RIMBORSO PARZIALE Mutuo fatto del 2020 per 20 anni

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Aventino

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20/6/22
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Nel marzo 2020 mio figlio ha fatto una surroga con fineco Mutuo per 20 anni di 119000 ota siamo arrivati da pagare 104000 tasso 50% fisso e 50 % Variabile Con tasso 1,35 la rata nei primi due anni e' stata di 589 ora e' passata a 670 avrebbe la possibilita' di fare un rimborso di 50000 e' conveniente farlo ,la rata si riduce gli anni da pagare rimangono sempre 20 anni e' cosi
Grazie
Saluti
 
Essendo nei primissimi anni del mutuo hai la massima utilità dell'estinzione parziale. In generale, più vai avanti e più estinguere il capitale residuo e la quota interessi cala, quindi da metà mutuo in poi l'effetto della riduzione del capitale residuo si fa sentire meno.

Per un discorso più preciso devi dire il tasso attuale.
 
Nel marzo 2020 mio figlio ha fatto una surroga con fineco Mutuo per 20 anni di 119000 ota siamo arrivati da pagare 104000 tasso 50% fisso e 50 % Variabile Con tasso 1,35 la rata nei primi due anni e' stata di 589 ora e' passata a 670 avrebbe la possibilita' di fare un rimborso di 50000 e' conveniente farlo ,la rata si riduce gli anni da pagare rimangono sempre 20 anni e' cosi
Grazie
Saluti
Mi sembra d capire che ad oggi rimarrebbero 109K da restituire alla banca.

Se tuo figlio restituisce 50K mediante restituzione parziale anticipata, lasciando invariata la durata, andrebbe a pagare mensilmente poco più del 50% d quello che versa oggi, questo perché la quota capitale si andrebbe quasi a dimezzare (passerebbe da 109 --> 59K), stessa cosa accadrebbe agli interessi, perché questi "vedrebbero"/sarebbero applicati ad un capitale che vale grossomodo il 50% in meno rispetto all'attuale.

Per rispondere all'altra tua domanda, io posso dirti che solitamente le banche non rimodulano la durata del mutuo se non dietro richiesta dell'interessato e, manco è detto : sempre per esperienza personale, posso dirti che nel 2020/21 (per mia fortuna aggiungo), alla mia richiesta a Che Banca! di ridurre la durata da 20 a 10 anni del mutuo, ho ricevuto un secco NO.
E meno male aggiungo oggi : perchè con loro avevo un tasso variabile allora dello 0.58% (ignoro a quanto sarebbe arrivato oggi), e per mia fortuna mi misi in moto ed approdai da Unicredit che in quel periodo (fine 2020 - inizio 2021), mi offrì un tasso fisso dello 0.60% (che attualmente ancora ho in essere); ripeto il mio fu un vero colpo di fortuna, niente di studiato.

Un'ultima cosa, non dar retta alla "credenza webbatica" secondo la quale : "prima restituisci, meglio è perchè all'inizio gli interessi sono alti".
NON è così : tu paghi l'interesse n base alla "quantità" d soldi che la banca ti ha prestato; va da se che diminuendo il capitale avuto in prestito, di conseguenza diminuisce anche la parte di interessi che ti trovi a restituire; infatti se tu avessi un tasso fisso, noteresti che quel tasso ha lo stesso valore sia sulla prima rata che sull'ultima, quello che varia è il capitale sul quale si applica : sulla prima essendo alto il captale avuto dalla banca, altrettanto alto è l'interesse da corrispondere; mano a mano che il capitale diminuisce, diminuisce anche l'interesse, ma per questo motivo e null'altro.
 
Un'ultima cosa, non dar retta alla "credenza webbatica" secondo la quale : "prima restituisci, meglio è perchè all'inizio gli interessi sono alti".

Detta così la frase si presta a molte interpretazioni errate.

@Aventino , prendi il piano di ammortamente del mutuo e guarda come cambiano la quota interessi e la quota capitale al passare del tempo. Vedrai che la quota interessi calano e la quota capitale cresce al passare del tempo, quindi posto che il capitale deve essere restituito alla banca, l'ottimizzazione che puoi fare è sulla quota interesse. Quest'ultima è predominante quando hai tanto capitale da restituire, il che è nella parte iniziale del mutuo.

Questo si presta anche a qualche corollario interessante:
  1. estinguere anticipatamente la quota capitale diventa sempre meno vantaggiosa al passare del tempo. Paghi meno interessi ed il capitale che devi restituire si svaluata.
  2. più passa il tempo e meno si faranno sentire le variazioni sui tassi di interesse.
Ciò detto, se condividi il tasso dopo i primi 24 mesi possiamo fare due conti.
 
Detta così la frase si presta a molte interpretazioni errate.

Ciò detto, se condividi il tasso dopo i primi 24 mesi possiamo fare due conti.
Guarda che se vogliamo cavillare, ci sarebbe, anzi c'è, parecchio da dire.

