Ritorno a fare il dipendente....

Vero… tra l'altro aggiungici che gasolio, autostrada ed auto ad "uso promiscuo" non si scarica un cavolo…

Bene.

Le "certezze" di un dipendente invece quali sono ? L'orario di lavoro ed il fatto di poter contare su qualche anno di cuscinetto in caso di problemi.

Il dipendente che "perde il posto" difficilmente ritrova spazio nel mercato… in questi anni, duri, ho visto molti professionisti comunque reinventarsi e restare a galla.

Io credo che oggi non si possa avere la visione a corto raggio… il mondo cambia velocemente ed investire su se stessi e l'unico modo per restare dentro al mercato… poi se uno mi dice ho 60 anni e voglio campare tranquillo sino alla pensione allora ci sta…

Sono con te nel pensare che nn bisogna avere una visione a corto raggio , io ho investito molto nella mia professionalità, e ho clienti a 360 gradi in diversi settori, con un buon background, ora da libero professionista però mi sono reso conto che allo stesso tempo ho bisogno di approfondire un settore che nello specifico per me è l automazione industriale, settore in forte sviluppo nella mia zona e che lo rimarrà per molto ancora e per farlo l unica possibilità è farlo da dipendente. Poi un giorno se mi stancherò potrò sempre riprendere le esperienze passate , ma ora devo crescere e due sono le cose : o faccio impresa ma nn ne ho le forze ne capacità o timbro il cartellino.
 
Non sono cosi scettico sul fatto di essere dipendente. Dipende la realtà dove andrai. Se andrai a fare il dipendente in un'ambiente stimolante con colleghi piuttosto intelligenti, non ti peseranno le 8 o più ore al giorno. Se invece dovessi andare in fabbrica a fare l'operaiaccio, sarebbe tutto un'altro discorso. Avere intorno un'ambiente di lavoro composto da persone qualificate e con una buona etica, ti stimola fare meglio. Per quanto riguarda il compenso annuale, penso che sia un'operazione molto facile, ovviamente va tutto a vantaggio della soluzione "mollare la partita iva e fare il dipendente"-

:bow: Concordo in pieno... te lo dice un "operaiaccio";)... con diversi colleghi allo stato primitivo
 
:bow: Concordo in pieno... te lo dice un "operaiaccio";)... con diversi colleghi allo stato primitivo

:D credo che ogni persona meriti rispetto, a prescindere dalle sfortune o fortune che ha avuto nella vita, a prescindere dal fatto che abbia o meno scelto o potuto studiare, ho incontrato persone che forse nn meritano quello che hanno e altre che meriterebbero molto di più.
Operai che a mio avviso potrebbero essere manager e manager che nn valgono più di un operaio, ma che a differenza dei primi nn hanno valori e calpestano la dignità in nome dei profitti.
 
Esatto ! Ma non e' solo quello :
1) Sicurezza dello stipendio a fine mese
2) Sicurezza di potere fare le ferie
3) Sicurezza degli ammortizzatori sociali
4) Sicurezza di riuscire a dormire tranquillamente
5) Sicurezza delle ore di lavoro che farai giornalmente
6) Sicurezza di potersi curare quando si e' malati
7)

Dipendente = Sicurezza e Tranquillita'
chi dice il contrario non ha mai lavorato in proprio oppure non ha mai fatto il dipendente

io ho lavorato in proprio anche se in maniera hobbistica e lavoro come dipendente.
probabilmente non hai mai subito mobbing, neanche io fino a poco tempo fa.
quei punti li te li sogni quando hai a che fare con un capo psicopatico.
 
io ho lavorato in proprio anche se in maniera hobbistica e lavoro come dipendente.
probabilmente non hai mai subito mobbing, neanche io fino a poco tempo fa.
quei punti li te li sogni quando hai a che fare con un capo psicopatico.

Beh pure i clienti non scherzano. Purtroppo oggi chi più chi meno è "arrivato" psicologicamente.
 
