli investitori hanno venduto nel timore che il 2005 riservi brutte sorprese. A causa soprattutto dell’inflazione e dell’atteso aumento dei tassi.
Tornando alle trimestrali delle società del comparto hitech, il colosso Ibm ha visto aumentare del 6,8 per cento nell’ultimo trimestre del 2004 il giro d’affari, che si è portato a 27,671 miliardi di dollari. Al tempo stesso, l’utile netto ha fatto un balzo del 12,2 per cento arrivando a 3,040 miliardi. Anche le stime per il 2005 e il 2006 scontano un’ulteriore crescita.
Buoni anche i risultati esibiti nel quarto trimestre da eBay, il colosso mondiale delle aste on line: fatturato a 935 milioni di dollari (più 44,3 per cento) e utile netto a 205 milioni, con una crescita anche qui del 44,2 per cento. La buona performance è stata però inferiore a quella attesa dagli analisti: l’utile per azione di 30 cent è inferiore ai 34 previsti, e così anche questo titolo è stato messo sotto torchio dai mercati.
Non ha fatto eccezione a questa risposta negativa del mercato anche Juniper Networks, la società con base nella Silicon Valley specializzata in router e soluzioni di sicurezza. Questa società può esibire risultati che in altri momenti farebbero faville: fatturato più che raddoppiato (+107,8 per cento) a 430 milioni di dollari e utili cresciuti del 348 per cento a 66 milioni. Anche in questo caso, però, i mercati hanno già scontato nei mesi passati e ora attendono nuove notizie. Per quello che vedono, però, il futuro non è roseo. Forse non catastrofico ma certo non brillante. Ubs, ad esempio, dà un giudizio neutral e un target price invariato. Insomma, l’incertezza su quel che avverrà è talmente forte da oscurare anche i risultati raggiunti.
A far propendere gli analisti per un giudizio incerto sui titoli tecnologici sono stati anche i tagli alle stime degli utili operati da Qualcomm, uno dei maggiori produttori mondiali di chip per telefonini. Qualcomm, come eBay, ha presentato un bilancio dell’ultimo trimestre buono, con una crescita del fatturato del 15,2 per cento e degli utili del 45,7 per cento. I mercati però, guardano più al futuro che al passato.
Corrono gli utili ma i titoli scendono
Buoni risultati per Yahoo e Juniper, per Ibm e Motorola. Lucent e eBay sotto le stime
ADRIANO BONAFEDE
Siamo di fronte a una strana dicotomia. Da una parte la realtà dei risultati, per moltissime società hitch quotate al Nasdaq brillanti, a volte eccezionali. Dall’altra il forte timore che questi risultati non possano più ripetersi nel 2005. Da qui la risposta dei mercati, che hanno frenato i titoli hitech dopo la rincorsa della seconda metà del 2004 che ha visto per il Nasdaq una crescita delle quotazioni intorno al 10 per cento.
Stranamente nei giorni scorsi, via via che arrivavano sui tavoli degli analisti finanziari delle grandi banche d’affari i dati sull’ultimo trimestre del 2004, in molti casi eccellenti, i titoli cedevano terreno. E il mercato non ha fatto grandi distinzioni tra le azioni di società che hanno fatto peggio del previsto e quelle che invece sono andate come un treno. Ad esempio, Lucent Technologies ha avuto nell’ultimo trimestre dell’anno un crollo del fatturato del 40,9 per cento (rispetto all’analogo periodo del 2003) a 1.335 milioni di dollari. Mentre i profitti si sono quasi dimezzati (meno 48,5 per cento) a 174 milioni di dollari. A deteriorare così i conti è stato in gran parte il forte calo delle vendite di infrastrutture alle società telefoniche tradizionali.
Per Lucent, quindi, è del tutto comprensibile la reazione negativa dei mercati. Ma per quasi tutte le altre, le ragioni non vanno individuate nelle pieghe dei bilanci, ma altrove, in una paura generalizzata che il periodo delle vacche grasse sia tramontato con la fine del 2004.
Il comparto americano dell’hitech non ha potuto così neanche godersi il meritato plauso dei mercati, che in altre circostanze non sarebbe mancato. Non ha potuto festeggiare Motorola che, grazie a una brillante stagione natalizia, ha visto salire l’utile del 34 per cento a 654 milioni di dollari e il fatturato del 27 per cento a 8,8 miliardi di dollari. Il successo di Motorola dipende anche dal rinnovamento e dall’ampliamento della gamma di cellulari. Di conseguenza, le vendite sono aumentate del 51 per cento, mentre la quota di mercato è salita dal 13,7 al 16,6 per cento.
Per non parlare di Yahoo, che ha visto limare le quotazioni nonostante un bilancio dagli esperti giudicato eccezionale. Yahoo, la cui ultima trimestrale è stata giudicata da Ubs "strong quarter", ha accresciuto il suo fatturato del 62,3 per cento a 1,077 miliardi di dollari. Stratosferico, poi, è stato l’aumento degli utili: quasi il 400 per cento a 372 milioni di dollari. Sono numeri da sballo, ma il mercato non sembra apprezzare, per ora, neppure la revisione al rialzo delle stime per il 2005.
La spiegazione di questa strana reazione sta nel fatto che in realtà il mercato ha già digerito nei mesi passati, e specialmente nella seconda metà dell’anno, l’aumento del fatturato e degli utili che sono stati registrati in questi giorni dai bilanci dell’ultimo trimestre. Gli investitori hanno venduto nel timore che il 2005 riservi brutte sorprese. A causa soprattutto dell’inflazione e dell’atteso aumento dei tassi.
Tornando alle trimestrali delle società del comparto hitech, il colosso Ibm ha visto aumentare del 6,8 per cento nell’ultimo trimestre del 2004 il giro d’affari, che si è portato a 27,671 miliardi di dollari. Al tempo stesso, l’utile netto ha fatto un balzo del 12,2 per cento arrivando a 3,040 miliardi. Anche le stime per il 2005 e il 2006 scontano un’ulteriore crescita.
Buoni anche i risultati esibiti nel quarto trimestre da eBay, il colosso mondiale delle aste on line: fatturato a 935 milioni di dollari (più 44,3 per cento) e utile netto a 205 milioni, con una crescita anche qui del 44,2 per cento. La buona performance è stata però inferiore a quella attesa dagli analisti: l’utile per azione di 30 cent è inferiore ai 34 previsti, e così anche questo titolo è stato messo sotto torchio dai mercati.
Non ha fatto eccezione a questa risposta negativa del mercato anche Juniper Networks, la società con base nella Silicon Valley specializzata in router e soluzioni di sicurezza. Questa società può esibire risultati che in altri momenti farebbero faville: fatturato più che raddoppiato (+107,8 per cento) a 430 milioni di dollari e utili cresciuti del 348 per cento a 66 milioni. Anche in questo caso, però, i mercati hanno già scontato nei mesi passati e ora attendono nuove notizie. Per quello che vedono, però, il futuro non è roseo. Forse non catastrofico ma certo non brillante. Ubs, ad esempio, dà un giudizio neutral e un target price invariato. Insomma, l’incertezza su quel che avverrà è talmente forte da oscurare anche i risultati raggiunti.
A far propendere gli analisti per un giudizio incerto sui titoli tecnologici sono stati anche i tagli alle stime degli utili operati da Qualcomm, uno dei maggiori produttori mondiali di chip per telefonini. Qualcomm, come eBay, ha presentato un bilancio dell’ultimo trimestre buono, con una crescita del fatturato del 15,2 per cento e degli utili del 45,7 per cento. I mercati però, guardano più al futuro che al passato.