Rogito ed extra capitolato gonfiato.

Per curiosità.

Tu o altri che leggono. Avete avuto la certificazione dell'impianto multiservizi/fibra?

Io non mi capacito del fatto che questa certificazione è obbligatoria per rogito e agibilità dal 2015 e:

- Progettista non la include tra i documenti per la richiesta dell'agibilità.
- Impiantista non fa una certificazione obbligatoria di cui è responsabile.
- Ufficio tecnico rilascia agibilità anche se manca un certificato obbligatorio.
- Impresa edile va a rogito senza un certificato obbligatorio per legge con una potenziale richiesta di risarcimento anche postuma o annullamento atto o sistemazione dell'impianto a norma.
- Il Notaio va a rogito anche senza tale certificazione e senza verificarne la corretta produzione.

Ma siamo nel paese delle banane?

Domani voglio vendere casa, firmo una proposta di acquisto in cui dichiaro di avere TUTTA la documentazione per gli impianti a norma, sto firmando un falso o sbaglio? Sono responsabile legalmente o sbaglio?

Boh, sono pignolo io?


Contare che mi hanno già sbagliato la scia in cui c'era una porta in posizione sbagliata e l'ho dovuto far correggere o avrei dovuto far fare sanatoria dopo.

La certificazione energetica era completamente sbagliata, ho chiesto di rifarla, ho chiesto di vederla e mi dicono che la produrranno il giorno dell'atto (quindi non potrò fare nulla se sbagliata ancora).

Boh... sono allibito.

Ma sono io che sono troppo precisino o cosa? Me lo chiedo.

Per quel che valgono le certificazioni e per quello che ci mette un elettricista a farle, mi fa strano che non te l'abbiano fatta al volo. Fogli du carta inutili.
 
Grazie mille per aver condiviso la tua esperienza.
Sapere che non sono l'unico e che furbate come questa sono all'ordine del giorno mi rinfranca, anche se ahimè è una magra consolazione.

Com'è andata a finire per quanto riguarda la dichiarazione di conformità?
Io sapevo che fosse obbligatoria la predisposizione per la fibra ottica, ma non una certificazione.
Ho letto che c'è qualche legge che parla dell'obbligo della dichiarazione di conformità, ma solitamente le dichiarazioni di conformità vengono rilasciate per impianti ultimati, non per predisposizioni.
In molti comuni è obbligatoria anche la predisposizione, nei garage e posti auto, la predisposizione per la colonnina di ricarica, che altro non è che un corrugato vuoto di dimensioni adeguate.
 
Com'è andata a finire per quanto riguarda la dichiarazione di conformità?
Io sapevo che fosse obbligatoria la predisposizione per la fibra ottica, ma non una certificazione.
Ho letto che c'è qualche legge che parla dell'obbligo della dichiarazione di conformità, ma solitamente le dichiarazioni di conformità vengono rilasciate per impianti ultimati, non per predisposizioni.
In molti comuni è obbligatoria anche la predisposizione, nei garage e posti auto, la predisposizione per la colonnina di ricarica, che altro non è che un corrugato vuoto di dimensioni adeguate.

Il notaio interpellato ha scritto che messa a norma dell’impianto multi servizi è obbligatoria per ottenere l’agibilità. Evidentemente il mio comune ha rilasciato agibilità in mancanza del certificato di conformità che è anch’esso obbligatorio. Lo stesso notaio però ha scritto Che per quanto sia obbligatorio per legge il legislatore ha deciso di non rendere nulli i mutui in caso di mancanza. Questo non toglie le responsabilità in capo a progettista, impresa, progettista, ufficio tecnico.

In pratica mercoledì rogito ma il costruttore sarà ********* perché gli ho fatto rispondere dal notaio. Quindi o mi presentano il certificato di conformità al rogito o sono in difetto. Per cui io poi potrei chiedere la messa a norma se non c’è e il certificato di conformità o chiedere una riduzione del prezzo di acquisto come risarcimento.
 
Il notaio interpellato ha scritto che messa a norma dell’impianto multi servizi è obbligatoria per ottenere l’agibilità. Evidentemente il mio comune ha rilasciato agibilità in mancanza del certificato di conformità che è anch’esso obbligatorio. Lo stesso notaio però ha scritto Che per quanto sia obbligatorio per legge il legislatore ha deciso di non rendere nulli i mutui in caso di mancanza. Questo non toglie le responsabilità in capo a progettista, impresa, progettista, ufficio tecnico.

