Riscatto laurea parte seconda

Ciao a tutti,
ho fatto simulazione di riscatto laurea di 5 anni sul sito Inps per un dipendente pubblico.
Il montante è di 35.500€ in 10 anni - riscatto "normale" no agevolato.
Tramite Pec ho chiesto di conoscere quale sarà l'incremento dell'assegno mensile a seguito di riscatto laurea.... e dopo tante peripezie mi hanno comunicato che l'inps non fa questo calcolo per i dipendenti pubblici.
sorgono spontanee 2 domande:
1) l'incremento mensile dell'assegno Inps è cosi esiguo (ipotizzo 20-30€ al mese) che se diffondessero questi dati nessuno più farebbe il riscatto?
2) per chi non ha iniziato a lavorare "presto" (tra 22 e 27 anni) il riscatto laurea non serve x andare in pensione prima? e quindi a cosa serve?
Grazie a chi risponderà


1) beh...20-30€/mese per anno riscattato se lo moltiplichi per 10-15 anni di pensione futura non sono poi male, recuperi già buona parte del costo di riscatto
2) se non ti servono ad anticipare, serviranno a coprire eventuali buchi tra un lavoro e l'altro o uscite anticipate
 
qualcuno è a conoscenza dei tempi medi di risposta della domanda di riscatta agevolato?
 
domanda terra terra

a suo tempo scaricai tutti i MAV per il riscatto in opzione decennale

attualmente sono qualche mese avanti, ma tra poco dovrò ricominciare a effettuare i versamenti mensili

domanda: posso continuare a usare i MAV per i versamenti, come al solito, tramite la mia banca, oppure sarò costretto a passare ai vari Cimbcill e Pagova' :confused::censored:

qualcuno ha esperienza di MAV pagati nel 2020 e regolarmente contabilizzati dall'INPS :confused::confused::confused:


PS - la mia banca non fa problemi a pagare i MAV
 
a suo tempo scaricai tutti i MAV per il riscatto in opzione decennale

attualmente sono qualche mese avanti, ma tra poco dovrò ricominciare a effettuare i versamenti mensili

domanda: posso continuare a usare i MAV per i versamenti, come al solito, tramite la mia banca, oppure sarò costretto a passare ai vari Cimbcill e Pagova' :confused::censored:

qualcuno ha esperienza di MAV pagati nel 2020 e regolarmente contabilizzati dall'INPS :confused::confused::confused:


PS - la mia banca non fa problemi a pagare i MAV

secondo me puoi ancora pagarli.
ma non fai prima a entrare nel portale riscattie contributi INPS con le tue credenziali e pagare tutto da PagoPA?
Costo 0, veloce, e archivi tutte le ricevute pdf
tra l'altro sempre da lì scarichi tutti i documenti da portare in detrazione per le rate pagate nell'anno
ciao
 
qualcuno è a conoscenza dei tempi medi di risposta della domanda di riscatta agevolato?

dipende dall'ufficio INPS di competenza. in tempi pre covid:

io che abito in Provincia: 2 mesi
amici su Milano: 6 mesi

ora in tempi covid con l'inps sommerso da pratiche e bonus vari la vedo ancora più liunga...
 
secondo me puoi ancora pagarli.
ma non fai prima a entrare nel portale riscattie contributi INPS con le tue credenziali e pagare tutto da PagoPA?
Costo 0, veloce, e archivi tutte le ricevute pdf
tra l'altro sempre da lì scarichi tutti i documenti da portare in detrazione per le rate pagate nell'anno
ciao

grazie per il contributo, ma preferisco i MAV :wall::o

nessuno ha esperienze recenti di pagamento rate riscatto tramite MAV :confused:
 
Buongiorno, ringrazio tutti per le utilissime informazioni che date ed in particolare anguss che apprezzo molto per chiarezza esaustività e grande conoscenza della materia utile a non cadere in scelte apparentemente vantaggiose ma che poi si rilevano penalizzanti.
Veramente una materia molto magmatica.

