Rodolfo Aricò

Hai fatto benissimo...
Comunque grande artista messo un da parte, insieme al suo immenso maestro Toti Scialoja!!!
 
anche questa sta passando inosservata:

Meeting in corso:
Aria-co, 1967
tecnica mista e collage su tela cm. 40x40, titolo in basso al centro, sigla e anno in basso a destra, firma e anno al retro, entro teca in plexiglass.

:yes::yes: l'opera merita, considerato il periodo anni '60.
In asta da boetto c'è pure una tela dello stesso periodo.
http://www.asteboetto.it/images/aste/1402/hd/094.jpg

94
RODOLFO ARICO 1930-2002 Tavolo 1961 tecnica mista su tela cm 30x25 firmato e datato in basso al centro Tavolo 1961 mixed media on canvas 11 82x9 85 in signed and dated lower in the centre
Translate
Stima € 1.000-1.100

Mi lanciere volentieri.
L'unica cosa che mi frena sono le quotazioni. non riesco valutare se le offerte base sono congrue.

Chi mi può dare una dritta su qualità e quotazioni???
grazie.
 
mmmh

non è l'Aricò che fa parte nei musei.
E' un Aricò dei cicli precedenti,
passato dal figurativo si spostava all'informale

per poi approdare a ciò che Aricò lo ha portato, per esempio,
al Museo del Novecento.

E vai a vedere che opere sono....
 

Allegati

  • untitled.png
    untitled.png
    42,1 KB · Visite: 1.269
:yes::yes: l'opera merita, considerato il periodo anni '60.
In asta da boetto c'è pure una tela dello stesso periodo.
http://www.asteboetto.it/images/aste/1402/hd/094.jpg

94
RODOLFO ARICO 1930-2002 Tavolo 1961 tecnica mista su tela cm 30x25 firmato e datato in basso al centro Tavolo 1961 mixed media on canvas 11 82x9 85 in signed and dated lower in the centre
Translate
Stima € 1.000-1.100

Mi lanciere volentieri.
L'unica cosa che mi frena sono le quotazioni. non riesco valutare se le offerte base sono congrue.

Chi mi può dare una dritta su qualità e quotazioni???
grazie.
guarda, visto che oggi mi sento generoso, se vuoi a quel prezzo ti vendo questa:
2pzlbao.jpg

46 x 33 del 1998, logicamente archiviata :)


si scherza eh ?
 
mmmh

non è l'Aricò che fa parte nei musei.
E' un Aricò dei cicli precedenti,
passato dal figurativo si spostava all'informale

per poi approdare a ciò che Aricò lo ha portato, per esempio,
al Museo del Novecento.

E vai a vedere che opere sono....

OK!OK!Ci sono stato lunedì al museo del novecento.
Concordo con te che l'Arico e' quello dei musei, anche se l'opera del periodo precedente come quella in asta alla meeting non mi dispiace per niente.
 
guarda, visto che oggi mi sento generoso, se vuoi a quel prezzo ti vendo questa:
2pzlbao.jpg

46 x 33 del 1998, logicamente archiviata :)


si scherza eh ?

:confused:
Potresti spiegarmela? soprattutto la linea continua a forma di U che circoscrive l'opera.
 
Rodolfo Aricò è senza dubbio un'ottimo artista ma paga ancora oggi il suo carattere che possiamo definire "sopra le righe".
Abbandonato in vita da alcuni dei suoi migliori mercanti... (ebbe un contratto faraonico con un gallerista tedesco), per il suo "vizio" di vendere lavori sottobanco. Aveva un continuo bisogno di soldi che sperperava velocemente in cose inutili e superflue. Il ricordo di lui e del suo pessimo carattere è ancora vivo e questo danneggia notevolmente la possibilità di un incremento di valore delle sue opere a breve -medio termine.
 
Rodolfo Aricò è senza dubbio un'ottimo artista ma paga ancora oggi il suo carattere che possiamo definire "sopra le righe".
Abbandonato in vita da alcuni dei suoi migliori mercanti... (ebbe un contratto faraonico con un gallerista tedesco), per il suo "vizio" di vendere lavori sottobanco. Aveva un continuo bisogno di soldi che sperperava velocemente in cose inutili e superflue. Il ricordo di lui e del suo pessimo carattere è ancora vivo e questo danneggia notevolmente la possibilità di un incremento di valore delle sue opere a breve -medio termine.

ti riporto le parole di un mio caro amico:
"Esperienza personale dei primi anni 90: gli spedisco le foto di due sue opere per l'autentica. Mi chiama lui al telefono, mi invita a casa sua (in uno dei più bei palazzi Liberty di Milano, quello con la scultura di Wildt nell'atrio), mi fa le autentiche e chiacchieriamo un po'. Persona estremamente gentile e disponibile.
Non voglio dire che non sia vero quello che si dice ma probabilmente era un atteggiamento riferibile al rapporto con i galleristi ed i critici. Conosco altri artisti che pensano che in fondo queste categorie vivono alle loro spalle e quindi mantengono un atteggiamento di supponenza nei loro confronti. Che poi scontano con l'oblio del mercato."