In pratica mercoledì rogito ma il costruttore sarà ********* perché gli ho fatto rispondere dal notaio. Quindi o mi presentano il certificato di conformità al rogito o sono in difetto. Per cui io poi potrei chiedere la messa a norma se non c’è e il certificato di conformità o chiedere una riduzione del prezzo di acquisto come risarcimento.

Ma veramente il tecnico del costruttore non ha 5 minuti per farti una certificazione? A volte la gente si perde veramente in un bicchiere d'acqua.

Questi certificati sono l'ennesima ridicolaggine burocratica italiana.

Fogli di carta senza alcun valore (chi è che controlla che l'impianto è a norma? Chi è che controlla se prima di una compravendita il proprietario non ha modificato qualcosa? Etc...)
 
Il notaio interpellato ha scritto che messa a norma dell’impianto multi servizi è obbligatoria per ottenere l’agibilità. Evidentemente il mio comune ha rilasciato agibilità in mancanza del certificato di conformità che è anch’esso obbligatorio. Lo stesso notaio però ha scritto Che per quanto sia obbligatorio per legge il legislatore ha deciso di non rendere nulli i mutui in caso di mancanza. Questo non toglie le responsabilità in capo a progettista, impresa, progettista, ufficio tecnico.

In pratica mercoledì rogito ma il costruttore sarà ********* perché gli ho fatto rispondere dal notaio. Quindi o mi presentano il certificato di conformità al rogito o sono in difetto. Per cui io poi potrei chiedere la messa a norma se non c’è e il certificato di conformità o chiedere una riduzione del prezzo di acquisto come risarcimento.

Scusami se insisto, se non ti dispiace posso chiederti cosa ha scritto esattamente il notaio? Non è obbligatorio l'impianto ma la sola predisposizione a quanto ho capito.

Ma effettivamente la predisposizione te l'hanno realizzata o no? È solo un corrugato vuoto un pò più grande di quello del telefono
 
Scusami se insisto, se non ti dispiace posso chiederti cosa ha scritto esattamente il notaio? Non è obbligatorio l'impianto ma la sola predisposizione a quanto ho capito.

Ma effettivamente la predisposizione te l'hanno realizzata o no? È solo un corrugato vuoto un pò più grande di quello del telefono

LA legge prevede quello che viene chiamato impianto passivo. Ovvero come dici tu la predisposizione delle canaline e degli adeguati spazi. Ora, non sono entrato nel dettaglio ma non è solo un corrugato ma servono adeguati spazi accessibili esternamente magari con un cassone adeguato, non so serve una centralina passiva, canaline in ogni singolo appartamento è relativa cassetta di derivazione apposita e se non erro anche canaline apposite nelle stanze vicino alle prese antenna.

Il punto è che sia che fosse un corrugato o molto di più serve la certificazione per questo impianto.se fosse solo una canaline perché non hanno presentato la certificazione in comune?

Non sono entrato molto nel dettaglio ma il punto non. È tanto cosa va realizzato ma il fatto che la dichiarazione di conformità è obbligatoria per legge.

Immagina domani che io voglia vendere l’appartamento, faccio proposta di acquisto in cui indico di avere tutte le certificazione è tutto a norma.

Poi appena prima del rogito il venditore chiede di presentare anche la certificazione dell’impianto multiservizi o il notaio mi chiede di farlo essendo obbligatoria.

Cosa succede se non ce l’ho? In teoria anche io potrei rogitare ma poi l’acquirente potrebbe rivalersi con me? Oppure potrebbe rifiutarsi di rogitare e avrebbe titolo per chiedermi indietro il doppio della caparra perché ho dichiarato il falso nel preliminare?

EDIT: Cito da una fonte sul web che allego:

Come è strutturata l’infrastruttura fisica multiservizio passiva
Segui la prima storia di Mario che racconta come l’architettura tipica sia basata su dispositivi passivi connessi tramite cavi ottici e comprende:

distributori di segnali posti nei locali tecnici dell’edificio, definiti Centri Servizi Ottici di Edificio (CSOE);
punti di accesso posti nelle singole unità immobiliari dell’edificio, definiti Scatole di Terminazione Ottica d’Appartamento (STOA);
punti di connessione dei segnali in fibra ottica di antenna TV /Satellitare definiti Terminali di Testa TV/Satellite.