Sarei grato a anguss se potesse darmi una mano per la mia compagna che lavora da ormai tanti anni e che sta letteralmente “scoppiando”.
L’obiettivo è andare il prima possibile in pensione sempre che la riduzione dell’assegno sia coerente con l’anticipo del traguardo.

Situazione:
donna nata nel dicembre 1963
laurea 4 anni conseguita nel gennaio 1989
inizio lavoro dipendente settore privato ottobre 1989
Ral attuale (circa) 46.000

dal basso della mia “ignoranza” in materia le stavo suggerendo di verificare se rinunciando al sistema misto passando volontariamente al contributivo con conseguente riscatto agevolato di anni di laurea (quanti??) e con l’adesione all’opzione donna poteva “Liberarsi dal lavoro “ a breve (quando???).
Domanda nella domanda….. ma l’opzione donna è “permanente” (per quanto di permanente ci possa essere in questa materia) oppure è prevista a breve la scomparsa?

È una analisi che io non riesco a fare.
mi sembra di capire che con gli anni riscattati e l'opzione donna potrebbe a breve andare in pensione ma non riesco a trovare elementi per capire quanto l’assegno finale possa essere ridotto per l’adesione al contributivo puro rispetto al misto considerando che alla fine la partecipazione della parte retributiva sarebbe solo di 6 anni (correggetemi se sbaglio).

Vi ringrazio infinitamente se riuscirete a darmi qualche elemento in più.
 
Buongiorno, ringrazio tutti per le utilissime informazioni che date ed in particolare anguss che apprezzo molto per chiarezza esaustività e grande conoscenza della materia utile a non cadere in scelte apparentemente vantaggiose ma che poi si rilevano penalizzanti.
Veramente una materia molto magmatica.

Sarei grato a anguss se potesse darmi una mano per la mia compagna che lavora da ormai tanti anni e che sta letteralmente “scoppiando”.
L’obiettivo è andare il prima possibile in pensione sempre che la riduzione dell’assegno sia coerente con l’anticipo del traguardo.

Situazione:
donna nata nel dicembre 1963
laurea 4 anni conseguita nel gennaio 1989
inizio lavoro dipendente settore privato ottobre 1989
Ral attuale (circa) 46.000

dal basso della mia “ignoranza” in materia le stavo suggerendo di verificare se rinunciando al sistema misto passando volontariamente al contributivo con conseguente riscatto agevolato di anni di laurea (quanti??) e con l’adesione all’opzione donna poteva “Liberarsi dal lavoro “ a breve (quando???).
Domanda nella domanda….. ma l’opzione donna è “permanente” (per quanto di permanente ci possa essere in questa materia) oppure è prevista a breve la scomparsa?

È una analisi che io non riesco a fare.
mi sembra di capire che con gli anni riscattati e l'opzione donna potrebbe a breve andare in pensione ma non riesco a trovare elementi per capire quanto l’assegno finale possa essere ridotto per l’adesione al contributivo puro rispetto al misto considerando che alla fine la partecipazione della parte retributiva sarebbe solo di 6 anni (correggetemi se sbaglio).

Vi ringrazio infinitamente se riuscirete a darmi qualche elemento in più.

Cercherò di aiutarti a fare la tua analisi.
Partiamo col dire che l'opzione donna non sarebbe applicabile al caso in esame perchè servono 58 anni di età e contemporaneamente 35 di contribuzione entro il 31/12/2019 e mancherebbero quindi entrambi i requisiti a quella data.
Analizziamo però le possibilità che ci sono dal punto di vista delle finestre pensionistiche disponibili.