:bye::bye:
 
Rodolfo Aricò è senza dubbio un'ottimo artista ma paga ancora oggi il suo carattere che possiamo definire "sopra le righe".
Abbandonato in vita da alcuni dei suoi migliori mercanti... (ebbe un contratto faraonico con un gallerista tedesco), per il suo "vizio" di vendere lavori sottobanco. Aveva un continuo bisogno di soldi che sperperava velocemente in cose inutili e superflue. Il ricordo di lui e del suo pessimo carattere è ancora vivo e questo danneggia notevolmente la possibilità di un incremento di valore delle sue opere a breve -medio termine.
concordo !
io ero uno dei "finanziatori"...solo che appena avuti i soldi li spendeva nell'ultimo gadget tecnologico. Poi ha avuto la bella idea di comperare una casa (bidone) in emilia, e anche lì un pozzo senza fondo, poi finito in nulla
Comunque come persona era fantastica, peccato per la famiglia........
 
ti riporto le parole di un mio caro amico:
"Esperienza personale dei primi anni 90: gli spedisco le foto di due sue opere per l'autentica. Mi chiama lui al telefono, mi invita a casa sua (in uno dei più bei palazzi Liberty di Milano, quello con la scultura di Wildt nell'atrio), mi fa le autentiche e chiacchieriamo un po'. Persona estremamente gentile e disponibile.
Non voglio dire che non sia vero quello che si dice ma probabilmente era un atteggiamento riferibile al rapporto con i galleristi ed i critici. Conosco altri artisti che pensano che in fondo queste categorie vivono alle loro spalle e quindi mantengono un atteggiamento di supponenza nei loro confronti. Che poi scontano con l'oblio del mercato."

:bye::bye:

pensa che in quel palazzo lui affittava due appartamenti: lo studio al piano di sopra e la casa al piano di sotto. Fuori dallo studio c'erano sempre 4/5 opere Puoi immaginare cosa costava. La scultura di Wildt però era nel palazzo di fronte....
 
mmmh

non è l'Aricò che fa parte nei musei.
E' un Aricò dei cicli precedenti,
passato dal figurativo si spostava all'informale

per poi approdare a ciò che Aricò lo ha portato, per esempio,
al Museo del Novecento.

E vai a vedere che opere sono....

...alla fine ieri l'opera in asta da meeting e' andata invenduta.
:confused::confused::confused::confused:
 
Mi permetto di riprendere questo 3D , perché' a mio avviso meriterebbe un po' piu'di attenzione:
A settembre Marconi ha iniziato con una mostra dell'artista di opere su carta. A inizio mese
Gallerie d'Italia ha dedicato una mostra sempre all'artista.
Dal 18 ottobre il Ponte di Firenze inaugura una personale ad Aricó :


UNA MOSTRA DI RODOLFO ARICO ' ALLA GALLERIA IL PONTE


RODOLFO ARICÒ

Germinazione di un'idea 1965-1972 a cura di Ilaria Bernardi 18 ottobre – 28 novembre 2014