Quindi non è solo un corrugato ma ci sono spazi appositi, scatole di terminazione, punti di connessione negli appartamenti in fibra anziché rame, ecc...

Quindi non riguarda solo il segnale internet. Ad esempio ci sono vantaggi nel connettere l'antenna TV o satellitare con cavo in fibra, scatola di derivazione idem e connessione in appartamento in fibra.
 
Ultima modifica:
LA legge prevede quello che viene chiamato impianto passivo. Ovvero come dici tu la predisposizione delle canaline e degli adeguati spazi. Ora, non sono entrato nel dettaglio ma non è solo un corrugato ma servono adeguati spazi accessibili esternamente magari con un cassone adeguato, non so serve una centralina passiva, canaline in ogni singolo appartamento è relativa cassetta di derivazione apposita e se non erro anche canaline apposite nelle stanze vicino alle prese antenna.

Il punto è che sia che fosse un corrugato o molto di più serve la certificazione per questo impianto.se fosse solo una canaline perché non hanno presentato la certificazione in comune?

Non sono entrato molto nel dettaglio ma il punto non. È tanto cosa va realizzato ma il fatto che la dichiarazione di conformità è obbligatoria per legge.

Immagina domani che io voglia vendere l’appartamento, faccio proposta di acquisto in cui indico di avere tutte le certificazione è tutto a norma.

Poi appena prima del rogito il venditore chiede di presentare anche la certificazione dell’impianto multiservizi o il notaio mi chiede di farlo essendo obbligatoria.

Cosa succede se non ce l’ho? In teoria anche io potrei rogitare ma poi l’acquirente potrebbe rivalersi con me? Oppure potrebbe rifiutarsi di rogitare e avrebbe titolo per chiedermi indietro il doppio della caparra perché ho dichiarato il falso nel preliminare?

EDIT: Cito da una fonte sul web che allego:

Come è strutturata l’infrastruttura fisica multiservizio passiva
Segui la prima storia di Mario che racconta come l’architettura tipica sia basata su dispositivi passivi connessi tramite cavi ottici e comprende:

distributori di segnali posti nei locali tecnici dell’edificio, definiti Centri Servizi Ottici di Edificio (CSOE);
punti di accesso posti nelle singole unità immobiliari dell’edificio, definiti Scatole di Terminazione Ottica d’Appartamento (STOA);
punti di connessione dei segnali in fibra ottica di antenna TV /Satellitare definiti Terminali di Testa TV/Satellite.

Quindi non è solo un corrugato ma ci sono spazi appositi, scatole di terminazione, punti di connessione negli appartamenti in fibra anziché rame, ecc...

Quindi non riguarda solo il segnale internet. Ad esempio ci sono vantaggi nel connettere l'antenna TV o satellitare con cavo in fibra, scatola di derivazione idem e connessione in appartamento in fibra.

Guarda che non sto dicendo che non hai ragione, volevo solo capire in cosa consiste dal punto di vista tecnico la predisposizione e la certificazione, dato che da quanto ho cercato velocemente non ho trovato una legge chiarissima
 
Guarda che non sto dicendo che non hai ragione, volevo solo capire in cosa consiste dal punto di vista tecnico la predisposizione e la certificazione, dato che da quanto ho cercato velocemente non ho trovato una legge chiarissima

135-bis del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 , secondo cui: “
1. Tutti gli edifici di nuova costruzione per i quali le domande di autorizzazione edilizia sono presentate dopo il 1° luglio 2015 devono essere equipaggiati con un'infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all'edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete. Lo stesso obbligo si applica, a decorrere dal 1° luglio 2015, in caso di opere che richiedano il rilascio di un permesso di costruire ai sensi dell'articolo 10, comma 1, lettera c).
Per infrastruttura fisica multiservizio interna all'edificio si intende il complesso delle installazioni presenti all'interno degli edifici contenenti reti di accesso cablate in fibra ottica con terminazione fissa o senza fili che permettono di fornire l'accesso ai servizi a banda ultralarga e di connettere il punto di accesso dell'edificio con il punto terminale di rete.
2. Tutti gli edifici di nuova costruzione per i quali le domande di autorizzazione edilizia sono presentate dopo il 1° luglio 2015 devono essere equipaggiati di un punto di accesso. Lo stesso obbligo si applica, a decorrere dal 1° luglio 2015, in caso di opere di ristrutturazione profonda che richiedano il rilascio di un permesso di costruire ai sensi dell'articolo 10. Per punto di accesso si intende il punto fisico, situato all'interno o all'esterno dell'edificio e accessibile alle imprese autorizzate a fornire reti pubbliche di comunicazione, che consente la connessione con l'infrastruttura interna all'edificio predisposta per i servizi di accesso in fibra ottica a banda ultralarga.
3. Gli edifici equipaggiati in conformità al presente articolo possono beneficiare, ai fini della cessione, dell'affitto o della vendita dell'immobile, dell'etichetta volontaria e non vincolante di ‘edificio predisposto alla banda larga’. Tale etichetta è rilasciata da un tecnico abilitato per gli impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera b), del regolamento di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37, e secondo quanto previsto dalle Guide CEI 306-2 e 64-100/1, 2 e 3”.