Per esercitare l'opzione di calcolo contributivo è necessario avere i seguenti due requisiti:
1) avere meno di 18 anni di contributi al 31/12/1995
2) avere almeno 15 anni di contributi di cui almeno 5 ricadenti nel sistema contributivo (quindi successivi al 31/12/1995)

Alternativamente possono accedere a questa opzione anche le lavoratrici che hanno raggiunto i 57 anni di età e 35 di contribuzione al 31/12/2015.

Avendo questi requisiti si può accedere all'opzione di calcolo contributivo ma per godere anche dell'anticipata contributiva occorre aver maturato tali requisiti entro il 31/12/2011.
Da quello che hai scritto nel tuo caso ci saremmo perchè la tua compagna al 31/12/1995 avrebbe maturato circa 6 anni di contribuzione (quindi meno di 18) mentre al 31/12/2011 avrebbe maturato circa 22 anni di contribuzione di cui 16 ricadenti nel regime contributivo (ne servivano almeno 5).
Abbiamo quindi concluso che la tua compagna può esercitare l'opzione di calcolo contributivo potendo parimenti godere della possibilità di fruire dell'anticipata contributiva.
Occorre adesso capire se ricorrendo a questa opzione si riesce realmente ad anticipare la data di uscita e se risulti conveniente economicamente.
Cominciamo ad analizzare le finestre di uscita disponibili.

Per la pensione di vecchiaia contributiva la prima finestra utile sarebbe al compimento dei 68 anni e 1 mese di età e poichè i 68 anni vengono compiuti a dicembre 2031, si uscirà a gennaio 2032.

Per la pensione anticipata contributiva nel 2031 serviranno 42 anni e 5 mesi di contribuzione versata a qualsiasi titolo.
La tua compagna si troverà ad aver versato questi contributi nel marzo 2032 quindi da questo punto punto di vista scatterebbe prima la pensione di vecchiaia.
Riscattando però i 4 anni di laurea con il riscatto agevolato si ritroverebbe a fine 2027 con 42 anni di contributi totali versati (38+4).
In quell'anno servirebbero 42 anni e 1 mese per andare in anticipata contributiva e potrebbe quindi raggiungere il traguardo a 64 anni di età anagrafica.

Vediamo infine se riesce ad accedere all'anticipata contributiva con il solo requisito anagrafico.
Anagraficamente potrebbe sfruttare l'anticipata contributiva ad agosto/settembre del 2028 quando avrà compiuto 64 anni e 9 mesi, a patto di aver maturato un assegno di almeno 2,8 volte l'assegno sociale.
Questo assegno sicuramente ci sarà se facciamo i conti sulla ral attuale e a parer mio l'ha maturato già ad oggi.
In pratica senza riscattare nulla la tua compagna si ritroverebbe ad andare in pensione anticipata a 64 anni e 9 mesi "posticipando" di soli 8 mesi l'anticipo ottenuto col requisito contributivo e il riscatto.
A questo punto ti resta solo da valutare se 4 anni di riscatto agevolato (spesa netta di circa 13k€) sono giustificati da 8 mesi di anticipo sulla pensione.

Riassumendo:
Pensione di vecchiaia contributiva: 2032 a 68 anni e 1 mese di età
Pensione anticipata contributiva con riscatto di 4 anni: fine 2027 - inizio 2028 con 42 anni e 1 mese di contributi e 64 anni di età
Pensione anticipata contributiva anagrafica: ago/set 2028, a 64 anni e 9 mesi di età

Chiudiamo l'analisi vedendo velocemente cosa succederebbe rimanendo nel misto.
Semplicemente andrebbe in pensione anticipata a 64 anni nel 2027 con 42 anni e 1 mese di contribuzione ottenibili però riscattando i 4 anni di laurea nel sistema misto quindi con un importo molto maggiore del riscatto agevolato.
Ad occhio e croce saremo sui 60k€ per 4 anni di riscatto vista la ral per un esborso netto complessivo di circa 37,2k€.
In assenza di riscatto e restando nel misto la pensione maturerebbe ad inizio 2032 a 68 anni e 1 mese di età.

