Occhiali, Hal-Safilo corteggiano Marcolin ma c’è il nodo del prezzo
’ il secondo gruppo italiano dell’occhialeria il player industriale che ha recapitato sul tavolo dell’advisor Goldman Sachs un’offerta per Marcolin che Pai ha messo in vendita | Sul tavolo di Pai Partners un’offerta di un gruppo industriale
Safilo muove su
Marcolin. Secondo quanto riferiscono a
MF-Milano Finanza alcune fonti finanziarie sarebbe del ticket Hal Investments-
Safilo l’offerta del player industriale recapitata sul tavolo dell’advisor
Goldman Sachs per rilevare il terzo gruppo italiano dell’occhialeria guidato da
Fabrizio Curci e controllato (con l’83%) dal fondo francese
Pai Partners.
Come rivelato da questo giornale (
si veda il quotidiano del 9 maggio), dei molti soggetti interessati che hanno guardato il dossier Marcolin soltanto un player si era fatto avanti con un’offerta concreta, pretendente della cui identità era noto soltanto il profilo industriale, senza dettagli in più. E alcuni indizi portavano verso il competitor guidato da
Angelo Trocchia e controllato dal braccio di private equity degli olandesi di
Hal Holding.
Le fonti riferiscono che l’offerta presentata per il gruppo bellunese è proprio quella del ticket Hal-
Safilo, ma molto più bassa rispetto ai 1,3 miliardi di euro che chiede Pai per cedere il controllo dell’asset, finito nel proprio portafoglio nel 2012 dopo un delisting e che da fine 2022 gestisce (per 250 milioni di dollari) la licenza perpetua
Tom Ford, asset che fa gola al mercato. Marcolin produce anche occhiali a marchio
Zegna, Tod’s, Guess, Max Mara e Pucci. In una recente intervista al
Corriere della Sera, lo stesso Trocchia, sollecitato sul tema, non ha smentito l’interesse per Marcolin, definita una «bella azienda».
Nel terzo trimestre dello scorso anno il fondo transalpino aveva arruolato Goldman per sondare il potenziale interesse di possibili acquirenti e il dossier era finito sul tavolo del colosso globale dell’occhialeria
EssilorLuxottica, di
Kering Eyewear e di altri due soggetti finanziari come l’americana
Vsp Global, che controlla il gruppo
Marchon, e il fondo di private equity con sede a Hong Kong
Fountain Vest. A muovere per il momento, dunque, sarebbe stato solo
Safilo che fattura circa il doppio di Marcolin (1,02 miliardi di euro contro 558 milioni) e che punta a 1,3 miliardi di ricavi al 2027.