Dire che : "Essendo nei primissimi anni del mutuo hai la massima utilità dell'estinzione parziale." dice poco perché, ad esempio, non si tiene conto che avendo acceso un mutuo si è pagato : il notaio con qualche migliaio di €, la banca per le spese d'istruttoria ed altro, si è versato allo Stato lo 0.25% dell'intero importo ottenuto in prestito, ed escludendo la perizia, le spese che ho citato, influiscono in misura maggiore, sia se la durata del mutuo è breve (perchè sono spese fisse e già versate all'atto della firma del contratto di mutuo), e sia se appunto si opera una sostanziosa riduzione del capitale avuto in prestito.
Tra l'altro, non si tiene neanche conto del fatto che probabilmente la banca al momento di istruire la pratica ha applicato un tasso maggiore rispetto a quello che si avrebbe ad estinzione parziale anticipata, perché l'estinzione potrebbe avere un impatto anche sullo LTV e quindi sul tasso applicato : sto dicendo che sono soldi che comunque sono stati versati e/o la banca continua ad incassare a prescindere dell'avvenuta estinzione parziale anticipata, e quindi un conto è vederli spalmati su tutto l'importo avuto n prestito e su tutta la durata del mutuo, anziché su un importo residuo molto minore e/o una durata anch'essa minore.

Per capirci con dei numeri, un conto è aver versato chessò 2 mila euro al notaio per il solo atto del mutuo a fronte di 109K di capitale avuto in prestito per una durata di 20 anni, altro discorso è se quei 2K di notaio sono versati su di un mutuo di 59K e magari col tempo si andrebbe ad operare anche una riduzione della durata del mutuo; il "peso" di quei 2K di notaio, è diverso; stesso ragionamento se ci vado ad assommare le spese d'istruttoria, la tassa dello 0.25% (quando 1^casa), ecc..

L'unica condizione da tenere sempre e comunque a mente è quella di adoperarsi - laddove possibile - ad avere un tasso d'interesse basso, punto; il resto sono chiacchiere, perché come ho già spiegato, si pagano interessi in base al capitale da restituire alla banca.

Circa il tuo secondo/ultimo punto : se non hai la sfera di cristallo (ed una di quelle buone), mi spieghi come fai a "fare due conti" se non sai quanto varrà la componente variabile di quel mutuo?

Semmai, l'OP, dovrebbe chiarire meglio cosa significa quel "tasso 50% fisso e 50 % Variabile", come lo si deve interpretare? Forse vorrà dire (mia personale interpretazione), che per "tot" anni si applica il tasso fisso, poi si passa al variabile (in vigore in quel preciso periodo), e così via?

Ma comunque, essendo presente una componente variabile (che "si appoggia" a quale parametro poi?), qualsiasi calcolo oggi si faccia è tempo sprecato (a meno di possedere la sfera di cristallo prima citata).
 
@Pred_01 mi sa che partiamo da un postulato diverso: per te i costi della pratica di mutuo vanno rapportati alla vita dello stesso, per me visto che sta chiedendo di ristrutturarlo vanno considerati come spesi e basta. Per me la domanda è "visto che il mutuo è già in essere e che ho già sostenuto le spese, cosa mi conviene fare?".

Io concordo pienamente con te che bisogna punta ad avere tassi bassi, ma se nel 2020 non ha voluto/potuto fare un puro fisso, bisogna guardare la situazione dell'OP per quello che è e non per quello che vorremmo che fosse. I conti in verità non sono difficilissimi: sai che ha 17 anni residui e un capitale da restituire di 104k€. Col tasso si può stimare il piano di ammortamento e aiutare l'opener a fare delle considerazioni.

Presumo che concorderai con me che ha un tasso minore o comparabile ai titoli di stato non gli convenga estinguere, se emotivamente sostenibile. Ma se un aumento di 80€ lo mette in crisi al punto di valutare una estinzione parziale, deve essere in grado di valutare costi e benefici. Il fatto che il muto abbia solo tre anni di vita, lo mette probabilmente nelle condizioni di ricavare una maggiore utilità dall'estinzione parziale piuttosto che farlo quando mancano 3 anni alla fine del mutuo, ma lì senza il tasso le considerazioni finiscono.
 
Torno a ripetere che c'è una variabile che nessuno di noi può stabilire : il tasso d'interesse del variabile : ad oggi nessuno può stabilire se continuerà a salire, si manterrà su questi livelli, e se SI, per quanto tempo ancora.

Se a questo si aggiunge che - almeno a mio vedere - non è chiaro il meccanismo del mutuo esistente (ripeto cosa significa quel "50% fisso e 50% variabile"?), dovrebbe essere altrettanto evidente che conoscerne il tasso serve a poco.