Qualche parola infine sulla convenienza economica del passaggio dal misto al calcolo contributivo.
Non è facile valutare questa convenienza perchè dipende da molteplici fattori.
Uno dei parametri fondamentali per effettuare la scelta di passare al calcolo contributivo è l'età di uscita prevista in quanto più avanti con l'età si esercita l'opzione maggiore sarà il "coefficiente di trasformazione" che serve a calcolare l'assegno pensionistico contributivo.
Questo coefficiente di trasformazione infatti varia di anno in anno e può anche decrescere negli anni, ma nell'ambito dello stesso anno aumenta con l'età.
Tanto per capirci nel 2020 un individuo che va in pensione a 63 anni con il calcolo contributivo ha un coefficiente di trasformazione di 4,932 mentre un altro individuo che accede allo stesso tipo di pensione a 66 anni sempre nel 2020 gode di un coefficiente di trasformazione di 5,245.
Non è poca la differenza in quanto ad esempio se entrambi accedono alla pensione con un montante contributivo ipotetico di 300k, il primo avrà un assegno di circa 1138€ mensili lorde mentre il secondo di 1250€.
C'è poi da prendere in considerazione la carriera retributiva, ossia i livelli di retribuzione percepiti nell'arco della carriera lavorativa, differenziando tra pre e post 31/12/1995.
Se i primi anni (pre '95) presentano retribuzioni elevate che sono poi andate a decrescere (ad esempio per discontinuità contributiva e/o periodi di fermo e cambio lavoro) il passaggio al calcolo contributivo può risultare un vantaggio perchè viene meno il "peso specifico" del calcolo retributivo che si basa essenzialmente sulla retribuzione degli ultimi anni lavorati.
Viceversa una carriera con stipendi che sono andati crescendo nel tempo raggiungendo cifre alte negli ultimi anni di carriera viene meglio valorizzata dal calcolo retributivo.
Dire quanto effettivamente si perda nel passaggio di calcolo dal misto al contributivo non è semplice e il calcolo andrebbe fatto con un consulente INPS che possa valutare esattamente l'estratto conto previdenziale dell'individuo.
Provo a fare solo qualche considerazione generale.
La tua compagna avrebbe circa 6 anni di versamenti nel regime retributivo e tendenzialmente la penalizzazione (ammesso che ci sia) non sarebbe troppo onerosa soprattutto se il reddito percepito in quei sei anni dovesse risultare non troppo lontano dai 46k€ di ral attuale.
Andando molto a spanne direi che 6 anni di retributivo con una ral media ad esempio di 30k€ annui impattano poco (probabilmente meno del 10%) su un calcolo interamente contributivo basato su quei 6 anni più i successivi 32 anni e più di contribuzione con una ral media di 46k€ annui.

Per le finestre pensionistiche hai quindi un'idea più precisa, per la convenienza del passaggio al calcolo contributivo hai qualche indicazione di massima.
 
Ultima modifica:
Anguss sei stato incredibilmente gentile e come immaginavo esaustivo sotto ogni aspetto.
Grazie grazie grazie :)

Adesso rileggo bene 2 - 3 volte così cerco di afferrare bene ogni punto.
Mi spiace che non può avvalersi dell'opzione donna. Sia io che lei dovevamo nascere 10 anni prima .... peccato.... Oltre ai vantaggi previdenziali che hanno i nati fino al 1955-60 circa si aveva pure il boom economico e il periodo dei figli dei fiori con sesso libero e rock and roll :D :D :D

Mi ero dimenticato di aggiungere che fin dall'origine ha avuto unico datore di lavoro con carriera continuativa e uguale inquadramento con aumenti stipendiali dovuti ai rinnovi contrattuali. Nella tua analisi c'è tutto.
Grazie :)
 