Nell'allegato prima ci sono alcune informazioni tecniche.
Il punto è che a noi non deve interessare nel dettaglio. Le certificazioni impianti servono proprio per certificare che sia stato fatto tutto a norma sotto responsabilità dell'impiantista.
Se non c'è certificazione non è possibile sapere se è stato fatto tutto a norma e quindi è indispensabile.

La legge comunque indica le guide tecniche per progettisti e impiantisti:

Guide CEI 306-2 e 64-100/1, 2 e 3
 
135-bis del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 , secondo cui: “
1. Tutti gli edifici di nuova costruzione per i quali le domande di autorizzazione edilizia sono presentate dopo il 1° luglio 2015 devono essere equipaggiati con un'infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all'edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete. Lo stesso obbligo si applica, a decorrere dal 1° luglio 2015, in caso di opere che richiedano il rilascio di un permesso di costruire ai sensi dell'articolo 10, comma 1, lettera c).
Per infrastruttura fisica multiservizio interna all'edificio si intende il complesso delle installazioni presenti all'interno degli edifici contenenti reti di accesso cablate in fibra ottica con terminazione fissa o senza fili che permettono di fornire l'accesso ai servizi a banda ultralarga e di connettere il punto di accesso dell'edificio con il punto terminale di rete.
2. Tutti gli edifici di nuova costruzione per i quali le domande di autorizzazione edilizia sono presentate dopo il 1° luglio 2015 devono essere equipaggiati di un punto di accesso. Lo stesso obbligo si applica, a decorrere dal 1° luglio 2015, in caso di opere di ristrutturazione profonda che richiedano il rilascio di un permesso di costruire ai sensi dell'articolo 10. Per punto di accesso si intende il punto fisico, situato all'interno o all'esterno dell'edificio e accessibile alle imprese autorizzate a fornire reti pubbliche di comunicazione, che consente la connessione con l'infrastruttura interna all'edificio predisposta per i servizi di accesso in fibra ottica a banda ultralarga.
3. Gli edifici equipaggiati in conformità al presente articolo possono beneficiare, ai fini della cessione, dell'affitto o della vendita dell'immobile, dell'etichetta volontaria e non vincolante di ‘edificio predisposto alla banda larga’. Tale etichetta è rilasciata da un tecnico abilitato per gli impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera b), del regolamento di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37, e secondo quanto previsto dalle Guide CEI 306-2 e 64-100/1, 2 e 3”.

Nell'allegato prima ci sono alcune informazioni tecniche.
Il punto è che a noi non deve interessare nel dettaglio. Le certificazioni impianti servono proprio per certificare che sia stato fatto tutto a norma sotto responsabilità dell'impiantista.
Se non c'è certificazione non è possibile sapere se è stato fatto tutto a norma e quindi è indispensabile.

La legge comunque indica le guide tecniche per progettisti e impiantisti:

Guide CEI 306-2 e 64-100/1, 2 e 3

Grazie ma questo l'avevo già letto, sapevo anche di normative più recenti che però non ho capito se sono in vigore perché il ministero doveva renderle operative, e io dal punto di vista tecnico non ho ancora capito in cosa consiste effettivamente questo impianto (o predisposizione) multiservizi, comunque se a te non interessa non intaso oltre la tua discussione
 
Grazie ma questo l'avevo già letto, sapevo anche di normative più recenti che però non ho capito se sono in vigore perché il ministero doveva renderle operative, e io dal punto di vista tecnico non ho ancora capito in cosa consiste effettivamente questo impianto (o predisposizione) multiservizi, comunque se a te non interessa non intaso oltre la tua discussione

Perdonami ma hai leggo le guide cei che ho indicato? Non c’è scritto niente in quelle??
 
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