1) Sicurezza dello stipendio a fine mese
2) Sicurezza di potere fare le ferie
3) Sicurezza degli ammortizzatori sociali
4) Sicurezza di riuscire a dormire tranquillamente
5) Sicurezza delle ore di lavoro che farai giornalmente
6) Sicurezza di potersi curare quando si e' malati


mah… un dipendente di una piccola realtà privata, oggi, queste sicurezze non le ha… illuso se crede di averle… incauto se fa certi passi sulla base di queste (finte) sicurezze…
 
io ho lavorato in proprio anche se in maniera hobbistica e lavoro come dipendente.
probabilmente non hai mai subito mobbing, neanche io fino a poco tempo fa.
quei punti li te li sogni quando hai a che fare con un capo psicopatico.

Il mobbing e' un fatto grave ed estremo , non e' la normalita' . Cambia lavoro ....
 
Sono con te nel pensare che nn bisogna avere una visione a corto raggio , io ho investito molto nella mia professionalità, e ho clienti a 360 gradi in diversi settori, con un buon background, ora da libero professionista però mi sono reso conto che allo stesso tempo ho bisogno di approfondire un settore che nello specifico per me è l automazione industriale, settore in forte sviluppo nella mia zona e che lo rimarrà per molto ancora e per farlo l unica possibilità è farlo da dipendente. Poi un giorno se mi stancherò potrò sempre riprendere le esperienze passate , ma ora devo crescere e due sono le cose : o faccio impresa ma nn ne ho le forze ne capacità o timbro il cartellino.

Sono dipendente da quasi 17 anni e ho sempre cercato (parallelamente e senza riuscirci) di trovare una via di fuga.
Ho iniziato in una grande realtà, circa 5000 dipendenti, e poi a causa di fusioni, spin off e licenziamenti siamo rimasti sempre meno (ora in 100). Via via, di tutte le sicurezze elencate da tora64, ne è rimasta solo una, la prima: "sicurezza dello stipendio a fine mese". Il mondo del lavoro in questi dieci-quindici anni è cambiato tantissimo, soprattutto per le aziende all'avanguardia. La routine non è sicuramente un problema, ogni giorno mille problemi diversi che non sai come risolvere… e sotto a imparare cose nuove (software, manuali) e costruire modelli/programmi da zero!
Questo è il "settore in forte sviluppo": le ferie le fai quando te lo dicono loro e se le avanzi ti vengono pagate, con il telelavoro l'orario è 24h/24 7 giorni su 7 e le responsabilità (a qualsiasi livello di carriera) non ti fanno dormire la notte. Non credo esistano ancora posti dove "un dipendente quando suona sirena ha finito per davvero…".
L'etica poi, te la impongono dall'alto. Non la fanno le persone. Le persone sono in competizione tra loro perché a fine trimestre c'è la pagellina in base alla quale decidono se tenerti, licenziarti o darti un premio. E il meglio è che in queste aziende tecnologiche fai lavori così specifici a qualificati che se perdi il posto non trovi più da nessuna parte, a meno di non andare all'estero (far east, far west).
Poi è ovvio che la realtà ha tante sfumature di grigio, però occhio al posto che stai valutando, potresti cadere dalla padella nella brace. Considera solo che c'è chi ti paga lo stipendio con le stock dall'azienda… mi fermo qui.

Buon anno a tutti! ;)
 
Grazie a tutti per le vostre risposte,
Alla fine ho accettato una seconda proposta arrivata proprio da un mio cliente , ora sono dipendente a condizioni migliori delle precendenti. Mi sento motivato dal lavoro in team e forse era proprio questo che un po' mi mancava!
Per ora va così, poi c è sempre tempo per cambiare!
 
Nn è così facile, ci ho messo anni a instaurare un certo rapporto di fiducia con i clienti che seguo, il mio timore maggiore è la routine.

E allora accetta di fare il dipendente e finchè va cerca di portare avanti parallelamente il tuo lavoro da libero professionista.
 