Molto interessante l'analisi di questo caso, che è molto vicino alla mia situazione (nata nel 1963, laurea anni 82-90, ma ho iniziato a lavorare a maggio 1985, quindi potrei riscattare 2,5 anni); ma c'è una cosa che non capisco: per accedere alla anticipata contributiva anagrafica, che io sappia è necessario aver maturato il diritto alla pensione prima del 2011, o sbaglio? Non ho capito quali sono i requisiti per esercitare tale opzione.
Grazie
 
Molto interessante l'analisi di questo caso, che è molto vicino alla mia situazione (nata nel 1963, laurea anni 82-90, ma ho iniziato a lavorare a maggio 1985, quindi potrei riscattare 2,5 anni); ma c'è una cosa che non capisco: per accedere alla anticipata contributiva anagrafica, che io sappia è necessario aver maturato il diritto alla pensione prima del 2011, o sbaglio? Non ho capito quali sono i requisiti per esercitare tale opzione.
Grazie

Per esercitare l'opzione contributiva devi aver acquisito il diritto alla pensione con le regole vecchie entro il 31 dicembre 2011 grazie alla clausola di salvaguardia.
Alternativamente puoi accedere all'opzione anche senza aver perfezionato il diritto alla pensione con le regole vecchie ma in tal caso devi perfezionare il requisito di almeno 15 anni di cui 5 nel contributivo dopo il 2011.
Non ho capito perchè dici di poter riscattare solo 2,5 anni, puoi riscattare fino ad un numero di anni pari al tuo corso di laurea.
 
Ultima modifica:
Per esercitare l'opzione contributiva devi aver acquisito il diritto alla pensione con le regole vecchie entro il 31 dicembre 2011 grazie alla clausola di salvaguardia.
Alternativamente puoi accedere all'opzione anche senza aver perfezionato il diritto alla pensione con le regole vecchie ma in tal caso devi perfezionare il requisito di almeno 15 anni di cui 5 nel contributivo dopo il 2011.
Non ho capito perchè dici di poter riscattare solo 2,5 anni, puoi riscattare fino ad un numero di anni pari al tuo corso di laurea.
Posso riscattare solo 2 anni e mezzo perché ho iniziato a lavorare prima di laurearmi
 
In effetti non è chiarissimo neppure a me.
Nella dichiarazione ci sono due punti in cui scegliere una alternativa che riporto sotto.

Vedi l'allegato 2683111

Il secondo caso è abbastanza chiaro e serve la prima opzione se si vuole scegliere il riscatto agevolato.
Ma nel primo caso, dove è scritto "Dichiaro", quale è la differenza tra le due opzioni?

Scusate sono ancora bloccato su questa situazione.
Abbiamo detto che per il riscatto agevolato ante '96 occorre spuntare la prima opzione per entrambe le domande sopra riportate.
Ma siamo sicuri che chi ha versato tutto nel contributivo e riscatta in maniera agevolata gli anni di laurea ante '96 non perda il diritto a conseguire la pensione anticipata con le regole del contributivo?
Probabilmente mi sto facendo troppi problemi ma leggendo le avvertenze in prima pagina del modello AP142 qualche dubbio mi viene.
Qualcuno ha per caso fatto esplicitamente questa domanda all'INPS?
 
Scusate sono ancora bloccato su questa situazione.
Abbiamo detto che per il riscatto agevolato ante '96 occorre spuntare la prima opzione per entrambe le domande sopra riportate.
Ma siamo sicuri che chi ha versato tutto nel contributivo e riscatta in maniera agevolata gli anni di laurea ante '96 non perda il diritto a conseguire la pensione anticipata con le regole del contributivo?
Probabilmente mi sto facendo troppi problemi ma leggendo le avvertenze in prima pagina del modello AP142 qualche dubbio mi viene.
Qualcuno ha per caso fatto esplicitamente questa domanda all'INPS?

