Detta così la frase si presta a molte interpretazioni errate.
Ciò detto, se condividi il tasso dopo i primi 24 mesi possiamo fare due conti.
Guarda che se vogliamo cavillare, ci sarebbe, anzi c'è, parecchio da dire.
Dire che : "Essendo nei primissimi anni del mutuo hai la massima utilità dell'estinzione parziale." dice poco perché, ad esempio, non si tiene conto che avendo acceso un mutuo si è pagato : il notaio con qualche migliaio di €, la banca per le spese d'istruttoria ed altro, si è versato allo Stato lo 0.25% dell'intero importo ottenuto in prestito, ed escludendo la perizia, le spese che ho citato, influiscono in misura maggiore, sia se la durata del mutuo è breve (perchè sono spese fisse e già versate all'atto della firma del contratto di mutuo), e sia se appunto si opera una sostanziosa riduzione del capitale avuto in prestito.
Tra l'altro, non si tiene neanche conto del fatto che probabilmente la banca al momento di istruire la pratica ha applicato un tasso maggiore rispetto a quello che si avrebbe ad estinzione parziale anticipata, perché l'estinzione potrebbe avere un impatto anche sullo LTV e quindi sul tasso applicato : sto dicendo che sono soldi che comunque sono stati versati e/o la banca continua ad incassare a prescindere dell'avvenuta estinzione parziale anticipata, e quindi un conto è vederli spalmati su tutto l'importo avuto n prestito e su tutta la durata del mutuo, anziché su un importo residuo molto minore e/o una durata anch'essa minore.
Per capirci con dei numeri, un conto è aver versato chessò 2 mila euro al notaio per il solo atto del mutuo a fronte di 109K di capitale avuto in prestito per una durata di 20 anni, altro discorso è se quei 2K di notaio sono versati su di un mutuo di 59K e magari col tempo si andrebbe ad operare anche una riduzione della durata del mutuo; il "peso" di quei 2K di notaio, è diverso; stesso ragionamento se ci vado ad assommare le spese d'istruttoria, la tassa dello 0.25% (quando 1^casa), ecc..
L'unica condizione da tenere sempre e comunque a mente è quella di adoperarsi - laddove possibile - ad avere un tasso d'interesse basso, punto; il resto sono chiacchiere, perché come ho già spiegato, si pagano interessi in base al capitale da restituire alla banca.
Circa il tuo secondo/ultimo punto : se non hai la sfera di cristallo (ed una di quelle buone), mi spieghi come fai a "fare due conti" se non sai quanto varrà la componente variabile di quel mutuo?
Semmai, l'OP, dovrebbe chiarire meglio cosa significa quel "tasso 50% fisso e 50 % Variabile", come lo si deve interpretare? Forse vorrà dire (mia personale interpretazione), che per "tot" anni si applica il tasso fisso, poi si passa al variabile (in vigore in quel preciso periodo), e così via?
Ma comunque, essendo presente una componente variabile (che "si appoggia" a quale parametro poi?), qualsiasi calcolo oggi si faccia è tempo sprecato (a meno di possedere la sfera di cristallo prima citata).