Concludo : se l'OP, ha intenzione di operare altre estinzioni parziali anticipate, beh è un passo obbligato iniziare ora (altrimenti quando?); ne avrebbe dei benefici (a patto di considerare "a messe dette" quanto finora inizialmente speso tra notaio, spese istruttoria, ecc = sono comunque soldi di cui tenerne conto, perché potevano essere destinati ad altro), benefici soprattutto di natura psicologica (si vedrebbe una rata mensile minore rispetto a prima, ma questo ha avuto un suo costo), ma attenzione al fatto che c'è ancora una componente variabile che dispiegherà i suoi effetti su tutta la durata del mutuo, e questo mi porta a dire che ben vengano sempre e comunque le estinzioni parziali anticipate quando si ha un mutuo "con componente a tasso variabile" e con durata superiore ai 10 max 15 anni, se poi, appunto si decide di far seguire alla riduzione del capitale avuto in prestito, anche una riduzione della durata del mutuo, ovviamente non contestuale alla riduzione di capitale.
 
cut

Concludo : se l'OP, ha intenzione di operare altre estinzioni parziali anticipate, beh è un passo obbligato iniziare ora (altrimenti quando?); cut

Se il tasso di interesse netto su un BOT/conto deposito<1 anno è maggiore del tasso del mutuo, non vedo ragione per procedere all'estenzione parziale.

Per come è stato descritto, si tratterà del Mutuo Remix offerto da Fineco. Il tasso è quindi il risultato di una componente fissa (non nota, ma probabilmente bassa) ed una variabile (Eur3m). Poiché la distribuzione è 50%/50%, il tasso dell'utente sarà nell'intorno della metà Eur3m, ovvero intorno al 2%.

Il rendimento lordo dei BOT a 3m è circa il 3,7%. Tolte tasse (12,5%) ed imposta di bollo (0,2%) abbiamo il 3% netto.

Tra 3 mesi si rivaluta la situazione.

Disporre di 50k vuol dire potersi permettere un'auto/lavatrice/frigo/etc. senza bisogno di chiedere un finanziamento all'11% e l'utente ha l'occasione di essere pagato per mantenere questa tranquillità finanziaria.
 
Se il tasso di interesse netto su un BOT/conto deposito<1 anno è maggiore del tasso del mutuo, non vedo ragione per procedere all'estenzione parziale.

Per come è stato descritto, si tratterà del Mutuo Remix offerto da Fineco. Il tasso è quindi il risultato di una componente fissa (non nota, ma probabilmente bassa) ed una variabile (Eur3m). Poiché la distribuzione è 50%/50%, il tasso dell'utente sarà nell'intorno della metà Eur3m, ovvero intorno al 2%.

Il rendimento lordo dei BOT a 3m è circa il 3,7%. Tolte tasse (12,5%) ed imposta di bollo (0,2%) abbiamo il 3% netto.

Tra 3 mesi si rivaluta la situazione.

Disporre di 50k vuol dire potersi permettere un'auto/lavatrice/frigo/etc. senza bisogno di chiedere un finanziamento all'11% e l'utente ha l'occasione di essere pagato per mantenere questa tranquillità finanziaria.
Infatti, ho parlato di "beneficio psicologico" = sentirsi "libero" dell'obbligo mensile verso la banca con cui si è stipulato il mutuo, ma questo espone all'altro "rischio" = sostituzione dell'auto o altra spesa "corposa" il cui tasso è senz'altro superiore a quello del mutuo e non permette la detraibilità; escludo gli elettrodomestici perché osservo che da diversi anni se acquistati presso la GDO, vengono offerti con finanziamenti a tasso zero e la rata inizia a decorrere mesi dopo.

Anche qui, l'OP non ha detto se ha un'auto nuova o se intende sostituirla.

Su tutto : attualmente quella che hai descritto è la politica che sto al momento seguendo : mi tengo la surroga del mutuo decennale che ho ora in essere, e di cui ho pagato a giugno i primi due anni, ed allo stesso tempo mi tengo le mie "belle" obbligazioni di CDP con cedola trimestrale il cui interesse (lordo) è composto da 1.94 + €bor a tre mesi, ed aventi scadenza giugno 2027, a quel punto deciderò il da farsi : estinzione totale anticipata o altro; ma questo mio "prenderla comoda" deriva dal fatto che sono consapevole di avere un tasso sul mutuo dello 0.6% fisso.
 
io aspetterei l'emissione di qualche BTP (futura & co.) e farei uno o più BTP per arrivare ai 50,000€. Poi alla scadenza, se i tassi saranno molto bassi, con i 50.000€ + interessi, allora ritratterei il mutuo altrimenti li reinvestirei nuovamente.
 
io aspetterei l'emissione di qualche BTP (futura & co.) e farei uno o più BTP per arrivare ai 50,000€. Poi alla scadenza, se i tassi saranno molto bassi, con i 50.000€ + interessi, allora ritratterei il mutuo altrimenti li reinvestirei nuovamente.
Concordo, con i tassi attuali, magari gli conviene più investirli piuttosto che fare l'estinzione parziale
 
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