Infatti hai ragione, secondo quello che ho capito io (spero di sbagliarmi), chi oggigiorno effettua l'opzione al contributivo ed ha contributi ante 1996, va in pensione con le regole Fornero, il ricalcolo contributivo non ha effetto sul quando si va in pensione, ma solo sul calcolo. Solo chi aveva già maturato i requisiti per andare in pensione prima del 2011 ed effettua l'opzione del passaggio al contributivo, allora puo' andare in pensione con 20 anni di contributi e 64 di età.
 
Buongiorno a tutti,
scusate la domanda ingenua, ma come faccio a sapere esattamente qual'è il periodo da riscattare?
Nel senso che io so che il corso di laurea è di 5 anni, ma nel simulatore del sito INPS devo indicare le date esatte al giorno...

Per una simulazione è ok, ma poi per fare la domanda servono le stesse date esatte???

Dove le trovo?
La data di inizio qual'è? Chi si ricorda più quando era stato il primo giorno di lezione...
La data di fine? 5anni -1 giorno dalla data iniziale?

Oppure la segreteria dell'università rilascia un documento con le date esatte da utilizzare "per ragioni pensionistiche"?

Grazie
 
Infatti hai ragione, secondo quello che ho capito io (spero di sbagliarmi), chi oggigiorno effettua l'opzione al contributivo ed ha contributi ante 1996, va in pensione con le regole Fornero, il ricalcolo contributivo non ha effetto sul quando si va in pensione, ma solo sul calcolo. Solo chi aveva già maturato i requisiti per andare in pensione prima del 2011 ed effettua l'opzione del passaggio al contributivo, allora puo' andare in pensione con 20 anni di contributi e 64 di età.

In particolare mi riferisco al mio caso in cui non ho al momento versamenti ante 1996 ma solo post.
Se voglio effettuare il riscatto agevolato della mia laurea che si colloca in periodi ante '96 ho capito che devo spuntare la voce relativa al calcolo della pensione interamente con il metodo contributivo.
Ma non è che così facendo rischio di perdere il diritto alla pensione anticipata con i 20 anni di contributi più il 2,8?
 
Solo chi aveva già maturato i requisiti per andare in pensione prima del 2011 ed effettua l'opzione del passaggio al contributivo, allora puo' andare in pensione con 20 anni di contributi e 64 di età.
Domanda.
Nell ipotesi che uno non avesse i requisiti al 2011 ma il riscatto laurea glieli faccia acquisire, la pensione anticipata è accessibile ugualmente?
 
Domanda.
Nell ipotesi che uno non avesse i requisiti al 2011 ma il riscatto laurea glieli faccia acquisire, la pensione anticipata è accessibile ugualmente?
Ci siamo addentrati in un ginepraio, ma perchè in Italia si parla tanto di semplificazione ed abbiamo delle regole per andare in pensione così complicate ?
 
Asdfghjk ha scritto:
Per una simulazione è ok, ma poi per fare la domanda servono le stesse date esatte???
Nella domanda usa le date di inizio/fine dell'anno accademico (1 novembre - 31 ottobre dell'anno successivo).
 
Buonasera a tutti,
tempo fa ho chiesto un parere ad un commercialista sulla convenienza di riscattare la laurea, a suo parere mi converrebbe farlo poichè aumenterei il mio assegno futuro di circa 70€.
Non ho ancora presentato la domanda ma a suo dire si immagina un costo inforno ai 25K.
Sono nato nel 75, laureato nel 2000 con laurea di 4 anni ed ho iniziato a lavorare nel 2003.
A parte il fatto che la cifra ottenuta mi sembra essere piuttosto esigua a fronte del versamento di 25K, il mio dubbio è il seguente:
sto per chiedere un part time al lavoro e pertanto guadagnerò il 30% in meno, mi conviene aspettare a presentare la domanda per avere una Ral inferiore oppure è del tutto indifferente ai fini del "costo" del riscatto?
Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi
 
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