Grazie a tutti per le vostre risposte,
Alla fine ho accettato una seconda proposta arrivata proprio da un mio cliente , ora sono dipendente a condizioni migliori delle precendenti. Mi sento motivato dal lavoro in team e forse era proprio questo che un po' mi mancava!
Per ora va così, poi c è sempre tempo per cambiare!

Bravo!
 
Mettila in questi termini. Nella situazione attuale non va poi così male fare il dipendente
 
Mettila in questi termini. Nella situazione attuale non va poi così male fare il dipendente


Botta di c.....Oltre che nn mi sono nemmeno accorto del cambiamento finora , considerato che lavoro in Smart working da un mese.... anche se l ufficio mi manca ma effettivamente ora da Libero professionista me la passerei decisamente peggio :D
 
Io non conosco la tassazione effettiva di un lavoratore autonomo ma stante quello che dici, con una RAL di 48K€ avrai uno stipendio maggiore ed una "sicurezza" in più, oltre a più tempo a disposizione avendolo trovato vicino a casa.
Di solito oltre alla RAL ci sono anche premi e molti altri benefit. Quindi sotto il profilo economico non ci penserei due volte.

Il punto fondamentale è se vuoi ritornare ad avere un capo e colleghi.

verissimo... alle volte non se ne può più
 
Grazie a tutti per le vostre risposte,
Alla fine ho accettato una seconda proposta arrivata proprio da un mio cliente , ora sono dipendente a condizioni migliori delle precendenti. Mi sento motivato dal lavoro in team e forse era proprio questo che un po' mi mancava!
Per ora va così, poi c è sempre tempo per cambiare!
In bocca al lupo per tutto
 
In bocca al lupo
E buona vita. Io da 25 anni lavoro nella filiale italiana di un
Gruppo Multinazionale : da che eravamo 12 ora siamo oltre 70. Ho cambiato 4 sedi... tre direzioni ... spin off e fusioni.. ne ho viste di ogni. Prima sbalzavi, facevi un po’ di tutto ( dal seguire clienti o fornitori a, due ore dopo, controllare la qualità dei prodotti). Ma c’era rispetto, fiducia e stimolo. Negli anni un feroce appiattimento dei ruoli, tranne di chi è novello Gotha, ha creato volute divisioni e spersonalizzazione. Ora lavoro meno... meno responsabilità... e guadagno qualche euro in più. Ma sono un numero, prima ero un Nome Proprio. Quel che succede quando la vecchia scuola dirigenziale cede il posto a novelli plurilaureati. Che alzano si il QI, ma con zero competenza ed ancor meno disponibilità a mantenere rapporti di stima tra e con le maestranze. La
Competenza .. cogli anni.. l’han
Pure acquista ( corsi e corsi di management...). La saccenza e la superbia, purtroppo, si sono estremizzate. Quindi si, io dico che chi di sti tempi è dipendente in una realtà sana e con orizzonti sereni... sta relativamente tranquillo. Più tranquillo anzi. Ma l’altra faccia della medaglia sovente è lo
Scotto personale , morale, psicologico che si paga. E bisogna esser molto forti , con tempra. O esser talmente fessi e tordi da farsi trattar da cercopitechi e non capirlo.
 
Dipende come sempre da campo di lavoro, aspettative personali, situazione nello specifico, e spesso anche dalla fortuna. Hai fatto bene ad accettare, due ore di spostamento al giorno, oltre alle ore di lavoro, non le ripaga nulla. E comunque che libero professionista eri, che dovevi fare tutte quelle ore di macchina e KM ogni giorno? Il vero vantaggio del libero professionista deve essere quello di lavorare quanto gli pare, da dove gli pare e con chi gli pare. Altrimenti diventa più frustrante che altro.
 
di do una terza via: vai a fare il dipendente, tenendoti aperta la partita iva e selezionando i migliori clienti da tenere (sostanzialmente quelli che al momento ti pagano meglio e ti creano meno problemi) gli altri puoi anche girarli a qualche collega facendoti pagare un tot.

questo non avendo capito che lavoro fai :o

auguroni ;)
 
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