inaugurazione: sabato 18 ottobre, h 18.00 Seguire il processo di definizione dell'idea chiave all'interno del percorso di un artista è un'avventura che attraverso questa mostra si può ripercorrere per Rodolfo Aricò. Dopo una prima esperienza in ambito informale e un successivo avvicinamento al lavoro di Arshile Gorky e Robert Delaunay, Aricò intraprende un processo di oggettivazione della pittura che lo conduce, nella seconda metà degli anni Sessanta, a risultati affini alle coeve sperimentazioni d’oltreoceano (dall’Astrazione Post-pittorica al Minimalismo), ma con caratteristiche del tutto originali. La specificità del suo lavoro risiede nell’associare la sensibilità del colore con il rigore di una forma che pian piano prende volume sulla tela fino a divenire oggetto tridimensionale (o “shaped canvas”), illusionisticamente in espansione nello spazio. In Forma e campionario (1965) la pennellata, seppur ancora vibrante, delinea una forma geometrica concepita quale elemento modulare da ripetere e variare, per poi dar luogo ad una scansione ritmica di rapporti assonometrici (in Assonometria simultanea, 1965). La serialità implicita alla iterazione di una forma, si svincola pian piano dalla bidimensionalità della tela, cercando una preliminare espansione nello spazio. Nelle quattro varianti di Progetto Assonometria del 1967, infatti, l’artista, campendo una medesima figura arrotondata con colori che vanno dal bianco al verde, tenta di conferire virtualmente alla pittura sempre più volume, come per farla distaccare dal supporto. Da qui all’idea delle tele sagomate il passo è breve. Prospettiva (1969), Prospettiva verde-rossa-blu (1971), Prospettiva blu (1971) e Tricromia (1972) sono costruzioni geometrico-architettoniche in cui l’emozione del colore, caratteristica dei lavori degli anni Sessanta, viene del tutto filtrata dalla razionalità della forma per trasformare la pittura in un “oggetto” capace di far coincidere l’oggettività della struttura con la soggettività della sua percezione. Rodolfo Aricò nasce a Milano nel 1930 e, dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Brera, si iscrive all’Accademia e poi alla Facoltà di Architettura al Politecnico di Milano. La sua prima personale risale al 1959, presso il Salone dell’Annunciata di Milano; mentre la sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia è del 1964, seguita da una seconda nel 1968. Nel 1974 si tiene l’importante antologica a Palazzo Grassi a Venezia e nel 1980 la mostra Rodolfo Aricò. Mito e architettura nella casa del Mantegna a Mantova. Nel 1986 Aricò partecipa alla collettiva itinerante 1960/1985 Aspetti dell’arte italiana al Kunstverein di Francoforte, Berlino, Hannover, Bregenz e Vienna, per poi prendere parte alla mostra Emotion und method, curata nel 1987 da Eberard Simons alla Galerie der Kunstler a Monaco. Dagli anni Novanta fino al 2002, anno della sua scomparsa, espone in numerose mostre in Italia e all’estero tra cui quelle di Milano, Stoccolma, Schwaz, Venezia, Urbino e Roma.

Nel Mese di novembre so che a Milano seguiranno altre mostre molto importanti sull'artista, ma per il momento non voglio dare anticipazioni.

Ho la vaga sensazione che su Aricò se ne parlerà parecchio prossimamente 😉
 
E se lo meriterebbe tutto visto che è stato un gran protagonista dell'arte italiana!OK!
 
Ultima modifica:
Per non parlare poi della mostra POSTWAR di Venezia insieme a scheggi , fontana e dorazio e castellani... Fantastica
 
Ultima modifica:
Rodolfo Aricò ė un grandissimo artista, forse l'unica concreta risposta europea al minimal americano di Ellsworth Kelly, Brice Marden e Robert Mangold, ancora enormemente sottovalutato, con una produzione rara e di altissima qualità, finalmente in fase di riscoperta da parte della critica e del mercato, a mio parere darà grandi soddisfazioni....
 
Mi permetto di dire che non lo sopporto. Un altro che ha trovato la formuletta e la ripete fino a sfiancare chiunque.
Non serve replicare, anzi, scusate l'inserimento. Solo per evitare l'unanimità rumena.
 
Mi permetto di dire che non lo sopporto. Un altro che ha trovato la formuletta e la ripete fino a sfiancare chiunque.
Non serve replicare, anzi, scusate l'inserimento. Solo per evitare l'unanimità rumena.

Ci mancherebbe i gusti son gusti.
Io personalmente con le sue prospettive e tele sagomate lo ritengo molto interessante. Più interessante sicuramente di Turi Simeti con gli ovali che mi sembrano dei padelloni
Poi ognuno...
 
Ci mancherebbe i gusti son gusti.
Io personalmente con le sue prospettive e tele sagomate lo ritengo molto interessante. Più interessante sicuramente di Turi Simeti con gli ovali che mi sembrano dei padelloni
Poi ognuno...
Poi ognuno che? Guarda che su Simeti sono più critico (eufemismo) di te :o :D
 

Allegati

  • come-pulire-una-padella-in-ghisa_c5d767b2d6b724be111b77bab7904634.jpg
    come-pulire-una-padella-in-ghisa_c5d767b2d6b724be111b77bab7904634.jpg
    45,4 KB · Visite: 399
Indietro